Appalti in biblioteca

Cari colleghi,
l'AIB è ben consapevole dei numerosi aspetti problematici che gli appalti di attività bibliotecarie comportano e il tema è stato discusso nella riunione del Comitato esecutivo nazionale tenuta lo scorso 18 dicembre a Bologna.
Raccogliendo le sollecitazioni ricevute nelle settimane precedenti da vari colleghi (anche dalla Nazionale di Roma), in quell'occasione è stato deciso di costituire un piccolo gruppo di lavoro, con colleghi dei tre principali settori dal punto di vista amministrativo (Beni culturali, Università ed Enti locali), per raccogliere esperienze e cominciare a predisporre delle raccomandazioni. Il gruppo è in fase di definizione e nei prossimi giorni ne comunicheremo la composizione.
Nel mese scorso abbiamo anche ripreso contatto con l'AsPIDI, associazione di imprese che operano in questo campo, perché riteniamo che un confronto di esperienze e conoscenze tra chi affida lavori all'esterno e chi li svolge per conto delle biblioteche sia indispensabile per individuare le strade migliori per garantire efficienza e qualità dei servizi.
Al di là del caso specifico segnalato qualche giorno fa su AIB-CUR (comunque da verificare) e degli spunti polemici che questo o altri casi possono suscitare, si tratta indubbiamente di un problema serio da affrontare cercando innanzitutto di mettere in comune le esperienze e di individuare insieme le possibili soluzioni. Intervenendo in tutte le sedi politiche e amministrative, certo, ma non dimenticando che sta innanzitutto alla professione definire le proprie regole ed è su questa capacità, come su quella di applicarle e farle applicare, che poggia la sua credibilità.


Il Segretario nazionale
Enzo Frustaci


7 febbraio 1999