[AIB] Associazione italiana biblioteche. Congressi 2000

XLVII Congresso nazionale AIB

AIB2000

Roma, Giovedi' 26 ottobre 2000
ore 9.30-13
EUR, Palazzo dei congressi

Print on demand:
una nuova frontiera per editori e biblioteche ?



Anna Maria Tammaro
Print on demand: l'esperienza della Florence University Press



Il contesto internazionale

La diffusione della comunicazione scientifica, intesa come il processo di trasferimento della conoscenza e di diffusione degli avanzamenti nella ricerca, è una delle attività istituzionali delle università eppure è stata delegata, a titolo più o meno gratuito, agli editori commerciali. Poiché è compito di ogni università adoperarsi per far conoscere nel modo più ampio possibile il lavoro dei suoi docenti, dimostrando a tutti la posizione guida raggiunta in alcune aree di eccellenza accademica, tutte le università stanno tentando di riappropriarsi del copyright per assicurare questo compito.

Obiettivi del Progetto Firenze University Press

L'Università di Firenze non è dotata di una propria Casa Editrice, tuttavia è già proprietaria di alcune pubblicazioni di cui è direttamente editrice. Inoltre un cospicuo numero di altre pubblicazioni, edite annualmente dalle Unità amministrative decentrate e concernenti ricerche e lavori originali svolti dai docenti, hanno sede presso l'Università di Firenze; esperienze individuali di docenti e ricercatori - soprattutto sul versante dell'editoria elettronica - sono infine attuate nell'ambito dell'ateneo fiorentino, in collaborazione con studiosi di altri atenei italiani. Quantificare l'attività editoriale dell'Ateneo è stato finora difficile.

Il CdA dell'Università nella seduta del 25 febbraio 2000 ha avviato il Progetto Firenze University Press, con gli obiettivi di:
In particolare, il Progetto Firenze University Press vuole cogliere le attuali opportunità tecnologiche dell'editoria elettronica e riprendere il controllo del copyright. La tecnologia digitale offre la possibilità di trasformare l'attuale processo di diffusione della comunicazione scientifica e di conseguenza potrà avere un impatto rivoluzionario sull'attuale modalità di pubblicazione dei Dipartimenti, delle biblioteche e delle altre istituzioni dell'Ateneo. Se tutte le università cominceranno a pubblicare elettronicamente in modo efficace le pubblicazioni dei docenti, si potrà arrivare a rompere il ciclo negativo di minori abbonamenti e contemporaneo aumento dei costi. La creazione elettronica, la pubblicazione e la distribuzione in Web di pubblicazioni accademiche ha aperto nuove opportunità per le università:

  1. è possibile l'accesso immediato alle pubblicazioni, contro i tempi anche lunghi di pubblicazione dell'editoria tradizionale;
  2. c'è un recupero più facile e rapido dell'informazione usando i motori di ricerca;
  3. è disponibile una rete di collegamenti che influenza e in parte sostituisce il sistema attuale delle citazioni bibliografiche e facilita gli avanzamenti della conoscenza;
  4. si può incorporare nei documenti materiale audiovisivo e multimediale;
  5. si possono creare documenti interattivi e dinamici, che sono risorse eccellenti per realizzare il materiale didattico, sia per sussidio ai corsi tradizionali che per la formazione a distanza;
  6. non esistono problemi di lunghezza dei lavori, rendendo possibili presentazioni complesse e comprensive di più parti, mentre invece gli editori tradizionali limitano il numero di pagine o immagini per articolo;
  7. la diffusione delle pubblicazioni elettroniche raggiunge una porzione più ampia di studiosi sparsi in tutto il mondo che non coi tradizionali canali distributivi degli editori commerciali;
  8. danno l'opportunità di interazione tra autore e lettore con un canale per il dialogo che può influenzare la direzione della ricerca, attraverso la revisione di idee o il chiarimento di significati per i lettori;
  9. le pubblicazioni elettroniche, ed i servizi collegati come il document delivery, possono generare introiti all'università per un recupero degli investimenti.
L'adozione diffusa dell'editoria elettronica da parte di tutti gli autori dell'Università di Firenze e la diffusione più ampia a livello internazionale di idee innovative e dei risultati della ricerca prodotta nell'Ateneo potrà far crescere la competitività dell'Università di Firenze. Non mancano naturalmente ostacoli a questo processo di conversione delle pubblicazioni in pubblicazioni digitali. I due maggiori problemi posti dalle pubblicazioni elettroniche sono:


La tecnologia digitale può infine creare l'ambiente in cui diventa possibile la gestione dei diritti di proprietà intellettuale, ponendo fine da una parte all'abuso delle fotocopie e contemporaneamente dando il controllo della proprietà intellettuale dei diritti di autore di nuovo in mano all'Università. Dovrà quindi essere modificato l'attuale modello di contratto tipo nel punto in cui cede, come prassi comune, tutti i diritti all'editore commerciale.

