AIB. Commissione nazionale biblioteche pubbliche | |
Il contributo che vi presento in qualità di
Coordinatrice della Commissione nazionale biblioteche pubbliche
dell'Associazione Italiana Biblioteche è l'esposizione di un'esperienza concreta
di lavoro all'interno dell'attività di un organo istituzionale AIB, quale è una
Commissione.
La Commissione biblioteche pubbliche ha scelto di darsi in
questo triennio tre obbiettivi prioritari, sui quali è attualmente impegnata,
che riguardano la messa a punto di indicatori per la misurazione dei sistemi
bibliotecari, la biblioteca multiculturale, ed un terzo progetto, del quale vi
parlerò oggi, volto a stimolare la riflessione sullo sviluppo di servizi di
reference remoto nelle biblioteche pubbliche.
E' una mia ferma convinzione
che i servizi della biblioteca pubblica possano trarre un'occasione di grande
crescita dall'evoluzione tecnologica attualmente in corso. L'Italia non ha
saputo finora cogliere appieno il valore della biblioteca pubblica come fattore
evolutivo di tipo economico, sociale e culturale, ma la buona propensione degli
italiani all'adozione domestica di certe tecnologie potrebbe offrire
l'opportunità per riproporre servizi con modi e prospettive
nuove.
Innanzitutto per i bibliotecari delle biblioteche pubbliche, polverizzati non
si sa ancora oggi con certezza su quante migliaia di biblioteche, dipendenti non
solo da molti degli 8.000 Comuni italiani, ma anche da chissà mai quanti
Quartieri ed altre entità, l'opportunità di collaborare a distanza può
costituire un'occasione di crescita da sfruttare al massimo. Le migliori
competenze della professione bibliotecaria in Italia hanno potuto iniziare a
comunicare e scambiarsi esperienze e risultati di lavoro con la nascita della
lista di discussione AIB-CUR, nel 1992. Successivamente, nel 1995 è nato
AIB-WEB, che sempre più si sta proponendo come punto di riferimento per la
condivisione di materiali di lavoro e di aggiornamento. Uno sforzo per
contribuire in questa direzione è anche la pagina Documenti per il lavoro, mantenuta dalla Commissione
stessa su AIB-WEB.
Quando in questi ultimi anni le biblioteche pubbliche hanno iniziato a
lavorare sul web, costruendo i loro primi siti, la loro prima esistenza
virtuale, lo hanno fatto sulla base della convinzione che fosse necessario non
solo acquisire la capacità di recuperare l'informazione presente sulla rete, per
soddisfare le domande degli utenti, ma anche divenire capaci di produrre
informazione, elaborare prodotti di contenuto originale. Alle pagine di
presentazione della biblioteca e dei suoi servizi sono cominciati ad aggiungersi
i primi tentativi di servizio a distanza: bibliografie a soggetto, elenchi di
siti utili e utilizzabili con l'assistenza del bibliotecario, ma anche da parte
dell'utente solo, o da casa. Uno dei primi interessanti esempi è stata la
Guida pratica alle risorse
web della Biblioteca Civica di Cologno
Monzese, nata nel 1997 e capace di rendere un servizio utile non solo agli
utenti locali e remoti, in presenza del bibliotecario o a distanza, appartenenti
alla comunità di riferimento o ad altre aree, ma anche alle biblioteche e ai
bibliotecari di altri luoghi e città. Eureka, del Sistema bibliotecario
provinciale Vicentino, è apparso su web successivamente, e, con il controllo di
un numero molto più ampio e più vario di siti, ha iniziato anch'esso a divenire
un punto di riferimento per il servizio da parte di biblioteche pubbliche
situate anche in altre regioni. La Regione Toscana, allo scopo di agevolare
l'uso da parte dei bibliotecari delle informazioni residenti sulla rete e
promuovere il servizio di reference, ha creato nel 2000 il Virtual reference desk
per le biblioteche pubbliche, curato dalla Biblioteca comunale di Fiesole.
