Associazione Italiana Biblioteche
Commissione nazionale servizi bibliotecari nazionali e tutela
|
Sezione Toscana
|
Firenze, Via della Torretta 16
(aula 2 del plesso didattico dell'Università di Firenze)
16-17 aprile 1999
Nuovo servizio di Prestito Interbibliotecario nazionale:
SBN e oltre
valdo@biblio.unifi.it
Università di Firenze
Argomenti trattati
Prestito interbibliotecario
Per prestito interbibliotecario, in inglese Inter-Library Loan (ILL) si
intende il processo di fornitura di copie di documenti tra biblioteche
avente per scopo il soddisfacimento delle richieste degli utenti.
Il contesto tradizionale comprende schematicamente:
-
l'utente finale che chiede alla propria biblioteca
(A) la consultazione e/o il prestito di un documento che essa non possiede
-
l'individuazione della biblioteca che ha il documento
ed è disponibile a fornirlo (B)
-
la richiesta da parte della biblioteca A alla
biblioteca B , dopo eventuali verifiche del costo dell'operazione
-
l'invio del documento da parte della biblioteca B
alla biblioteca A
-
il prestito della biblioteca A all'utente
-
la restituzione del documento da parte dell'utente
alla biblioteca A
-
l'invio (ritorno) da A a B per fine prestito
Si tratta pertanto di un processo complesso che implica:
-
Ricerca e localizzazione dei documenti
-
Verifica della disponibilità del materiale
-
Valutazione dei costi
-
Vari scambi di informazione per gestire l. intero
processo (dalla richiesta fino alla restituzione del documento)
-
Gestione del prestito locale al richiedente
-
Gestione e verifica dei pagamenti
-
Procedure amministrative (biblioteca-biblioteca, biblioteca-utente)
Frequentemente queste attività vengono svolte in modo totalmente
manuale con l'ausilio di strumenti quali il telefono, la posta e il fax
e, di recente, anche la posta elettronica.
Lo standard ISO ILL
Lo standard ISO ILL è stato appositamente definito per gestire
in modo automatizzato l'intero ciclo di vita di un prestito interbibliotecario,
dalla richiesta fino alla restituzione.
-
ISO 10160:1997 ILL Application Service Definition
descrive il trattamento di una transazione ILL
-
ISO 10161-1:1997 ILL Application Protocol Specification
formalizza i messaggi ILL
(20) che vengono scambiati
Lo standard ISO ILL prevede che una biblioteca possa assumere tre ruoli:
-
richiedente (borrowing)
-
fornitrice (lending)
-
intermediaria (forward)
Lo standard non si occupa del flusso operativo interno a ciascuna biblioteca
coinvolta. Il trasporto dei venti messaggi standardizzati, detti Application
Protocol Data Unit (APDU), è previsto via e-mail, EDIFACT o Z39.50(trasporto
di APDU ILL mediante il servizio esteso Item Order di Z39.50, Profilo 1).
Dalla fine del 1995 esiste il ILL Protocol Implementor
Group (IPIG)
che
comprende 45 venditori e fornitori di servizi di cui 10 hanno sperimentato
lo scambio di messaggi ILL (National Library of Canada,OCLC, RLG,Fretwell
Downing).
Modelli
L'automazione può supportare gran parte delle fasi del prestito
interbibliotecario e nella pratica sono stati proposti e realizzati vari
modelli che in sintesi possono essere riassunti in:
Modello Centralizzato
Prevede un sistema centrale cui afferiscono le postazioni di lavoro
delle biblioteche iscritte al circuito di prestito interbibliotecario.
Il sistema assiste i bibliotecari nell'effettuazione delle operazioni e
può essere più o meno o affatto integrato con i sistemi di
gestione bibliotecaria locali. Seguono questo modello l'attuale SBN, OCLC
e il prototipo AIDA.
Modello Distribuito
Prevede che il sistema di gestione bibliotecaria locale di ogni biblioteca
afferente al circuito sia in grado di interconnettersi in rete con i sistemi
delle altre e dialogare per scambiarsi richieste e messaggi di stato. A
tal fine è stato definito lo standard
ISO ILL.