Malgrado i numerosi vantaggi dell'editoria elettronica, c'è ancora molta diffidenza da parte della comunità accademica ad aderire al nuovo supporto elettronico. E' questo il motivo per cui la Firenze University Press adotta il print-on-demand: un compromesso ragionevole, contenuto nei costi, in una fase di transito. In realtà, finora non si sono utilizzate tutte le possibilità dell'editoria elettronica, realizzando copie elettroniche di pubblicazioni cartacee. Il vero problema delle pubblicazioni elettroniche è che richiedono un cambiamento culturale profondo e, nel caso dell'università, la nascita di una nuova università, l'università digitale, quella nuova università, cioè in cui le attività istituzionali di ricerca e didattica diventano digitali.

Recentemente la Firenze University Press sta tentando di avviare nuove pubblicazioni, che si basano sulla comunicazione come funzione principale e che sono quindi interattive e dinamiche (non statiche come le pubblicazioni a stampa) e quindi anche non più print-on-demand.

Un Comitato editoriale è stato formato con decreto del Rettore Prof. Blasi, con il compito di esplorare la strategia che potrebbe porre, alla fine del Progetto, la Firenze University Press come centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale per l'editoria elettronica scientifica, e di sviluppare nel contempo un piccolo prototipo di “digital press” su base sperimentale, selezionando ed accettando proposte di pubblicazioni e stabilendo i criteri per monitorare e valutare il successo del Progetto. Il Comitato editoriale del Progetto Firenze University Press è sostanzialmente un gruppo di lavoro, composto da docenti e non docenti con un'ampia varietà di esperienze e riflette un ampio raggio di interessi diversi. Il sistema delle pubblicazioni coinvolge infatti in modo trasversale uffici centrali e Unità amministrative diverse dell'Ateneo, ciascuno con le sue competenze.

I primi risultati

Il Comitato editoriale si è posto una serie di obiettivi sia immediati che a lungo termine.

Nell'immediato, il Comitato editoriale funziona come un “Editorial board”, selezionando ed accettando le proposte di pubblicazione. Questa attività ha avuto il risultato di fornire un'esperienza di prima mano, attraverso una sorta di laboratorio, delle problematiche delle diverse tipologie di pubblicazioni (volumi, atti di convegni, periodici, dispense) e della gestione di un'impresa editoriale, trovando nel contempo le possibili soluzioni più appropriate. L'organizzazione dell'Ufficio di Coordinamento editoriale ha consentito l'avvio dell'assistenza ai docenti per le pubblicazioni, iniziando la creazione di pubblicazioni elettroniche collegate a quelle cartacee (print on demand), e progettando la digitalizzazione di documenti facenti parti del patrimonio bibliografico delle biblioteche, insieme alla creazione di nuovi servizi come il server dei pre-print e le dispense in linea per gli studenti. Per iniziare la sperimentazione di pubblicazioni elettroniche, il Progetto Firenze University Press si avvale della collaborazione di Casalini digital che fornisce il supporto e la distribuzione in rete per i volumi pubblicati. Per evitare gran parte dei costi di impianto, nella fase iniziale, ci si è infatti avvalsi di servizi esterni cioè siti Web già disponibili con un servizio bene avviato di aggregazione e di diffusione e vendita delle pubblicazioni.

A lungo termine, il Comitato editoriale ha identificato diverse aree con valore strategico per le pubblicazioni dell'Università di Firenze. Il Comitato editoriale esplorerà queste ed altre problematiche che si potranno presentare nel prossimo anno e fornirà raccomandazioni e suggerimenti agli organi accademici entro il luglio 2001, data finale del Progetto.

Le problematiche che si stanno analizzando sono:

1. L'infrastruttura tecnologica richiesta per consentire la creazione, la distribuzione, il recupero e l'archiviazione delle pubblicazioni digitali, che includono non solo testo ma anche immagini, suoni, dati spaziali e numerici. Ci si è collegati alle più importanti iniziative a livello internazionale, riconoscendo nello standard Open Archive Initiative il modello di riferimento che consenta un duplice circuito di tutte le pubblicazioni: un circuito interno all'Università, nel ciclo di vita iniziale della pubblicazione (pre-print); un circuito nazionale ed internazionale, una volta che venga decisa la comunicazione più ampia possibile del lavoro scientifico.

2. Il modello di gestione dei diritti di autore che l'Università di Firenze conserverà senza più cedere agli editori commerciali. Ogni utente che accederà al server sarà avvertito che il contenuto del sito rappresenta la proprietà intellettuale dell'Università di Firenze e dovrà impegnarsi a rispettare i termini d'uso. Gli utenti non potranno fare stampe o copie per uso di studio ma dovranno prima essere registrati per ottenere una licenza limitata e non esclusiva di uso.

