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Presenti: Maurizio Messina (Coordinatore), Maria Angarano, Giovanni Bergamin, Giuliana De Simone, Francesca Trombetti, Mara Virno, Giuliana Zagra.
La sessione si apre alle 9.30. Il coordinatore affronta alcune questioni organizzative. Propone di limitare il numero delle riunioni, ricorrendo alla posta elettronica o altro mezzo per ogni eventuale scambio di informazioni ed opinioni. Viene affidato l'incarico di verbalizzazione e compiti di segreteria a Giuliana De Simone e si concorda di far circolare i verbali e i documenti prodotti dalla Commissione sulle pagine di AIB-WEB. I rapporti con AIB-WEB saranno curati da Giovanni Bergamin. Giuliana Zagra fungerà da collegamento tra la commissione e gli organi dell'AIB nazionale, specie per quanto riguarda il tema della riforma del MBCA. Viene proposta la creazione, salvo parere contrario del CEN, di un sottogruppo di lavoro sul SBN, che affronti il problema dal punto di vista della rete dei servizi attivabili a partire dagli OPAC di indice e di polo, a partire dalla circolazione dei documenti. Il sottogruppo sarebbe presieduto da Giovanni Bergamin e composto da Maria Angarano, Francesca Trombetti e da un rappresentante di biblioteca di ente locale, che viene individuato in Claudio Leombroni, del Polo SBN di Romagna. Il sottogruppo s'impegna a produrre una bozza di documento per il Convegno AIB di Genova. Il coordinatore Messina riserva a sè almeno in questa prima fase la trattazione dei temi del diritto d'autore e diritti connessi e quello delle politiche nazionali per la biblioteca digitale. Al proposito Giovanni Bergamin propone lo studio di un progetto per la creazione di una biblioteca digitale italiana, utilizzando software già in uso ma creando infrastrutture adeguate alla fornitura dei servizi. Infine lo studio della problematica relativa alle piante organiche del MBCA viene affidato a Mara Virno.
Si passa al tema del progetto di riforma del MBCA. Giuliana Zagra porta
a conoscenza dei presenti lo schema di decreto legislativo in materia di
beni e attività culturali elaborato dalla Commissione Cheli e recepito
dal Governo nella seduta del Consiglio dei Ministri del 6 febbraio, la posizione
del Comitato di settore dei beni archivistici e le proposte di emendamento
formulate dal Gruppo di lavoro informale dell'AIB costituito da Luca Bellingeri
et al. Le proposte di emendamento sono scaturite da due considerazioni:
l'anomala situazione dei beni librari rispetto agli altri beni culturali,
la cui tutela lo Stato aveva già demandato alle Regioni col DPR 14.1.1972,
art. 3; la necessità di indicare preventivamente gli istituti e le
biblioteche che non devono comunque essere trasferite agli enti locali per
tipologia e funzioni. Viene illustrata brevemente la posizione del Comitato
di settore per i beni archivistici: l'art. 17, comma 131 della L. 127/97
prevede che nell'esercizio della delega ad esso conferita dalla L. 59/97
il Governo, in deroga all'art. 3 della medesima legge 59/97, possa prevedere
il trasferimento della gestione di musei statali agli enti locali. Estendere
come fa la bozza Cheli anche ad altri beni culturali la possibilità
di trasferimento agli enti locali costituirebbe un palese eccesso di delega,
impugnabile in sede giurisdizionale. Maurizio Messina, pur giudicando condivisibile
tale impostazione, ritiene che al di là della lettera del provvedimento
sia positivo e importante che nel decreto legislativo si faccia menzione
in maniera esplicita di biblioteche, introducendio i concetti di Biblioteca
Nazionale d'Italia e di Servizi bibliografici nazionali. A questo proposito
pare imprecisa e vaga la definizione di biblioteche degli stati italiani
preunitari introdotta dal gruppo di lavoro dell'AIB. Inoltre questa definizione
limiterebbe la possibilità di una visione in prospettiva dei servizi
bibliografici nazionali suscettibile comunque di ulteriori ampliamenti.
