A seguito delle numerose segnalazioni ricevute in merito al bando di gara del Comune di Roma per l'affidamento a organismi di volontariato di azioni di supporto ai servizi delle biblioteche del Sistema, abbiamo inviato una lettera al Presidente dell'Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali (riportata sotto) chiedendo la modifica delle parti che reputiamo non compatibili con la dignità della nostra professione.
In particolare gli aspetti inaccettabili del testo riguardavano l'utilizzo di personale volontario anche per mansioni che richiedono una professionalità in campo bibliotecario, e la previsione che il servizio potesse essere gestito dai volontari senza la presenza del personale bibliotecario.
L'Istituzione ha rilevato un errore ostativo nel bando (articolo 3) e l'ha modificato escludendo che l'impiego di volontari nelle biblioteche del sistema debba intendersi sostitutivo del personale bibliotecario.
Missione dell'AIB è la difesa dei valori della professione bibliotecaria e il riconoscimento di reputazione sociale per il nostro lavoro. Il nuovo CEN ha posto questi obiettivi al centro della propria azione e intende perseguirli attraverso il monitoraggio costante sulle esperienze in corso e l'intervento diretto qualora - come in questo caso - se ne ravvisi la necessità.
Resta il fatto che questo bando (che a quanto ci è stato detto viene reiterato immutato da circa 15 anni) pone questioni che ci chiamano in causa come associazione professionale e alle quali non vogliamo sottrarci: oltre a vigilare sulla sua corretta applicazione, promuoveremo la redazione di linee guida per l’utilizzo di volontari in biblioteca, per fornire agli enti una guida per l'inserimento di queste figure che non sia lesivo del nostro ruolo e delle nostre prerogative professionali.
Il Presidente dell'AIB
Stefano Parise
Roma, 12 luglio 2011
Al Presidente dell'
ISTITUZIONE SISTEMA BIBLIOTECHE CENTRI CULTURALI
Dott. Francesco Antonelli
Via Zanardelli n.34
00186 - Roma
OGGETTO: Bando di gara Roma Capitale per Organismi di Volontariato e/o Associazioni di Promozione sociale, per l'affidamento del progetto volto alla promozione di un sistema integrato di servizi bibliotecari sul territorio cittadino
Egregio Presidente,
siamo venuti a conoscenza del bando di cui all'oggetto e non possiamo non rilevare dei profili fortemente discutibili. L'utilizzo di volontari in biblioteca può certamente rappresentare un valore aggiunto se coinvolge e valorizza le risorse della società civile. Esistono numerosi esempi, in Italia e all'estero, di associazioni o enti che si avvalgono dell'apporto di anziani o, in generale, di volontari, per realizzare iniziative di supporto all'attività svolta dal personale bibliotecario: iniziative culturali, raccolta fondi, letture ad alta voce. I volontari, in questi casi, non prefigurano in alcun modo un intervento sostitutivo nelle attività di competenza del personale professionale.
Il bando prevede lo svolgimento di azioni di supporto all'accoglienza e al front-office presso le biblioteche del Sistema, nonché alle attività didattiche di promozione della lettura per la conoscenza e valorizzazione del Sistema. Tra le attività specifiche elencate a titolo esemplificativo rileviamo come alcune di esse richiedano una professionalità in campo bibliotecario. Questo elemento è confermato dal fatto che la stessa convenzione da firmare con l'Associazione aggiudicataria prevede che i volontari vengano formati non solo per svolgere mansioni non strettamente specialistiche, come il riordino dei libri a scaffale, ma anche su tematiche specificamente biblioteconomiche, quali procedure relative al prestito del materiale documentario, e su azioni di collaborazione nel servizio di reference.
Rileviamo inoltre che l'organismo aggiudicatario dovrà garantire l'immediata sostituzione del/dei volontario/i in caso di assenza e che il servizio potrà essere gestito dai volontari senza la presenza del personale dell'ISBCC, in palese contraddizione con il bando, che prevede che "l'attività degli operatori volontari non si potrà in nessun modo configurare come sostitutiva dell'attività del personale delle strutture".
Questi elementi fanno pensare che si stia cercando di sopperire con l'utilizzo del volontariato a una carenza di personale qualificato, al fine di ottenere il massimo risparmio economico per il Comune. Un'azione come questa incide pesantemente sulla dignità di tutti i bibliotecari e sulla qualità dei servizi offerti da una prestigiosa Istituzione qual è la vostra, minando inoltre la fiducia riposta dai cittadini, che non potranno usufruire di servizi adeguati, erogati da professionisti , come dovrebbe essere in un paese civile.
Missione dell'AIB è la difesa dei valori della professione, crediamo che sia interesse di tutti i bibliotecari favorire meccanismi e relazioni che contribuiscano ad accrescere il prestigio e la reputazione sociale del nostro lavoro, come indicano anche i documenti AIB e IFLA che pure sono presenti nel vostro sito. Un bando come quello emanato va contro questi principi e questo per noi è inaccettabile.
