Abstract
Lo sviluppo delle rete e delle banche dati testuali impone di rivedere le tradizionali distinzioni fra i settori delle biblioteche, gli archivi e i musei e di riconsiderare le differenze nel trattamento dei diversi beni culturali così come la distribuzione delle competenze e delle specializzazioni fra i soggetti che, in un determinato contesto territoriale, offrono servizi di tipo culturale.
L'integrazione nell'offerta dei servizi diventa una necessità e si complicano i processi per la programmazione degli interventi e il coinvolgimento dei molteplici attori. Gli strumenti normativi devono adeguarsi a questo processo.