Non sono moltissimi oggi i siti di biblioteche pubbliche che offrono servizi di
questo tipo, tuttavia è facilmente verificabile che sono in aumento. Il fatto è
positivo in sé, dal momento che dimostra vivacità; ma in una visione di economia
delle forze della debole realtà italiana e nella prospettiva del perseguimento
di un miglioramento complessivo dell'offerta di servizio, la mancanza di
coordinamento degli sforzi per produrre una realizzazione che potrebbe essere in
gran parte unica, con il contributo ed a favore di tutti, non è un fatto del
tutto positivo. Si corre il rischio che biblioteche che possono contare su
personale e tecnologie sufficienti ripetano il lavoro in parte già svolto da
altre, con infinite varianti locali nella selezione delle risorse, ma senza
sostanziali diversità di scopi. Le biblioteche che invece utilizzano raccolte di
risorse digitali create da altre, ne traggono beneficio solo parziale per la
diversità delle caratteristiche di utenza e di bisogni. In molte altre
biblioteche il punto di partenza che viene proposto all'utente è il motore di
ricerca, con tutte le conseguenze ben note per quanto riguarda il rumore e le
perdite di tempo. E questo è il fatto peggiore, perché se la biblioteca ibrida è
la realtà attuale, proporre ai nostri utenti di iniziare ricerche in rete senza
avere predisposto altre risorse che l'utilizzo dei motori, è come indicare la
strada della libreria all'utente che ci chiede libri.
Il potenziamento
dell'offerta informativa di rete da parte delle biblioteche non comporta una
crescita della spesa, perché è possibile adottare livelli alti di
collaborazione. Dal punto di vista tecnologico la condivisione delle risorse può
permettere a parità di spesa di garantirsi qualità e competenze migliori. Dal
punto di vista del tempo di lavoro il calcolo può essere abbastanza simile a
quello della catalogazione partecipata.
L'esperienza americana di reference collaborativo a distanza Virtual
Reference Desk (vrd.org), al quale aderiscono numerosi servizi di
reference digitale, sia generali che specializzati, tra cui la Internet Public Library, sta sperimentando l'applicazione di tecniche collaborative
non solo per la costruzione delle raccolte, ma anche per l'erogazione delle
risposte. I servizi partecipanti godono della possibilità di reindirizzare ad
altri le domande alle quali non hanno possibilità di rispondere, sia perché esse
vanno oltre la competenza del servizio, sia per sovraccarico di lavoro. Ogni
servizio aderente decide il numero di domande che potrà accettare da
vrd.org ed otterrà in cambio la garanzia che a vrd.org potrà
reindirizzarne il doppio. Tutte le domande avranno risposta, ricorrendo
all'aiuto di bibliotecari volontari, archivi di domande e risposte, FAQ. Si
tratta di un'esperienza pilota, interessantissima sotto il profilo di quanto sia
possibile realizzare a partire da una situazione complessiva di servizio molto
più avanzata rispetto alla nostra attuale, e quindi utile a prefigurare
possibili passi futuri.
E' chiaro però che, sebbene l'idea della Commissione sia quella di voler
sostenere lo sviluppo del reference remoto anche in Italia, dobbiamo lavorare
per costruire insieme una prospettiva a partire dall'esistente. Le esperienze
americane di reference collaborativo come vrd.org, ma anche CDRS,
Collaborative Digital Reference Service, direttamente
sostenuta dalla Library of Congress, possono contare su un tessuto molto ampio
di esperienze di reference digitale che prendeva le mosse già in anni passati
con l'uso dello scambio di domande-risposte fra bibliotecario e utente in posta
elettronica, uso diffuso che è stato anche oggetto di censimenti e di studi
accurati. In tempi più recenti le biblioteche americane hanno sperimentato
l'impiego delle più varie tecnologie applicate al reference digitale, come l'uso
di chat, il video interattivo, fino a sviluppare software specifici che
permettono la navigazione guidata a distanza durante la fase stessa di
interazione via chat. Su queste premesse è facile costruire sperimentazioni di
reference a distanza anche di tipo collaborativo.
Per non fare riferimento
sempre solo alle biblioteche americane si può ricorrere all'esempio della
Danimarca, paese ricco ma certamente anche piccolo, che ha avviato una serie di
progetti molto avanzati e cooperativi.
La realtà italiana però non è questa,
e tuttavia offre dei punti di forza. Innanzitutto, se in una situazione generale
di debolezza strutturale, alcune biblioteche pubbliche hanno realizzato
repertori di siti selezionati, proporre loro di confrontarsi, condividere i
risultati, provare a collaborare insieme, può costituire un'opportunità di
crescita e soprattutto la sperimentazione di una forma nuova di cooperare, oltre
l'ambito di riferimento locale.
