[AIB]Associazione italiana biblioteche. Bollettino AIB

L'avanspettacolo dei libri

Dalla Letteratura professionale italiana alla Bibliografia italiana
delle biblioteche, del libro e dell'informazione

di Giulia Visintin

(Venezia, 4 giugno 1996)

C'è una linea di confine: da una parte ci sono quelli che fanno i libri, dall'altra quelli che li leggono. Io voglio restare una di quelli che li leggono, perciò sto attenta a tenermi sempre al di qua di quella linea. ... È una linea di confine approssimativa, che tende a cancellarsi ...
(Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Einaudi, 1979, p. 93)

Con l'uscita del primo numero di BIB unito al primo «Bollettino AIB» del 1996 è iniziata ufficialmente l'esistenza di un nuovo repertorio che affianca la più che ventennale rubrica bibliografica Letteratura professionale italiana sulla rivista dell'Associazione italiana biblioteche. Un numero sperimentale – lo ricorderete – era stato diffuso nel novembre scorso, al Congresso annuale dell'AIB a Brescia.

Nei due dischetti sono comprese le segnalazioni apparse nella Letteratura professionale italiana negli anni dal '93 a tutto il '95. Sono comprese, ma non rappresentano l'intero contenuto della BIB. Innanzi tutto perché sono state aggiunte un centinaio circa di notizie che per motivi diversi – su cui torneremo – non sono apparse nella versione a stampa. E poi perché attraverso i programmi di archiviazione e di recupero incorporati nel repertorio le forme possibili di uso dei dati si sono allontanate vistosamente dalla lettura della versione su carta – piuttosto faticosa, diciamolo, ogni volta che si debba consultare più di un paio di puntate della rubrica.

Quello che non è cambiato – fra Letteratura professionale italiana e BIB – è lo scopo della bibliografia, e lo spirito con cui viene redatta. Vorrei ricordare qui la prima curatrice della rubrica, citando la bella rievocazione delle origini della Letteratura professionale italiana che ci ha offerto sul «Bollettino AIB» (35 (1995), n. 3, p. 352-355). «Rimangono attuali» ha scritto Alberani meno di un anno fa «le ragioni sulla cui base è stato dato avvio alla rubrica». Quelle ragioni possono riassumersi in una espressione come: rendere un servizio alla comunità professionale italiana. Nel duplice significato di offrire uno strumento d'uso per l'informazione e l'aggiornamento, e di far conoscere anche alla comunità internazionale quanto scrivono le bibliotecarie e i bibliotecari italiani. Per rendersi conto della diffusione del «Bollettino AIB» basta scorrere la lista delle riviste straniere ricevute (in buona parte per scambio) dalla biblioteca dell'Associazione: il «Bollettino» arriva a Brasilia, a Mosca, a Copenaghen, a Calcutta, portando con sé quello specchio della nostra comunità bibliotecaria che è la Letteratura professionale italiana.

Càpita però che questa diffusione – nazionale e internazionale – venga sentita come una inibizione, da parte di chi produce i contributi che dovrebbero venire segnalati nella bibliografia. Sarà forse lodevole modestia (o magari civetteria?) ma non di rado si sentono gli stessi responsabili delle pubblicazioni avanzare dei dubbi sull'opportunità di inserirne notizia nella rubrica. Che la sede dell'articolo sia una rivista di non ampia diffusione, o che la pubblicazione sia stata fatta in casa e distribuita con metodi artigianali, questo dovrebbe semmai essere elemento a favore di una segnalazione bibliografica che ne informi gli interessati.

Vorrei solo ricordare di passaggio che una tale segnalazione acquisterebbe ancora maggior valore se nello stesso tempo fosse regolarmente assicurata la presenza di una copia della pubblicazione nella biblioteca dell'AIB a Roma. E altrettanto di passaggio si può accennare alla prospettiva di affiancare alla bibliografia su dischetto il catalogo della biblioteca dell'AIB, che è uno dei possibili miglioramenti di questo strumento a cui si sta pensando.

Per tornare alla bibliografia così com'è oggi, credo che una parte – forse non la maggiore, ma una buona parte sì – della crescita del numero di notizie segnalate sia proprio da attribuire alla scelta di comprendervi quei contributi magari di non ampie dimensioni, ma preziosi per le notizie che forniscono. Si capisce che la commemorazione di un sacerdote-bibliotecario ligure o il catalogo del piccolo fondo dedicato all'oreficeria in una biblioteca pubblica non grande rivestiranno più interesse per i lettori italiani che per quelli danesi o russi, anche se non è da escludere che qualche collega lontano avesse conosciuto il bibliotecario o possa trarre un'informazione utile anche da un catalogo di dimensioni ridotte. E talvolta quelle notizie finiscono per essere il solo indizio dell'esistenza di una biblioteca, o di un'iniziativa particolare, dello svolgersi di un'esperienza, di cui sarebbe un peccato si perdesse del tutto la memoria.

