Il Decreto legislativo n. 368 del 20 ottobre 1998 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 26 ottobre) ha sancito definitivamente l'Istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n.59. Passato in secondo piano, quasi in sordina, rispetto alle vicende politiche generali che hanno attraversato il nostro paese in quei giorni, il decreto era stato approvato il 15 ottobre come uno degli ultimi atti del Consiglio dei ministri uscente.
Intorno alla bozza di decreto, uscita in una prima versione già all'inizio di quest'anno e in una stesura sostanzialmente modificata il 30 luglio 1998, si erano attivate le diverse associazioni professionali e ambientaliste (Aib, Anai, Assotecnici, Bianchi Bandinelli, Italia Nostra, Wwf) con proposte e emendamenti che sono andati a confluire in due documenti unitari, uno del luglio, relativo alla prima bozza del decreto, e l'altro di settembre riformulato tenendo conto della successiva stesura.
Un ruolo determinante di coordinamento e di informazione è stato svolto in tutto questo lungo periodo dall'Associazione Bianchi Bandinelli, innanzi tutto nella persona del suo presidente Giuseppe Chiarante, promuovendo alcune importanti riunioni aperte agli esponenti delle associazioni, dove è stato possibile avviare il confronto e la collaborazione.
Un apporto prezioso è stato anche quello di Annamaria Mandillo che nella duplice veste di socio della Bianchi Bandinelli e dell' AIB ha rappresentato un collegamento costante e un centro di coesione per il gruppo dell'AIB che ha portato avanti il lavoro sugli emendamenti e le proposte; un altro elemento di continuità è stato dato dalla partecipazione di Luca Bellingeri che come membro del CEN si è occupato costantemente di seguire gli sviluppi di tutta la vicenda del decreto, insieme a Giuliana Zagra, membro della Commissione per i servizi bibliografici nazionali.
Va ricordata in particolare la recente, intensa attività del mese di settembre, che si è concretizzata nella partecipazione (Mandillo e Zagra), il giorno 30 alla audizione parlamentare concessa alle associazioni dalla Commissione bicamerale, e nello stesso pomeriggio, nell'intervento di Annamaria Mandillo al seminario promosso dalla Bianchi Bandinelli, tenuto presso la Sala del Consiglio superiore dei Lavori pubblici.
Anche se il Decreto legislativo recentemente approvato ha tenuto conto solo in minima parte degli emendamenti proposti dalle associazioni e dall' AIB in particolare, non si può non rallegrarsi e non considerare con personale soddisfazione, l'accoglimento dell'emendamento che pone lo sviluppo dei servizi bibliografi e bibliotecari nazionali tra le funzioni del nuovo Ministero (articolo 2, comma 2, Attribuzioni del Ministero).
Sull'accoglimento di questo compito centrale e ineludibile da parte del Ministero, l'AIB ha espresso da subito (già al momento dell'approvazione della prima parte della riforma col decreto legislativo 112 del 31 marzo 1998), sia attraverso il comunicato del CEN che quello della Commissione per i servizi bibliografici nazionali una posizione chiara e determinata, che oggi, grazie anche all'impegno dei soci trova il suo riconoscimento.
G.Z.
Roma, 28 ottobre 1998