Dopo la laurea in lettere, conseguita all'Università di Roma nel 1925 con una tesi su Salvator Rosa letterato, lavorò dal febbraio 1929, non di ruolo, nella Biblioteca dell'Istituto di archeologia e storia dell'arte di Roma. Frequentò anche la Scuola dell'Archivio di Stato di Roma.
Entrò nella carriera delle biblioteche governative, come bibliotecario aggiunto, il 16 febbraio 1933, destinata alla Biblioteca nazionale Marciana di Venezia.
Ottenne dopo pochi mesi il rientro a Roma, dal 1° agosto, alla Biblioteca dell'Istituto di archeologia e storia dell'arte. Fu poi promossa bibliotecaria nell'aprile 1938 e bibliotecario capo nel marzo 1942.
Nel dopoguerra venne promossa direttore di biblioteca di 3ª classe, nel giugno 1948, poi di 2ª classe, nel gennaio 1955 e di prima classe nel 1961. Nel maggio 1954 venne trasferita dalla Biblioteca di archeologia e storia dell'arte alla Biblioteca universitaria di Sassari, per assumerne la direzione.
Rientrò a Roma nel gennaio 1955 per prendere la direzione della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma, che tenne fino al giugno 1956.
Poi, fino al 1964, diresse la Biblioteca Angelica.
Dalla fine del 1964 fino al 1967 diresse, sempre a Roma, la Biblioteca Vallicelliana. Andò a riposo nel 1967.
Socia dell'Associazione italiana biblioteche almeno dal 1934, partecipò ai suoi congressi da quell'anno fino all'interruzione per la guerra e di nuovo, quasi sempre, negli anni Cinquanta e Sessanta. Continuò a rimanere nell'Associazione e a frequentarne le attività anche da pensionata, fino alla morte.
Per l'Istituto di archeologia e storia dell'arte compilò il volume Le navi di Nemi nella bibliografia (Roma: Fratelli Palombi, 1942); negli anni Trenta e Quaranta pubblicò alcuni contributi d'interesse storico-artistico.

Alberto Petrucciani