Accanto all'appassionata ricerca di queste tracce c'è lo spoglio costante della letteratura periodica e monografica più consolidata, spoglio che cerca di essere il più possibile regolare, anche se non è immune, come tutti i lavori bibliografici, dal rischio delle lacune e si trova a dover tener d'occhio riviste dalle caratteristiche piuttosto varie, per diffusione, periodicità, regolarità delle uscite.

Per quanto riguarda i periodici maggiori del nostro campo, e la produzione degli editori specializzati, non è colpa soltanto della Letteratura professionale italiana se la quantità delle segnalazioni è cresciuta in maniera più che notevole: nel primo anno le notizie furono 323, nel 1986 427. Dieci anni dopo, con le integrazioni della BIB, si è superato il migliaio in un anno. Questa crescita è andata di pari passo – seguendola a rispettosa distanza ma senza perderla d'occhio – con il crescere in estensione e in varietà delle pubblicazioni uscite in Italia nel nostro settore. Si può prendere ad esempio il Catalogo storico della Bibliografica, che conta 9 edizioni del 1978 (anno di nascita della serie Bibliografia e biblioteconomia) e 48 nel 1994. Ancora si può pensare alla fioritura dei periodici: accanto a quelli secolari o quasi e ancora in buona salute abbiamo visto nascere e crescere, riaffermarsi, evolvere e talvolta anche cessare l'esistenza parecchie testate tanto di interesse generale quanto rivolte a settori più specialistici.

Queste riviste, come dicevo, la Letteratura professionale italiana non le ha perse d'occhio, adottando secondo i casi linee di condotta differenti, che vanno dallo spoglio totale alla selezione dei soli contributi rilevanti per gli scopi della rubrica. Inoltre, per un gruppo di contributi di confine, tanto da periodici quanto monografici, è stata scelta la strada della segnalazione soltanto nella BIB. Non si tratta delle notizie sfuggite al primo spoglio, quello che porta all'uscita trimestrale della versione a stampa, notizie perdute per strada che pure si possono recuperare – e sono recuperate, nei limiti del possibile – approfittando della dilazione che comporta la fattura del dischetto. Si tratta di segnalazioni raccolte, su cui c'era qualche incertezza riguardo ad un effettivo e immediato interesse per i lettori della rubrica, che appartengono per lo più alle categorie di confine fra l'ambito tematico della Letteratura professionale italiana e le discipline più prossime: specialmente la bibliografia, la storia del libro, ma anche l'archivistica, la documentazione, la storia e lo studio della lettura e naturalmente il ribollente magma che va sotto il nome di Internet.

La scelta di inserirne una parte nella BIB e solo in essa vorrebbe sperimentare una parziale differenziazione delle due rubriche: per una lettura di aggiornamento corrente – distesa e piacevole, ci si augura – la Letteratura a stampa, in cui non manchi nulla d'importante ma siano sfoltite le classi marginali, BIB invece per il recupero a più ampio raggio delle notizie – recupero anche storico, o perlomeno retrospettivo, e in ogni caso cumulativo su più annate.

Ma al di là delle notizie aggiunte, in questi primi mesi di esistenza l'interesse maggiore per la BIB si è appuntato sulle possibilità di ricerca offerte dal software Zetesis, per il quale va riconosciuto il contributo, non solo strettamente informatico della ditta H&T di Firenze che ha collaborato alla realizzazione di questo progetto. Innanzi tutto è possibile la consultazione complessiva (per ora di due annate più una) di tutte le notizie, qualunque sia la chiave di accesso scelta, accessibilità che finora era limitata agli indici annuali per autori. Il lavoro di preparazione per BIB delle annate precedenti sta comportando, oltre alle necessarie integrazioni delle lacune – alcune anche, a nostro disdoro, piuttosto vistose – la completa riclassificazione.

Come sapete, e come ha raccontato anche Alberani nell'articolo che ho citato prima, nei primi anni la rubrica si articolava secondo uno schema più semplice, prima di 13 e poi di 17 classi (chiamiamole così per comodità di espressione). Questo schema è stato usato fino al 1991. Alla fine di quell'anno lo si è cambiato con quello attuale (20 classi, pressoché tutte suddivise a loro volta, naturalmente non tutte rappresentate con eguale ampiezza in letteratura), raggiunto attraverso un periodo di aggiustamenti corrispondente all'incirca al biennio '92-'93: occorre dunque rivedere sotto questo aspetto la gran parte della rubrica, né – sia detto di passaggio – l'applicazione dello schema, anche in questi ultimi anni, è stata sempre agevole e senza dubbi e ripensamenti. Ci consoliamo pensando come queste difficoltà ad incasellare la letteratura recente negli schemi tradizionali – che non sono solo nostre – possano essere viste come un segno di vitalità e di creatività della letteratura stessa.

