[AIB-WEB] Associazione italiana biblioteche. Congresso 1999

 

Seminario AIB-WEB-2. L'evoluzione della specie: dagli OPAC al MetaOpac

Claudio Gnoli,
Il repertorio di acronimi e la sezione Servizi al pubblico: nuovi strumenti per gli utenti di AIB-WEB

Un anno fa, al momento del seminario AIB-WEB-1, erano in corso scambi di idee e di informazioni per la preparazione della prima versione di un repertorio di acronimi, da includere nella sezione Il mondo delle biblioteche in rete. Il repertorio, da me curato, ha debuttato il 19 maggio 1998, ed è stato successivamente integrato ed aggiornato varie volte, anche grazie alle indicazioni giunte da diversi colleghi <https://www.aib.it/aib/lis/acronimi.htm>; è stato inoltre pubblicato nell'Agenda del bibliotecario 1999.

Sebbene l'idea di un tale repertorio circolasse fra alcuni redattori da un certo tempo, è stato naturalmente solo al momento di realizzarlo che ci si è trovati a fronteggiare concretamente la necessità di alcune scelte. Qualcuna riguardava la forma grafica: nelle prime versioni si sono infatti succedute diverse soluzioni di impaginazione, fino ad arrivare all'attuale; le modifiche man mano introdotte hanno mirato ad ottenere un elenco il più possibile chiaro e comodo da consultare, che risultasse nel contempo abbastanza compatto ed agile. L'ipotesi di collegare ai nomi di una parte delle associazioni dei link ai rispettivi siti web, invece, è stata presto accantonata, considerando quanto impegnativi sarebbero stati il loro controllo e il loro aggiornamento; il documento d'altra parte è da considerare come semplice un repertorio di acronimi, e non di informazioni sulle entità che essi rappresentano.

Ma la questione più importante era quella riguardante il contenuto: quale doveva essere esattamente l'àmbito coperto dal repertorio? Ad esempio, era o no il caso di includere le numerosissime sigle di origine informatica che circolano ormai quotidianamente nelle biblioteche italiane? Un elemento preso in considerazione è stata la presenza in AIB-WEB di un altro, più specifico repertorio di acronimi, realizzato da Antonio Scolari e dedicato all'àmbito degli standard tecnici <https://www.aib.it/aib/lis/std/c5.htm3>. Ho ritenuto infine che l'àmbito del mio repertorio dovesse essere biblioteconomico in senso stretto, e quindi escludere acronimi informatici tout court quali "HTML" e "DOS", includendo invece quelli sì informatici ma sviluppati nel settore delle applicazioni alla biblioteconomia, come per esempio "ZIG" ("Z39.50 Implementors Group") e, ovviamente, "OPAC".

Per ogni acronimo è stata indicata la corrispondente forma sciolta, con eventuali rinvii nel caso che l'entità in questione avesse modificato il suo nome nel tempo. Un'informazione della cui importanza ci si è resi conto durante la compilazione del repertorio è quella riguardante il contesto. Ad ogni denominazione il cui significato non sia autoevidente è stato quindi aggiunto fra parentesi quadre, quando possibile, l'ente oppure lo stato nazionale di appartenenza: ad esempio, "CEN - Comitato Esecutivo Nazionale [AIB]"; senza tale specificazione, infatti, il solo scioglimento dell'acronimo risulterebbe in molti casi di scarsa utilità.

Uno strumento di questo tipo, naturalmente, risulta tanto più utile quanto più è comprensivo: si rivelano in questo senso preziose le caratteristiche del Web, che permettono un facile aggiornamento della pagina ogni volta che il confronto con nuove fonti e le segnalazioni da parte di colleghi volonterosi ne abbiano prodotto un consistente arricchimento.

La classe 17 dello schema di classificazione della Letteratura Professionale Italiana <https://www.aib.it/aib/boll/classif.htm>, sul quale si basa l'indice de Il mondo delle biblioteche in rete, corrisponde a "Servizi al pubblico". Questa classe si è arricchita nell'ultimo anno di diversi documenti.

Gianni Colussi ha realizzato Scrivere un email per ILL-DD, una guida per i bibliotecari che si trovino a formulare via posta elettronica richieste di prestito interbibliotecario o di document delivery <https://www.aib.it/aib/lis/illem.htm>. L'utilizzo di questo strumento, che si sta gradualmente diffondendo, è potenzialmente in grado di snellire e velocizzare le complesse pratiche associate agli scambi di documenti fra biblioteche; tuttavia, anche per la novità del mezzo, si sente la mancanza di alcuni standard minimi nella forma delle richieste (a livello internazionale esistono per ora delle linee guida dell'IFLA per le richieste via fax, che in generale potrebbero essere applicate anche agli scambi via email). Una maggiore standardizzazione contribuirebbe a rendere le richieste più efficaci, aiutando da un lato chi le formula a non dimenticare nessuna delle informazioni indispensabili sul documento richiesto e sulle due biblioteche coinvolte, e d'altro lato chi le riceve a gestire rapidamente la pratica. Le indicazioni proposte da Colussi rappresentano il primo documento che offra in questo senso un aiuto pratico agli addetti ai servizi interbibliotecari.

