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Questa giornata di studio mi consente di riflettere sul lavoro finora svolta per l'allestimento della Documentazione di fonte pubblica in rete e sulle sue caratteristiche. Si può dire che la pagina sia figlia di AIB-CUR. Nel momento in cui il Gruppo di studio sulle pubblicazioni ufficiali, di cui sono coordinatore, ha iniziato a fare i primi passi per l'organizzazione di un convegno sul rapporto tra biblioteche ed informazione di fonte pubblica (convegno che si terrà in ottobre), ho pensato fosse utile una rapida indagine sulla presenza in Internet di tali fonti, "scoprendo" una situazione assai più complessa di quanto pensassi. La segnalazione di queste risorse informative attraverso la lista di discussione, ha incontrato un inaspettato interesse. Da ciò è nata l'idea di organizzarle e renderle disponibili sul WEB dell'AIB. L'interesse è ancora vivo, confermato dalle statistiche dei contatti che ci ha fornito Petrucciani. Le ragioni possono essere diverse. Cercherò di esplicitarne tre.
In primo luogo, c'è una ragione legata alle caratteristiche di Internet che per sua natura mette in primo piano i produttori di documenti e informazioni: autori (si parla spesso della facilità di "pubblicare" sul WEB) e, soprattutto, le istituzioni. Quando un'istituzione pubblica è "trascinata" a presentarsi in Internet, sia pure attraverso un semplce sito vetrina, automaticamente genera una domanda di accesso agli enormi patrimoni informativi che essa detiene. L'utente ha finalmente un potenziale canale diretto con il patrimonio documentario dell' ente pubblico. Riemerge il rilievo e la domanda delle cosiddette "pubblicazioni ufficiali" (che è preferibile ormai chiamare documenti di fonte pubblica), non più soffocate dalle dimensioni e dall'inconsultabilità delle edizioni su carta, dalle difficoltà di reperimento, dalla mancanza di strumenti di indicizzazione, etc.
In secondo luogo, l'utilizzo di Internet da parte delle amministrazioni pubbliche italiane, è avvenuto in modo completamente scoordinato e, talvolta, casuale. Né alcuno si è preoccupato di monitorare questa presenza sulla rete. Mi riferisco, in particolare, alla presenza delle amministrazioni centrali, delle regioni e degli enti pubblici nazionali. Per quanto riguarda gli enti locali la situazione è diversa e vi sono specifiche iniziative di monitoraggio delle reti civiche e dei siti delle Camere di commercio o delle provincie. Del resto, alcune reti civiche italiane rappresentano esperienze all'avanguardia nel panorama europeo. Per quanto riguarda le amministrazioni centrali, anche se quasi tutte localizzate a Roma, non vi è stato alcun coordinamento. A questo si aggiunga una forte presenza di iniziative private, volte a rendere disponibili, soprattutto per imprese ed utenti professionali, una particolare categoria di informazione pubblica, quella giuridica (leggi, normativa secondaria, circolari, giurisprudenza, etc.). Si tratta di documentazione di primaria importanza la cui pubblicazione come strumento di diffusione generalizzata è , in alcuni casi, garantita dalla Costituzione. Gli organismi preposti a tale diffusione - come il Poligrafico dello Stato - continuano a seguire una politica di distribuzione a pagamento di banche dati profession ali. Internet, in questo caso, diventa solo un canale - anche piuttosto inefficiente - di accesso a banche dati a pagamento. Da qui la diffusione di servizi alternativi, anch'essi per lo più a pagamento ma orientati ad accompagnare l'informazione normativa o giurispudenziale con tutta una serie di prestazioni collaterali. Di fronte a questa situazione, un tentativo - sia pure modesto come il nostro - di fare un censimento ed una descrizione delle risorse disponibili in questo settore ha suscitato l'interesse di utenti professionali come i bibliotecari.
Il terzo motivo mi sembra legato alle caratteristiche del WEB dell'AIB che viene utilizzato da tanti colleghi, non solo come specchio dell'attività dell'Associazione ma anche - e direi soprattutto - come serbatoio di informazione organizzata. Probabilmente in assenza di alternative adeguate, AIB-WEB sta diventando un supporto all'attività professionale dei bibliotecari italiani. Da questo punto di vista, si potrebbe dire che la differenza tra iscritti ad AIB-C UR ed iscritti all'AIB si riflette anche tra i fruitori di AIB-WEB nel rilievo dato all'informazione di interesse professionale esterna all'associazione.
Le caratteristiche della pagina "Documentazione di fonte pubblica in rete" sono abbastanza semplici . Si tratta di un elenco di link commentati, di uno schedario. Le schede sono suddivise in due sezioni, quella relativa all'informazione di carattere generale (ad es. le gazzette ed i bollettini ufficiali) e quella relativa all'informazione di settore (ad es. ambiente, istruzione). L'accento è posto - soprattutto per quanto riguarda la sezione generale - non tanto sui siti quanto sulle risorse disponibili in termini di archivi e raccolte documentarie accessibili dall'utente remoto. Segue poi una parte - curata da Alessandra Ensoli - che costituisce un repertorio alfabetico dei siti pubblici (una semplice lista di URL) suddivisi secondo la categoria dei vari enti. La pagina è cresciuta abbastanza rapidamente ed è giunta ad una dimensione che probabilmente impone una strutturazione in più file. La stessa organizzazione delle schede che ho appena descritto suggerisce una suddivisione abbastanza agevole in tre pagine. Anche sul piano formale alcuni aggiustamenti sono necessari per rendere più compatte e meno lunghe le schede.
Il lavoro di redazione della pagina è da poco tempo il lavoro di un gruppo di persone. Attualmente, i colleghi che collaborano alla redazione della pagina sono otto di cui quattro fanno parte del Gruppo di studio sulle pubblicazioni ufficiali. Gli altri sono stati "reclutati" attraverso un appello in AIB-CUR. Il gruppo è ancora in fase di rodaggio, sia per quanto riguarda la copertura dei diversi settori, sia per quanto riguarda la redazione delle schede. La stessa pagina si sta modificando, man mano che crescono le risorse segnalate. Si è ritenuto, inoltre, di affiancare alla pagina un data base costruito in Access e curato da Maurella Della Seta, nel quale sono state archiviate tutte le schede strutturandone le informazioni. Tale strumento consente in primo luogo di tenere sotto controllo l'evoluzione del repertorio e, in prospettiva, pone le condizioni per un'evoluzione verso un accesso dinamico dal WEB.
Infine due parole sui rapporti tra il Gruppo di studio sulle pubblicazioni ufficiali e la pagina sulla Documentazione di fonte pubblica in rete. E' evidente che il gruppo è stato "spiazzato" dall'interesse di questa iniziativa poiché non tutti i componenti sono in grado di accedere ad Internet e quindi di collaborare alla redazione della pagina. Tuttavia, tale successo testimonia che l'elaborazione finora svolta all'interno del gruppo era corretta: il superamento del concetto di pubblicazione ufficiale, l'importanza delle biblioteche come strumento di accesso del cittadino all'informazione pubblica, il ruolo di Internet come mezzo di diffusione dei dati pubblici. Si tratta di fenomeni di notevole rilievo, già ampiamente dibattuti a livello internazionale, sui quali vi è ancora molto da riflettere, in particolare da parte della comunità dei bibliotecari italiani, in assenza di una chiara consapevolezza e di conseguenti politiche delle autorità pubbliche.