E naturalmente il bello della ricerca sul dischetto viene quando si imposta una ricerca sulla base di combinazioni di dati, una procedura piuttosto semplice da seguire, che forse ora non possiamo apprezzare in tutta la sua potenza perché applicata ad un insieme abbastanza limitato di dati. Ma qualche esempio è possibile anche su una sola annata, scegliendo un autore dei più prolifici.

Esempio Carlo Revelli (19 occorrenze) AND classe <3 (73): 2 schede

Revelli, Carlo
  Compiti e caratteristiche del bibliotecario.  (Osservatorio internazionale).  «Biblioteche oggi», 13 (1995), n. 1, p. 48-52; n. 2, p. 46-51
  Una figura professionale in cerca di identità. La crisi dell'identità professionale e l'impatto con le nuove tecnologie
CL=2 – 95/267

Revelli, Carlo
  Incertezze sulla formazione professionale.  (Osservatorio internazionale).  «Biblioteche oggi», 13 (1995), n. 8, p. 34-40
CL=2a – 95/726

Esempio Carlo Revelli (19) AND classe = (9– OR 10–) (109 e 98): 6 schede

  La biblioteca e il suo pubblico: centralità dell'utente e servizi d'informazione / a cura di Massimo Accarisi e Massimo Belotti.  Milano: Ed. Bibliografica, 1994.  210 p.  (Atti e documenti).  ISBN 88-7075-389-1
  Atti del convegno di Brugherio, 6-7 maggio 1993.  Cont. M. Accarisi – M. Belotti, Nota introduttiva: Pensare al pubblico per ripensare la biblioteca.  La biblioteca nella società dell'informazione (Guido Martinotti, Biblioteche, sapere sociale e tecnologie informative.  Giovanni Solimine, La "biblioteca pubblica d'informazione": una strategia possibile.  Tommaso Giordano, Cliente o cittadino?: come la biblioteca vede il suo pubblico).  Dalla parte dell'utente (Luca Ferrieri, Alla scoperta del lettore: chi è, cosa legge, come usa la biblioteca: i risultati di un'indagine.  Romano Vecchiet, Dalla biblioteca "per il popolo" alla biblioteca "del pubblico": la dimensione sociale di un servizio di base.  Claudio Di Benedetto, Per una carta dei diritti dell'utente.  Aurelio Aghemo, La qualità del colloquio con l'utente: un'importante componente del servizio di informazione in biblioteca.  Carlo Revelli, Biblioteca pubblica e gratuità dei servizi: opinioni a confronto).  Nuove tecnologie per nuovi servizi (Annie Pissard, Dalla biblioteca alla mediateca: come le nuove tecnologie modificano i servizi al pubblico.  Patrizia Ghislandi, Libri, biblioteche e multimedia.  Paola Vidulli, La biblioteca multimediale: un nuovo spazio interattivo per l'utente.  Paola Gargiulo, Banche dati in linea: nuove opportunità anche per le biblioteche pubbliche?  Anna Maria Tammaro, L'utente solo, guidato o accompagnato: i servizi di diffusione selettiva dell'informazione).  Pianificare il servizio (Marco Cupellaro, La biblioteca in cerca di clienti: strategie di marketing per i servizi bibliotecari.  Vincenzo Santoro, L'utente ritrovato: strumenti per la valutazione dei bisogni e dei servizi bibliotecari.  Igino Poggiali, Qualità totale e centralità dell'utente.  Miranda Sacchi, Problemi e prospettive di sviluppo del servizio di prestito)
CL=9c – 95/97

  La biblioteca efficace: tendenze e ipotesi di sviluppo della biblioteca pubblica negli anni '90 / a cura di Massimo Cecconi, Giuseppe Manzoni, Dario Salvetti.  Milano: Ed. Bibliografica, 1992.  240 p.  (Atti e documenti).  ISBN 88-7075-313-1
  Atti del convegno svoltosi a Milano dal 24 al 26 ottobre 1991.  Cont. Luigi Crocetti, Pubblica.  Peter Brophy, La biblioteca efficace: un concetto in divenire.  Tommaso Giordano, Verso una biblioteca centrata sull'utente.  Carlo Revelli, Le prospettive della biblioteca pubblica nella letteratura professionale.  Michel Melot, Strategie multimediali per una biblioteca pubblica in trasformazione.  Ute Klaassen, La biblioteca a tre livelli: un nuovo approccio per l'utenza.  Jean-Pierre Sakoun, Nuove tecnologie per nuovi servizi.  Massimo Accarisi, Biblioteche e area metropolitana nella prospettiva della legge 142/90.  Gianni Lazzari, Verso la città metropolitana: nuovi scenari per i servizi bibliotecari.  Kenneth E. Dowlin, Il futuro delle biblioteche pubbliche.  Piet J.Th. Schoots, La biblioteca pubblica: specchio della società.  Romeo Brambilla, L'"architettura" dei servizi.  Giovanni Solimine, La biblioteca interattiva.  Jes Petersen, Metodi di cooperazione e reti informative: il modello danese.  Marco Cupellaro, Misurazione e valutazione dei servizi: il progetto di un osservatorio provinciale.  Ivana Pellicioli, Programmare la biblioteca: pianificazione e controllo di gestione.  Carlo Carotti, Biblioteche e editoria.  Miranda Sacchi, Biblioteche e editoria: esperienze della Provincia di Milano.  Giovanni Peresson, Il cliente biblioteca: le dimensioni di un mercato.  In app.: Gianni Canova, Biblioteche e bibliotecari nell'immaginario cinematografico.  Marco Borroni – Paolo Castelli, Biblioteche e bibliotecari: una ricerca filmografica
  Rec. di Romano Vecchiet, «Bollettino AIB», 34 (1994), n. 4, p. 465-468
CL=9c – 92/308 (95/98)

