AIB. Commissione nazionale università e ricerca | |
Quando abbiamo deciso di dare il via a quello che sarebbe poi diventato
il "ramo formazione" di AIB-WEB, ci siamo trovati ad affrontare
alcuni problemi preliminari.
Per quanto riguarda il tipo di informazioni da dare, si è optato
per le informazioni sulla formazione professionale in campo biblioteconomico,
con qualche sconfinamento in campi limitrofi quali quello archivistico e
documentaristico.
Quanto, invece, ai criteri di selezione, la scelta è caduta sull'offerta
pubblica e accademica italiana e cioè: corsi di laurea in conservazione
dei beni culturali con indirizzo bibliotecario, archivistico e documentario
corsi di diploma in operatore dei beni culturali ed eventuali altri corsi
organizzati a livello statale e degli enti locali. Questi ultimi si sono
rivelati i più problematici sia perché fortemente disomogenei
tra loro, sia per l'assenza di canali informativi certi ed affidabili per
il reperimento delle informazioni.
La scelta di lasciare fuori i corsi organizzati da soggetti privati (come
si noterà, nemmeno i corsi dell'AIB sono censiti) è dovuta
da una parte al fatto che proprio in questi giorni è di scottante
attualità il dibattito sulla certificazione dei corsi da parte dell'AIB,
che ha nominato un apposita commissione per vagliare i requisiti che i corsi
dovrebbero garantire, e dall'altra al problema della pubblicità tanto
dibattuto su AIB-CUR. In assenza di un quadro di riferimento chiaro e di
posizioni ufficiali da parte dell'Associazione, si è pensato di lasciare
in sospeso questo spinoso problema. La raccolta dei dati è stata
effettuata avvalendosi sia di fonti in rete che di fonti cartacee. Tra le
prime si sono utilizzati principalmente il sito del MURST e quelli dei diversi
atenei, tra le seconde i notiziari e le guide dei vari corsi di laurea o
diploma. In questa fase si è rivelata fondamentale l'opera dei volontari
che hanno contribuito sia con l'invio dei notiziari, sia digitando parte
delle informazioni. Ma per quanto preziosa, questa collaborazione ha messo
in risalto come per il futuro occorra dare una maggiore sistematicità
alla raccolta dei dati o ottenendo i dati da aggiornare e/o inserire già
in formato elettronico, oppure assicurandosi un referente per regione; questo
sarebbe utile soprattutto per i corsi di enti locali, per i quali sembra
essenziale un migliore sviluppo e cura dei links interni, oltre che con
le pagine regionali anche con l'agenda.
Passando alla scelta informativa, per ogni corso di laurea, diploma, specializzazione
o perfezionamento si è deciso di fornire solo gli insegnamenti attivati,
con il nome del docente titolare di cattedra. Si sono omessi i programmi
d'esame perché questo avrebbe richiesto o altri sistemi di raccolta
dei dati oppure uno staff di collaboratori che, al momento, non abbiamo.
L'aspetto della pagina denota ancora attualmente il suo carattere di
work in progress, sia per i contenuti informativi (che riteniamo
comunque già sufficientemente orientativi), sia per l'organizzazione
formale.
Per quanto riguarda la selezione delle sedi universitarie censite negli
elenchi 1. e 2. (Corsi di laurea e di diploma) permangono ancora alcuni
dubbi sull'attivazione o meno, in certe sedi, degli indirizzi che ci interessano
(beni librari, documentalisti, archivisti). L'elenco n. 3 (Scuole di specializzazione
e corsi di perfezionamento) è certamente destinato ad arricchirsi
di nuove indicazioni, mentre il 4. elenco (Corsi organizzati da o in collaborazione
con enti locali), quello per cui la raccolta delle informazioni è
più difficile, è presente per ora solo come simbolica dichiarazione
di intenti. Ciò che è particolarmente interessante notare
in questa sede è la compresenza nella pagina di links a risorse esterne
e links a "pagine verdi" interne al ramo formazione di AIB-WEB,
i primi rimandano alle pagine informative dei diversi enti, mentre le seconde,
compilate da noi, forniscono informazioni ricavate per lo più da
fonti cartacee, ma a volte anche dalla fusione di informazioni disperse
in diverse pagine Web.
Questi doppi canali informativi sono espressione di due diverse filosofie
che preludono ad una divaricazione tra informazioni generali di orientamento
alle varie tipologie di corsi (che intendiamo inserire come introduzioni
generali ai vari elenchi) o comunque le "pagine verdi" da noi
costruite, e le informazioni reperibili in rete nelle pagine Web curate
dalle varie istituzioni; il rischio che si intravede nel mantenere in vita
entrambi i criteri è quello di una certa disomogeneità informativa.
Quanto agli aspetti formali di presentazione dei dati:
andrà ideato un più efficace artificio che consenta di distinguere
a colpo d'occhio i links che rinviano a risorse esterne, e quindi di responsabilità
dei vari enti, e quelli (attualmente identificati da un asterisco) che conducono
alle "pagine verdi" redazionali (per un esempio di soluzione cfr.
PICK Electronic journals, <http://www.aber.ac.uk/~tplwww/ej/ot2.html>).
