L'apertura della sezione multiculturale. Nell'aprile del 1999 la Biblioteca comunale di Prato "Alessandro Lazzerini" ha attivato una sezione multiculturale dedicata ai cittadini immigrati, in particolare agli stranieri di provenienza extracomunitaria. Secondo i dati del Centro ricerche e servizi per l'immigrazione del Comune e dell'Osservatorio provinciale sull'immigrazione, la popolazione immigrata nella provincia di Prato è composta per oltre l'80% da cinesi (57,29% dei soggiornanti in provincia), albanesi (13,91%), marocchini (5,48%) e pakistani (4,71%), ai quali si aggiunge un universo abbastanza eterogeneo che comprende nigeriani, filippini ed altri. La Biblioteca serve le quattro comunità prime per numero di componenti, cui offre servizi bibliotecari in lingua: sono state acquistate pubblicazioni nelle lingue delle comunità e i servizi attivati sono il prestito, la lettura in sede e il servizio informazioni in lingua in uno spazio attrezzato appositamente, nonché una postazione Internet per la navigazione in siti che utilizzano le scritture cinese ed araba. A questi servizi si aggiunge la Sezione video, dove è possibile seguire programmi in lingua da quattro televisori.
Le presenze nella Sezione inizialmente si stimavano dieci al giorno, in media, ed erano quasi tutti ragazzi cinesi, ai quali ben presto si sono aggiunti giovani pakistani, che vengono a leggere un quotidiano pakistano in lingua urdu stampato ogni giorno da Internet. Dopo che è stato reso disponibile il fondo di libri in lingua araba si sono visti arrivare anche lettori arabi, che sono aumentati in modo sensibile, e stabile, a seguito di un'efficace servizio di informazione bibliografica in lingua, all'interno della biblioteca, supportato da un'azione informale di promozione della lettura all'esterno. Le presenze di lettori stranieri in biblioteca, oggi, si stimano tra le 40 e le 50 giornaliere, con un uguale numero di cinesi ed arabi.
Il prestito di libri italiani. A due anni e mezzo circa dall'inaugurazione dei servizi multiculturali tracciamo un bilancio della risposta del pubblico attraverso i numeri del prestito, l'unico servizio, per ora, misurabile in modo sistematico. Dai dati costatiamo che la minoranza con più iscritti è quella cinese, come ci aspettavamo, e che cinesi sono anche i libri più prestati, ma scopriamo che la circolazione dei libri albanesi è superiore a quella che supponevamo, perché i lettori albanesi si vedono poco in biblioteca. Invece questa rilevazione può dire molto poco dei pakistani, perché non abbiamo libri in lingua urdu, mentre lettori se ne vedono ogni giorno, e poco anche degli arabi, che, anch'essi numerosi in biblioteca, ricorrono scarsamente al prestito, probabilmente per il fatto che molti di loro non sono ancora regolari. Infatti questo è l'unico servizio della biblioteca per il quale è prevista una tessera d'iscrizione, che viene rilasciata dietro presentazione di un documento di identità, oppure, in mancanza, del permesso di soggiorno.
Utenti residenti e precari. Nella prima tabella, relativa al numero di iscritti, sono state conteggiate solo le tessere attive, cioè quelle su cui è stato registrato almeno un prestito nell'anno. Queste sono ripartite, per ogni anno, tra utenti residenti, per i quali i dati vengono forniti dall'archivio dell'Anagrafe comunale, e non residenti, per i quali viene fatto un archivio gestito manualmente. La classificazione tra residenti e non residenti, riferita agli utenti stranieri immigrati, è interessante per noi perché distingue i lettori con la residenza da quelli col solo permesso di soggiorno, senza dare indicazioni sull'ubicazione del luogo in cui vivono, che, generalmente, è in città. Infatti, su un totale generale di 87 tesserati registrati come "non residenti" (dal 1999 ad oggi) solo 8 dichiarano il domicilio fuori dal Comune di Prato. Ciò vuole dire che tra i nostri lettori la percentuale di quelli che vivono in condizioni di mancanza di stabilità, è piuttosto alta. A queste cifre vanno aggiunte quelle, non quantificabili, dei lettori non ancora muniti di permesso di soggiorno, che vivono in condizioni di precarietà assoluta e che, pure, come già detto, frequentano regolarmente la biblioteca: questi usufruiscono del servizio di lettura e di Internet, e anche, saltuariamente, del servizio di prestito sfruttando le tessere di amici o familiari. È una pratica per la verità considerata poco corretta, ma è già tollerata nei confronti di molti utenti italiani per il fatto che non è raro, nei periodi degli esami, vedere ragazzi chiedere libri in prestito con le tessere di fratelli, genitori e nonni, pertanto è tollerata anche, e a maggior ragione, nei confronti di utenti immigrati che si vogliono incoraggiare all'uso della biblioteca.