Revelli, Carlo
  0-18: bambini, fanciulli, ragazzi.  (Biblioteche per ragazzi).  «Sfoglialibro», 8 (1995), n. 1/2, p. 4-13
  Due volumi pubblicati negli Stati Uniti ci aiutano a definire le caratteristiche dei servizi bibliotecari rivolti alle diverse fasce d'età (Mae Benne, Principles of children's services in public libraries, Chicago: ALA, 1991; Patrick Jones, Connecting young adults and libraries: a how-to-do-it manual, New York: Neal-Schuman, 1992)
CL=10a – 95/337

Revelli, Carlo
  Audiovisivi e mediateche.  (Osservatorio internazionale).  «Biblioteche oggi», 13 (1995), n. 5, p. 38-43
  E' soprattutto in Francia che si possono osservare significativi avanzamenti in questo campo
CL=10h – 95/583

Revelli, Carlo
  Biblioteche per ragazzi.  (Osservatorio internazionale).  «Biblioteche oggi», 13 (1995), n. 3, p. 24-32
  Principi generali, criteri organizzativi, automazione dei servizi
CL=10a – 95/336

Revelli, Carlo
  Biblioteche universitarie.  (Osservatorio internazionale).  «Biblioteche oggi», 13 (1995), n. 6, p. 20-28
  Accanto all'indubitabile sviluppo tecnologico, lo spettro delle limitazioni economiche e alcuni nodi irrisolti
CL=10c – 95/568

Se la combinazione è fra chiavi di ricerca dello stesso tipo (per es. autori, o parole del titolo), il procedimento è ancora più semplice.

Esempio (parole del titolo) libro (82) AND analfabeta (1): 1 scheda

Colitti, Giuseppe
  Il libro nella mentalità dell'analfabeta.  «La specola: annuario di bibliologia e bibliofilia», 199/2-3, p. 199-216
CL=18 – 95/392

Esempio (nomi di autore) Chiara Rabitti (2) AND Maurizio Messina (2): 1 scheda

  Oltre l'automazione: per una politica dei servizi bibliotecari nel Veneto: Venezia, Palazzo Querini Stampalia, S. Maria Formosa, 10 dicembre 1993 / a cura di Chiara Rabitti.  [Venezia]: Fondazione scientifica Querini Stampalia, 1994.  71 p.  (Collana Queriniana; 20) (Seminari Angela Vinay)
  In testa al front.: Regione del Veneto, Assessorato alla cultura; Provincia di Venezia, Assessorato alla cultura; Comune di Venezia, Sistema bibliotecario urbano; Associazione italiana biblioteche, Sezione Veneto; Fondazione scientifica Querini Stampalia.  Contr. di Giorgio Busetto, Marino Cortese, Luigi D'Agrò, Cino Casson, Giovannella Morghen, C. Rabitti, Elvio Pozzana, Ennio Sandal, Donatella Lombello Soffiato, Giovanni Capodaglio, Francesco Gatti, Marco De Michelis, Laura Tallandini, Isabella Pilo, Enzo Bon, Maurizio Messina, Marina Bolletti, Fausto Rosa, Antonio Mauro
CL=7b – 95/533

Esempio (nomi di autore) Chiara Rabitti (2) OR Maurizio Messina (2): 3 schede

  Oltre l'automazione: per una politica dei servizi bibliotecari nel Veneto: Venezia, Palazzo Querini Stampalia, S. Maria Formosa, 10 dicembre 1993 / a cura di Chiara Rabitti.  [Venezia]: Fondazione scientifica Querini Stampalia, 1994.  71 p.  (Collana Queriniana; 20) (Seminari Angela Vinay)
  In testa al front.: Regione del Veneto, Assessorato alla cultura; Provincia di Venezia, Assessorato alla cultura; Comune di Venezia, Sistema bibliotecario urbano; Associazione italiana biblioteche, Sezione Veneto; Fondazione scientifica Querini Stampalia.  Contr. di Giorgio Busetto, Marino Cortese, Luigi D'Agrò, Cino Casson, Giovannella Morghen, C. Rabitti, Elvio Pozzana, Ennio Sandal, Donatella Lombello Soffiato, Giovanni Capodaglio, Francesco Gatti, Marco De Michelis, Laura Tallandini, Isabella Pilo, Enzo Bon, Maurizio Messina, Marina Bolletti, Fausto Rosa, Antonio Mauro
CL=7b – 95/533