Con la presente vi invitiamo a riconsiderare gli aspetti che abbiamo rilevato provvedendo a rettificare il bando, dandone la più ampia comunicazione possibile. Sono certo che vorrà comprendere le nostre ragioni, che si fondano sulla necessità di tutelare il ruolo dei bibliotecari e siamo disponibili a un confronto su questo tema. In caso contrario l'AIB si vedrà suo malgrado costretta ad assumere ogni azione utile a tutela dei propri Associati e della professione in generale.
Il Presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche
Stefano Parise
Roma, 4 luglio 2011
Prot. n. 119/2011
Risposta dell'Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali
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Tenuto conto che in data 29.07.2011 si è conclusa la procedura per l'aggiudicazione definitiva della gara indetta per la stipula della convenzione per l'impiego di operatori volontari per le Biblioteche, l'Istituzione Sistema delle Biblioteche Centri Culturali ritiene opportuno intervenire sulla lista di discussione dei bibliotecari italiani AIB-CUR, per rispondere e fornire le informazioni necessarie ad una giusta lettura del testo di un bando di gara già molto chiaro.
La Direzione e la Presidenza, facendo proprio il disagio di molti operatori del Sistema, iscritti e non iscritti all'AIB e ad AIB-CUR, si rammaricano del fatto che una lista rivolta alla discussione delle materie di carattere professionale di operatori del mondo dell'informazione quali sono i bibliotecari, non abbia curato una corretta informazione e abbia assecondato la diffusione di messaggi superficiali e contestabili per forma e contenuto, che hanno recato danno all'immagine delle Biblioteche di Roma e offeso la sensibilità etica e la dignità professionale degli operatori dell'Istituzione. I messaggi hanno fuorviato i lettori e insinuato il sospetto di un impiego del personale volontario in forma impropria, abusiva o sostitutiva del personale in servizio. Al contrario, l'attività degli operatori volontari non si può in alcun modo configurare come sostitutiva dell'attività del personale delle strutture di pubblica lettura, come si evince chiaramente dal testo dei provvedimento.
L'Istituzione delle Biblioteche di Roma, nata nel 1996 con la finalità di garantire il diritto alla cultura e all'informazione, promuove lo sviluppo della comunicazione in tutte le sue forme, e ha unificato in un sistema le biblioteche che fino ad allora facevano capo alle relative circoscrizioni, ora Municipi. Questa forma di gestione, rendendo possibile un maggiore coordinamento e agilità nella gestione, ha consentito di avviare un processo di rinnovamento e di riqualificazione di tutto il servizio e delle sue sedi.
In tale contesto un'attività particolarmente significativa degli ultimi quindici anni di gestione è stata il sostegno dei Bibliopoint nelle scuole, delle Biblioteche in carcere e delle Biblioteche d'interesse locale, all'interno delle direttive della legge regionale n. 4211997 "Norme in materia di beni e servizi culturali del Lazio" che sostiene il funzionamento e lo sviluppo dei servizi culturali e la promozione della lettura tramite lo sviluppo dell'Organizzazione Bibliotecaria Regionale (OBR) costituita da biblioteche di enti locali, anche riunite in sistemi, da biblioteche di interesse locale (diverse da quelle statali e di enti locali), da biblioteche di aziende o enti regionali, con alcuni requisiti minimi relativi al personale, alla consistenza patrimoniale, all'orario di apertura al pubblico, anche pomeridiano, all'idoneità della sede, all'adozione del regolamento, allo sviluppo di attività di catalogazione.
Per la gestione dei suoi servizi, le Biblioteche di Roma, come ben noto, si avvalgono attualmente e da molti anni, per precisione sedici (dal 1996) del supporto dell'attività di volontariato il cui impiego è unicamente di sostegno al lavoro del personale a tempo indeterminato e, nelle biblioteche pubbliche, non può avvenire in assenza di quest'ultimo, come precisato alla voce Oggetto del servizio, punto 1 del bando.
La novità di quest'annoè stata quella di aver dato la massima diffusione e trasparenza alla gara, nel rispetto delle norme e nell'auspicio che la concorrenza e l'apertura al mercato possano dare un servizio sempre migliore.
Nel merito la discussione in oggetto prende avvio da un messaggio che non chiarisce al lettore AIB-CUR che le azioni di supporto riguardano tre attività ben diverse tra loro. Il supporto alle biblioteche di pubblica lettura, come si evince dal punto 1) del bando non prevede infatti che il personale volontario operi in assenza del personale dell'ISBCC, mentre solo per il supporto alle biblioteche scolastiche e di interesse locale, alle attività didattiche di promozione della lettura e valorizzazione del Sistema bibliotecario (punto 3), il servizio può essere gestito dai volontari anche senza la presenza del personale dell'ISBCC.
