[AIB]

AIB. Commissione nazionale servizi bibliotecari nazionali e tutela


CONSERVARE IL '900
Ferrara, 25-26 marzo 2000

Compagni e camerati di lettura / Antonio Faeti

Abstract

Da due volumi: Stenio Solinas, Compagni di solitudine, Ponte alle Grazie, Firenze, 1999 e I diamanti in cantina, Bompiani, Milano, 1995 (di cui sono autore), ricavo principalmente il senso del mio intervento. In entrambi i libri c'è il senso e c'è il significato della lettura nella vita di un uomo. I libri possono essere facilmente contrapposti perché derivano da due scelte esistenziali, politiche, culturali diversissime tra loro. Ma sono da intendersi anche come molto vicini perché entrambi gli autori hanno trovato nella lettura un ambito insostituibile da cui trarre emozioni, fondamenti per la propria evoluzione, giustificazioni fondamentali per dirigersi verso certi orizzonti che hanno segnato per sempre la loro vita. Sono due libri recenti, quindi immersi entro un clima culturale in cui la non-lettura, l'impero dei nuovi media, lo svilimento del libro a prodotto da supermercato sono tutti fenomeni che inducono a ridiscutere interamente la funzione della lettura nel definirsi di una crescita, nel caratterizzarsi di una personalità. Ci sono domande che devono essere poste, perché lasciarle sospese provoca incertezze, malintesi, fraintendimenti. Ha ancora senso leggere oggi? I libri sono massmedia ancora insostituibili? I due autori, dotandosi di bibliografie molto diverse, propongono ancora il libro come l'unico garante di una pedagogia della crescita individuale in cui si può solo contare su questo colloquio in cui non ci sono interferenze. L'uomo-massa che riceve mille condizionamenti da media sempre più brulicanti, sempre più vanamente blateranti, sempre più ripetitivamente banalizzanti, vede nel libro una prova, un appuntamento, una tenzone. E', oggi più che mai, lector in fabula, deve guadagnarsi i personaggi, le trame, gli stili, le vocazioni narratologiche in una solitudine silenziosa da cui via via spariscono i rumori di fondo. Eccolo solo con il libro, eccolo a custodire, proprio come nel film di Truffaut Farenheit 451, un tesoro che potrebbe sparire, eccolo diventare il guardiano di una situazione unica, eccolo capace di sottrarre i volumi all'anonimato di un sistema in cui tutto si sfalda, tutto entra nell'anomia complessiva, tutto obbedisce a regole estranee e imposte. Il libro è più che, più di quanto sia mai stato, lo strumento per una ricerca di sé a cui tutto sembra oggi opporsi.


 Copyright AIB 2000-03-21, a cura di Elena Boretti
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