Cecchini, Gabriella – Rabitti, Chiara
  A century of Nordic art in Venice.  In: Documentation of Nordic art: design, bibliographies, databases: proceedings from the Art libraries satellite meeting, ARLIS NORDEN & IFLA Section of art libraries, Nationalmuseum, Stockholm, August 16-19, 1990 / edited by Charlotte Hanner.  München: Saur, 1993, p. 116-125: ill.
CL=10h – AG/24

Messina, Maurizio
  Pesca miracolosa a Rovereto.  «AIB notizie», 7 (1995), n. 2, p. 10-11
  Sul convegno "La pesca miracolosa: risorse elettroniche per il recupero dell'informazione", Rovereto, 29-30 novembre 1994
CL=17b – 95/195

Tenendo presente questa possibilità si è cercato di aggiungere in nota, quando ce ne fosse bisogno, i termini complementari al titolo, per esempio il luogo in cui ha sede una biblioteca descritta in un articolo, o la data di un convegno di cui si presenta un riassunto.

Una via d'accesso assolutamente impossibile da usare su carta (a meno di certosine letture e riletture) è la selezione delle notizie sulla base dell'appartenenza a una serie, che si tratti di una collana editoriale o di una rubrica che compare regolarmente su una rivista, o la visione di tutti gli articoli segnalati di un solo periodico.

Esempi (rivista) Bollettino di informazione / ABEI

Conferenza episcopale italiana
  Orientamenti in materia di beni culturali ecclesiastici.  «Bollettino di informazione / ABEI», 2 (1993), n. 1, p. 39-55
CL=9d – AG/53

  Statistica delle risposte ai questionari sul censimento ABEI delle biblioteche ecclesiastiche italiane.  «Bollettino di informazione / ABEI», 3 (1994), n. 2, p. 20-21
CL=9d – 95/109

Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani
  Regolamento approvato dall'assemblea dei soci il 27 maggio 1994.  «Bollettino di informazione / ABEI», 3 (1994), n. 2, p. 34-39
CL=9d – 95/107

Bordonali, Salvatore
  Normativa nazionale e regionale in materia di biblioteche: verso intese Chiesa-Stato.  «Bollettino di informazione / ABEI», 3 (1994), n. 3, p. 13-23
  Relazione presentata al Convegno nazionale "Biblioteche ecclesiastiche italiane: normative, collaborazione, servizi", Palermo, 26 maggio 1994
CL=9d – 95/326

Istituto centrale per la patologia del libro
  Legature di materiale bibliografico moderno e contemporaneo: aggiornamento del tariffario.  «Bollettino di informazione / ABEI», 3 (1994), n. 3, p. 24-27
  Circolare n. 3721 (26 ott. 1994) della Divisione IV dell'Ufficio centrale beni librari e istituti culturali
CL=14 – 95/363

Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa
  Le biblioteche ecclesiastiche nella missione della Chiesa: lettera ai vescovi.  «Bollettino di informazione / ABEI», 3 (1994), n. 2, p. 22-33
CL=9d – 95/108

Rebellato, Roberto
  Soggettazione.  «Bollettino di informazione / ABEI», 3 (1994), n. 2, p. 13-17
CL=16a – 95/178

Giordano, Donato
  La Biblioteca del Monastero di S. Maria di Picciano di Matera.  «Bollettino di informazione / ABEI», 4 (1995), n. 1, p. 19-20
CL=9d – 95/813

Lascaro, Giampiero
  La Biblioteca del Seminario di Rimini.  «Bollettino di informazione / ABEI», 4 (1995), n. 1, p. 20-23
CL=9d – 95/814

Stecca, Cesare
  La Biblioteca "Don Enrico Naibo" di Claut.  «Bollettino di informazione / ABEI», 4 (1995), n. 1, p. 24
  Una biblioteca parrocchiale attiva come biblioteca pubblica in provincia di Pordenone
CL=9c – 95/810

(serie) Fonti e strumenti

  Bibliografia dei giornali fascisti lombardi, 1919-1945 / a cura di Alberto De Cristofaro; introduzione e coordinamento di Luigi Ganapini; per conto di Istituto milanese per la storia della Resistenza e del movimento operaio.  Milano: Feltrinelli, 1995.  XVII, 220 p.  (Fonti e strumenti; 26).  ISBN 88-07-42071-6
  In testa al front.: Regione Lombardia, Settore cultura e informazione, Servizio biblioteche e beni librari e documentari
CL=3a – 95/455