Modello Ibrido
Prevede
un misto di sistemi locali e sistemi centrali tra loro interconessi ed
interoperanti tramite lo standard ISO ILL. Con questo modello
biblioteche, che non dispongono di un sistema locale o ne hanno uno che non è
in grado di supportare il protocollo ILL, possono avvalersi di un sistema
centrale per poter cooperare nell'ambito di un circuito di prestito
interbibliotecario.
Il modello distribuito e quello ibrido permettono la piena operatività
delle biblioteche a più livelli, dall'ambito territoriale più
ristretto (es. cittadino, provinciale) a quello regionale e nazionale,
fino all'ambito internazionale, consentendo di modulare le politiche di
cooperazione e di coordinare i servizi necessari all'espletamento del prestito
interbibliotecario (p.e. trasporto dei documenti) secondo modalità
ed accordi diversi.
[Torna all'elenco argomenti]
Prestito interbibliotecario,
OPAC e Document Delivery in Internet
La crescita esponenzaile di Internet e del World Wide Web (WWW)
hanno favorito lo sviluppo e l'integrazione dei servizi. Da un lato è
ormai possibile aggregare nella stessa funzionalità sia il prestito
interbibliotecario "tradizionale" , ovvero la richiesta e fornitura di
libri e materiale analogo tramite l'intermediazione di due o più
biblioteche, sia il Document Delivery (DD), cioè la fornitura di
articoli di riviste, atti di convegni, pre-print sotto forma di fotocopie,
fax e documenti elettronici. Dall'altro lato questi servizi devono sempre
più integrarsi con gli Online Public Access Catalog (OPAC) che supportano
la fase di ricerca, scoperta e localizzazione delle risorse informative.
Internet costituisce lo scenario di riferimento in cui questi servizi
si svilupperanno nei prossimi anni avvelendosi delle sue tecnologie, dei
suoi protocolli e standard e delle sue infrastrutture di comunicazione.
In particolare Internet consente:
-
l' integrazione dei servizi di ricerca e
localizzazione con quelli di ILL e DD.
-
il supporto e la condivisione di servizi gestionali
quali l'identificazione/autenticazione degli utenti ed i pagamenti
elettronici
-
l'accesso diretto da parte degli utenti alle
funzioni di richiesta, di controllo dello stato di avanzamento delle
richieste e di pagamento
-
la possibilità che gli utenti usino anche
postazioni remote, non sotto il controllo diretto delle biblioteche.
[Torna all'elenco argomenti]
Il nuovo servizio
di prestito interbibliotecario nazionale
Dopo alcune valutazioni e studi preliminari, nel 1998 l'Istituto Centrale
per il Catalogo Unico (ICCU) ha attivato un Progetto avente per obiettivo
la realizzazione e l'avvio operativo di un nuovo servizio di prestito interbibliotecario
nazionale nell'ambito del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).
Situazione attuale
SBN dispone, fin dall'avvio dell'Indice, di alcune funzioni che supportano
le operazioni necessarie all'espletamento del prestito interbibliotecario
e che sono utilizzabili dalle biblioteche che aderiscono a SBN tramite
i software gestionali SBN di Polo. Le principali caratteristiche di tale
sistema sono:
-
limitato alle sole biblioteche che aderiscono a SBN
-
sistema chiuso che utilizza una piattaforma
tecnologica obsoleta e non facilmente integrabile
-
non prevede la gestione amministrativa delle
transazioni ILL
-
integrazione non sempre efficiente, completa e corretta con i software
gestionali di polo
Queste limitazioni, in particolare l'impossibilità di interagire
con il mondo non SBN, hanno determinato un utilizzo molto scarso
del prestito interbibliotecario(cfr. le statistiche diffuse dall'ICCU)
e, negli ultimi anni, il ricorso sempre più frequente alla posta
elettronica.
Progetto AIDA
AIDA(Alternatives for International Document Availability)
è un progetto europeo che si è svolto alla metà degli
anni novanta con la partecipazione tra gli altri dell'ICCU, della Biblioteca
Nazionale Centrale di Firenze e dell'Università di Bologna, che
ha affrontato le problematiche del prestito interbibliotecario ponendo
particolare attenzione ai processi gestionali (profili delle biblioteche,
listini prezzi dei servizi, preventivi etc.) e alla modellazione delle
transizioni di stato delle richieste di prestito in accordo con lo standard
ILL.
