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motivazioni premiazione
Il giorno ventisette del mese di settembre dell'anno 2002, si riunisce
la giuria dei Premi Bibliocom così composta: Paolo Bellini, Marco
Calvo, Emanuela Costanzo, Stefania Fabri, Sandro Ferri, Gianfranco
Franchini, Luisa Marquardt e Gabriele Mazzitelli.
Il gruppo, considerata la regolarità delle convocazioni e la
presenza di tutti i convocati, alle ore 14.00 comincia l'esame dei
progetti pervenuti.
Risultano pervenute in tutto 96 candidature, ripartite nel seguente
modo:
1 - BIBLIOTECHE IN VETRINA @lla tua biblioteca
Considerazioni generali
Complessivamente sono state proposte alla selezione 37 biblioteche,
tutte inaugurate nel biennio 2001-2002. Di queste solo 5 sono
biblioteche di nuova costruzione, mentre le altre 32 sono
ristrutturazioni di biblioteche o altri edifici preesistenti. Questo
è il dato
più
significativo che la commissione rileva e che non costituisce certo una
novità: è noto che nel nostro paese il numero delle
biblioteche costruite ex-novo è di gran lunga inferiore a quello
delle biblioteche frutto di riusi e recuperi.
Tuttavia, considerando che le biblioteche sottoposte all'attenzione del
premio sono solo una parte di tutte quelle inaugurate in questo biennio,
bisogna dire che vi è, in questo settore,
più
vitalità di quanto normalmente si pensi.
Da questo punto di vista il premio ha avuto quindi la significativa
funzione di dare visibilità a un numero non trascurabile di
progetti. La commissione si augura che questa iniziativa possa essere il
punto di partenza per la creazione di un archivio di progetti di
biblioteche italiane, che sarebbe utilissimo a bibliotecari e architetti
nelle fasi di programmazione architettonica e biblioteconomia, durante
le quali vi è un grande bisogno di dati e di riflettere sulle
scelte compiute da altri.
La documentazione a volte incompleta ha reso difficile giudicare i
progetti con sufficienti elementi. In particolare, non sempre era
presente una relazione tecnica che illustrasse almeno per sommi capi gli
obiettivi del progetto, anche in termini biblioteconomici, le
difficoltà tecniche di realizzazione, le motivazioni delle scelte
compiute, i costi sostenuti, il tempo intercorrente fra il progetto e la
sua realizzazione, ecc. Lo stesso valga per la documentazione
iconografica, che spesso non rende giustizia all'edificio costruito o
ristrutturato.
Sulla scorta di questa esperienza nelle prossime edizioni sarà
necessario definire
più
precisamente come la documentazione debba essere articolata per
consentire un giudizio pi&łgrave; completo e formulare un modello di
presentazione che faciliti le operazioni di valutazione della giuria,
con riferimento, per esempio, a: tipo di supporto, formato degli
stampati, numero di pagine scritte, di foto, di disegni, costi.
Fatte tali premesse, un aspetto ha particolarmente colpito la
commissione, ossia il divario fra la qualità alta o altissima
degli edifici ristrutturati, del loro recupero e del contesto in cui
essi sono situati, e quella dell'allestimento finale della biblioteca
dall'altra, con particolare riferimento agli arredi, ciò che vale
sia per gli arredi in
s´
(qualità dei materiali, forme,
colori...)
sia per la loro disposizione. Va detto insomma che solitamente non si
presta agli arredi e alla loro disposizione un'attenzione pari a quella
posta al recupero dell'edificio nel quale la biblioteca è
ubicata. Anche altri fattori che contribuiscono a determinare il comfort
della biblioteca sono spesso troppo trascurati. In particolare
ciò vale per l'illuminazione, che appare molto spesso inadeguata:
i tavoli di lettura non sono quasi mai dotati di fonti di illuminazione
individuali e direzionabili. Un altro aspetto che meriterebbe maggiore
attenzione è la diversificazione degli
spazi
in relazione ai possibili usi e alle diverse tipologie di utente, fatto
connesso alla creazione di biblioteche nelle quali si passi con
gradualità da spazi rumorosi a spazi sempre
più
silenziosi e tranquilli.