  I fondi speciali delle biblioteche lombarde: censimento descrittivo / Regione Lombardia, Settore cultura e informazione, Servizio biblioteche e beni librari e documentari; a cura dell'Istituto lombardo per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea; introduzione di Franco Della Peruta.  Milano: Ed. Bibliografica, 1995-
  Vol. 1: Milano e provincia.  XXVI, 464 p.  (Fonti e strumenti; 27).  ISBN 88-7075-424-3
CL=4c – 95/493

  Verismo sociale nelle arti figurative in Lombardia, 1870-1914:repertorio bibliografico / a cura di Giovanna Ginex; per conto del Centro ricerche Giuseppe Di Vittorio.  Milano: Feltrinelli, 1995.  XXIV, 165 p.: ill.  (Fonti e strumenti; 25).  ISBN 88-07-42072-4
  In testa al front.: Regione Lombardia, Settore cultura e informazione, Servizio biblioteche e beni librari e documentari
CL=3a – 95/460

(rubrica in rivista) I nostri libri, le nostre biblioteche

Mori, Giorgio
  La Biblioteca del Seminario Pio IX di Bordighera.  (I nostri libri, le nostre biblioteche).  «Vedi anche», 7 (1995), n. 2, p. 3, 8
CL=9d – 95/815

Papone, Elisabetta
  La Biblioteca del Servizio beni culturali [del Comune di Genova].  (I nostri libri, le nostre biblioteche).  «Vedi anche», 6 (1994), n. 4, p. 3, 10
  Specializzata nelle discipline storico-artistiche
CL=10h – 95/132

Pesce, Michelangelo
  La Biblioteca "Adriano Guerrini" di Tiglieto.  (I nostri libri, le nostre biblioteche).  «Vedi anche», 7 (1995), n. 1, p. 3, 10
CL=9c – 95/560

Sanguineti, Maria Teresa
  La Biblioteca della Società economica di Chiavari.  (I nostri libri, le nostre biblioteche).  «Vedi anche», 7 (1995), n. 3, p. 5, 12
CL=9c – 95/808

Oltre che una possibilità di ricerca, per noi della redazione è un monito a sorvegliare costantemente l'assiduità dei nostri spogli: ora non ci saranno più scuse se si dimenticherà di spogliare un numero di una rivista o di una collana. Per ora le notizie sotto ciascuna di queste voci sono ordinate nella sequenza convenzionale per autori, con gli anonimi in testa alla lista, ma vorremmo presto raggiungere l'obiettivo di segnalare gli articoli raggruppandoli fascicolo per fascicolo, come succede già per quelle riviste con numerazione in serie unica, sovraannuale.

Per le pubblicazioni collettive non periodiche, che siano state scomposte in più notizie, disperse fra le varie classi appropriate a ciascun contributo, è possibile una visione d'insieme per mezzo dei collegamenti leggibili nei due sensi, partendo dal volume, oppure dal singolo spoglio.

Esempi

  Il linguaggio della biblioteca: scritti in onore di Diego Maltese / raccolti da Mauro Guerrini [per conto del Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali dell'Università di Udine].  Firenze: Regione Toscana, Giunta regionale, 1994 (stampa 1995).  2 v. (912 p. compless.): ill.  (Toscana beni librari; 4)
  Cont. fra l'altro Marzio Strassoldo, Presentazione.  Cenni biografici.  Bibliografia degli scritti di Diego Maltese / a cura di M. Guerrini.  Vilma Alberani, Diego Maltese e la letteratura professionale italiana: analisi delle citazioni.  Giulia Ammannati, La lettera autografa di Francesco d'Assisi a frate Leone.  Giovanni Curatola, Una coppetta islamica in ottone.  Filippo Di Benedetto, Del prestar libri.  Enzo Esposito, Asterischi per due discipline informatico-umanistiche.  Kenneth Humphreys, Franciscanism & Humanism.  Piero Innocenti, Conversando (e litigando) con Diego.  Maria Gioia Tavoni, Di una rara edizione poetica del Filicaia
CL=1 – 95/2

(che comprende)

