Il testo del d.d.l. 7042, con gli emendamenti approvati dalla I Commissione della Camera nella seduta del 30 novembre 2000, non ha del tutto risolto, dal nostro punto di vista, alcune importanti questioni riferite alle forme di gestione dei servizi culturali degli enti locali.
L'Associazione italiana biblioteche, facendo seguito alle osservazioni già inviate il 30 marzo scorso dopo l'approvazione in Senato dell'ex d.d.l. 4014, vuole ora porre all'attenzione dei rappresentanti parlamentari le seguenti osservazioni e le conseguenti proposte di emendamento del testo.
Nell'individuazione degli strumenti di gestione dei servizi culturali viene ad essere riprodotta una storica situazione di discriminazione tra "servizi di rilevanza imprenditoriale" e "servizi di carattere sociale e culturale"; infatti per questi ultimi il disegno di legge riserva forme e modalità di gestione, soprattutto di tipo associato, a basso tasso di autonomia (vedi l'istituzione, art. 113, comma 1, punto c), o con nessun controllo sull'efficienza e sull'efficacia della gestione (vedi le associazioni e fondazioni, art. 113, comma 1, punto d).
Si rileva con forte preoccupazione la mancanza di strumenti di incentivo e di agevolazione alla gestione associata dei servizi culturali, che, allo stesso modo dei servizi economici e industriali (acqua, gas, ecc.), possono indirizzarsi verso la crescita e lo sviluppo solo attraverso forme di gestione fondate sulla cooperazione e tramite organizzazioni di dimensioni più consistenti e per questo più capaci di erogare servizi di migliore qualità, più economici, efficienti ed efficaci.
Per queste ragioni l'Associazione italiana biblioteche propone i seguenti EMENDAMENTI:
Il richiamo è agli articoli del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, così come verrebbe modificato dal testo approvato dalla I Commissione della Camera:
1 dicembre 2000