Il primato ai lettori cinesi. Non essendo previsto un criterio di selezione delle tessere per nazionalità, o per etnia di appartenenza dei possessori, sono esclusi dai conteggi eventuali lettori stranieri che hanno preso in prestito solo libri italiani. Inoltre, per individuare i lettori stranieri di altra provenienza, per i quali non abbiamo libri in lingua, mi sono basata sul nome e sui dati forniti direttamente dagli interessati al momento dell'iscrizione.
Tabella 1 - NUMERO DI ISCRITTI AL PRESTITO
Anni | 1999 | 2000 | 2001 | |||||||
Lingue | ||||||||||
Resid. | No res. | Totale | Resid. | No res. | Totale | Resid. | No res. | Totale | ||
Albanese | 13 | 2 | 15 | 11 | 4 | 15 | 6 | 2 | 8 | |
Arabo | 0 | 1 | 1 | 3 | 5 | 8 | 5 | 11 | 16 | |
Cinese | 52 | 11 | 63 | 65 | 38 | 103 | 43 | 25 | 68 | |
Altro* | 0 | 3 | 3 | 0 | 5 | 5 | 7 | 7 | 14 | |
Totale | 65 | 17 | 82 | 79 | 52 | 131 | 61 | 45 | 106 |
*Utenti prevalentemente pakistani.
N.B.: Nel mettere a confronto le cifre, va tenuto presente che in questa, come nelle tabelle seguenti, i dati relativi all'anno 1999 si riferiscono non all'intero anno, ma agli 8 mesi e mezzo di esercizio: dal 12 aprile - data di apertura del servizio - al 31 dicembre, e che quelli relativi al 2001 si riferiscono soltanto al primo semestre.
I prestiti hanno registrato una media di 7,7 per tessera nel 1999, 10,5 nel 2000 e 6,5 nel 2001, ma nella realtà si hanno alcuni lettori con 20-25 e più prestiti, attivi anche l'anno seguente - il massimo sono stati 44 prestiti registrati nel 2000 su una tessera - contro un alto numero di utenti che ricorre al prestito una volta e poi scompare. I cinesi, complessivamente molto più numerosi, sembrano anche più interessati alla lettura. Nel 2000 ci sono state 61 nuove tessere, e 17 tessere "perdute" mentre nel primo semestre del 2001, rispetto al 2000, quelle nuove sono state 16, e 10 lettori sono rimasti fedeli dal 1999 al 2001. Anche tra i cinesi ci sono stati lettori con punte molto più alte della media (il massimo è un ragazzo con 73 prestiti nel 2000 e 34 nei primi sei mesi del 2001), che si avvicinano a un numero di prestiti non molto frequente nemmeno tra i lettori italiani. Ci sono anche lettori che abbandonano dopo una volta o due, ma, mediamente, si nota una maggiore affezione al servizio rispetto agli albanesi. Relativamente all'utilizzazione del prestito da parte degli arabi, le cifre sono ancora scarse, per le ragioni esposte in precedenza.
Il prestito dei libri in lingua. La seconda tabella è relativa al movimento dei soli libri in lingua. Al momento dell'apertura della Sezione erano disponibili il fondo albanese, interamente catalogato (397 volumi), ed il fondo cinese (532 volumi). In seguito, nel corso del 2000, il fondo cinese è stato interamente catalogato e collocato in modo definitivo, che significa che i libri sono stati presentati al pubblico, sugli scaffali, in modo più razionale e organizzato, ed è stato acquisito il fondo arabo (426 volumi), per cui il prestito dei libri arabi è stato possibile a partire dalla seconda metà dell'anno. Per quanto riguarda il fondo in lingua urdu, l'acquisizione è piuttosto laboriosa, ed è tuttora in corso.