In breve, l'idea che si è andata precisando
nella Commissione è stata quella di proporre ad alcuni colleghi di provare ad
unire le forze, per cooperare a distanza e fare insieme su AIB-WEB quello che
finora avevano fatto per la propria biblioteca.
AIB-WEB ospita dal 1997 DFP, Documentazione di fonte pubblica in
rete,
a cura del Gruppo di studio sulle pubblicazioni ufficiali. Questa esperienza è
stata sicuramente maestra sotto vari punti di vista, perché ha permesso di
prendere le misure rispetto a quanta mole di impegno sia necessaria non tanto
per creare un repertorio ben strutturato, quanto per mantenerlo funzionante ed
aggiornato. Anche DFP nel 2001 è diventata una collaborazione
dell'AIB con la Biblioteca comunale di Fiesole e la Biblioteca Rostoni
dell'Università di Castellanza.
Prima di poter essere proposto all'attenzione
dei colleghi è stato necessario mettere a fuoco il tipo di relazioni che
sarebbero andate ad instaurarsi fra il nuovo repertorio e quelli già esistenti.
A questo proposito la Commissione si è subito orientata a definire il futuro
repertorio come di interesse generale, con riferimenti a repertori locali e
speciali e tendente a coordinarsi con essi.
Tra la primavera e l'estate dell'anno scorso sono avvenuti i primi contatti,
quasi esclusivamente per posta elettronica, con alcuni colleghi curatori di
repertori sul sito della loro biblioteca. Sono stati presi a riferimento per la
discussione in particolare i noti repertori della Internet Public Library, Internet
Library for Librarians, Librarian's Index to the
Internet, The WWW Virtual Library, BUBL. Si è quindi colta
l'occasione di Bibliocom in ottobre per convocare una riunione di lavoro che
vedesse presenti i colleghi contattati e la redazione tecnica di AIB-WEB. La
riunione, alla quale hanno partecipato oltre 20 persone, si è conclusa con
l'unanime consenso per il progetto proposto e con alcune indicazioni di massima:
si tratterà di un repertorio generale, curato principalmente dai bibliotecari
delle biblioteche pubbliche e rivolto non esclusivamente ai bibliotecari, ma
anche direttamente agli utenti. Lo strumento tecnico di gestione sarà un
database, che per la sua gestione e manutenzione informatica potrà contare sulla
collaborazione del CILEA, già partner dell'AIB per MAI, Metaopac Azalai Italiano. Al progetto potranno
partecipare non solo i bibliotecari in forma di volontariato, ma anche le
biblioteche.
Subito dopo Bibliocom è stato creato un gruppo di posta
elettronica a cui sono stati iscritti i partecipanti alla riunione come
possibili redattori, e sono iniziati i lavori per la messa a punto della
politica redazionale e per l'individuazione del database.
La missione, è
stata così definita:
"Fornire un servizio aggiornato di segnalazione e
descrizione efficace di risorse utili per trovare risposte (attraverso dati
fattuali o riferimenti diretti) alle domande che l'utente solitamente rivolge al
bibliotecario di reference "front line" nella biblioteca pubblica".
La
politica di inclusione si è data questi criteri:
"Il repertorio sarà di
interesse generale e non specializzato, raccoglierà siti di interesse nazionale
o sovranazionale e non locale, farà rinvii a repertori locali e speciali e
tenderà a coordinarsi con essi. Si proporrà di essere utile sia agli utenti che
ai bibliotecari.
Seguendo le definizioni dei livelli Conspectus, il
repertorio prenderà a riferimento il livello 2-3.
Saranno privilegiate le
risorse italiane in lingua italiana, rinviando preferibilmente ad analoghi
repertori per la ricerca in altre lingue e paesi. Risorse in lingue straniere
saranno prese in considerazione, se non vi siano equivalenti in lingua
italiana.
Le risorse di ready reference saranno elencate a parte, con una
presentazione in forma prontamente raggiungibile".
Sono stati anche stabiliti
i criteri di valutazione e selezione delle risorse:
"Si preferiscono risorse
con servizi quali indice / mappa del sito e motore interno di ricerca.
Si
considera motivo di preferenza un alto grado di accessibilità;
Sono
privilegiati siti gestiti da enti che sono anche i medesimi produttori delle
informazioni originarie, piuttosto che siti che elaborano informazioni di
seconda mano".
