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Cari associati,
ho letto con attenzione il programma elettorale presentato dai colleghi Parise, Manenti e Tarantino, e offro la mia piena collaborazione alla realizzazione delle linee programmatiche esposte, in particolare per quanto riguarda la necessità di elaborare una efficace campagna di comunicazione sulla identità, il ruolo e le funzioni delle biblioteche in Italia, e sul contributo che biblioteche e bibliotecari possono offrire nello sviluppo non solo culturale, ma anche e soprattutto sociale ed economico del Paese, anche tramite la partecipazione a progetti e campagne di eccellenza come Nati per leggere e No pago.

Non posso che dirmi d'accordo sulla necessità di garantire alle nuove generazioni un accesso alla professione più facile e sicuro, insistendo in primo luogo sulla possibilità di essere rappresentati all'interno dell'Associazione da soggetti nei quali si riconoscano direttamente. Le biblioteche italiane, di ente locale, statali e universitarie, ma anche i molti centri di documentazione privati, contano tra i loro dipendenti un altissimo numero di lavoratori atipici, inquadrati nella migliore delle ipotesi nelle società fornitrici di servizi o professionisti "isolati", il cui sviluppo professionale è troppo spesso frenato da sentimenti di insicurezza e precarietà, e dall'evidente disagio economico prodotto dall'assenza di una regolare garanzia contrattuale.

Lavori a tempo determinato, progetti mal pagati e transitori, impediscono spesso a questa categoria di lavoratori di poter sviluppare un reale senso di appartenenza sia alle realtà istituzionali nelle quali prestano servizio, sia alla professione che esercitano.

Ritengo dunque di fondamentale importanza che tali soggetti abbiano il diritto di essere rappresentati e di sentirsi parte e partecipi di una categoria professionale che li consideri al pari dei lavoratori strutturati. E che in particolare questi soggetti abbiano le stesse opportunità dei colleghi, quanto a dignità e formazione professionale, possibilità di partecipare alle scelte politiche dell'Associazione e alle commissioni di lavoro che l'associazione organizza, benessere lavorativo e trattamento contrattuale.

La trasformazione dell'AIB in una moderna associazione professionale rappresenta, a mio avviso, un passaggio fondamentale per il successo operativo dell'Associazione. L'adesione dei bibliotecari non può che migliorare dal momento in cui l'Associazione si presenti come un organismo fattivo, propositivo, proattivo e impegnato nella difesa e nella promozione della professione e della libertà intellettuale.

Da questo deriva la necessità che l'AIB possa intervenire come soggetto autorevole sulla politica governativa relativa al destino delle biblioteche, intessendo relazioni e sviluppando strategie ed obiettivi comuni non soltanto con gli altri soggetti dotati di responsabilità istituzionali, ma anche e soprattutto con le altre associazioni di categoria, con le quali poter rafforzare il proprio peso e la propria influenza decisionale.

Reputo inoltre importante, a questi fini, che l'Associazione possa essere ufficialmente riconosciuta dai suoi membri e dai suoi interlocutori come un sistema di funzioni correlate (gli organi rappresentativi nazionali e soprattutto regionali, i gruppi di studio e di lavoro, le commissioni) e come organizzazione dedicata al miglioramento continuo delle sue prestazioni, in grado di cogliere le esigenze dei suoi partecipanti ed elaborare strategie per il raggiungimento degli obiettivi.

La Qualità dei servizi è diventata negli ultimi anni per molte organizzazioni una necessità e una modalità di affermazione del proprio valore e delle proprie capacità. Molte sono anche le biblioteche che hanno intrapreso il percorso della Qualità per consolidare il rapporto con gli stakeholders e risparmiare energie e risorse da investire in strategie di successo. La certificazione di Qualità dell'AIB potrebbe rappresentare una conferma della volontà dell'Associazione di rafforzare il proprio impegno nel garantire valore, trasparenza, autorevolezza e chiarezza al proprio lavoro.

Un cordiale saluto e augurio di buon lavoro a tutti voi
Merj Bigazzi


Copyright AIB 2011-02-28, a cura della Redazione AIB-WEB.
URL: <http://www.aib.it/aib/cen/elez/prog_bigazzi.htm>


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