Tabella 2 - PRESTITI DI LIBRI IN LINGUA
Anni | 1999 | 2000 | 2001 | |||||||
Lingue | ||||||||||
Resid. | No res. | Totale | Resid. | No res. | Totale | Resid. | No res. | Totale | ||
Cinese | 340 | 63 | 403 | 530 | 243 | 773 | 316 | 114 | 430 | |
Albanese | 103 | 13 | 116 | 151 | 6 | 157 | 37 | 15 | 52 | |
Arabo | 0 | 0 | 0 | 5 | 4 | 9 | 21 | 19 | 40 | |
Totale | 443 | 76 | 519 | 686 | 269 | 939 | 374 | 183 | 522 |
Mi è sembrato interessante cercare di sapere anche quanto gli stranieri leggono i libri italiani. Statistiche generali sono un po' più difficili da elaborare, pertanto i dati della tabella che segue sono limitati ai lettori registrati come "non residenti" nell'archivio manuale, il solo in cui si ha cura di annotare la nazionalità di ogni tesserato.
Tabella 3 - PRESTITI DI LIBRI ITALIANI a lettori stranieri "non residenti"
Anni | 1999 | 2000 | 2001 | |
Etnie | ||||
Albanese | 2 | 3 | 3 | |
Araba | 3 | 57 | 33 | |
Cinese | 2 | 27 | 33 | |
Altro | 5 | 18 | 28 | |
Totali | 12 | 105 | 97 |
Come si può notare, abbiamo registrato un buon numero di prestiti di libri in italiano tra i lettori arabi, e anche che, generalmente, i lettori che prendono in prestito i libri italiani non chiedono i libri in lingua, e viceversa, salvo casi rari. Le preferenze, in genere, vanno ai libri ed ai film su videocassetta della Sezione, ma prevalgono le scelte di un paio di utenti arabi che se la cavano già molto bene con la lingua italiana, e che nel catalogo generale della biblioteca trovano quello che ancora non c'è nel fondo in lingua. È stato accolto con particolare interesse lo scaffale di strumenti utili per l'autoapprendimento dell'italiano, che comprende delle grammatiche pratiche, testi in italiano facilitato, corsi di italiano su audiocassetta: istituito nei primi mesi del 2001, ha già registrato 35 prestiti su 97, corrispondenti al 38%.
Un'indagine sui bisogni per ampliare il servizio. Per concludere: constatiamo che sono già molti gli immigrati che usufruiscono del prestito librario, e che la risposta del pubblico, in linea generale, è stata un'utilizzazione progressivamente crescente dei servizi della biblioteca. Sappiamo, tuttavia, che sono ancora molti i lettori immigrati che non vengono in biblioteca, o che sono venuti una volta o due e che poi non si sono più visti. Nella prospettiva di allargare i servizi a questa parte di pubblico, ci troviamo a dover riconoscere che, di fatto, non ne conosciamo le esigenze concrete di lettura e, più in generale, di informazione. Considerato che il pubblico degli immigrati è più difficile da conoscere di quello italiano a causa delle profonde differenze culturali e delle difficoltà di comunicazione - a cui si aggiungono le difficoltà materiali e le condizioni di instabilitè - abbiamo elaborato un progetto di indagine sui bisogni culturale e di informazione dei diversi gruppi etnici presenti sul territorio, da realizzare col metodo delle interviste ad un campione di utenti, in cui agli intervistati si pongono domande sulle loro necessità di informazione e sulle fonti che utilizzano, sulle risorse culturali di cui dispongono e sul loro rapporto con la cultura di provenienza, per fare poi una riflessione su come avviene il processo di integrazione e su come adeguare il servizio ai bisogni individuati. Sempre con l'obiettivo di raggiungere nuovi settori di pubblico, abbiamo progettato la realizzazione di un sito multilingue, per ora nelle lingue cinese ed araba, in cui far confluire il massimo di informazioni utili agli immigrati, che sia utile anche agli operatori di altre amministrazioni pubbliche che operano nel territorio a contatto ed a favore degli immigrati.
(Prec. pubbl. in: "Percorsi di cittadinanza", n. 11/2001, p. III, VIII. Suppl. di "Aut&Aut. Autonomia e autonomie: settimanale delle autonomie toscane", n. 42/2001).