Fra la fine e l'inizio dell'anno sono stati ottenuti e
formalizzati gli accordi fra AIB e CILEA e con AIB-WEB, ed è stato formato il
gruppo di redazione, con la partecipazione di colleghi esperti, a titolo
personale o anche a nome della biblioteca. Si tratta di biblioteche che
gestiscono da tempo noti repertori di siti sulle loro pagine e alle quali la
Commissione vuole rivolgere un caloroso ringraziamento per la fiducia accordata
al progetto, anche perché ovviamente tutti siamo consapevoli che questo
comporterà una ridefinizione delle aree di interesse, una revisione e un
reciproco adeguamento dei contenuti, in sostanza uno sviluppo coordinato delle
raccolte digitali.
Dal momento che si era deciso di adottare un programma che
ci liberasse dall'onere della generazione di pagine html statiche, la redazione
attuale sta iniziando in questi giorni a confrontarsi con le prime prove
tecniche di gestione di una base dati in remoto, tramite accesso a password
personale. Non c'è alcun dubbio che la redazione potrà e dovrà ampliarsi ad
altri colleghi e biblioteche, anche perché la collaborazione più possibile ampia
è la filosofia stessa su cui poggia il progetto. Tuttavia occorre affrontare la
prima fase con prudenza, verificando ciò che accade e prendendo le misure per
ovviare anche ai possibili imprevisti. Abbiamo infatti installato il programma,
d'accordo con AIB-WEB, il CILEA e con l'aiuto della LIUC.
Avevamo deciso di adottare uno strumento dinamico per la gestione della base
dati, che ci producesse automaticamente le pagine html, che rendesse disponibili
in tempo reale gli aggiornamenti e che ci offrisse l'occasione di provare una
tecnologia evoluta. Sono stati presi in esame MyLibrary della North Carolina
State University e Roads, frutto di un progetto europeo e adottato dai noti
portali Alex, Sosig e Omni. E' stato considerato anche
VRDIncubator. Infine si è deciso per motivi tecnici, per la superiorità nel
confronto e per varie altre ragioni, di adottare MyLibrary. Tra gli altri
vantaggi infatti MyLibrary ha quello di essere già in opera alla Biblioteca
Rostoni della LIUC, che lo ha apprezzato. Avendone effettuato la traduzione in
italiano, la Biblioteca Rostoni l'ha messa a nostra disposizione. MyLibrary è
stato installato dal CILEA sul server dell'AIB l'11 febbraio scorso. Nato nel
1997, è gratuito ed è tuttora in sviluppo a cura di Eric Lease Morgan, il suo
creatore. E' in funzione presso numerose biblioteche nel mondo, e in genere il
servizio porta il nome di MyLibrary@nomedell'ente. Noi abbiamo preferito
dargli un nome che ci sembra più vicino agli utenti italiani e l'abbiamo
chiamato SegnaWeb. Il programma nasce per gestire collezioni di
risorse web, favorendo la massima selettività, riducendo l'eccesso di
informazione e consentendo la personalizzazione da parte dell'utente stesso. La
pagina principale propone il messaggio di benvenuto, modificabile con facilità
dalla redazione, gli archivi e una selezione dei loro contenuti. Stiamo provando
a organizzare gli archivi e adattarli ai nostri scopi, quindi abbiamo provato a
sistemare la pagina con l'archivio dei bibliotecari che compongono la redazione,
biblioteche e cataloghi con i link fondamentali, i link verso pagine AIB, la
ricerca veloce, che comprenderà alcuni motori e la ricerca all'interno del sito,
il quick reference e il repertorio vero e proprio. I nomi e i contenuti attuali
degli archivi sono solo degli esercizi di prova, come lo sono anche tutti i
settaggi attuali del programma e la stessa URL. Quando saremo pronti per uscire
pubblicamente ovviamente annunceremo la URL definitiva attraverso tutti i canali
possibili, sicuramente tutti quelli dell'AIB e del Cilea, e in
AIB-CUR.