La commissione fa tali rilievi nella convinzione che sia
più
utile evidenziare gli aspetti problematici che non sottolineare quelli
positivi, che pure sono numerosi, a partire dal fatto stesso che
così numerose istituzioni pubbliche, specialmente nei piccoli
centri, abbiano deciso di destinare a biblioteca edifici di grande
significato storico ed estetico.
L'augurio è, come detto, di proseguire l'esperienza per dare
luogo presso l'Associazione Italiana Biblioteche a un osservatorio sulle
nuove biblioteche italiane che sarebbe di grandissima utilità.
Biblioteca premiata
Biblioteca dell'Istituto Museo di Storia della Scienza, Firenze, Palazzo
Castellani, piazza dei Giudici 1
La nuova biblioteca dell'Istituto Museo di Storia della Scienza è
stata inaugurata il 9 aprile del 2002.
Si tratta di una ristrutturazione radicale perché la biblioteca del
museo è stata trasferita dal piano terreno, dove si trovava in
precedenza, al terzo e quarto piano dell'edificio, un palazzo di origine
antichissima, già noto ai tempi di Dante, situato nel cuore del
centro storico di Firenze, in riva all'Arno, accanto al Museo degli
Uffizi. Siamo quindi di fronte a un intervento in un contesto unico e
vincolante, dal punto di vista storico, estetico e paesaggistico.
L'intervento si presentava arduo anche dal punto di vista tecnico per la
necessità di ubicare la biblioteca ai piani superiori di un
edificio antico che andava quindi adattato strutturalmente. Ciò
è stato risolto principalmente con la ristrutturazione del terzo
piano e la costruzione di solai praticabili.
La commissione ha inteso innanzi tutto premiare la qualità
estetica della biblioteca, che è molto elevata, sia negli
ambienti sia negli arredi. Questi ultimi in particolare sono stati
studiati ad hoc dal punto di vista ergonomico e funzionale e dal punto
di vista dei materiali scelti, della forma e del colore.
Si sottolineano anche le numerose soluzioni grazie alle quali il ridotto
spazio a disposizione è stato massimizzato.
Nell'insieme si tratta di una biblioteca originale e fortemente
caratterizzata dal punto di vista estetico e formale ma che nello stesso
tempo - in un felice equilibrio di affinità e contrasti - si
fonde con successo col contesto prezioso nel quale si situa.
Il progetto architettonico è dovuto all'arch. Adolfo Natalini. Il
progetto impiantistico è dell'ing. Giancarlo Martarelli. Gli
interventi di consolidamento e restauro sono stati effettuati a cura
della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici delle Province
di Firenze e Pistoia: arch. Paolo Mazzoni. Coordinatore: arch. Teresa
Saviori.
La biblioteca è diretta dal prof. Paolo Galluzzi.
Menzioni speciali
1.
Biblioteca Villa Dora, San Giorgio di Nogaro (Udine)
La Biblioteca "Villa Dora" a San Giorgio di Nogaro in provincia di Udine
è stata inaugurata il 4 maggio 2002.
Si tratta della ristrutturazione di un edificio di grande
qualità, cioè una villa veneta del tardo Seicento alla
quale nell'Ottocento fu dato l'attuale aspetto neoclassico, e posta
all'interno di un parco.
La commissione ha inteso premiare la scelta compiuta
dall'amministrazione comunale di destinare alla biblioteca una struttura
così significativa dal punto di vista storico, evitando di
suddividere l'edificio attribuendogli molteplici funzioni permanenti a
scapito della razionalità e dell'armonia complessiva del luogo.
L'intervento si segnala per l'elevata qualità del recupero, sia
degli spazi interni sia del parco circostante, attento alla massima
valorizzazione dei caratteri dell'edificio, che complessivamente danno
luogo a una struttura piacevole, spaziosa e armonica.
