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AIB. Vita dell'Associazione


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I primi 68 giorni

Giulianova, 13 maggio 2005

Care Socie, cari Soci,

presiedo la prima Assemblea dei soci dopo le elezioni del febbraio scorso con una certa emozione per la responsabilità di cui siamo investiti e insieme con un grande piacere per la consapevolezza di svolgere un ruolo di servizio verso i soci e la comunità bibliotecaria italiana.

C'è bisogno di un impegno forte per le biblioteche e i bibliotecari in Italia e l'AIB è in prima linea tra i soggetti in grado di presidiare questo settore, nostro ambito di lavoro e soprattutto istituto di libertà e democrazia che una società civile ed evoluta considera tra i beni più preziosi. Grazie a questo impegno -- il nostro negli organismi centrali, quello nelle strutture decentrate, quello dei componenti dei gruppi e delle commissioni, e quello quotidiano di tutti i soci -- l'AIB potrà continuare a essere un soggetto autorevole che si prende cura di ogni questione che riguardi le biblioteche e i bibliotecari in Italia.

L'articolazione regionale è una delle maggiori ricchezze dell'Associazione, una struttura che altre associazioni professionali ci invidiano perché permette presenza puntuale sul territorio, contatto immediato con i soci, ampia circolazione di idee. Tutti i componenti eletti nell'attuale CEN si sono espressi per un rafforzamento delle prerogative del Comitato Nazionale dei Presidenti Regionali (CNPR): il confronto con voi tutti potrà ampliare significativamente, in modo democratico, la base decisionale dell'Associazione. È tra i primi impegni del CEN la promozione di una riflessione approfondita sullo Statuto, perché si possano proporre modifiche in grado di allargare il dibattito democratico e la programmazione delle politiche associative.

La specificità delle situazioni regionali potrà essere utilmente interpretata per dare risposte ai soci da parte delle sezioni: in termini di riferimento e garanzia per le politiche bibliotecarie attuate (o disattese) in un determinato territorio, in termini di servizi ai soci (eventi, attività formative, pubblicazioni, viaggi di studio, etc.) e nel presidio delle situazioni che vedono a rischio la tutela della nostra professione. Il CEN ha il compito di garantire l'ascolto, la valorizzazione, la necessaria sintesi politica del lavoro delle sezioni, e di quello delle commissioni e dei gruppi di ricerca, che sono l'"avanguardia" scientifica della nostra associazione. Crediamo che questo obiettivo si potrà raggiungere anche migliorando i canali di comunicazione interni.

Un'associazione forte deve poter contare su una solida organizzazione, su regole trasparenti e rispettate, sulla capacità e competenza di quanti lavorano nelle nostre strutture centrali e periferiche, nel reciproco rispetto. Le strutture organizzative centrali dovranno migliorare qualitativamente, in particolare per le questioni relative all'archivio dei soci, alle attività finanziarie e al bilancio. Naturalmente l'impegno del CEN sarà efficace se supportato da un altrettanto indispensabile sforzo di tutte le sezioni per rispettare le regole che ci siamo dati (statuto e regolamenti) e i tempi del loro adempimento.

Siamo all'opera da poco più di due mesi, ma già nel vivo di una serie di attività, scadenze, urgenze. Si è dovuto rimetter mano con pazienza e tenacia a una situazione che, a parte l'ordinaria amministrazione, era ferma all'ottobre 2004.

Anzitutto, si è trattato di far ripartire la macchina organizzativa. Si è proceduto a riordinare l'organigramma, dalla segreteria nazionale, alle commissioni, ai gruppi, alle persone individuate per la cura di attività interne ed esterne (editoria, stampa periodica, web, rappresentanza in organismi nazionali e internazionali, eventi, comunicazione, attività formativa, biblioteca e altro). Individuare persone capaci e disponibili non è un'impresa semplice, in un'associazione di professionisti tutti fortemente impegnati nei loro ambiti professionali, ai quali si richiede a titolo completamente volontario di assumersi impegni e responsabilità non indifferenti, che espongono a notevole carico di lavoro, gravose trasferte, rischio di far esplodere conflitti sul piano dei rapporti familiare (e talora con l'ente di appartenenza), impegnativa visibilità pubblica: incarichi difficili -- che solo l'entusiasmo e uno spiccato senso del bene comune possono spingere ad accettare.

Tutte le persone sono state individuate secondo criteri di competenza, e naturalmente per alcuni occorre un po' di riflessione per poter accettare l'incarico; per quasi tutti, anche ai sensi del nostro Statuto, occorre che il CNPR esprima un parere (non vincolante, ma obbligatorio), e quindi sarà solo questa nostra riunione di oggi che potrà portare alla ratifica e alla comunicazione di tale nuovo complesso organigramma.

L'attività del CEN, inoltre, si è concentrata su alcune questioni, "interne" ma non per questo trascurabili o poco importanti. È stato necessario risolvere un contratto per le sponsorizzazioni (Comunia) che non aveva dato risultati. Si è dovuto provvedere alla stesura del bilancio, compito molto impegnativo, anche per la necessità di fornire (a termini di legge) un quadro chiaro e trasparente della situazione finanziaria dell'AIB.

