Vago, Amalia

(Venezia 23 febbraio 1886 – Santa Margherita Ligure GE 8 settembre 1979)

Laureata in lettere all'Università di Padova nel 1909, entrò nelle biblioteche governative come sottobibliotecaria dal 1º aprile 1910, destinata alla Biblioteca universitaria di Padova.
Nella guerra 1915-1918 fu infermiera della Croce rossa e ispettrice per la fornitura di libri ai soldati. Dopo Padova lavorò alla Nazionale di Torino, probabilmente dal 1917, e poi dal giugno 1921, rientrando da due anni di aspettativa per motivi di salute, all'Estense di Modena. Con la riforma del 1919 era stata inquadrata nella qualifica di bibliotecario.
Nel marzo 1925 fu trasferita alla Braidense di Milano, su sua richiesta, e fu in seguito impegnata soprattutto come ispettrice dell'annessa Soprintendenza bibliografica per la Lombardia. Nel luglio 1933 declinò, anche per la salute malferma, l'offerta della direzione della Biblioteca universitaria di Pavia e al principio del 1936 fu promossa bibliotecario capo.
Dopo un lungo periodo di aspettativa per ragioni di salute, ottenne il collocamento a riposo dal 6 novembre 1939 e si trasferì a Santa Margherita Ligure, con il fratello Achille. Lì promosse, d'intesa col soprintendente Pietro Nurra, la fondazione della Biblioteca civica (1940), che diresse per molti anni (restandone poi direttrice onoraria), e della sua sezione circolante. Alla Biblioteca donò poi la villetta in cui abitava, che ne divenne sede dal 1958; la Sezione moderna è stata in seguito intitolata a lei e al fratello. Presso la Biblioteca organizzò anche, nel 1962, uno dei corsi di preparazione per le biblioteche popolari e scolastiche.
Animatrice del Circolo "Amici di S. Margherita Ligure", inizialmente come segretaria e poi come direttrice, organizzò dal 1948 al 1966 numerose conferenze e altre manifestazioni culturali, redigendone fra l'altro i resoconti per il giornale «Il secolo XIX», raccolti in volume nel 1967. Fu anche ispettrice bibliografica onoraria e ispettrice onoraria ai monumenti per la provincia di Genova.