AIB Notizie 08/2004
Futurismo in “digital library”
Francesca Rocchetti
Valorizzare un prezioso e raro patrimonio conservato nella Biblioteca del Mart con l’aiuto delle tecnologie informatiche: questo è lo scopo della collaborazione tra il Museo d’arte moderna e contemporanea di Rovereto e Circe (Catalogo informatico delle riviste culturali europee, http://circe.lett.unitn.it), il progetto attivo all’interno del Dipartimento di scienze filologiche e storiche dell’Università di Trento che da anni svolge un’intensa attività di ricerca nel campo della riproduzione digitale di documenti cartacei, in particolare di pubblicazioni periodiche.
Collegandosi alla pagina Web della Biblioteca del Mart (http://www.mart.tn.it) è possibile consultare elettronicamente, per il momento, due riviste: «Dinamo» e «Dinamo futurista».
«Dinamo» è un mensile romano del 1919, inizialmente affidato a Emilio Settimelli, Mario Carli e Remo Chiti, ma poi diretto unicamente da Filippo Tommaso Marinetti. È stato «l’organo intransigente del movimento futurista artistico e del partito politico futurista» e, pur avendo una durata limitata, ha contribuito a mostrare con chiarezza i fili che componevano la variegata trama dello sperimentalismo nella Roma tra la prima guerra mondiale e la fine degli anni Venti.
«Dinamo futurista» è invece un periodico roveretano, uscito dal febbraio al giugno del 1933 e diretto da Fortunato Depero, sotto l’alto patronato di Filippo Tommaso Marinetti, che desidera documentare su larga scala l’attività dei futuristi sparsi per l’Italia e che si sono mantenuti fedeli ai maestri ormai riconosciuti del movimento.
Grazie a un collegamento tra le schede di spoglio elettronico e le immagini delle singole pagine, l’utente può non solo sfogliare le riviste in versione anastatica digitale ma anche effettuare ricerche mirate su ogni singolo articolo. In questo modo i brani richiesti – ad esempio le parole in libertà di Marinetti o la grafica pubblicitaria firmata da Depero su «Dinamo futurista» – saranno immediatamente accessibili alla lettura nella loro veste originale, secondo l’esatta collocazione sequenziale all’interno della collezione completa del periodico e corredati di un’apposita scheda che riassume i dati essenziali di ogni intervento.
Ogni rivista, inoltre, è accompagnata da una presentazione riguardante la sua storia, gli orientamenti culturali e i principali collaboratori, nonché i dati essenziali (periodicità, consistenza dei fascicoli, redazione, direzione, editore e/o tipografia) e la relativa bibliografia critica.
I periodici legati all’avanguardia futurista rappresentano indubbiamente una parte essenziale del complessivo patrimonio librario del XX secolo, sia per quantità sia per rilievo e specificità culturale. Ma, come ben sappiamo, questo prezioso corpus, oltre a non essere sempre facilmente consultabile, è per sua natura sottoposto al rischio di deperimento. Il senso di questa complessa operazione sta dunque nel promuovere un nuovo modello di fruizione dei documenti cartacei che, nella loro veste digitale, possono essere consultati direttamente in rete. Come corollario, ciò comporta la possibilità di ridurre al minimo la manipolazione degli originali ottimizzando così la conservazione degli stessi.
L’auspicio è che questo nuovo e più ampio modo di accesso ai documenti cartacei venga esteso a tutte le numerose testate futuriste; ma, in prospettiva, la sinergia tra Mart e Circe potrebbe riguardare anche altre e importanti pubblicazioni – in particolare quelle legate alle nuove avanguardie della seconda metà del XX secolo – conservate dalla Biblioteca del Museo.
frarocchetti@libero.it
ROCCHETTI, Francesca. Futurismo in "digital library. «AIB Notizie», 16 (2004), n. 8, p. 17.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2004-11-07 a cura di Franco Nasella
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