Conseguita la licenza in scienze fisiche e naturali all'Istituto di studi superiori di Firenze nel 1880 e poi la laurea in chimica, fu assistente al gabinetto di chimica generale all'Università di Modena dal novembre 1882 al settembre 1884 e nel giugno 1884 ottenne anche la libera docenza per la materia.
Entrò nella carriera delle biblioteche governative dal 1º luglio 1888, alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, come sottobibliotecario di prima classe, avendo superato nel novembre 1887 da esterno l'esame di idoneità all'ufficio di bibliotecario. Alla Biblioteca, per l'Archivio della letteratura italiana, donò poi le lettere del nonno materno Donato Brillandi, segretario al Ministero degli esteri sotto il granduca Leopoldo II.
Nel giugno 1890 venne promosso bibliotecario e poi dal 1º marzo 1893 trasferito alla Biblioteca nazionale Braidense di Milano, dove fu il più stretto collaboratore di Martini e poi di Fumagalli. Nel 1894 tenne la prolusione del Corso di bibliografia pratica organizzato dalla Braidense per iniziativa del Fumagalli e rivolto particolarmente alla formazione dei librai.
Nell'aprile 1901 venne trasferito alla direzione della Biblioteca universitaria di Catania, a cui diede un notevole impulso guadagnandosi l'apprezzamento delle autorità accademiche e degli studiosi.
Si impegnò pure nell'avvio dell'attività della Società di storia patria per la Sicilia orientale, costituita nel 1903, e ricoprì l'incarico di cassiere dall'aprile 1904.
Si tolse la vita a seguito delle polemiche insorte riguardo alla ricostruzione della Biblioteca comunale di Caltagirone, distrutta in un incendio nel febbraio del 1901, e al concorso per il posto di bibliotecario, vicende in cui era coinvolto in quanto consulente tecnico dal febbraio 1902 della commissione istituita dal Comune.
Fu socio della Società bibliografica italiana dal 1897 e partecipò attivamente alla sua vita facendo parte fra l'altro, nel 1897, della Commissione per lo studio della classificazione decimale e del repertorio bibliografico universale. Alla III Riunione bibliografica, svoltasi a Genova nel 1899, tenne una relazione poi pubblicata nel «Bollettino». Partecipò al dibattito professionale anche con interventi sui problemi della catalogazione per autori e sul prestito.
Tradusse e curò il primo volume (dall'antichità al Rinascimento) dell'edizione italiana del Breve compendio di storia delle matematiche di W.W.R. Ball, diretta da Gino Loria per Zanichelli (1903, 2ª ed. 1927), e pubblicò in una collana di divulgazione una Storia dell'Africa australe (Milano: Paolo Carrara, 1902). Collaborò alla rivista «Emporium» e a giornali milanesi.

Alberto Petrucciani