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Balboni, Franco
(Roma 28 giugno 1926 – Firenze 30 dicembre 1977)
Conseguita la maturità classica a Roma, probabilmente al Liceo "Giulio Cesare", si adattò a lavorare per un breve periodo alla FIAT.
Dal giugno 1953 iniziò un'attività di volontariato alla Biblioteca universitaria Alessandrina di Roma e nel febbraio 1954 ebbe anche l'incarico di curare, come collaboratore esterno, l'ordinamento e il funzionamento della Biblioteca dell'Istituto di economia e finanza della Facoltà di giurisprudenza. Nel 1960 sposò Maria Pia Colavini, impiegata della Biblioteca Casanatense, e nel febbraio 1961, per disaccordi col professore che era ufficialmente direttore della Biblioteca dell'Istituto, fu trasferito in un ufficio amministrativo del Rettorato.
Nel marzo 1964 iniziò a lavorare alla Biblioteca della Scuola normale superiore di Pisa, inizialmente come applicato e da giugno inquadrato come aiutobibliotecario nel ruolo aggiunto. Dal novembre 1965 ottenne l'incarico di responsabile della Biblioteca, mantenendo la qualifica di aiutobibliotecario. Alla Biblioteca della Scuola normale non tardò a guadagnarsi la stima e il favore degli studenti per l'impegno che metteva nella sua azione, tanto che molti lo seguirono nel 1966 a Firenze quando corse a collaborare al salvataggio del materiale sommerso dall'alluvione.
Laureato nel 1966 in giurisprudenza all'Università di Pisa, con una tesi di diritto ecclesiastico, nello stesso anno passò in ruolo come aiutobibliotecario.
Vincitore del concorso nazionale, bandito nel 1968, per bibliotecario della carriera direttiva nelle università, nel settembre 1969 fu destinato alla Biblioteca della Facoltà di magistero dell'Università di Firenze, nonostante le proteste degli studenti di Pisa e di rappresentanti del mondo politico per la mancata assegnazione alla Biblioteca della Scuola normale.
Fallito il tentativo di ottenere un comando alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, si dedicò alla sistemazione della Biblioteca del Centro studi per l'America latina del CNR, il cui fondo librario si trovava nella Biblioteca della Facoltà di magistero, e al riordinamento della Biblioteca di storia dell'arte dell'Università di Pisa, finché, nel novembre 1971, ottenne il distacco presso la Regione Toscana, al Dipartimento Istruzione e cultura, nell'ufficio che nel 1972 ereditò le funzioni della Soprintendenza bibliografica per la Toscana. Nel maggio 1974, terminato il periodo di distacco, riprese il lavoro all'Università di Firenze, continuando a collaborare con la Regione come consulente per la politica bibliotecaria.
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