D'altra parte il concetto di Biblioteca Nazionale d'Italia dovrebbe implicare
una stretta connessione tra i vari istituti e l'adozione di standard di
servizio omogenei (SBN, coordinamento dei progetti di retroconversione dei
cataloghi, prestito interbibliotecario anche a livello internazionale etc.).
Questa omogeneità andrebbe raggiunta almeno nelle biblioteche già
definite "nazionali" nel DPR 417/95. Francesca Trombetti vorrebbe
fosse meglio chiarito in merito all'art. 4 della bozza (trasferimento alle
università delle biblioteche pubbliche statali ad esse collegate)
cosa si intenda per beni del patrimonio bibliografico da riservare al demanio
statale. Maurizio Messina rileva la necessità di valutare singolarmente
le diverse realtà universitarie, coesistendo situazioni in cui è
già in atto una qualche forma di cooperazione e nelle quali dunque
il trasferimento è possibile, accanto ad altre di totale incomunicabilità.
A questo proposito Mara Virno cita il caso della Biblioteca Nazionale di
Bari, fisicamente inserita nell'Ateneo, con la stessa tipologia di utenti
e nessuna forma di cooperazione. Giuliana Zagra ritiene invece improponibile
lasciare alle singole università l'iniziativa di richiedere o meno
la gestione delle BU sulla base di parametri e criteri diversi, vista la
scarsa attenzione da sempre riservata dalle Università al mondo delle
biblioteche. Alla luce di quanto scaturito dalla discussione la commissione
concorda nel mantenere la proposta di emendamenti del gruppo di lavoro informale
AIB nel suo complesso, modificandone la formulazione relativamente all'aggiunta
all'art. 2, comma 4, dopo la lettera f:
f bis) : [Sono riservate allo Stato in particolare le seguenti funzioni
e compiti]: conservazione delle biblioteche definite nazionali dal DPR 417/95
e di quelle che raccolgono e documentano a livello nazionale la produzione
editoriale e che nel loro insieme costituiscono il patrimonio, svolgono
i compiti ed erogano i servizi della Biblioteca Nazionale d'Italia.
Inoltre si propone di inserire nell'art.2, comma 5, dopo la lettera d):
d bis): [Spettano altresì allo Stato le seguenti funzioni e compiti]:
la promozione e il coordinamento dei servizi bibliografici nazionali tramite
gli istituti nazionali costituenti la Biblioteca Nazionale d'Italia di cui
all'art. 2, comma 4, f bis.
Per quanto concerne il tema delle politiche nazionali per la biblioteca digitale Giovanni Bergamin informa la Commissione della prossima pubblicazione sulla G.U. di un bando di progetto del MURST per la creazione di una base dati digitale di documenti (progetto Parnaso). La Commissione si riserva di esprimere pareri e posizioni dopo l'ufficializzazione del progetto. Il coordinatore e Giovanni Bergamin concordano sulla necessità di limitare i compiti della biblioteca alla creazione e fornitura di riproduzioni digitali ad alta risoluzione dei documenti. Progetti articolati o mirati su ipotetiche esigenze degli utenti eccedono i compiti della biblioteca e vanno lasciati all'iniziativa privata.
Per quanto riguarda il tema della tutela e del riconoscimento della professione, tema che nello specifico delle biblioteche del MBCA si concretizza nella discussione sulle piante organiche, ma che sicuramente investe tutte le tipologie istituzionali di biblioteca, la Commissione ritiene di richiedere al CEN la costituzione di un organismo permanente (Commissione o Gruppo di lavoro) che segua in generale tutti i problemi del lavoro. In questo contesto Giuliana Zagra fornisce la sintesi del lavoro preparatorio alla piattaforma per il rinnovo del CCNL 1998/2001 prodotto dalla CGIL FP.
In conclusione della riunione viene redatto un documento per il CEN contenente
le proposte di emendamento alla bozza Cheli e le proposte di costituzione
del gruppo di lavoro sul SBN e di un organismo nazionale dedicato ai problemi
della tutela della professione e del lavoro. Il documento viene inviato
seduta stante via fax al CEN.
Si concorda di tenere la prossima riunione nell'ambito del Congresso di
Genova. La riunione si chiude alle 15.
Copyright AIB 1998-05-12, a cura di Elena Boretti
URL: http://www.aib/it/aib/commiss/cnsbnt/verbal01.htm