L'utente può registrarsi, se vuole, per poter entrare con la propria
login e personalizzare il servizio nel modo che desidera. Può modificare
le scelte in qualsiasi momento. Con questo metodo, non solo gli utenti, ma anche
le biblioteche potranno organizzare, se lo vogliono, un bookmark a proprio
servizio. Si possono aggiungere siti di interesse personale, che si ritrovano ad
ogni successiva login e che saranno visibili solo entrando con la
password personale, da qualsiasi computer e in qualsiasi luogo. La
personalizzazione permette inoltre di scegliere le materie di proprio interesse
selezionando dall'elenco predisposto dai bibliotecari e scegliendo i siti che si
vogliono evidenziare sulla propria homepage. E' possibile decidere se voler
ricevere annunci ed avvisi in posta elettronica da parte dei bibliotecari.
Inoltre, ogni disciplina può essere collegata ad un bibliotecario gestore delle
raccolte e ad un bibliotecario di reference: i loro indirizzi postali appaiono
sulla pagina personalizzata per poter interagire in posta elettronica, mentre un
messaggio da parte loro può contenere ogni giorno diverse comunicazioni
all'utente interessato alla materia. L'utente può inoltre impostare la grafica e
i colori preferiti, ma in qualsiasi momento, attraverso Le risorse di SegnaWeb, può
vedere l'intero contenuto del sito.
MyLibrary ci è sembrato molto convincente
anche dal punto di vista del lavoro del redattore. Si lavora sempre sotto
browser, alla URL dell'amministrazione e con password personale. Quello che si
presenta è il sito dell'amministratore, da dove si opera per effettuare tutte le
operazioni, alcune delle quali possono anche creare danno, se chi le usa non sa
bene quello che fa. L'inserimento dei siti richiede alcune semplicissime
operazioni, che non comportano alcuna nozione tecnica, e, se si vuole mostrare
subito la novità sulla pagina principale di SegnaWeb, l'aggiornamento è
immediato. In questo periodo stiamo imparando ad orientarci nell'uso delle
funzioni di amministrazione, con l'aiuto di Piero Cavaleri e Carlo Lucchesi
della LIUC, che per nostra fortuna si sono offerti di aiutarci e ci stanno
pazientemente assistendo.
Se riusciremo nei nostri intenti vorremmo che ne guadagnasse la visibilità
dei servizi informativi delle biblioteche pubbliche italiane. Forse, crescendo,
potremmo anche sperare di entrare a far parte di un network internazionale di
reference digitale, come vrd.org.
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conoscenza,
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http://spbo.unibo.it/bibliotime/num-iv-1/boretti.htm
Elena Boretti, Comunicare con
l'utente remoto (intervento
presentato al convegno delle Stelline, 2001), "Biblioteche oggi", a.19(2001),
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2002, http://eprints.cab.unipd.it:8080/archive/00000016/
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biblioteca, a cura della
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2002-04-01.
Sarah E. Thomas, L'impiego del portale per l'individuazione di risorse
elettroniche specialistiche,
http://w3.uniroma1.it/ssab/er/relazioni/thomas_ita.pdf. Consultato il:
2002-04-01.
Repertori italiani:
DFP, Documentazione di fonte pubblica in rete, a cura del Gruppo di studio sulle
pubblicazioni ufficiali, AIB, 2001, http://www.aib.it/aib/commiss/pubuff/guida.htm
Sistema bibliotecario provinciale di Vicenza, Eureka
http://biblioteca.goldnet.it/zweb/Eureka/Home.htm
Biblioteca civica di Cologno Monzese, Guida pratica alle risorse web
http://www.biblioteca.colognomonzese.mi.it/servizi_di_informazione/index.htm
Biblioteche Civiche Torinesi, Selezione risorse Internet
http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/pagine/putili.html
Consorzio sistema bibliotecario Milano nord ovest, Web utile,
http://www.csbno.net/Web_Utile.htm
Regione Toscana, Virtual reference
desk per le biblioteche pubbliche, a cura della Biblioteca comunale di
