Ragioniere, entrò nella carriera delle biblioteche governative il 1º aprile 1887, come distributore ma con la funzione di ragioniere economo, alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze. Nel novembre 1893 gli venne riconosciuta la funzione di ragioniere economo di prima classe e dal febbraio 1896 venne promosso ordinatore/distributore di prima classe, allora la qualifica più elevata per il personale non laureato.
Nel 1897, probabilmente per sollecitazione di Desiderio Chilovi di cui era tra i più stretti e fidati collaboratori, curò la prima traduzione italiana ufficiale della Classificazione decimale (Melvil Dewey, Classificazione decimale: tavole generali ridotte, adottate dall'Istituto internazionale di bibliografia di Bruxelles, Firenze: Barbera, 1897).
Dal marzo 1901 venne trasferito alla Biblioteca universitaria Alessandrina di Roma e poi, nel dicembre 1913, alla Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele II.
Alla Nazionale di Roma curò l'Ufficio degli scambi internazionali, di cui fu responsabile fino a giugno 1926, svolgendo un'attività molto apprezzata all'estero. Con la riforma del 1919 venne inquadrato nella qualifica di coadiutore, nel dicembre 1923 promosso coadiutore principale e con la nuova riforma degli organici (1926) inquadrato nella carriera di concetto, come ordinatore principale, dal giugno 1926.
Alla direzione dell'Ufficio venne poi preposto per qualche tempo, con la costituzione della Direzione generale delle accademie e biblioteche e il successivo spostamento presso di essa dell'Ufficio (agosto 1927), un bibliotecario della carriera direttiva, ma Benedetti tornò a lavorarvi almeno dal 1929, venendo distaccato per questo scopo al Ministero, e ne riassunse poco dopo la responsabilità.
Venne collocato a riposo con il 1º luglio 1933.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dalla sua fondazione (1930), prese parte al suo primo Congresso nazionale (1931), ma non risulta più negli elenchi degli iscritti a partire dal 1934.

Alberto Petrucciani