Dini, Rossella
  Il catalogo di Alcuino: alcune riflessioni sulla catalogazione di livello minimo.  In: Il linguaggio della biblioteca (95/2), p. 327-357
CL=15 – 95/151

oppure

  Distribuire e rendere accessibili le risorse informative: confronto fra soluzioni fuori dal mito: reti di CD-ROM, nastri magnetici, sistemi client/server, downloading su hard-disk, on-line, accesso a Internet: atti del convegno, Bologna, 10-11 maggio 1995.  In: E.S. Burioni ricerche bibliografiche. CD-ROM e basi dati: catalogo '96 (95/913), p. 300-367
  Organizzato da E.S. Burioni ricerche bibliografiche in collaborazione con il CIB, Centro interfacoltà biblioteche, e la Facoltà di scienze politiche dell'Università di Bologna.  Cont. Bruce Royan, Publishing bibliographic data on the academic network: the UK experience.  Riccardo Ridi, Una biblioteca è un ipertesto che cresce.  Laura Bertazzoni, I Current contents in rete: l'esperienza dell'Università di Bologna.  Steven Hall, Distributed access to Chadwyck-Healey's databases.  Antonio Scolari, Remoto, vicino e vicinissimo: un confronto fra tecniche di accesso all'informazione.  Gabriele Mazzitelli, CD-ROM in rete: valorizzare gli investimenti fatti.  Elisabetta Di Benedetto, Ma non c'è già tutto gratis su Internet?  Eugenio Gatto, Alla prova del fuoco, salamandre o refrattari?
CL=16d – 95/872

(compreso in)

E.S. Burioni ricerche bibliografiche
  CD-ROM e basi dati: catalogo '96.  7a ed.  Genova: Burioni, 1995.  406 p.
CL=19c – 95/913

Per ora la scomposizione riproduce i casi in cui già nella versione a stampa si erano suddivisi – almeno in parte – i livelli della descrizione. Uno dei miglioramenti previsti è quello di scomporre, con gli opportuni collegamenti, tutte le notizie che attualmente sono elencate a un livello inferiore al primo. Al momento anche queste sono comunque reperibili sotto ciascun titolo e i rispettivi autori.

Esempio

  Il libro a corte / a cura di Amedeo Quondam.  Roma: Bulzoni, 1994.  486 p.: ill.  (Biblioteca del Cinquecento; 60).  ISBN 88-7119-717-8
  Atti del seminario di studi, Ferrara, 2-5 novembre 1989.  Cont. A. Quondam, Le biblioteche della corte estense.  Giuseppe Lombardi, "Son qui più libri che 'n tucto passato": aspetti del libro a corte nella Roma del Quattrocento.  Paola Farenga, Il sistema delle dediche nella prima editoria romana del Quattrocento.  Anna Giulia Cavagna, Libri in Lombardia e alla corte sforzesca tra Quattro e Cinquecento.  Luisa Avellini, Sul tema della committenza tipografica a Bologna nel Quattrocento: il tessuto da indagare.  Paola Vecchi Galli, La stampa a Bologna nel Rinascimento fra corte, università e città: rassegna del libro di rime.  Concetta Bianca, Alla corte di Napoli: Alfonso, libri e umanisti.  Paolo Messina, Libri alla corte dei Savoia tra medioevo ed età moderna.  Piccarda Quilici, Legature di corte italiane.  Martin Lowry, Cristoforo Valdarfer tra politici veneziani e cortigiani estensi.  Lorenzo Baldacchini, Il mercato e la corte: Paolo Manuzio e la Stamperia del Popolo romano.  Nicola Longo, Gli ultimi libri della corte di Urbino.  Alberto Petrucciani, Atteggiamenti di corte in una repubblica aristocratica: il caso dei Durazzo.  Angela Nuovo, La fondazione delle biblioteche teresiane in Lombardia: contributo ad una storia dei cataloghi.  Annie Charon, Regards sur le livre à la cour de Henri II.  Maria Luisa Lopez Vidriero, Les chroniques imprim‚es: livre de cour dans l'Espagne du XVIème siècle.  Françoise Bléchet, Le livre du sacre de Louis XV
CL=20 – 95/232

Un altro collegamento che potrebbe risultare abbastanza utile, e che speriamo di rendere presto possibile, è quello diacronico, fra edizioni o versioni differenti delle medesime opere. I primi tentativi in questo senso sono già visibili con le note confronta, o vedi inserite (anche su carta) dove si riesca a stabilire un nesso fra due segnalazioni. Si tratta di un lavoro più lungo e impegnativo degli altri, ma anche quello in cui potremmo lasciare una traccia della nostra diretta esperienza, del patrimonio di conoscenze comuni che per quanto impalpabile costituisce una delle ricchezze della nostra comunità professionale. Il contributo insomma che dovrebbe trasformare una lista in un vero e proprio repertorio bibliografico.