Si sottolinea infine l'importanza dell'investimento in rapporto alle
relativamente ridotte dimensioni del comune.
Il progetto di restauro e ristrutturazione è del prof. Arch.
Giovanni B. Fabbri, con la collaborazione degli arch. Giovanna Osti e
Francesca Sartor.
La biblioteca è diretta dalla dr. Nella de Steinkühl Coretti.
2.
Biblioteca San Giovanni, Pesaro
La Biblioteca San Giovanni di Pesaro è stata inaugurata il 22
giugno 2002.
Si tratta di una biblioteca che utilizza in parte spazi preesistenti, il
complesso monumentale di San Giovanni, ai quali le parti nuove si
collegano con soluzioni originali e felici.
La commissione sottolinea la notevole diversificazione degli
spazi-funzione, che dimostra una profonda consapevolezza della
varietà dei bisogni dei vari tipi di utenti. Questo risultato
è certamente dovuto anche al coinvolgimento nelle fasi
programmatiche e progettuali di bibliotecari particolarmente competenti
e attenti.
Da ogni particolare del progetto, e anche dall'importanza attribuita
alla comunicazione, appare chiara la volontà di attrarre la
popolazione mediante la creazione di una biblioteca che ha un forte
impatto con l'ambiente circostante.
La biblioteca è stata concepita da Antonella Agnoli. Il restauro
del complesso monumentale è stato effettuato dagli arch. Massimo
Carmassi, Danilo Guerri e Gabriella Joli. Il progetto di restauro del
giardino è dell'arch. Franco Panzini.
La biblioteca è diretta dalla dr. Antonella Agnoli.
3.
Sistema Bibliotecario di Ateneo, Università della Calabria,
Arcavacata di Rende (Cosenza)
L'edificio delle biblioteche dell'Università della Calabria
è stato inaugurato il 7 febbraio 2001.
Si tratta di una costruzione totalmente nuova, fatto di per
s&ecute;
assolutamente originale nel panorama delle biblioteche italiane e ancora
più
se universitarie, e che la commissione intende sottolineare, anche
considerate le dimensioni particolarmente significative dell'edificio.
Le tre biblioteche che lo compongono si estendono infatti su 20.000
metri quadrati di superficie, ospitano circa 400.000 volumi e offrono
900 posti lettura e 300 punti di rete telematica.
L'edificio è suddiviso in tre corpi di fabbrica che riflettono
l'organizzazione istituzionale delle biblioteche, tutte completamente
automatizzate.
Caratterizzano la struttura l'ampiezza degli spazi a disposizione, il
comfort delle postazioni, con illuminazione individuale direzionabile,
la scelta di materiali di rivestimento che attutiscono i rumori, la
diversificazione delle modalità d'uso della biblioteca, la scelta
di disporre i volumi a scaffale aperto, l'importanza e l'evidenza della
segnaletica.
4.
Biblioteca Nazionale Centrale, Roma
Il progetto di ristrutturazione della Biblioteca Nazionale Centrale di
Roma è stato completato nel 2001.
Si è trattato di un intervento di radicale ristrutturazione, che
ha consentito di rispondere a numerose esigenze. Fra queste,
l'adeguamento alle norme di sicurezza, un migliore sfruttamento degli
spazi interni ed esterni, l'innalzamento del comfort dei lettori,
l'immagine complessiva della biblioteca.
Le infrastrutture della biblioteca sono state adeguate dal punto di
vista tecnologico. Gli spazi sono stati razionalizzati e diversificati.
A ciò ha corrisposto una diversa organizzazione dei servizi, con
una particolare attenzione all'accoglienza degli utenti e alla
segnaletica, che è ora presente in tutti gli spazi.
Il progetto ha comportato anche il rinnovamento degli arredi e il
restauro dei mobili antichi provenienti dalla prima sede della
Biblioteca Nazionale al Collegio Romano.
La ristrutturazione non ha escluso gli spazi verdi interni ed esterni.
