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L'automazione del Sistema Bibliotecario / Marco Genzone
IL CSB E I SUOI SERVIZI
Il Centro Sistema Bibliotecario della Provincia di Genova opera dal 1985 nell'ambito dell'Assessorato Provinciale al Patrimonio culturale del Territorio. Ha come scopo principale la realizzazione di servizi specialistici a favore delle biblioteche collegate ed organizza - inoltre - iniziative di promozione della lettura sul territorio di competenza.
Aderiscono al Sistema, mediante convenzione, 39 biblioteche, quasi tutte di ente locale, che rappresentano la quasi totalità di quelle presenti sul territorio provinciale, con un bacino di utenza di oltre 200.000 abitanti ed un patrimonio librario complessivo di circa 400.000 volumi.
I servizi centralizzati realizzati in questi anni dal CSB sono così suddivisi:
Lo stanziamento di bilancio a disposizione ha oscillato da 70 a 220 milioni annui, oltre ai contributi regionali e si è attestato negli ultimi esercizi su circa 100 milioni di fondi propri, più 50 /60 milioni di contributo regionale. A titolo di esempio: le spese dell'esercizio 1999 (complessivamente £. 174.000.000) hanno riguardato per il 47% il catalogo collettivo, per il 30% l'acquisto di libri e riviste e per il 23% l'organizzazione di mostre itineranti e di iniziative di promozione della lettura.
L'organico è costituito da 2 bibliotecari inquadrati all'ex 6 livello, un collaboratore amministrativo, un videoterminalista e un funzionario direttivo a metà tempo (tra Centro Sistema e Ufficio Cultura).
RISULTATI ACQUISITI
Questi 15 anni di attività permettono di fissare alcuni punti per quanto riguarda i risultati positivi acquisiti e le criticità incontrate.
Tra i primi:
ECONOMIE DI SCALA
Fino ad oggi, il costo dei servizi centralizzati è stato sostenuto in toto dalla Provincia di Genova. Il CSB è stato impostato infatti fin dall'inizio come "struttura forte", finalizzata ad eliminare o almeno a ridurre i forti squilibri territoriali esistenti, che vedevano presenze bibliotecarie più consistenti e bene organizzate nei Comuni del litorale, mentre nelle vallate dell'entroterra persisteva una diffusa debolezza e precarietà delle strutture esistenti. Ed anche sull'efficacia e funzionalità di molte biblioteche della Riviera si possono nutrire - ancora oggi - parecchie riserve.
In linea generale si può affermare - ad esempio - che l'acquisto centralizzato del software ha consentito di ottenere forti sconti sui prezzi di listino, così come la scelta di esternalizzare il servizio di catalogazione ha permesso di spuntare un costo per unità inventariale sicuramente vantaggioso. Ma va anche osservato che in una realtà bibliotecaria depressa come quella ligure, che vede un costo medio di schedatura che va dalle 4.000 lire della catalogazione derivata, alle 9/10 mila lire - e non oltre - per una catalogazione completa, ben al di sotto quindi dei prezzi correnti in altre regioni italiane, anche un ribasso di cento lire a scheda può determinare l'assegnazione di una fornitura. Non è quindi il fattore economico il dato più rilevante del lavoro svolto in questi anni, bensì il lento ma costante processo di miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi offerti dalle biblioteche ai rispettivi utenti.
CRITICITA'
Per quanto riguarda le criticità incontrate, si possono sottolineare almeno due punti:
PROSPETTIVE FUTURE
Il 16 maggio 2000 il Consiglio Provinciale ha approvato il testo di un nuovo Regolamento e di un nuovo schema di convenzione. In questi documenti, vengono riaffermati i principi ispiratori e gli obiettivi del Centro Sistema, prevedendo tuttavia una ripartizione - seppure parziale - degli oneri a carico degli Enti partecipanti. Questo porterà necessariamente ad un maggiore coinvolgimento da parte del livello politico degli Enti interessati, aprendo nuovi scenari che potrebbero dare una positiva soluzione a quella che è stata qui indicata come la principale criticità incontrata dal Centro Sistema: si presenta infatti l'opportunità di coinvolgere più direttamente gli amministratori locali, offrendo un progetto di cooperazione che potenzi e trasformi le loro biblioteche a costi vantaggiosi.
Si apre così anche lo spazio per una riprogettazione dei servizi del CSB, che preveda non solo la prosecuzione - anche se in forme diverse - dei progetti di ampio respiro fin qui perseguiti, come ad esempio il catalogo collettivo, ma anche nuovi obiettivi come: la definizione di standard qualitativi minimi per tutte le biblioteche, l'utilizzo delle nuove tecnologie per la ricerca e la selezione delle informazioni a favore dell'utente ed altri ancora.
Ma una variabile altrettanto importante sarà costituita dalla capacità o meno dei responsabili del Centro Sistema - cui spetterà comunque la gestione delle risorse assegnate - di sapere indicare gli obiettivi prioritari e correlarli con le risorse necessarie, stabilire la tempistica ed individuare i fattori di criticità che potrebbero influire sul raggiungimento dei risultati. Questa attività manageriale di elaborazione teorica - che dovrà necessariamente essere legata ad un'analisi a tutto campo della situazione locale esistente - appare infatti come condizione indispensabile per consentire agli amministratori dell'Ente di prendere nel modo migliore le decisioni strategiche che ad essi competono.
Ed anche altri scenari si vanno profilando all'orizzonte per
l'immediato futuro: la riforma dei servizi pubblici locali (disegno di legge n.