Si è evidenziata la necessità di razionalizzare e rendere efficaci ed efficienti alcuni strumenti di gestione dell'associazione, primo tra tutti la banca dati dei soci, poi gli strumenti della gestione amministrativa, contabile, commerciale. Inoltre, stiamo occupandoci dei contratti dei collaboratori di segreteria, per i quali il CEN precedente aveva avviato sostanziali modifiche per renderli conformi alla vigente normativa sul lavoro, e che naturalmente avevano bisogno di conferme e formalizzazioni; ancora, si è posto il problema di rendere agibile e sicura la sede sociale e la biblioteca. Cose interne, "di macchina", certo, ma anche basi su cui ogni associazione seria può costruire dei reali servizi ai soci, e senza le quali è difficile attuare iniziative valide, avere un proficuo rapporto con tutti i livelli associativi, e infine garantire una gestione rispettosa delle regole interne ed esterne.

Altro filone di interventi, riflessioni, programmi è stato quello della definizione della posizione dell'AIB rispetto a grandi temi e problemi di politica bibliotecaria nel nostro paese. Anzitutto, la campagna contro il prestito a pagamento, per la quale l'AIB ha mantenuto e rafforzato i contatti già precedentemente avviati con il movimento "No Pago", per concordare una strategia comune di azione e soprattutto mantenersi informati sugli sviluppi legislativi della questione.

Poi, il tema del riconoscimento della professione: l'AIB ha proseguito la sua presenza nel CoLAP ed è intervenuta, anche con prese di posizione ufficiali, in questa concitata fase politica di riforma delle professioni (solo frammentariamente attuata all'interno del decreto legge "competitività"); inoltre l'Osservatorio Lavoro e il Gruppo sul lavoro discontinuo hanno proseguito la loro azione di consulenza e assistenza per la tutela della professione. Sono stati inoltre attivati contatti con le organizzazioni sindacali su questi temi.

L'associazione ha seguito gli sviluppi del lavoro del Comitato istituito per l'attuazione delle "Linee di politica bibliotecaria per le autonomie", documento ritenuto particolarmente importante per lo sviluppo del "sistema bibliotecario italiano".

Sul progetto "Nati per leggere" il CEN ha cercato di reimpostare le basi della collaborazione (che coinvolge anche i pediatri) su un'attività strategica per la promozione della lettura in Italia.

Ha riavviato i contatti istituzionali, a partire da quelli con il Ministero per i beni e le attività culturali (con un incontro tra l'AIB e la Direzione generale per i beni librari, il 29 aprile): reciproca fiducia e collaborazione, ma anche indipendenza e tutela della propria identità, sono i criteri che guidano l'azione dell'AIB nei confronti delle istituzioni. Non dimentichiamo che alcuni temi di rilevanza istituzionale erano in discussione proprio in questo periodo, ad esempio il regolamento applicativo della nuova legge sul deposito legale: e anche su questo l'AIB ha espresso ufficialmente la sua posizione.

Un altro tema di particolare attenzione da parte del nuovo CEN è stato quello della libertà di accesso e della censura in biblioteca: si è espresso nuovamente sul caso della bibliotecaria condannata per aver prestato un libro ritenuto osceno.

Vi sono poi altre importanti questioni affrontate in questi mesi, e ancora in discussione. Tra queste il riordino degli strumenti di comunicazione dell'associazione: conferma del ruolo fondamentale di AIB-WEB, il sito dell'AIB, con alcuni sviluppi nella grafica e nell'integrazione con altri strumenti informativi, a partire da "AIB notizie" di cui debutterà a breve un'edizione on-line che avrà sia la trasposizione (integrale o parziale, ancora da decidere) del cartaceo, sia contenuti specifici, quali documenti e suggerimenti per il bibliotecario, una specie di "cassetta degli attrezzi" per il lavoro. È stata confermata la necessità di affiancare alla lista di discussione AIB-CUR, che l'Associazione promuove e sostiene ma che non rappresenta la sua voce ufficiale, una lista di servizio riservata ai soci.

Stiamo dibattendo ampiamente sulla fondamentale questione degli eventi: ci si è chiesti (e il dibattito è tuttora in corso) quale sia la forma migliore per creare un "pacchetto" di eventi promossi dall'Associazione a livello nazionale e decentrato. La formula adottata negli ultimi tre anni (Bibliocom a Roma in autunno, Conferenza di primavera "itinerante") ha avuto risultati positivi nel favorire ricche occasioni di incontro e contenuti di alto profilo; ma, al contempo, occorre valutare attentamente costi e benefici dell'organizzazione di eventi nazionali, sia per l'impegno organizzativo e finanziario che ne deriva, sia per la oggettiva difficoltà per i bibliotecari a partecipare a troppi incontri, vista anche la fitta "agenda" di iniziative professionali. Bibliocom potrebbe caratterizzarsi -- è una proposta in esame -- come Conferenza nazionale delle professioni della società dell'informazione, allargando il più possibile la rosa dei suoi interlocutori e partner. Il Congresso itinerante -- altra proposta in esame -- potrebbe tenersi su tematiche più interne al mondo di biblioteche e bibliotecari e con il forte contributo delle sezioni.

