A proposito dei concorsi banditi dal MBCA

Forniamo qualche notizia su quanto è stato fatto dall'AIB in merito ai concorsi recentemente banditi dal MBCA. I bandi in questione, in particolare per i profili che più da vicino ci riguardano (assistente tecnico bibliotecario-VI liv., collaboratore bibliotecario-VII liv. e bibliotecario-VIII liv.) hanno destato moltissime perplessità, sia per i contenuti delle prove che per i requisiti di ammissione per esterni ed interni.
Si ricorderà, per quanto riguarda le prove di esame previste, l'obbligo della prova di paleografia latina per il VII livello e latina e greca per l'VIII, la traduzione all'impronta dal latino per il VII e dal latino e greco per l'VIII, l'assenza di qualunque riferimento alle nuove tecnologie e a un'alfabetizzazione informatica di base, la non valutazione di eventuali titoli professionali e scientifici (compreso il volontariato presso le stesse biblioteche del MBCA). Ancor più macroscopiche le incongruenze nei requisiti di ammissione. Per l'VIII livello, viene richiesto, in apparente contrasto con quanto disposto dal d.P.R. n.487/1994, il diploma post-universitario di specializzazione o perfezionamento, con una formulazione, oltretutto, ambigua e poco chiara, che sembrerebbe escludere diplomi, quali quello della Scuola Speciale di Roma o della Biblioteca Vaticana, a rigore non post-universitari. Ancora una volta, inoltre, viene ignorata la realtà dei corsi di laurea in Conservazione, il cui diploma viene semplicemente equiparato a un'altra qualsiasi laurea (e si richiede quindi comunque una successiva specializzazione), mentre nulla viene detto per quanto riguarda eventuali dottorati di ricerca. Per l'ammissione degli interni alla riserva di posti per il VI livello occorre essere in possesso, e non se ne capisce il motivo, salvo che per la dicitura del profilo (assistente tecnico), di un diploma di scuola secondaria tecnico o professionale, mentre da esterni vale un qualsiasi diploma. Alla riserva per il concorso a VII livello sono ammessi i dipendenti in servizio nel livello inferiore in possesso del titolo di studio inferiore (diploma secondario), mentre nel concorso per VIII i titoli culturali richiesti sono gli stessi degli esterni (laurea e specializzazione). E si potrebbe continuare a lungo.
Non appena letto il contenuto dei bandi, sentito il resto del CEN, si è quindi provveduto nell'ordine:
– a sensibilizzare il sindacato sulla questione, evidenziando le molte incongruenze presenti nei concorsi per i profili a noi più vicini;
– ad inviare una circostanziata relazione al prof. Sicilia, direttore generale per i Beni librari, affinché intervenisse per ottenere una modifica dei bandi;
– ad inviare la stessa relazione al dott. Proietti, direttore generale del Personale, ed autore, seppur indiretto, dei bandi, chiedendo con forza un intervento urgente che risolvesse la questione.
Avendo saputo che non vi era alcuna intenzione da parte dell'Amministrazione di modificare i bandi ormai pubblicati (e per la stesura dei quali, ovviamente, non si è ritenuto di interpellare né l'AIB, né il competente Ufficio centrale), il giorno 22 ci siamo infine recati da un avvocato amministrativista per sottoporgli l'intera questione, chiedendo un'indicazione su come procedere, almeno per la parte relativa ai requisiti di ammissione (nulla potendo ormai più fare sui contenuti delle prove).
Seppur sulla base di una prima, sommaria lettura dei bandi e degli atti relativi, l'avvocato, che ha ritenuto fondate molte delle nostre obiezioni, ha quindi espresso il parere che quanti, pur non in possesso dei requisiti, esterni o interni, richiesti rientrino nelle fattispecie prima indicate (non possesso della specializzazione post-universitaria, possesso di un diploma diverso da quelli indicati, possesso di un diploma di laurea in Conservazione per il concorso ad VIII livello, possesso di un diploma di istruzione secondaria diverso da quelli tecnico professionali per l'ammissione alla riserva dei posti nel concorso per VI livello) devono presentare ugualmente domanda di ammissione al concorso, presentando quindi, entro il prossimo 15 novembre:
a) ricorso contro il provvedimento di esclusione per mancanza dei requisiti richiesti, nel caso gli venga notificato prima di quella data;
b) ricorso in via cautelativa contro il bando, nel caso non abbiano ricevuto ancora alcuna comunicazione per quella data.
Nelle prossime settimane verificheremo, anche in collaborazione con la CGIL del Ministero, la possibilità, anche per ridurre i relativi costi, di impostare ricorsi "collettivi", coordinando quanti eventualmente fossero interessati.