AIB. Gruppo di studio sulle biblioteche d'autore | |
Il gruppo intende operare nell’ambito delle biblioteche private del Novecento, espressione dell’attività di singole personalità di studiosi, letterati, artisti, ovviamente nell’accezione più estesa, conservate presso biblioteche pubbliche e istituzioni di varia tipologia (fondazioni, accademie, musei, centri di documentazione e di ricerca ecc.), nel quadro anche della recente proliferazione degli “archivi culturali”, finalizzati alla conservazione della memoria del secolo appena trascorso.
La linea portante è da rintracciare nelle problematiche affrontate nel primo convegno della serie “Conservare il Novecento”, tenuto a Ferrara, al Salone internazionale dell’arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali, il 25-26 marzo 2000, i cui atti sono usciti a cura di Maurizio Messina e Giuliana Zagra, Roma, Aib, 2001.
Il gruppo vuole essere anche una risposta a quanto emerso dal recente convegno “Biblioteche d’autore: pubblico, identità, istituzioni” tenuto nell’ambito del congresso AIB a Bibliocom 2003 circa la necessità da parte dei conservatori di questo tipo di fondi di creare delle forme di coordinamento e un terreno comune di confronto, vista anche la scarsa letteratura professionale sull’argomento.
Si indicano i seguenti obiettivi:
1. Lavorare alla definizione dell’oggetto, andando laddove è possibile ad individuare e a descrivere gli elementi costitutivi e peculiari di una biblioteca privata del Novecento, confrontandosi con gli specifici contributi in questo ambito di studiosi come Attilio Mauro Caproni e Luigi Crocetti e avvalendosi anche della loro collaborazione come consulenti del gruppo.
2. Elaborare delle Linee guida per la gestione delle biblioteche d’autore negli istituti che le conservano, relative a tutto l’iter di questi tipo di fondi: a partire dalle operazioni preliminari: l’acquisizione, l’inventariazione, la catalogazione, la gestione, la conservazione, la valorizzazione; in un’ ottica che presti attenzione a non snaturare l’identità originaria della raccolta e allo stesso tempo ad aprire la biblioteca privata al pubblico e a metterla in relazione con il resto dell’Istituto in cui è conservata.
3. Affrontare una prima mappatura delle biblioteche d’autore presenti nel territorio nazionale, da rintracciare nelle varie biblioteche e istituzioni. A tal fine si intende elaborare una scheda essenziale e procedere alla raccolta dei dati anche tramite le risorse in rete e diffondendo l’iniziativa con i canali AIB. Il tutto in funzione di un virtual reference desk specifico, su modello e a complemento di “Una rete per gli Archivi Letterari del ‘900”, a cura della Biblioteca Nazionale centrale di Roma, da allestirsi nell’ambito AIB-WEB.
Nell’ottica di questo rilevamento, oltre ai componenti del gruppo, sono stati già individuati referenti in diversi ambiti geografici, disposti a collaborare per la raccolta dei dati.
4. Organizzare almeno due seminari specifici nell’arco dei tre anni (il primo da collocarsi verso la fine dell’annata in corso, il secondo nel 2006), che oltre alla presentazione dei risultati raggiunti possano costituire il terreno di incontro per tutti gli specialisti del settore.
Copyright
AIB2004-03-06, a cura di Elena Boretti
URL:
http://www.aib.it/aib/commiss/baut/progra03.htm