Particolarmente interessante ("da bibliotecari") è poi
la questione della notazione da usare per l'identificazione univoca delle
singole voci. Non potendo contare in questo caso su un sistema solido come
quello della LPI (Letteratura professionale italiana) adottato da Corsi
e Manzi per il loro settore, abbiamo provvisoriamente usato una notazione
alfanumerica molto brutale che ovviamente è saltata al primo inserimento
di nuove voci, come si può notare scorrendo gli elenchi. La questione
ovviamente ha rilevanza non solo per attribuire una "vedetta"
(che potrebbe anche non apparire) ad ogni singola voce, ma soprattutto per
l'attribuzione dei nomi ai files dipendenti. Probabilmente ricorreremo ad
una notazione basata sulle sigle delle provincie, ma la "semplicità"
di questo sistema è solo apparente, basti pensare ai tanti casi di
sedi localizzate in città non capoluogo, alla pluralità di
corsi e scuole nella stessa città o ai casi in cui le varie articolazioni
di alcuni corsi o scuole rendono necessaria la creazione di molti files
dipendenti.
Del resto, il nostro auspicio è di poter progressivamente ridurre
il numero di questi files (le "pagine verdi"): proprio per sfuggire
alla disomogeneità informativa cui si è accennato sopra ci
proponiamo infatti di passare dalla "guida" alla "mappa",
attuando una progressiva riduzione di interventi diretti da parte nostra
e un ricorso sempre maggiore ai links a risorse esterne.
L'auspicio non nasce semplicemente dalla considerazione delle difficoltà
connesse ad una raccolta di informazioni così articolata su fonti
cartacee di diversa provenienza, che può contare solo su una rete
informale e limitata di collaboratori. Ci basiamo anche sull'ovvia considerazione
che, in prospettiva, è difficile accettare che enti erogatori di
formazione professionale in campo bibliotecario-documentalistico possano
esimersi dal diffondere le informazioni sulle loro attività in maniera
esaustiva attraverso il World Wide Web. La situazione attuale, purtroppo,
non corrisponde a questo ideale, e abbiamo avuto modo di verificare notevoli
lacune comunicative in questo campo: molti enti non rendono affatto disponibili
informazioni di questo tipo in rete, altri lo fanno con scarsa organicità,
altri ancora tendono a confondere le informazioni generali di orientamento
sulla formazione biblioteconomica con quelle specifiche sull'offerta formativa
che effettivamente sono in grado di proporre.
Speriamo che anche questa nostra attività, nel suo piccolo, possa
costituire uno stimolo ad una migliore organizzazione dei flussi comunicativi
in rete da parte dei vari enti. Così, saremo sempre più in
condizioni di circoscrivere il nostro lavoro al suo aspetto più strettamente
"da bibliotecari" e configurare la pagina come repertorio selezionato
di risorse informative primarie disponibili in rete, "mappa",
appunto, piuttosto che "guida" della formazione professionale
in biblioteconomia.
Tanto nel suo aspetto di orientamento generale alla formazione, quanto
nel suo aspetto di repertorio di corsi e scuole, questa pagina non rappresenta
certo una assoluta novità in rete. Esistono vari siti dedicati a
questa stessa area tematica. Ci sembra però che per vari motivi queste
iniziative non rispondano ad alcuni specifici bisogni informativi che intendiamo
affrontare.
I siti a carattere istituzionale, come quello del MURST, <http://www.murst.it/Universi/archivi.htm>,
non distinguono fra gli aspetti generali, statutari, dei percorsi formativi
e l'effettiva offerta didattica (corsi, indirizzi, insegnamenti) attivata
nelle varie sedi. Del resto, tale specificità sarebbe difficilmente
realizzabile in risorse informative che si propongono la copertura di tutto
lo spettro formativo accademico, senza distinzioni disciplinari o tipologiche.
Lo stesso discorso si può fare per iniziative analoghe, come ad esempio
OrientaNet, <http://www.quipo.it/ORIENTANET/percorsi/menu.htm>,
in cui un'iperstruttura apparentemente orientata a fornire informazioni
sui corsi universitari attivati nelle singole sedi viene in realtà
riempita con le sole descrizioni "statutarie" dei corsi, con curiosi
effetti di avvitamento informativo.
Al polo opposto vi sono siti come quello dell'ASBEC (Associazione Studenti
in Conservazione dei BEni Culturali), <http://helios.unive.it/~asbecve/>,
che limita la sua copertura ai soli corsi di laurea in Conservazione dei
beni culturali, trascurando anche gli omologhi corsi di diploma.
Caratteristica comune di tutti questi repertori ipertestuali è poi
quella di puntare i propri links alle Home pages degli enti (in particolare
delle Università, i cui URL sono peraltro fra i più semplici
da intuire), lasciando che sia poi l'utente a proseguire la navigazione
per rintracciare, se esistono, pagine specifiche dedicate al corso o scuola
cui è interessato.
Riteniamo dunque che la nostra pagina possa avere una sua specificità
informativa in virtù della chiara definizione della sua copertura
- circoscritta all'ambito della biblioteconomia e delle scienze dell'informazione,
ma estesa ai vari livelli formativi esistenti in questo campo disciplinare,
in ambito pubblico e accademico - e della specificità delle informazioni
che cerchiamo di fornire, elaborando pagine informative redazionali o quando
possibile rinviando a pagine Web specificamente dedicate ai singoli corsi,
piuttosto che alle Home pages degli enti organizzatori.