Nel 2001 la Commissione nazionale biblioteche pubbliche dell'AIB ha promosso un coordinamento di biblioteche multiculturali, con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo dei servizi bibliotecari rivolti alle comunità di cittadini stranieri che risiedono stabilmente o temporaneamente in Italia.
Le biblioteche multiculturali si ispirano alla Dichiarazione dei diritti umani, e aderiscono fermamente ai principi accettati a livello internazionale in materia di pace, convivenza civile, rispetto delle differenze etniche, religiose, linguistiche e culturali. Vedono nella biblioteca pubblica un centro basilare della comunità locale, che favorisce il libero ed aperto confronto tra linguaggi e culture, la diffusione di informazioni e conoscenze riguardanti i diversi popoli, e l'espressione di idee, sensibilità e manifestazioni artistiche provenienti da differenti ambiti internazionali. Concordano pienamente con le affermazioni sui servizi multietnici contenute nel Manifesto e nelle Linee guida IFLA/UNESCO per le biblioteche pubbliche, e nelle Linee guida della Sezione sui servizi bibliotecari alle popolazioni multiculturali dell'IFLA, che si propongono di diffondere e valorizzare. In particolare riconoscono, come base del proprio impegno, che tra i doveri fondamentali della biblioteca pubblica sono compresi i seguenti:
INDIVIDUARE le comunità di immigrati, gli stranieri temporaneamente residenti, le minoranze storico-linguistiche presenti nel territorio;
ANALIZZARE i bisogni di informazione di ciascuna delle comunità rappresentate;
RIMUOVERE ogni eventuale barriera fisica, ambientale, sociale, psicologica che contribuisce a limitare la frequentazione della biblioteca;
RENDERE PUBBLICHE le politiche perseguite dalla biblioteca in relazione ai servizi per le minoranze etniche, linguistiche e culturali;
PREDISPORRE strumenti di informazione e comunicazione (modulistica, segnaletica, materiale illustrativo e promozionale) che guidino in maniera appropriata gli utenti appartenenti a lingue e culture diverse all'uso della biblioteca;
PREVEDERE forme di consultazione stabile con le comunità servite, sia in fase di programmazione che di verifica degli obiettivi;
RAGGIUNGERE le comunità servite estendendo l'azione della biblioteca al di fuori delle sue pareti;
VERIFICARE l'opportunità di svolgere alcuni dei servizi in cooperazione con altre strutture bibliotecarie, centri o istituzioni;
MISURARE costantemente i risultati ottenuti dalla biblioteca nell'erogazione dei servizi multiculturali e usare le statistiche sia a fini di promozione che di pianificazione;
PROGRAMMARE la destinazione delle risorse finanziarie in modo tale da garantire equità negli standard di servizio per i diversi gruppi minoritari;
GARANTIRE un efficace sviluppo delle raccolte, privilegiando i documenti nelle lingue di origine, bilingui o plurilingui, e nei diversi formati e con i diversi supporti che le tecnologie rendono disponibili, con particolare attenzione ai materiali per l'apprendimento linguistico;
ASSICURARE che una buona percentuale delle acquisizioni sia rivolta ai bambini delle minoranze etniche e linguistiche;
CATALOGARE i documenti possibilmente nella scrittura originale;
FAVORIRE la partecipazione a progetti di cataloghi collettivi distinti per famiglie linguistiche;
OFFRIRE servizi di informazione nella lingua di origine, preferibilmente per il tramite di personale appartenente alle comunità servite;
RACCOGLIERE, conservare e rendere disponibile documentazione sulle tradizioni storiche e culturali delle comunità minoritarie, e sulla loro presenza nella realtà locale;
CURARE l'aggiornamento del personale alle diverse competenze professionali necessarie a gestire e svolgere i servizi multiculturali.
Sappiamo che le minoranze etniche, con principale riferimento a quelle che provengono dai continenti africano e asiatico, dai paesi latino-americani e dai paesi dell'Est europeo, sono tra le fasce della popolazione a maggiore rischio di esclusione sociale, e che per avvicinarle ai servizi della biblioteca è necessario un grosso sforzo aggiuntivo, anche a causa di alcuni problemi frequenti nell'offerta di questi servizi. Tra questi problemi vi sono anzitutto: il perdurare e riaffiorare di stereotipi e pregiudizi negativi nella nostra società; le difficoltà oggettive nella selezione e nell'acquisizione dei materiali all'estero; l'incertezza sui metodi di catalogazione dei documenti in scritture non latine; l'inefficacia dei servizi di reference in lingua italiana per utenti stranieri, in assenza di personale che provenga dalle comunità minoritarie.
Pertanto, le biblioteche multiculturali promuovono iniziative speciali (mostre, seminari, conferenze, incontri, laboratori ecc.) che possano contribuire a prevenire comportamenti razzisti favorendo l'incontro e la comprensione tra culture diverse, e le pubblicizzano anche attraverso i canali di comunicazione di massa. Incoraggiano la massima cooperazione con altri enti, istituzioni e associazioni del territorio, e la sperimentazione di forme di collaborazione con i mediatori culturali, le scuole, e soprattutto con i rappresentanti più attivi e competenti in ogni comunità servita. Si propongono di sfruttare nel modo più opportuno le risorse offerte dalle nuove tecnologie e da Internet per offrire nuovi e più adeguati servizi alle comunità di immigrati.
Le biblioteche partecipanti al Gruppo di lavoro promosso dalla CNBP hanno individuato, nello scambio reciproco delle esperienze e nella condivisione di strumenti e contributi professionali, un terreno prezioso e intendono coltivarlo insieme, nella speranza che possano maturare i frutti di una biblioteconomia multiculturale anche in Italia.
(Aprile 2002)