Il Gruppo, proseguendo sulla linea di lavoro tracciata nel 2003, propone un programma ampio e aperto, nella consapevolezza che la sua realizzazione sarà possibile anche con l'incoraggiamento e le proposte che verranno dal CEN, e con il contributo fattivo di idee da parte di colleghi eventualmente indicati dalle Sezioni regionali. Inoltre, il Gruppo accoglierà con gratitudine il contributo di qualsiasi socio che vorrà sostenerlo con il suo impegno nel perseguimento degli obiettivi. A questo fine, grazie al supporto della redazione AIB-WEB e dei servizi postali AIB, sarà mantenuta attiva la lista allargata di distribuzione di messaggi (cnbp-mc@aib.it), in modo da non disperdere, e anzi continuare a trarre reciproco profitto, dallo scambio di informazioni con molti soci volontariamente disponibili a collaborare dall'esterno alle attività e alle iniziative del Gruppo. Analogamente, per quanto riguarda le pagine Web, si intende proseguire, e anzi migliorare e potenziare, il repertorio di informazioni collegato al Gruppo di studio, anche con eventuale realizzazione di una versione in inglese di alcune parti del sito.
Il programma ruota attorno ad alcuni assi, che si spera dovrebbero ispirare costantemente l'azione del nostro Gruppo:
Cooperazione
Si cercherà di continuare a stimolare l'ambiente
professionale alla ricerca di soluzioni ai molti problemi pratici che
l'organizzazione di servizi multietnici e multilingui in biblioteca
comporta. Il modo spontaneo, per aggregazione volontaria, con cui
è nato nel 2001 questo Gruppo, suggerisce nettamente che, di tali
soluzioni, molte possono essere trovate solo attraverso la
cooperazione (delle biblioteche tra di loro, delle
biblioteche coi settori del sociale, delle biblioteche con le
istituzioni politiche e governative ai vari livelli istituzionali).
Comunicazione e documentazione
Gran parte delle questioni multiculturali nelle biblioteche è
legata alla comunicazione (es. saper parlare la lingua
degli utenti anche se non è la nostra; saper usare segni,
simboli, procedure e stili di linguaggio che siano efficaci al di
là di una singola comunità etnica; sapere ascoltare
bisogni che per le nostre biblioteche spesso possono sembrare estranei
ai loro compiti; offrire un ambiente inclusivo e amichevole, eliminare
le barriere etc.). Il Gruppo dovrebbe provare ad approfondire questi
elementi ed essere, possibilmente, a sua volta capace di comunicarli e
trasmetterli alla comunità professionale. A tal fine, iniziative
pubbliche saranno realizzate in particolare durante i congressi e
altri eventi professionali, anche in collaborazione con le Sezioni.
L'esperienza degli anni scorsi sembra suggerire che più chiara,
ampia e diffusa è la documentazione dell'attività in corso di svolgimento (attraverso il Web, l'editoria professionale, le riunioni in presenza, gli scambi postali), più
rapidi e soddisfacenti sono in generale i risultati che si riesce ad
ottenere. Viceversa, dietro ad insuccessi apparentemente dovuti ad
incapacità gestionale o a conflitti di idee, quasi sempre si
nascondono anzitutto difetti e problemi inerenti la comunicazione e la documentazione.
Studio, analisi e programmazione
Il Gruppo svolgerà attività di carattere scientifico in un settore, quello
della biblioteconomia multiculturale, che sta vivendo in Italia una
promettente fase di crescita e di maturazione. È ora necessario
lavorare sulle metodologie per migliorare i servizi e renderli
più adeguati ai bisogni, per esempio lavorando sui temi cruciali
dell'analisi di comunità, della mediazione culturale, dei metodi
per le indagini sull'uso dei servizi e la soddisfazione da parte degli
utenti immigrati, dei servizi a utenti con bisogni speciali (es. i
bambini, i detenuti, i disoccupati, le donne in posizione subalterna
etc.), della catalogazione in alfabeti non latini, delle fonti per le
acquisizioni nelle lingue minoritarie, delle competenze dello staff,
delle soluzioni e suggestioni dell'architettura e dell'edilizia
bibliotecaria. Si cercherà inoltre di promuovere la recente
pubblicazione dell'AIB "Linee guida per i servizi multiculturali nelle
biblioteche pubbliche", ed eventualmente di pubblicare, nel corso del
triennio, altri contributi innovativi sui temi oggetto della riflessione
scientifica del Gruppo. Dalla comunità professionale ci si attendono ulteriori input e proposte, che contribuiranno senz'altro a rendere più produttivo il lavoro
di ricerca che si andrà a compiere.
Rapporti con istituzioni locali, nazionali e internazionali
Il Gruppo considera molto importanti i rapporti interni all'Associazione, anche per ottimizzare quelli istituzionali, ai diversi livelli di competenza.
A supporto delle attività degli organi AIB (CEN, Sezioni regionali, Osservatorio sul lavoro) e
altre iniziative associative, il Gruppo seguirà le vicende istituzionali in corso,
proverà ad offrire consulenza se richiesta,
potrà inoltre prevedere la programmazione di percorsi formativi
per ogni esigenza dell'Associazione e si potrà fare portavoce di proposte
specifiche di intervento.
Il Gruppo continuerà a tenere proficui rapporti con l'IFLA Standing Committee on Library Services to Multicultural Populations tramite il Coordinatore.
Si collaborerà con le Commissioni e con gli altri Gruppi di studio (anzitutto: Biblioteche pubbliche, Servizi nazionali, Biblioteche scolastiche, Biblioteche per ragazzi, Catalogazione, Relazioni internazionali) per favorire il dialogo e la cooperazione su tematiche specifiche e particolari che possano essere individuate di comune interesse.
Si cercherà di esercitare pressione, per quanto possibile e in accordo con il CEN, sulle
biblioteche nazionali, sull'ICCU e si terranno eventuali contatti con
altre istituzioni e organismi (es. Osservatorio sui programmi
internazionali; Antenna culturale europea; MIUR; progetto ABSIDE-EQUAL;
etc.) per provare a individuare insieme programmi, strumenti e
metodologie, per compiere indagini, sperimentazioni e, in definitiva,
per suggerire innovazioni organizzative e tecniche in grado di produrre
benefici su larga scala alle biblioteche multiculturali.
Particolare attenzione sarà riservata alle attività delle Regioni, al Coordinamento delle Regioni e alla Conferenza Stato-Regioni. Il recente documento sulle autonomie
locali e le biblioteche pone un accento molto forte sulle
tematiche interculturali, ed è nostro interesse tenere alta
l'attenzione e monitorare da vicino la concreta attuazione
delle politiche che verranno messe in atto.