AIDA prevede che le biblioteche degli enti consorziati
operino sulla base di accordi e convenzioni, applicando le tariffe stabilite
da appositi listini, attraverso un sistema centrale che supporta:
-
l'immissione e la gestione delle richieste
-
la gestione amministrativa.
Il prototipo reso operativo dal progetto:
-
si basa su un'architettura client/server a due livelli con
un database centrale ORACLE
-
usa dei software client dedicati, sviluppati per piattaformaWindows
con un tool proprietario
-
non gestisce alcuna interazione diretta con l. utente finale
-
non prevede alcuna integrazione con i sistemi di gestione
bibliotecaria locali.
L'esperienza di AIDA ha costituito punto di riferimento iniziale
per l'analisi e lo sviluppo del nuovo servizio di prestito interbibliotecario.
Vincoli e requisiti
-
Apertura al mondo non SBN (i.e. sistemi di gestione
bibliotecaria commerciali).
-
Integrazione con l. OPAC Indice e con gli OPAC locali
di tipo WWW.
-
Gestione delle richieste di Document Delivery con
immissione diretta da parte degli utenti (senza mediazione della biblioteca di
appartenenza).
-
Esistenza di un servizio centrale che:
-
cura la registrazione delle biblioteche aderenti
-
ospita le informazioni sui servizi e le tariffe
-
gestisce le transazioni e i dati dei pagamenti
-
Recupero dell. esperienza del progetto AIDA.
-
Affidamento, tramite gara, ad un. agenzia esterna
(es. sistema bancario):
-
della gestione dei pagamenti e delle compensazioni
tra le biblioteche aderenti
-
della introduzione di sistemi per il pagamento
elettronico(carte di credito, carte minipay) sicuro (tecnologia a
chiave pubblica)
-
del servizio di trasporto dei documenti (per le biblioteche aderenti che
ne facciano richiesta).
-
Integrazione con il nuovo software di gestione basata
su UNIX e su Internet.
-
Possibilità di future integrazioni con altri circuiti e sistemi
usando il protocollo ISO ILL.
Interazioni
con altri progetti SBN
Il Progetto sia nella fase di analisi e disegno che in quella di sviluppo
applicativo non è stato condotto in modo isolato, ma si è
confrontato con altri progetti in corso o in fase di avvio, promossi dall'ICCU
o a cui l'istituto prende parte:
-
Sviluppo del nuovo applicativo gestionale di Polo
client/server Unix
-
Evoluzione del server Z39.50 nell'ambito dell'OPAC
Indice
-
Progetto per la realizzazione della nuova
Anagrafe Nazionale delle Biblioteche
-
Progetto europeo ONE2 (OPAC Network in Europe 2)
Funzioni e modello
logico
Servizi per gli utenti
-
Immissione delle richieste
-
prestito
-
localizzazione documenti
-
riproduzione (document delivery) (direttamente alla
biblioteca che possiede il documento)
-
preventivo di spesa
-
Visualizzazione dello stato delle richieste immesse
-
Informazioni sui servizi offerti dalle biblioteche ed
i relativi costi
-
Accesso via Internet (tramite interfaccia WWW)
Le Biblioteche
-
Sono registrate nel sistema con un "profilo" che ne
descrive i servizi e le tariffe
-
Possono assumere due ruoli:
-
Point of Sale (POS)
-
chiede i servizi per conto dei propri utenti
-
valida le richieste immesse dai propri utenti
-
gestisce le notifiche relative alle richieste di prestito
-
Document Supply Center (DSC)
-
gestisce le richieste di prestito, riproduzione,
preventivo di spesa
-
gestisce le notifiche relative alle richieste
Il sistema ILL
-
Ospita le informazioni sulle biblioteche registrate
-
Interagisce con il sistema Anagrafe Biblioteche per i
dati anagrafici delle biblioteche
-
Mantiene traccia delle richieste e di tutte le
relative transizioni di stato che derivano dall. iter del prestito (dalla
richiesta alla restituzione)
-
Fornisce ai partners la situazione contabile
(virtuale o reale)
-
Interagisce con il sistema dei pagamenti
-
Elabora le statistiche
-
Ha un proprio pool di gestori
Architettura
e piattaforma tecnologica
La Figura 1 mostra in modo schematico il contesto
in cui opera il sistema ILL. Sono evidenziati il ruolo dell'OPAC Indice
e degli OPAC locali come strumenti che consentono all'utente finale di
cercare e localizzare i documenti. Nelle interfacce degli OPAC (es. di
tipo WWW) gli utenti troveranno l'accesso trasparente al sistema
ILL per l'immisione e la verifica dello stato delle richieste. I sistemi
di gestione bibliotecaria opportunamente integrati con il sistema ILL forniscono
alle biblioteche gli strumenti per la gestione delle richieste di tipo
ILL e DD. Infine il disegno mostra come il sistema sia costituito
da due componenti: il sistema ILL vero e proprio, preposto alla gestione
delle richieste, della loro movimentazione, delle biblioteche aderenti
e dei profili dei servizi, compresi i listini dei prezzi; il sistema di
gestione dei pagamenti che ha in carico la ricezione dei pagamenti e la
loro contabilizzazione.