Mariateresa Pesenti ha invece raccolto in Guide all'uso degli strumenti di ricerca in Internet <https://www.aib.it/aib/lis/motori.htm> una collezione ragionata di link a documenti, italiani e soprattutto stranieri, dedicati a questo settore di importanza rapidamente crescente per il recupero delle informazioni nel vasto mare della Rete. Pur trattandosi di per sé di strumenti informatici, motori di ricerca e indici per argomento coinvolgono largamente le competenze dei bibliotecari, laddove implicano problemi di copertura, richiamo, pertinenza, classificazione e ordinamento, sempre sottesi alle ricerche ma purtroppo spesso non chiariti dalle interfacce degli strumenti stessi: ciò rende necessario, per chi voglia cimentarsi in ricerche in rete con serietà, ricorrere a risorse informative di questo tipo per utilizzare poi gli strumenti in modo consapevole ed efficace.

Sempre nell'ambito di Servizi al pubblico, è nata poi una nuova sottosezione, denominata Orientamento degli utenti ovvero, brevemente, FAQ (da "frequently asked questions", espressione originariamente usata per indicare la forma a semplici domande e risposte tipica di molte guide pratiche diffuse in Internet). Questo ramo di AIB-WEB è destinato a raccogliere risorse di una tipologia in parte nuova, ossia guide generali all'utilizzo delle biblioteche e dei loro strumenti, redatte in termini piani e discorsivi facilmente comprensibili non solo ai bibliotecari ma anche al pubblico delle biblioteche.

Le prime due guide, da me redatte, sono state preparate col proposito di rispondere a carenze informative che si percepiscono molto spesso lavorando a contatto diretto con gli utenti: si tratta di una guida generale all'utilizzo degli opac <https://www.aib.it/aib/lis/faq/faq04.htm> e di una guida allo stile delle citazioni bibliografiche <https://www.aib.it/aib/lis/faq/faq03.htm>. Entrambe sono suddivise in numerosi brevi paragrafi, che descrivono uno per uno i principali aspetti dell'argomento, e posso essere utilizzati anche separatamente da coloro che già conoscono solo una parte dei temi trattati; è inoltre possibile spostarsi facilmente da e verso l'indice della guida, e fra un paragrafo e l'altro. La guida dedicata agli opac sembra poter essere particolarmente utilizzata da coloro che accedono abitualmente a Internet per la ricerca bibliografica, ed ha infatti suscitato interesse ed osservazioni da parte di diversi colleghi: in seguito ai loro commenti è stata di recente realizzata una seconda edizione.

La sottosezione Orientamento degli utenti è stata inserita, come già detto, all'interno della classe 17 = Servizi al pubblico. Tuttavia, per la loro stessa natura, le guide di questo genere pongono problemi di collocazione entro AIB-WEB, sia ai fini di una loro facile reperibilità da parte degli utenti, che dal punto di vista teorico. Le guide presentano infatti una doppia natura: in quanto testi di riferimento generali sono per così dire strumenti di reference, utilizzabili per informare il pubblico; ma, nel contempo, ciascuna di esse tratta un determinato argomento che potrebbe altresì portare a collocarle diversamente: per esempio, nel caso della guida agli opac, in 15 = Catalogazione, dove infatti è apparsa fra la LPI segnalata sul Bollettino AIB n. 3 del 1998.

La potenziale novità di questa sottosezione, soprattutto qualora si sviluppasse maggiormente con nuovi contributi, sta anche nel tipo di pubblico alla quale essa si rivolge, costituito come si diceva non di soli bibliotecari. In quanto sito di un'associazione professionale, AIB-WEB è nato come risorsa specializzata destinata ai bibliotecari; tuttavia il suo successo, probabilmente dovuto anche all'ampia copertura e al costante aggiornamento dei suoi contenuti, ne sta facendo un sito largamente noto e utilizzato in tutto il paese, che rappresenta ormai anche per gli utenti generici un punto di riferimento sul mondo italiano delle biblioteche. La preparazione di documenti come le guide di orientamento, che si affianchino ai documenti più tecnici e a quelli riguardanti la vita dell'associazione, potrebbe così contribuire ad una maggiore apertura di AIB-WEB, e dell'AIB in genere, verso nuovi fruitori, esterni al mondo della professione.


Copyright AIB 1999-05-22 a cura di Susanna Giaccai

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