Nel complesso, la commissione sottolinea come, grazie a questa
ristrutturazione, si sia innalzata in modo significativo la
qualità estetica e funzionale della biblioteca, e come la sua
immagine sia stata così resa molto
più
amichevole.
Il progetto di ristrutturazione, risalente al 1998, è dovuto
all'arch. Lucio Passarelli.
La biblioteca è diretta dalla dr. Livia Borghetti.
2 - BIBLIO & TECNOLOGIA @lla tua biblioteca
Considerazioni generali
Nella sezione Biblio e tecnologia sono state presentate 21 candidature.
La commissione ha molto apprezzato che queste candidature siano state
presentate da biblioteche di diversa tipologia, dalle pubbliche statali,
alle universitarie, ai sistemi bibliotecari comunali fino a piccole
realtą bibliotecarie, a testimonianza di una indiscutibile vitalitą.
Sebbene sia ovvio che tutte le biblioteche devono fare i conti con
l'impatto delle nuove tecnologie, dai progetti o dalle realizzazioni
presentate si evince lo sforzo comune e diffuso di fornire agli utenti
servizi sempre
più
avanzati per rispondere meglio ai loro bisogni informativi.
In linea di massima la documentazione presentata
è
sembrata sempre sufficiente per illustrare o le diverse fasi di
progettazioni o quanto
è già
stato realizzato in alcune
realtà.
La commissione ha anche apprezzato la competenza con la quale la maggior
parte di queste candidature sono state presentate.
Naturalmente nelle sue valutazioni la commissione non ha potuto non
tenere presente la diversa natura dei prodotti o dei progetti candidati
che vanno da realizzazioni tecnologicamente avanzate, a servizi offerti
tramite Web, a CD-ROM multimediali, a sistemi per il controllo degli
accessi, a dispositivi per lo stoccaggio e il controllo inventariale del
materiale librario.
Così come è
evidente la differente portata economica, spesso legata a situazioni
contingenti o alla differente
capacità
di spesa dei diversi enti e che inevitabilmente condizionano sia
l'ideazione sia la realizzazione di prodotti tecnologici.
Biblioteca premiata
Biblioteca Medica "Vinenzo Pinali"
Fatti salvi i criteri di attinenza al premio,
originalità
del progetto, obiettivo da raggiungere,
funzionalità
e realizzazione tecnica la commissione ha deciso di assegnare il Premio
Bibliocom per Biblio e tecnologia alla Biblioteca Medica
"Vincenzo Pinali"
dell'Università
di Padova con la seguente motivazione:
Le realizzazioni tecnologiche
gią
realizzate e attive per l'utenza della Biblioteca Medica
"Vincenzo Pinali"
si fondano su un solido progetto tecnico che si propone non solo di
mettere a disposizione un notevolissimo numero di risorse informative,
ma cerca anche di creare una serie di servizi aggiuntivi che
rappresentano delle soluzioni innovative e
d'élite
nel panorama bibliotecario italiano. La grande
flessibilità
del progetto, inserito per altro nel quadro complessivo di una
ristrutturazione degli spazi, lo rende un ottimo esempio di come si
possa coniugare la tradizione di una biblioteca con un importante
bagaglio storico e la
necessità
di rispondere alle esigenze di un'utenza che richiede l'attivazione di
servizi sempre
più avanzati.
Menzioni speciali
1.
Sistema Bibliotecario del Vimercatese
Sistema Bibliotecario del Vimercatese che ha realizzato un sito Web di
pregevole fattura, attivando la
possibilità
della prenotazione via Internet dei testi presenti nell'OPAC. Oltre al
lodevole obiettivo, il progetto si segnala per l'estrema funzionalitą e
per una realizzazione tecnica molto ben documentata e che ne rivela la
grande
semplicità
e efficacia.
2.
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze che ha attuato un sistema di
stoccaggio e controllo inventariale del materiale librario che,
ponendosi un obiettivo ambizioso viste le dimensione della Biblioteca,
sembra rispondere a dei criteri di estrema
funzionalità
3.