4014), che prevede nuove modalità di esercizio dei servizi stessi "anche in
forma associata", permette di ipotizzare
realisticamente un ruolo più ampio e sempre più incisivo del CSB nell'ambito
della cooperazione bibliotecaria, e dovrebbe trovarci pronti ai necessari
cambiamenti di rotta.
Giorgio Passerini
Provincia di Genova - Centro
Sistema Bibliotecario
Via Giovanni Maggio, 3 - 16147 GENOVA
Tel.:
010.5499780 - Fax: 010.5499680
mailto:cultura@mbox.provincia.genova.it
Il progetto d'automazione è attivo dal settembre 1987 con il software Sebina. A partire dal 1988 è iniziata la distribuzione del programma alle biblioteche del territorio, ogni biblioteca poteva catalogarsi i propri volumi, e poi, con una procedura di up e down su dischetto, i dati venivano riversati sul PC del Centro Sistema.
All'inizio del 1992 la prima modifica del progetto: con il passaggio a Sebina Produx veniva istituito in pratica il Centro di Catalogazione Provinciale, unico soggetto abilitato ad inserire dati nella base provinciale (all'epoca poco più di 12.000 record), frutto della catalogazione automatizzata delle nuove acquisizioni. Questa modifica era giustificata dalle tecnologie esistenti allora e, soprattutto, dalle disponibilità finanziarie che non permettevano linee telefoniche dedicate tra centro e periferia, senza tralasciare l'oggettiva situazione delle biblioteche del sistema, con poco personale e non sempre dotato di adeguate capacità professionali.
Dal 1995 con il ricorso a personale esterno, prima per il recupero di schede catalografiche con operazione di data-entry, poi per la catalogazione di nuove accessioni (3.000 l'anno), il CSB inizia a meglio rispondere alle esigenze delle biblioteche del territorio. La nostra "fortuna" è che solo una decina di biblioteche aderiscono al progetto di catalogazione centralizzata, in quanto il fabbisogno complessivo è di molto superiore alle capacità di smaltimento del Centro.
Attualmente la base dati del CSB ha circa 72.500 record, che corrispondono ad oltre 90.300 titoli collocati, pari a circa il 25% del patrimonio complessivo di quanto tutte le biblioteche del territorio provinciale dichiarano come posseduto.
Il passaggio a Sebina Produx rel. 3 ha aperto nuovi scenari: da un lato la possibilità di import con il formato Unimarc da base dati esistenti (Bni, Bncf, ecc.), dall'altro la possibilità di dialogo con l'Indice di SBN che potrebbe preludere alla costituzione di un polo ligure SBN/Sebina, infine lo sviluppo delle nuove tecnologie (Internet in primis) che ha permesso il debutto nella rete del Catalogo Collettivo provinciale, sia dando alle biblioteche del sistema la possibilità di recupero del pregresso e di catalogare in modo partecipato, e, infine, l'inaugurazione dell'Opac del Catalogo Collettivo delle Biblioteche della Provincia di Genova.
Non bisogna poi tralasciare un grosso sforzo della Provincia nel settore della catalogazione del pregresso: tra il 1998 e il 1999 è stata realizzata una gara per il recupero di circa 32.000 volumi per un importo di £. 140.160.000.
Il 1999 è stato, però, anche un anno di svolta per il Centro Sistema Bibliotecario. E' stata revocata la vecchia convenzione e con essa è finito anche l'impegno della catalogazione centralizzata. Grazie alle risorse della rete qualche biblioteca ha già iniziato a catalogare sul server provinciale i propri volumi: purtroppo le nuove tecnologie non sono ancora a disposizione (e nelle capacità professionali) di tutti i bibliotecari che operano sul territorio; lo sviluppo ancora molto lento del progetto "Provincia in rete" complica ulteriormente le cose: per il momento chi lavora utilizza normali collegamenti commutati con abbonamenti gratuiti, a breve qualcuno dovrebbe installare le linee ISDN (mentre non c'è ancora nessun fornitore di servizi che abbia programmato la diffusione della tecnologia ADSL sul territorio extraurbano).
Prima si è evocato SBN: la scelta filo SBN è vecchia,
già 12 anni fa è stato scelto un programma il cui acronimo, SE - BI - NA
richiamava il Servizio Bibliotecario Nazionale. Il fatto che Sebina sia tra i
primi software che dialogano direttamente con l'Indice non fa che confortare la
bontà della scelta di allora. Il lavoro fatto, poi, nel corso di questi ultimi
tre-quattro anni con le altre biblioteche che hanno seguito la nostra scelta in
Liguria (Varazze, Celle, Albisola, Savona, Spotorno, Alassio, Sanremo,
Bordighera e Ventimiglia) per definire progetti di collaborazione nella
realizzazione del catalogo, e che ha visto, detto per inciso, la convinta
adesione al CBL-Catalogo delle Biblioteche Liguri promosso dalla Regione,
potrebbe concretizzarsi nella nascita di un polo regionale SBN con il software
Sebina Indice e con gli utenti Sebina della Liguria. Ma qualora la Regione
Liguria nei prossimi giorni (o nelle prossime settimane) dovesse decidere di
proseguire la sperimentazione con SBN client/server, non è esclusa la nascita di
un polo ligure di utenti Sebina Produx che potrebbero decidere di cumulare le
loro base dati utilizzando il server e l'Opac della Provincia di
Genova.
Marco Genzone
mailto:csb@mbox.provincia.genova.it
mailto:marco.genzone@iol.it
Copyright AIB 2000-07-08, a cura di Elena Boretti
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