Figura 1
La Figura 2 rappresenta l'archiettura del sistema
ILL. Si tratta di un client/sever a tre livelli composto da:
-
Database server Informix che contiene tutti i dati
gestionali e le richieste utente e tiene traccia dei loro cambiamenti di
stato
-
Application server costituito da un server HTTP
(Sun JavaWeb server o Apache con modulo JServ) ed una serie di moduli
applicativi scritti in Java e denominati servlet
-
browser WWW standard (e.g. Netscape Navigator, MS Internet Explorer, Opera)
che supportano le interfacce utente in HTML (per gli utenti finali ed i
bibliotecari).
Figura 2
Nella versione iniziale tutte le interazioni con il sistema (sia da
utenti finali tramite OPAC Indice o locali sia da parte dei bibliotecari)
avvengono tramite maschere HTML.
L'interazione con i sistemi di gestione bibliotecaria locali (es. Unix
client/sever) e il gateway del server Z39.50 dell'OPAC Indice avviene tramite
il protocollo HTTP scambiando messaggi definiti conformemente allo standar
ISO ILL e codificati in Extensible Markup Language (XML).
Il progetto ha anche formalizzato il contenuto dei messaggi per l'nteroperabilità
con il sistema di gestione dei pagamenti.
Infine è stata ipotizzata la possibilità di definire
un'opportuna interfaccia (Application Programming Interface) conforme allo
standard Common Object Request Broker Architecture(CORBA) per l'intergazione
con i software applicativi gestionali di biblioteca di vecchia generazione
che non fossero in grado di supportare l'approccio HTTP/XML.
Stato del progetto
ed evoluzioni
Lo sviluppo del sistema ILL e le specifiche
d'interfacciamento con gli altri sitemi (OPAC Indice, Anagrafe delle biblioteche
e sistemi gestionali) sono stati commissionati dall'ICCU alla società
AKROS. Per la validazione delle specifiche ed il controllo del progetto
l'ICCU si è avvalso della collaborazione di esperti della Biblioteca
Nazionale Centrale di Firenze e dell'Università di Firenze.
L'avvio ufficiale dei lavori è
avvenuto il 16 Novembre 1998 e la data di consegna è prevista dal
contratto per il 18 Giugno 1999. Dopo questa data inizierà una fase
di sperimentazione (servizio pilota) di circa sei mesi per la quale saranno
coinvolte dall'ICCU biblioteche rappresentative dei vari ambiti istituzionali
e applicativi.
Al 16
Aprile 1999
-
Terminata la definizione delle Specifiche Funzionali
-
In fase avanzata lo sviluppo del server ILL
-
Fissate le specifiche tecniche per l. interfaccia da
OPAC/SBN e da OPAC locali
-
In corso di definizione le specifiche tecniche per integrazione con il
nuovo software SBN Unix C/S
Al 30 Agosto 1999
-
Reso operativo un server sperimentale presso AKROS
-
Effettuata una prima fase di test che ha avuto per
risultato la correzione di alcune anomalie, la revisione delle interfacce
utente e il miglioramento di alcune funzioni di gestione del sistema.
