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L'Associazione italiana biblioteche contro il prestito a pagamento

L'Associazione Italiana Biblioteche (AIB) ribadisce la propria ferma posizione per la gratuità del servizio di prestito bibliotecario. Ciò a fronte della sentenza di condanna dell'Italia da parte della Corte di giustizia europea per non aver applicato correttamente la direttiva 92/100/CE che impone la remunerazione degli autori per i prestiti compiuti in biblioteca.

L'AIB chiede al Governo italiano di stralciare dalla legge finanziaria la proposta di modifica dell'art. 69 della L. 22 aprile 1941 n. 633 e di destinare alla promozione del libro, della lettura e delle biblioteche il fondo nazionale di circa 3 milioni di euro che è stato costituito per allinearsi alla direttiva.
L'AIB rinnova il suo impegno in una campagna internazionale di pressione per la modifica della Direttiva 92/100/CE, per l'attuazione del diritto di tutti a un accesso libero e gratuito all'informazione e alla conoscenza e per il riconoscimento del valore sociale delle biblioteche, luoghi della democrazia e della cittadinanza attiva che favoriscono la visibilità, la diffusione e la crescita della produzione culturale europea.

La presa di posizione giunge nel momento in cui l'Italia viene condannata dalla Corte di giustizia europea per non aver applicato correttamente la direttiva 92/100/CE e il Governo nazionale si appresta a introdurre nella normativa vigente il principio della remunerazione degli aventi diritto per i prestiti compiuti nelle biblioteche dello Stato e degli enti locali, l'Associazione Italiana Biblioteche (AIB), conformemente ai valori espressi nel Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche, ribadisce la propria ferma contrarietà all'introduzione di un principio che lede il diritto dei cittadini a un accesso libero e gratuito all'informazione e alla conoscenza.

Alla luce del dispositivo della sentenza, appare del tutto chiaro che la condanna si sarebbe potuta evitare se il precedente Governo avesse rivendicato la legittimità della normativa italiana sul prestito, adducendo argomentazioni di merito e di forma tali da prevenire il deferimento alla Corte di Giustizia. L'AIB sottolinea che la Commissione ha emanato il parere motivato che ha dato inizio alla procedura di infrazione il 9 luglio 2004, a seguito della constatazione che sia la prima richiesta di chiarimenti (24 aprile 2003) sia i successivi solleciti sono rimasti senza replica sostanziale da parte dell'Italia. Neanche di fronte all'avvio della procedura di infrazione il Governo italiano ha ritenuto di rispondere con obiezioni di merito. Si è quindi giunti al deferimento alla Corte di giustizia e successivamente alla condanna senza colpo ferire, anzi, con ammissione di responsabilità da parte dell'allora ministro Urbani e preannuncio di una riforma della normativa italiana.

Ciò appare tanto più sconcertante se si considera che la sentenza di condanna si è limitata a prendere atto delle motivazioni di fatto e di diritto presentate dalla Commissione europea e della mancanza di obiezioni da parte dell'Italia. Nella sostanza, le argomentazioni della Corte si limitano all'osservazione che la Direttiva 92/100 prevede la possibilità di esonero parziale di alcune categorie di istituzioni dal pagamento della remunerazione, mentre la normativa italiana esonera tutte le biblioteche dello Stato e degli enti locali. La circostanza che tale vizio fosse già stato contestato al Portogallo costituisce un'aggravante, poiché non ha indotto l'Avvocatura dello Stato ad argomentare nel merito.

L'Associazione Italiana Biblioteche ha da tempo avviato un'interlocuzione con il ministero e con l'Associazione Italiana Editori (AIE) affinché ­ in caso di riforma della normativa sul diritto di prestito ­ il fondo nazionale istituito per far fronte alla remunerazione degli aventi diritto venga interamente destinato alla promozione del libro, della lettura e delle biblioteche.

A prescindere da tale ipotesi, l'AIB intende continuare a battersi per il diritto alla gratuità del prestito nelle biblioteche, tramite azioni di sensibilizzazione rivolte alle istituzioni, alla società civile, alle altre associazioni professionali europee. In particolare:

Informazioni sulla campagna "Non pago di leggere":
<http://www.aib.it/aib/cen/prestito0610.htm>

La posizione ufficiale dell'AIB sul prestito a pagamento:
<http://www.aib.it/aib/cen/prestito.htm>

Il testo della sentenza:
<http://www.cortedicassazione.it/Notizie/GiurisprudenzaComunitaria/CorteGiustizia/Scheda.asp?ID=422>

Il testo della direttiva 92/100/CE:
<http://europa.eu.int/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexapi!prod!CELEXnumdoc&lg=IT&numdoc=31992L0100&model=guichett>

Prof. Mauro Guerrini, Presidente
presidenza@aib.it

Roma, 04 novembre 2006


Il testo è stato diffuso nel gruppo di discussione AIB-CUR, 2006-11-06.


Copyright AIB 2006-11, ultimo aggiornamento 2006-11-17 a cura di Elena Franchini.
URL: <http://www.aib.it/aib/cen/prestito0611.htm>

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