Biblioteca dell'Area scientifico-tecnologica
dell'Università
di Roma Tre
la Biblioteca dell'Area scientifico-tecnologica
dell'Università
di Roma Tre, il cui sistema di controllo degli accessi per consentire
l'apertura della struttura 24 ore su 24 prevede, sulla base di una
documentazione molto dettagliata, delle soluzioni tecnologiche nuove e
che possono garantire un controllo efficace e sicuro;
4.
ISBCC "Biblioteche di Roma"
l'ISBCC "Biblioteche di Roma" per un progetto di grande valenza sociale
che prevede la creazione di un OPAC collettivo e l'attivazione di un
sistema integrato tra le Biblioteche del Comune di Roma e le Biblioteche
delle carceri cittadine. Il progetto va senz'altro segnalato, anche
perché si propone l'obiettivo di utilizzare la tecnologia per favorire
il recupero di fasce sociali altrimenti escluse da determinati servizi.
3 - BIBLIO & EDUCAZIONE @lla tua biblioteca
Considerazioni generali
Complessivamente si sono candidate 21 biblioteche, che nel corso
dell'ultimo biennio hanno realizzato progetti di carattere formativo; di
queste solo quattro di ateneo e due scolastiche, nonostante nel settore
scuola negli ultimi tre anni sia stato varato e attuato lo specifico
programma ministeriale di sviluppo che ha destinato fondi anche cospicui
a
più
di 600 scuole.
Una buona parte dei progetti è risultata fuori tema, incentrata
maggiormente su attività di promozione della lettura o di
didattica della biblioteca, impostate su criteri non particolarmente
innovativi e comunque rientranti nei compiti istituzionali.
Si è inteso dare visibilità proprio ai progetti
più
interessanti, validi, innovativi per offrire spunti utili, per
incoraggiare altre biblioteche a comunicare le proprie iniziative, e per
sollecitare le istituzioni a maggiori attenzione e investimenti in
questo campo.
In sintesi si può concludere che i progetti sono stati
selezionati in quanto miranti a facilitare l'accesso all'informazione
mediante azioni formative integrate, programmate e verificabili o
mediante l'adozione di soluzioni particolari (nel caso della mediateca).
Essi si pongono in una sorta di ideale linea di continuità, lungo
due direttrici: verticale, dalla scuola materna all'università, e
orizzontale, tra le istituzioni formative e il territorio, e si auspica
la loro
più
ampia diffusione.
Biblioteca premiata
Istituto comprensivo "Via Madonna dell'Orto 2", Roma
Il progetto dell'I.C. "Via Madonna dell'Orto" di Roma è stato
premiato per l'articolazione e la saldezza dell'impianto teorico e
metodologico, per il coinvolgimento di una pluralità di
componenti scolastiche nella sua realizzazione, per la creatività
e l'impegno dei docenti coinvolti, lo sforzo di adeguamento delle
strutture agli standard, a fronte dell'esiguità dei fondi
pubblici disponibili, integrati da interventi di privati dovuti alla
sensibilità, all'impegno civile, culturale e finanziario. Ricca
la documentazione di accompagnamento che in modo "artigianale" ma molto
efficace illustra il percorso seguito sia nelle linee teoriche sia
operativamente, tanto nell'intervento sulle strutture e
sull'allestimento, quanto nelle attività con le classi,
interamente toccate dal progetto che si presta a essere proposto a un
numero ampio di scuole.
Dirigente Scolastico: Ettore Proietti - Responsabile Biblioteca:
Margherita Iovine.
Menzioni speciali
1.