3. Il modello economico che sia fattibile e vantaggioso per docenti, bibliotecari e Università di Firenze nel suo insieme. A questo scopo si sta studiando una matrice per stabilire i prezzi delle pubblicazioni, così da consentire un recupero dell'investimento. E' stato inoltre proposto di attribuire tutti gli utili ricavati dalle vendite come provento agli autori.

Il ruolo delle biblioteche

Le biblioteche hanno avuto un ruolo importante in questo cambiamento avviato dal Progetto Firenze University Press, accelerando la loro evoluzione in biblioteche digitali. La Biblioteca digitale comprenderà infatti una vastità di risorse informative diverse, molto più numerose delle risorse bibliografiche delle tradizionali biblioteche, includendo la produzione scientifica dell'Ateneo. L'OPAC del Sistema bibliotecario potrà essere lo strumento che consenta di cercare, trovare ed usare l'informazione digitale scientifica con facilità.

L'opportunità che ora tutti gli autori dell'Ateneo hanno di poter distribuire i loro testi con queste modalità alternative a quella tradizionale, presenta due distinti problemi per le biblioteche: assicurare un sistema standardizzato di metadata che consenta la ricerca dei motori su Web ed organizzare la collezione digitale delle pubblicazioni prodotte all'interno dell'Ateneo integrandola con la collezione di risorse digitali ad accesso esterno. Mentre i metadata sono necessari per rendere efficiente qualsiasi motore di ricerca, in questo momento il loro uso soffre della mancanza di standardizzazione all'interno dello stesso Ateneo, includendo i metadata che riguardano il contenuto semantico delle pubblicazioni. Su questo aspetto le biblioteche dell'Ateneo stanno dando un contributo importante, come anche su altre funzioni che riguardano l'organizzazione del servizio e la conservazione dei documenti elettronici. In cambio di questo contributo attivo nel favorire la comunicazione scientifica, le biblioteche universitarie fiorentine si aspettano di superare l'annoso problema della spirale dei prezzi dei periodici.

All'interno dell'Ateneo inoltre le biblioteche si adoperano a diffondere consapevolezza del flusso della comunicazione scientifica, che non avviene a compartimenti stagni. Se si comprende l'interdipendenza dei diversi attori nella comunicazione scientifica, tutti (docenti, bibliotecari, informatici ed amministrativi) possono aiutarsi l'un l'altro a sviluppare soluzioni creative per i problemi della comunicazione scientifica, offrendo un nuovo veicolo per tale cooperazione. L'obiettivo condiviso è quello di consentire che la comunità accademica possa continuare ad aver disponibile l'accesso alla ricerca corrente ed alla storia della ricerca scientifica attraverso il Sistema bibliotecario d'Ateneo. Biblioteche e centri di calcolo in sinergia cercano nell'Università di Firenze di trovare le soluzioni tecnologiche e di servizio necessarie per trasformare il processo della comunicazione scientifica in modo economico e produttivo.

Conclusioni

L'esperienza fin qui fatta, insieme all'esperienza di altre università estere, conferma che l'editoria elettronica diventerà il metodo principale della comunicazione scientifica in molte forme di attività scientifiche e di trasmissione della conoscenza, anche se in alcune discipline la carta rimarrà il supporto preferito ancora per lungo tempo. La prima fase, appena conclusa del Progetto Firenze University Press, ha dimostrato che c'è l'opportunità tecnologica ed organizzativa di migliorare la comunicazione scientifica attraverso la distribuzione di idee più veloce, più economica e più estesa e l'applicazione dei supporti elettronici nel processo formativo. Il Comitato editoriale cercherà di pubblicizzare gli sforzi fatti ed i risultati raggiunti (insieme ai problemi incontrati) attraverso la pagina Web, con delle relazioni periodiche oltre che con un rapporto finale. Sono inoltre previste una serie di presentazioni periodiche su temi specifici, tecnici ed organizzativi, allo scopo di diffondere l'informazione su tendenze di sviluppo internazionali e standard de facto.

Il 22 marzo 2001 l'Università di Firenze ospiterà un convegno internazionale per lo sviluppo dell'editoria elettronica come canale principale della comunicazione scientifica, promosso e coordinato dal Progetto Firenze University Press. Il convegno esaminerà il ruolo che cambia delle biblioteche, il rapporto tra pubblicazioni elettroniche e la carriera accademica, il ruolo delle associazioni scientifiche per assicurare la qualità e la durata delle pubblicazioni.

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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2001-10-12 a cura di Gabriele Mazzitelli
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