In generale, il supporto al front-office e all'accoglienza si configura proprio come attività tipica del volontario, attraverso azioni specifiche: accogliere chi entra in biblioteca, illustrare in modo semplice quali sono i primi passi che il neo-utente può compiere (da "a chi rivolgersi per l'iscrizione" a "dov'è la sala ragazzi"), spiegare dov'è il catalogo on-line, raccogliere domande e incertezze da comunicare successivamente al bibliotecario , ricollocare e riordinare gli scaffali, così come, su un altro versante, aiutare nella disposizione della sala in occasione di eventi, allestire il registro delle presenze, laddove previsto, oppure raccogliere gli indirizzi mail degli utenti che desiderano essere informati sulle attività della biblioteca o distribuire materiale a stampa in occasione di attività culturali : azioni di supporto tipiche dei volontariato.
Per quanto riguarda le Biblioteche Scolastiche - Bibliopoint - e le Biblioteche di interesse locale, al punto 2) dell'Oggetto del servizio si fa riferimento alla possibilità che questo possa essere gestito anche senza la presenza del personale dell'istituzione scolastica; solo in apparenza questo è in contraddizione con quanto dichiarato in precedenza.
Concretamente, innanzi tutto, si tratta di una prima accoglienza volta all'informazione sull'utilizzo della biblioteca scolastica, sulla collocazione del materiale librario e documentario e sui servizi offerti dalla stessa.
Inoltre, data l'esigua presenza nelle biblioteche suddette di personale bibliotecario, la cui mansione è meritevolmente svolta dal personale docente, il servizio offerto dall'Istituzione, in accordo con la dirigenza dell'Istituto, può essere ricoperto con maggiore autonomia.
Rispetto alle azioni di supporto da parte del personale volontario nelle attività didattiche e di promozione della lettura il servizio si svolge in presenza di personale di ruolo. La forma di autonomia cui si fa riferimento potrà esprimersi, ad esempio, nello svolgimento dell'attività di distribuzione del materiale promozionale a stampa, in occasione di festival, fiere, stand oppure in presenza di postazioni dell'ISBCC a carattere promozionale presso fiere o saloni, che necessitano della presenza continua di personale addetto al servizio informativo e di assistenza, non dotato di una qualifica professionale specifica.
Da questo errore di lettura del bando nasce una incomprensione sulla questione dell'uso dei volontari della cui collaborazione le Biblioteche di Roma si avvalgono da molti anni con funzioni di supporto; per altro il bando è stato arricchito rispetto a quelli delle precedenti consigliature (quelle del Prof. E. De Mauro, primo Presidente dell'Istituzione, e del Dott. I. Poggiali, Presidente per più consigliature e già Presidente dell'A.I.B.), prevedendo un'attività di `formazione introduttiva' e tutelando al massimo l'esercizio del volontariato svolto nelle biblioteche nonché prevedendo a garanzia dell'operatore volontario un maggiore controllo e tutela.
Constatiamo come tutti coloro che sono intervenuti non si siano chiesti quale sia oggi nelle biblioteche del Comune di Roma il rapporto numerico tra dipendenti a tempo indeterminato e i volontari, e riteniamo assolutamente infondato l'attacco al rimborso spese che è dovuto al personale volontario non in quanto remunerazione per il lavoro svolto, ma in quanto 'rimborso' così come previsto dalla normativa di riferimento.
A tal fine si ritiene utile sottolineare come dal 2008 ad oggi con diversi provvedimenti sono stati aumentati i servizi sia attraverso l'apertura di nuove Biblioteche e di nuovi tre Bibliopoint sia attraverso l'aumento dell'orario di erogazione del servizio implementando conseguentemente il personale necessario con l'attivazione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato e determinato, finalizzando così la nostra azione ad un accrescimento dell'occupazione stabile a fronte di una diminuzione del servizio di volontariato sia in termini di numero di presenze richieste che di risorse economiche impiegate.
Ci auguriamo che questa breve nota abbia fugato ogni dubbio sulla nostra convinzione che il volontariato abbia un ruolo insostituibile nell'Istituzione ma non possa e non debba sostituire il personale di ruolo delle Biblioteche. La scelta è fra una rigida e ideologica dichiarazione di principi e la presa d'atto di una realtà molto più articolata e complessa, dove fra l'altro il volontariato non ha solo una funzione di supporto, ma anche di formazione civica e di educazione alla responsabilità sociale per tanti giovani e può rappresentare nuove e gratificanti occupazioni per la terza età.
Il Direttore
Dott.ssa Silvana Sari
Il Presidente
Dott. Francesco Antonelli
Roma, 2 agosto 2011