Biblioteca scolastica multimediale "Alberto Moravia", Istituto tecnico
commerciale statale "Paolo Toscanelli", Roma Lido
La prima menzione speciale va al progetto di information skills
teaching avviato nell'ambito del
più
ampio progetto biblioteca, realizzato in questo caso da una scuola
finanziata dal programma ministeriale che vanta ormai una "tradizione"
di educazione alla ricerca. Tra gli obiettivi fissati dal progetto
biblioteca, in parte già conseguiti, sono la promozione dell'uso
delle dotazioni documentarie e strumentali della biblioteca scolastica
multimediale quali risorse didattiche; il potenziamento dell'azione di
supporto a studenti e insegnanti nelle attività di apprendimento
e insegnamento, di aggiornamento e approfondimento, con particolare
riferimento alla promozione della lettura e all'educazione
all'informazione; la realizzazione di attività di animazione
culturale progressivamente aperte al territorio e la collaborazione in
ottica sistemica con le biblioteche scolastiche coinvolte nella
"bibliorete" lidense e con la biblioteca pubblica "Morante". Efficace la
presentazione
in
PPT dello specifico progetto di educazione all'informazione e delle
attività realizzate sinora in tale ambito.
Dirigente Scolastico: Francesco Lorusso - Responsabile Biblioteca:
Daniela Benincasa
2.
Università degli Studi Roma "Tor Vergata", Biblioteca di Area
Scientifico-tecnologica
La seconda menzione va al progetto sperimentale di didattica della
biblioteca e di formazione dell'utente che la Biblioteca di Area
Scientifico-tecnologica dell'Università Roma "Tor Vergata" ha
indirizzato agli studenti delle classi terminali di alcune scuole
secondarie superiori romane, rappresentative dei diversi indirizzi
culturali.
È
stato ideato e realizzato dai bibliotecari in considerazione della
difficoltà, quando non incapacità, di orientamento degli
studenti universitari, particolarmente se matricole, tra le diverse
fonti d'informazione,
nonché
di consultazione, interrogazione e utilizzo informazioni reperite.
Interessante anche per la linea di continuità con le scuole
superiori e il territorio.
Referente: Marco Di Cicco
(Presidente Commissione Biblioteche di Area)
3.
Mediateca Centro linguistico di ateneo - Università degli Studi
di Padova
La terza menzione va al progetto realizzato dalla Mediateca Centro
linguistico di ateneo dell'Università di Padova per la vocazione
documentaristica e la "capitalizzazione" delle audio e
videoregistrazioni delle lezioni accademiche, delle conferenze, delle
attività didattiche realizzate nel dipartimento per la loro messa
a disposizione di studenti, ricercatori ecc. Notevole l'impegno profuso
(anche tecnologico) per realizzare registrazioni di buona
qualità, fruibili in sede e accessibili anche a distanza mediante
l'OPAC.
4.
Biblioteca Comunale di Palermo
La quarta menzione va al progetto "Il topo di biblioteca" in quanto
basato sull'originale applicazione della metodologia
dell'interpretazione culturale. Tale progetto di didattica della
biblioteca, realizzato in collaborazione con l'Associazione culturale
"Giona per la terra" e indirizzato alla fascia dell'obbligo scolastico,
è apprezzabile per la validità dell'impianto teorico e
l'originalità di quello metodologico, la cura del rapporto con la
scuola e l'attenta programmazione congiunta, il coinvolgimento molto
motivante dei ragazzi grazie alla figura del topo come "interprete".
Direttore: Filippo Guttuso; Referenti del progetto: Giovanna Guastella
(Biblioteca comunale di Palermo), Giovanna Lopes (progettista) e
Francesco Picciotto (coordinatore)
4 - NESSUNO ESCLUSO @lla tua biblioteca
Considerazioni generali
Sono stati presentati 17 progetti tutti veramente molto interessanti
perch&ecute;,
riguardando situazioni-limite rivolte appunto ad utenti svantaggiati,
nascono da grandi sforzi e forte impegno da parte di singoli e
istituzioni.
