Lettera del Presidente dell'AIB
al Presidente del Coordinamento degli
Assessori alla cultura delle Regioni

Dott. Giampiero Leo
Presidente del Coordinamento degli
Assessori alla cultura delle Regioni e delle
Province autonome

p.c.

Agli Assessori alla cultura delle Regioni e delle
Province autonome

On. Enzo Bianco
Presidente dell'ANCI

Dott. Marcello Panettoni
Presidente UPI

On.le Giovanna Melandri
Ministro per i beni e le attività culturali

On.Le Luigi Berlinguer
Ministro della Pubblica istruzione

On.le Ortensio Zecchino
Ministro dell'Università e della Ricerca scientifica

Prof. Francesco Sicilia
Direttore dell'Ufficio centrale per i beni librari
gli istituti culturali e l'editoria

Dott. Giuseppe Rao
Coordinatore del Forum per la società dell'Informazione
Presidenza del Consiglio dei Ministri

Alla Stampa

Oggetto: Biblioteche, società dell'informazione, democrazia, diritti umani.

Dopo oltre un anno dalla pubblicazione della proposta dell'AIB di una bozza di disegno di legge quadro sulle biblioteche e sui servizi di accesso alla conoscenza, al pensiero, alla cultura e all'informazione (accessibile sul nostro web all'indirizzo: <https://www.aib.it/aib/editoria/n10/98-04ipot.htm>) non posso che rappresentarLe la profonda delusione e lo stupore nel ricevere la sua lettera prot.9110/31.1 dell'11 maggio scorso (pervenuta il 24/5).

Dopo ripetute manifestazioni, verbali e scritte, di interesse ed impegno Lei ci dice che gli Assessori alla cultura delle Regioni ritengono "più opportuno affrontare l'ipotesi di una legislazione italiana sulle biblioteche in seguito all'emanazione da parte del Consiglio d'Europa di raccomandazioni al riguardo" !
Tutto ciò in coincidenza con l'avvio dell'istruttoria da parte dell'Ufficio legislativo del Ministero che a questo punto si sentirà in dovere di assecondare la vostra strategia dilatoria, con grande soddisfazione delle burocrazie nazionali e regionali che avevano fin dal primo momento osteggiato quel disegno di legge proprio perché spostava la questione dal piano del dibattito sulle competenze a quello della sostanza politica e civile dei servizi di biblioteca e di accesso all'informazione ed alla conoscenza.

Mi corre a questo punto l'obbligo di informarLa che :

• l'AIB partecipa alle attività di definizione delle raccomandazioni del Consiglio d'Europa sia direttamente che attraverso l'IFLA, la Federazione internazionale delle associazioni bibliotecarie, così come attraverso EBLIDA, l'organizzazione che rappresenta questi interessi a scala europea che annovera l'AIB tra i fondatori;
• il testo da noi proposto introduce per la prima volta nella legislazione sulle biblioteche e i servizi di informazione il riferimento alle convenzioni internazionali in materia di diritti umani ed accesso all'informazione che già sono in vigore nel nostro ordinamento e tuttavia disattese ed ignorate sia dalle leggi nazionali che da quelle regionali in materia
• le raccomandazioni del Consiglio d'Europa alle quali fate riferimento e che sono comunque già disponibili in draft quasi definitivo si muovono nella stessa direzione e quindi sono già nella sostanza contenute nella nostra proposta che era evidentemente suscettibile di aggiornamenti ma coerente nella struttura con lo spirito e la sostanza di dette raccomandazioni
• l'avvio dell'istruttoria avrebbe consentito di portare una discussione di tale rilevanza a tutti i livelli istituzionali, avrebbe consentito alle forze politiche ed alla società civile di condividere la consapevolezza rispetto alla posta in gioco e di assumersi le proprie responsabilità. La novità della materia richiederebbe comunque tempi non brevi anche solo per condividere il contesto culturale e giuridico tra tutte le istanze interessate

L'occasione è opportuna per verificare quale atteggiamento le Autorità e le organizzazioni in indirizzo assumono in merito alla questione in oggetto e restiamo pertanto in attesa di Loro manifestazioni di intenti.

La ringrazio comunque di averci messo in condizione di non considerarvi più tra gli alleati che contavamo di avere in questa battaglia di civiltà e di democrazia per il nostro Paese.
Per quanto ci riguarda noi continueremo nella nostra iniziativa anche perchè essa occupa il primo posto nel programma di attività dell'AIB appena approvato al Congresso nazionale di Roma (16-19 maggio 1999) e siamo certi che i cittadini sapranno giudicare al momento opportuno a chi affidare la garanzia delle loro prerogative di libertà e democrazia.

Distinti saluti

Il Presidente
del Comitato esecutivo nazionale
Igino Poggiali

Roma, lì 7 giugno 1999