-
Sviluppato un primo prototipo d'integrazione con
l'OPAC Indice
-
Sono in corso le seguenti attività:
-
collaudo finale del sistema
-
migrazione su un server Unix presso l'ICCU
-
integrazione con la nuova anagrafe delle
biblioteche
-
sviluppo della funzione Item Order del server
Z39.50 e del gateway definitivo per la sua integrazione con il sistema ILL
-
valutazione delle soluzioni tecnologiche per i
sistemi di pagamento elettronico
-
analisi per la predisposizione del capitolato per l'affidamento dei servizi
di pagamento e trasporto ad un'agenzia
Fattori di rischio del progetto
Sebbene i tempi ristretti di realizzazione e la tipologia dei servizi
richiesti dal committente alla società incaricata abbiano indotto
a individuare le soluzioni più efficenti e semplici, il progetto
ha mostrato alcuni significativi fattori di rischio:
-
la complessità dei sistemi che devono interagire, le
sinergie con i molteplici attori tecnologici (team di sviluppo) e i diversi
tempi di realizzazione con particolare riferimento a:
-
OPAC Indice
-
Anagrafe Biblioteche
-
software applicatico SBN Unix client/server
-
i limiti insiti nei progetti di tipo chiavi in mano,
per cui tutto quanto non previsto nell'affidamento iniziale (i.e. nel
contratto) diviene materia di difficile contrattazione in corso d'opera con
esito non sempre positivo e completo
-
il modello organizzativo del prestito interbibliotccario, di tipo centralizzato,
scelto per ragioni prevalentemente storiche e di semplicità,
richiede un consolidamento e l'accettazione da parte degli enti destinari
del servizio (i.e. le biblioteche) e in futuro sarà sicuramente
soggetto ad evoluzioni.
La reale percentuale di successo del progetto potrà essere valutata
solo al termine della fase di sperimentazione per la quale è necessario
il coinvolgimento di un rappresentativo gruppo di biblioteche e la fattiva
collaborazione dei bibliotecari in modo da individuare
le correzioni ed i miglioramenti da apportare per far crescere il sistema.
Evoluzione
La prima area di evoluzione del progetto riguarda l'implementazione
effettiva del protocollo ISO ILL al fine di
consentire al sistema di interagire con altri sistemi ILL in particolare
stranieri. Per il momento questa possibilità è limitata all'adesione
delle biblioteche estere al nuovo sistema, ovvero anche una biblioteca
(o sistema bibliotecario) estera(o) si può registrare nel sistema
ILL per cooperare con quelle italiane. Invece, con la futura piena
implementazione dello standard ILL sarà assicurata l'interoperabilità
con altri circuiti di prestito interbibliotecario. Al momento sono possibili
varie soluzioni per l'implementazione del protocollo ILL tra cui:
-
ILL APDU + XML + HTTP
-
ILL APDU + XML + e-mail
-
ILL APDU + BER + Z39.50
-
ILL APDU + XML + ZHTTP
La seconda area concerne la revisione del modello
organizzativo. Il modello sin qui proposto è di tipo centralizzato
sia per ragioni storiche (il vecchio servizio di prestito interbibliotecario
di SBN) sia per la necessità di concentrare lo sviluppo sulle funzioni
gestionali e amministrative senza complicare il sistema con un modello
distribuito. Per il futuro si prevede il passaggio ad un modello ibrido
composto da più server ILL di livello locale (es. regionale,
cittadino, istituzionale) tra loro cooperanti. Tali sistemi, evoluzione
del sistema ILL descritto, si dovranno avvelere di un directory service
per la funzione di instradamento dei messaggi indirizzati ad una biblioteca
registrata su un altro sistema (vedi Figura 3).
Figura 3
In questo scenario possono operare anche sistemi di gestione bibliotecaria
locali capaci di supportare lo standard ILL. Questo modello consente una
migliore ripartizione del carico gestionale e riflette più concretamente
gli accordi e consorzi già operativi, su scala territoriale più
o meno ampia, in molte realtà italiane per erogare i servizi
di prestito interbibliotecario e riproduzione dei documenti.
[Torna all'elenco argomenti]
Documento revisionato il 25 Agosto 1999
Valdo Pasqui
Settore Informatico e Telematico per l'Amministrazione e
le Biblioteche
Università di Firenze
Piazza S.Marco 4 - 50100 Firenze
Tel. 055-4239351
e-mail: valdo@biblio.unifi.it
Copyright AIB 1999-10-03, a cura di Elena Boretti
URL: http://www.aib/it/aib/commiss/cnsbnt/pasqui.htm
AIB-WEB |
Le Commissioni | Commissione
servizi bibliotecari nazionali