Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali
On.le Giancarlo Galan
e p.c.
al Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il diritto d'autore
Maurizio Fallace
al Direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma
Osvaldo Avallone
Signor Ministro,
desidero manifestare a nome di tutta la comunità bibliotecaria italiana il senso di sconcerto e di indignazione per quanto accaduto a Roma l'11 ottobre in occasione della manifestazione "Carta batte forbice", alla quale l'Associazione Italiana Biblioteche ha aderito e partecipato.
Riteniamo inaccettabile che la richiesta di svolgere un'assemblea pubblica nei locali della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, formulata da bibliotecari e da una parte significativa del mondo della cultura per discutere di questioni cruciali non solo per chi lavora nelle biblioteche ma per tutti i cittadini, possa essere ridotta a un mero problema di ordine pubblico.
Le biblioteche, prima ancora che luoghi deputati allo studio e alla ricerca, sono spazi aperti alla libera espressione delle idee e alla costruzione di una coscienza civica fondata sulla centralità della cultura e dell'istruzione. Questi principi sono fondativi per la nostra Associazione e dovrebbero esserlo per l'intera società italiana.
La situazione che si è creata alla Biblioteca nazionale di Roma ci ricorda invece che basta poco per trasformare un luogo di cultura in uno spazio inaccessibile e ostile, con una sproporzione fra azione e reazione che non ha precedenti in Italia. Le biblioteche non si difendono con le camionette della polizia ma mettendole in condizione di svolgere i loro compiti istituzionali, dotandole di risorse e personale, riorganizzando funzioni e attribuendo responsabilità sulla base di criteri di merito, competenza, efficacia.
L'Associazione Italiana Biblioteche intende stimolare una riflessione civile e costruttiva sugli effetti della crisi che colpisce le biblioteche ma anche sul loro ruolo di servizio essenziale per la vita culturale, sociale e civile del Paese, promuovendo una serie manifestazioni pubbliche nelle principali città italiane.
Credo che, necessariamente, questa discussione debba ripartire da Roma e dalla Biblioteca Nazionale Centrale. A tal fine chiedo formalmente l'autorizzazione a svolgere, nei modi e nei tempi concordati con gli uffici competenti, un'assemblea pubblica per discutere dei problemi e del futuro delle biblioteche, aperta a tutte le componenti della società italiana.
Stefano Parise - Presidente Associazione Italiana Biblioteche
Roma, 14 ottobre 2011
Prot. n. 180/2011