La professione del bibliotecario, che a molti pare monotona e, diciamolo pure, un po' noiosa, offre invece la sua quotidiana dose di emozioni sotto forma di domande (quasi) impossibili, di intrighi (bibliografici) e di situazioni estreme (bibliograficamente parlando, si intende).
Cosa dobbiamo fare, noi poveri bibliotecari, per soddisfare l'utente che cerca assolutamente quel libro fondamentale, di cui però non ricorda l'autore, né il titolo, né l'editore? A chi possiamo chiedere aiuto quando dobbiamo catalogare un periodico scritto in caratteri cirillici e che non presenta alcun elemento per noi riconoscibile (neanche l'ISSN)? Chi invocare quando ci coglie lo sconforto consultando cataloghi in cui sono soggettate le opere di narrativa o in cui troviamo il bizzarro soggetto «Artisti - Morte - Lombardia»?
Se la nostra competenza biblioteconomica non riesce ad avere la meglio sui vari problemi che ogni giorno ci si presentano, l'ultima speranza è invocare l'aiuto del soprannaturale.
Per non scomodare il Padreterno e i suoi più diretti congiunti, possiamo rivolgerci a quei santi che sono stati incaricati, dalla tradizione popolare, di proteggere le biblioteche e i bibliotecari. Quelli più idonei a vegliare sulla nostra professione sembra che siano S. Girolamo e S. Lorenzo.
S. Girolamo, che si festeggia il 30 settembre, probabilmente originario di Aquileia, fu inviato da adolescente a perfezionare la sua educazione a Roma, presso i migliori grammatici e retori, dove formò una ricca collezione di libri.
Sembra poi che abbia costituito un'importante biblioteca, arricchita da molti libri che lui stesso si incaricò di copiare, traducendoli dall'ebraico e dal greco.
La tradizione iconografica lo rappresenta spesso in uno studio, circondato dai suoi libri, a dimostrazione chiara del suo legame con essi.
S. Lorenzo (notoriamente celebrato il 10 agosto) è invece famoso per aver distribuito i beni del clero ai bisognosi, nella convinzione che i poveri stessi sono la vera ricchezza della Chiesa. Fu messo a morte su una graticola arroventata, ed è evidentemente per questo invocato anche contro gli incendi e le scottature (nonché a protezione dei rosticceri...).
È considerato il patrono degli archivisti e dei bibliotecari, probabilmente per lo spirito documentario con cui raccolse ed elaborò documenti relativi ai protocristiani.In alcuni testi si dice che a difesa dei bibliotecari si schieri anche S. Caterina d'Alessandria, in quanto è spesso rappresentata con in mano un libro, segno incontrovertibile del sapere, per il quale era già salita al rango di protettrice di studenti e filosofi!
Le fonti da consultare per approfondire l'argomento sono molte: si va dalle tradizionali Enciclopedia cattolica e Bibliotheca sanctorum alla sterminata quantità di informazioni che si possono trovare su Internet.
Evitando di fare un elenco di siti Web (che rimarrebbe necessariamente incompleto), rintracciabili comunque con un buon motore di ricerca, ci tengo a ricordare una nuova iniziativa nata all'interno di AIB-WEB, il sito dell'Associazione italiana biblioteche. Si tratta di Librariana, un "ramo" che raccoglie i più vari riferimenti a biblioteche e bibliotecari al di fuori degli ambiti tipicamente biblioteconomici. L'intento a cui lavora il gruppo della redazione (Rossana Morriello, Annalisa Cichella, Anna Galluzzi, Riccardo Ridi) è quello di far crescere la riflessione sulla nostra professione, con particolare riferimento a come l'immaginario collettivo vive e rappresenta la biblioteca e chi ci lavora.
Uno degli ultimi aggiornamenti riguarda proprio Il bibliotecario nella tradizione religiosa e contiene alcuni links a siti Web con notizie sui santi (ad esempio il Patron saint index del Catholic Community Forum e il Patron saints di Catholic Online).Rimane infine il rammarico, a conclusione di questo breve viaggio agiografico, di non essere riuscito a trovare il protettore degli utenti delle biblioteche, che sono quindi talvolta costretti a votarsi a un santo - seppure illustre - incompetente in materia...