Lettori malati, handicappati, reclusi o semplicemente anziani e bambini,
sono persone tutte che hanno difficoltà ad utilizzare in maniera
autonoma i servizi delle biblioteche. Ed è così che "la
montagna va a Maometto", è la Biblioteca che va da loro, per
salvaguardare sempre e comunque il diritto alla lettura e
all'informazione. In quest'ottica, il premio andrebbe proprio a tutti i
progetti presentati; ma il vincitore e coloro che hanno ricevuto una
menzione ci è sembrato rappresentassero al meglio quanti da anni,
e da ogni parte d'Italia, si prodigano per portare i libri a chi ne ha
bisogno, veramente a tutti, "nessuno escluso".
Biblioteca premiata
Sistema bibliotecario urbano del Comune di Genova
Il premio "Nessuno escluso" va al Comune di Genova che, in
collaborazione con la Cooperativa Sociale Solidarietà e Lavoro,
ha attivato un servizio di "Biblioteca a domicilio" rivolto a tutti i
cittadini che, per qualunque motivo, non possono recarsi personalmente
presso le biblioteche del territorio. Anziani, disabili, detenuti,
hanno, con questo servizio, la possibilità di ricevere
gratuitamente e a domicilio libri e riviste in tutte le lingue,
informazioni e ricerche bibliografiche, consigli di lettura effettuati
da personale qualificato.
Ci è dunque sembrato che questo servizio offerto dal Comune di
Genova ai propri cittadini rappresentasse nella sua completezza le
caratteristiche richieste per la sezione "Nessuno escluso", rivolgendosi
a tutte le categorie di utenti svantaggiati e offrendo a ciascuno la
possibilità di leggere nonostante tutto.
Menzioni speciali
1.
Provincia di Ravenna Servizio Informatica-Unità operativa
Biblioteche e servizi informativi
Una menzione d'onore va al Servizio Biblioteche della Provincia di
Ravenna che da molti anni si occupa di Biblioteche carcerarie. Nella
persona di Angela Barlotti, bibliotecaria, è stato fra i primi in
Italia ad organizzare, catalogare e mettere a disposizione in maniera
professionale i patrimoni librari presenti in carcere, e nello specifico
negli istituti penitenziari di Rimini, Ravenna e Forlì. Un
riconoscimento, dunque, per tanto lavoro svolto a vantaggio di
un'utenza
particolare come è quella della popolazione reclusa.
2.
Biblioteca comunale di Mascalucia
Un'altra menzione abbiamo pensato la meritasse la Biblioteca comunale di
Mascalucia, in provincia di Catania: il loro servizio in favore degli
utenti non vedenti spazia dalla lettura del quotidiano effettuata
giornalmente dal personale della Biblioteca, alla produzione di testi in
braille, all'organizzazione di supporti informatici per la facilitazione
della lettura. Un servizio molto importante per aiutare anche chi,
essendo in condizione di cecità, non potrebbe avere la
possibilità di accedere alla cultura scritta.
3.
Biblioteca Bassone, Casa Circondariale di Como
Tornando al mondo carcerario, abbiamo pensato fosse il caso di
incoraggiare l'inizio della "grande avventura", assegnando questa
menzione alla Biblioteca del Carcere Bassone di Como: hanno aperto da
pochissimo il servizio di prestito interno e stanno attivando una
convenzione per il prestito interbibliotecario con la Biblioteca
comunale di Como. L'entusiasmo degli operatori fa ben sperare
nell'implementazione di un servizio di tutto rispetto per agevolare la
lettura presso la popolazione detenuta.
4.
Sistema bibliotecario intercomunale Castelfranco Emilia, San Cesareo
s/P, Silamberto
La Biblioteca comunale di Castelfranco Emilia (MO) ha attivato un
interessante servizio per anziani a scarsa scolarità: il progetto
consiste nell'incremento del patrimonio di libri in dialetto, nella
consegna di libri a domicilio e nell'organizzazione di incontri tra
anziani e bambini delle scuole.
Ci è sembrato che quest'iniziativa fosse meritevole di menzione
per il valore dell'opera di recupero e rinnovamento delle tradizioni
culturali di un territorio, attraverso lo stimolo di un servizio di
lettura rivolto a utenti svantaggiati dal punto di vista
dell'alfabetizzazione e dell'età.
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