49. Congresso nazionale AIB

AIB2002

Giovedì 17 ottobre 2002: ore 9,30-13,30
Roma EUR, Palazzo dei congressi
Sala Esquilino

C'e' qualcosa di nuovo in biblioteca anzi di antico. Le collezioni storiche. Dall'analisi al servizio

Lorenzo Baldacchini

Abstract

Qual è la dimensione delle collezioni storiche delle biblioteche pubbliche in Italia? Probabilmente nessuno è in grado di dare una risposta esauriente a questa domanda. I dati che si ricavano da una vecchia indagine dell'Iccu dell'inizio degli anni Ottanta sono però già abbastanza eloquenti.
Ma il fenomeno di una ricchezza di collezioni di documenti storici (librari e non) ha una diffusione molto ampia e – almeno per gli istituti più importanti - data ben prima della famigerata "devoluzione" dei beni degli enti religiosi, sulla cui sostanziale ambiguità si è così bene soffermato negli ultimi anni Paolo Traniello. Basti pensare alle collezioni di biblioteche quali l'Archiginnasio di Bologna o la Classense di Ravenna.
Un'altra domanda cui è difficile dare una risposta è quella relativa alla possibilità o meglio all'opportunità di coesistere in uno stesso istituto (e quindi nello stesso edificio, con il medesimo personale ecc.) di biblioteca pubblica e biblioteca storica. In Italia (e in Francia) esiste infatti una tipologia di biblioteca che potrebbe essere definita "storica locale" o "di tradizione locale" che quasi sempre si integra (o dovrebbe farlo) con la biblioteca pubblica, anzi ne è spesso la feconda matrice.
Ma mentre in Francia il concetto di "patrimoine" contribuisce non poco a chiarire ruolo, funzioni e limiti di tale integrazione (anche se si scontra con la difficoltà di definire cosa diventa patrimonio e quando), in Italia non si è ancora riflettuto abbastanza sul tema e l'incertezza, la confusione e l'improvvisazione sono spesso assai più che un rischio, come testimoniano in modo evidente episodi quali la polemica estiva che un utente della Nazionale di Firenze (ignaro, ma forse non del tutto per sua responsabilità) ha innescato su AIB-CUR.
Dove è apparso chiaro che la mancata definizione (non ci si è nemmeno in sostanza seriamente provato) non solo del ruolo delle due nazionali centrali e delle sedicenti "biblioteche pubbliche statali", ma anche del loro rapporto con il tessuto bibliotecario nazionale sul tema della conservazione/circolazione dei documenti, finisce inevitabilmente per creare conflitti tra biblioteche e utenti che possono sfiorare anche il terreno delle garanzie costituzionali. Proprio per questo cominciare ad articolare un discorso intorno alla presunta antinomia patrimonio/servizio può risultare non del tutto inutile.

Copyright AIB 2002-10-11, ultimo aggiornamento 2002-10-11 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: http://www.aib.it/aib/congr/c49/baldacabs.htm

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