Fiesole http://www.cultura.regione.toscana.it/bibl/ref/index.htm
Esperienze esemplari:
Repertori:
Internet Public Library, http://ipl.org
Internet Library for Librarians, http://www.itcompany.com/inforetriever/
Librarian's Index to the
Internet, http://lii.org
The WWW Virtual Library, http://www.vlib.org
BUBL, http://bubl.ac.uk/
Reference collaborativo:
Virtual reference desk http://vrd.org
Internet Public Library http://ipl.org
Collaborative Digital Reference Service http://www.loc.gov/rr/digiref/
Software:
MyLibrary http://my.lib.ncsu.edu/about/
VRD Incubator : Blythe Allison Bennett, Virtual reference desk incubator: a
demo, 2000,
http://www.vrd.org/conferences/VRD2000/proceedings/bennett-incubator.shtml si può vedere in funzione a: http://granite.syr.edu/vrd/mainPage.asp
ROADS http://www.ilrt.bris.ac.uk/roads/ realizzato
nell'ambito del progetto Europeo DESIRE http://www.desire.org/ applicato ai
portali Alex Catalogue of Electronic Texts http://www.infomotions.com/alex/,
SOSIG Social Science Information Gateway http://www.sosig.ac.uk/
, al servizio biomedico OMNI http://omni.ac.uk/
MyLibrary nelle biblioteche:
MyLibrary@Cornell,
Cornell University, http://mylibrary.cornell.edu
MyLibrary@UT,
Southwestern medical center Library, University of Texas, http://www2.utsouthwestern.edu/cfdocs/library/mylibrary/myliblogin.cfm
MyLibrary
, Kennedy Library , California Polytechnic State University, http://www.lib.calpoly.edu/mylib/cgi-bin/index.cgi
MyLibrary,
Virginia Commonwealth University, http://www.library.vcu.edu/mylibrary/
MyLibrary,
University of Toronto Libraries, http://www.library.utoronto.ca/mylibrary/
MyLibrary@CDL,
California Digital Library, http://mylibrary.cdlib.org/
MyLibrary@LANL,
Los Alamos national laboratory, http://lib-www.lanl.gov/lww/mylibweb.htm
MyLibrary
at Lund University, http://mylibrary.lub.lu.se/
MyLibrary@LIUC,
http://mylibrary.liuc.it/mylibrary/index.pl
My
Gateway, University of Washington libraries, https://www.lib.washington.edu/resource/help/MyGateway.html
MyLibrary,
Roger Williams University Library, http://alpha.rwu.edu/library/mylib3.html
Spencer
S. Eccles Health Sciences Library, University of Utah, http://medstat.med.utah.edu/personalize/welcome.html
MyLibrary@NCState,
North Carolina State University, http://my.lib.ncsu.edu/
SegnaWeb è una collaborazione AIB e CILEA, su progetto della Commissione nazionale biblioteche pubbliche
La redazione di SegnaWeb:
Commissione biblioteche
pubbliche AIB
Elena Boretti, boretti@aib.it (responsabile)
Commissione biblioteche pubbliche-Sezione Toscana
AIB
Carlo Paravano, carlo.paravano@tin.it
Sezione Toscana AIB
Annamaria
Sciortino, annsci@tin.it
Biblioteche civiche di Torino
Patrizia Bonino, patrizia.bonino@comune.torino.it
Alessandro
Rossetto, alessandro.rossetto@comune.torino.it
Paolo
Tolu, paolo.tolu@comune.torino.it
Luca
Vittonetto, luca.vittonetto@comune.torino.it
Maura Vitali, maurizia.vitali@comune.torino.it
Sistema bibliotecario provinciale di Vicenza
Lorenzo Brun, rebrun@yahoo.it
Biblioteca comunale di Cologno Monzese
Luciana
Cumino, lcumino@comune.colognomonzese.mi.it
Cristina Giavoni, cgiavoni@comune.colognomonzese.mi.it
Sistema bibliotecario Milano nord ovest
Paolo Lucini, paolo.lucini@csbno.net
Biblioteca Rostoni, Libera Università di
Castellanza
Piero Cavaleri, pcavaleri@verdi.liuc.it
Carlo Lucchesi, CLucchesi@liuc.it
Cilea
Fabio Valenziano, valenziano@cilea.it
(responsabile)
Enrico Cavalli, e.cavalli@cilea.it
Chiara Iacono, iacono@cilea.it
Si ringraziano Piero Cavaleri e Carlo Lucchesi del LIUC per avere messo a disposizione la loro esperienza e per l'assistenza fornita.
Si ringrazia Luciana Battagin per il logo.
La redazione è aperta alla più ampia collaborazione, soprattutto da parte di bibliotecari delle biblioteche pubbliche.
Attualmente il progetto è in fase di avvio e di verifica operativa.
Copyright
AIB 2002-04-06, a cura di Elena Boretti
URL:
http://www.aib.it/aib/commiss/cnbp/milano01.htm