In particolare il CEN è impegnato a valutare con grande attenzione temi, tempi, sede e modi di attuazione del congresso AIB già previsto per l'autunno 2005, ritenendo l'esperienza di Bibliocom importante ma anche migliorabile sotto il profilo della fattibilità e dell'impatto sulla comunità professionale. Il tema individuato, che si propone al parere dell'Assemblea dei Soci, è Le politiche bibliotecarie in Italia: un primo confronto tra i principali protagonisti (biblioteche pubbliche, statali, universitarie) per la costruzione di un sistema bibliotecario italiano integrato e plurale.

Per la formazione, espressione essenziale dell'attività associativa, l'attività nel triennio tenderà ad acquisire e promuovere una visione sistemica del fabbisogno formativo dei bibliotecari italiani ai diversi livelli e nei diversi contesti operativi, a individuare e sostenere proposte formative di qualità, a trasformare in sapere critico diffuso i risultati dell'attività scientifica e dei progetti innovativi sperimentati in Italia e in ambito internazionale. È stato nominato il responsabile scientifico dei Seminari AIB, Sandra Di Majo, che ha dato la propria disponibilità, ed è in via di definizione il programma dei seminari per il 2005, che riguarderanno temi di rilevante attualità e saranno diretti a un pubblico già in possesso delle conoscenze di base, proponendosi come occasione di aggiornamento e approfondimento critico.

Anche sul versante dell'editoria alcune decisioni sono state prese: pubblicazione dell'edizione italiana della 14. ridotta e della 22. integrale della DDC (a questo proposito ho il piacere di annunciarvi che l'Editrice Bibliografica ha accettato tutte le nostre richieste) e stampa a cura dell'AIB della serie ET, a seguito dell'indisponibilità a proseguire la stampa da parte della Editrice Bibliografica, che vi aveva provveduto sinora. Si è inoltre cominciato a discutere della necessità di individuare uno specifico ancora maggiore che costituisca l'elemento distintivo dell'AIB nell'ambito dell'editoria specializzata, mentre sul piano operativo occorre pianificare le attività in sospeso (pubblicazione degli atti dei congressi precedenti) e il sistema di distribuzione e vendita, anche tramite il web.

Non vanno dimenticati altri due fronti di impegno su cui il CEN ha lavorato: le attività internazionali, nel cui ambito sono proseguiti e anzi si sono intensificati i contatti; e le modifiche statutarie per le quali si è ipotizzato un percorso di riflessione che porti a un ampio coinvolgimento di tutta l'associazione.

Un settore su cui pure bisogna investire molto è quello dei viaggi di studio, che sono una preziosa occasione di contatto e di conoscenza di realtà diverse, di approfondimento su aspetti specifici della professione, di socializzazione e intensificazione della partecipazione associativa.

Ci si rende conto che, a fronte di questo "elenco" di intenzioni e attività, molto andrebbe comunicato con più analiticità e attenzione ai contenuti.

Per fare un solo esempio, che rende bene i problemi e le attenzioni di questo periodo, è sembrato che gli unici "segni di vita" dell'AIB in questo periodo (almeno nella lista di discussione) fossero la creazione della "rappresentativa di calcio" e del "gruppo biblioteche ferroviarie": in realtà queste iniziative -- utili e importanti nel loro contesto, ma ovviamente solo "tasselli" di un disegno più ampio -- hanno potuto essere pubblicizzate per il semplice fatto che, come gruppi "auto-proposti", non avevano bisogno di ratifica del CNPR.

Tutto il resto, è ovvio, deve avere i suoi giusti e democratici passaggi, dopo di che verrà reso noto e anzi promosso e divulgato. Gli strumenti della comunicazione associativa, come si è detto, sono anch'essi in fase di riavvio e ristrutturazione. Vorremmo avere uno stile più attento ai contenuti che agli annunci. Resta l'impegno forte per una comunicazione trasparente e un coinvolgimento pieno di tutti i soci.

Vorrei poter dire che supereremo tutti gli ostacoli e realizzeremo tutti gli obiettivi che stiamo dandoci, che non sbaglieremo un solo colpo e che faremo tutto, ma proprio tutto quello che serve per le biblioteche e i bibliotecari italiani e che i soci si aspettano da noi ... Ma, come dice Karl Kraus in Detti e contraddetti, "Il superuomo è un ideale prematuro che presuppone l'uomo"! L'errore fa parte dell'umano, ed è condizione del progresso degli individui e delle organizzazioni. Anche gli errori e i momenti di crisi sono a volte salutari per correggere la rotta. È quello che, con molta modestia, ma anche con molta determinazione, stiamo cercando di fare.

Mauro Guerrini
Presidente AIB


Copyright AIB 2005-05-10 (rev. 2005-05-17) a cura di Giulio Marconi
URL: <http://www.aib.it/aib/cen/pres0505b.htm>


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