Esempio

  Sul libro bolognese del Rinascimento / a cura di Luigi Balsamo e Leonardo Quaquarelli.  Bologna: Archivio umanistico rinascimentale bolognese, Dipartimento di italianistica, Università degli studi di Bologna: Clueb, 1994.  190 p.: ill.  (Quaderni di Schede umanistiche; 3)
  Cont. L. Balsamo, Bibliologia e filologia umanistica.  L. Quaquarelli, Verifiche su Baldassarre Azzoguidi: un tratto di storia incunabolistica rivisitato da bibliologia, filologia e informatica.  Luisa Avellini, Promozione libraria nel Quattrocento bolognese (versione ampliata di 95/232).  Paola Vecchi Galli, La stampa a Bologna nel Rinascimento fra corte, università e città: rassegna del libro di rime (versione ampliata di 95/232).  Pierangelo Bellettini, Sugli inizi dell'attività tipografica di Anselmo Giaccarelli a Bologna
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L'affermazione che dà il titolo a questo nostro incontro trova dunque nella Letteratura professionale italiana una testimonianza a favore: è vero, non basta più limitare il nostro campo di studio alle discipline raccolte sotto il simbolo dello zero-venti nella classificazione che ci è più familiare (ci sarebbe anzi da chiedersi quando mai sia bastato, se sia bastato, ma questo è un altro discorso). La Letteratura professionale italiana dà sostanza a questa affermazione, non certo perché tutto quanto in essa vi viene segnalato debba essere letto da tutti i bibliotecari, naturalmente.

Il motivo è piuttosto il ritratto della comunità bibliotecaria italiana che risulta dalle due bibliografie. Le nuove riviste che sono nate, o quelle che si sono rinnovate, le nuove serie editoriali, le nuove firme che di anno in anno si aggiungono all'indice per autori della Letteratura (e oggi anche della BIB) sono segni abbastanza visibili di vivacità e soprattutto di ampiezza e varietà di necessità e di interessi.

Pensiamo a qualche esempio. Il più facile: come è vero che i supporti e i modi della comunicazione stanno cambiando, da qualche anno anche nella Letteratura sono comparsi documenti non cartacei, con tutti i problemi di descrizione immaginabili, ma direi con assai meno problemi di indicizzazione – se si escludono le classi di frontiera, relative a temi in vorticoso sviluppo, cui si è già accennato.

Intorno al libro antico stiamo assistendo negli ultimi anni a molteplici iniziative, di studio, di documentazione dei ricchi fondi d'epoca delle nostre biblioteche, di cooperazione anche internazionale. Che si tratti di temi quasi specialistici, di fatto interessanti per una parte soltanto della nostra comunità, non mi sembra sia motivo sufficiente per escluderne le segnalazioni dai due repertori.

Si potrebbe anzi cercare di replicare la quantità di spogli nella ventesima classe del nostro schema (quella dedicata appunto alla Storia del libro) anche per quanto riguarda l'editoria più recente, sicuramente di interesse più diffuso. Di contributi in questo ambito se ne sono visti parecchi negli ultimi anni – dai cataloghi storici di varie case editrici alle pubblicazioni germinate da quella miniera che sono gli archivi del nostro maggior editore, agli studi di più pretto stampo accademico. La difficoltà di un censimento su soggetti più moderni, ai fini di una bibliografia come la nostra, non è proprio questione di quantità, ma risiede piuttosto nella scrematura dell'intervento occasionale, o futile, in un settore non immune da polemiche artificiose e avvenimenti sensazionali di scarsa rilevanza.

Ma dal punto di vista della Letteratura professionale e della BIB ci sono altri terreni da esplorare. Con il consolidamento dei vari corsi accademici specialistici si avverte la necessità di aggiungere – o integrare – alla rubrica un repertorio delle tesi di laurea, per il quale sono stati fatti (al di fuori del «Bollettino AIB») alcuni tentativi isolati. Ci stiamo pensando, anche se è una iniziativa cui potrà arridere il successo soltanto se potrà contare su una buona rete di collaboratori sparsi nelle varie Facoltà interessate.

Un settore importante, che purtroppo per vari anni si è trascurato, la legislazione, è tornato ad avere segnalazioni regolari dal primo numero di quest'anno.

Ma 020 non basta più neppure per i temi più centrali alla nostra identità professionale. Per usare un'espressione dei nostri colleghi britannici, le "nuove regole applicate ad un vecchio gioco" attraversano e trasformano tutte le nostre attività, che si tratti di mutamenti nella forma assunta dai servizi che offriamo al nostro pubblico, nelle tecniche con cui prepariamo questa offerta, o nelle nuove identità istituzionali che ci si prospettano.

Se pensiamo a queste o ad altre occasioni di ampliamento della nostra esperienza collettiva, se le ricordiamo e ne facciamo tesoro, possiamo farlo – permettemi di dirlo – anche grazie alla Letteratura professionale. Naturalmente la ricchezza delle due bibliografie non è solo questione di notizie più numerose: la Letteratura è davvero ricca quando la vita della nostra comunità è ricca, in particolare quella vita della quale si possano recuperare tracce suscettibili di una registrazione bibliografica.

Se è vero che non possiamo più concederci il lusso di limitarci a coltivare i nostri giardinetti ben potati (o lasciati esistere in anarchico rigoglio) è perché nuove specie di piante, nuove tecniche di giardinaggio vi sono state portate. E a portarle, il più delle volte, sono bibliotecari come voi e come me: non credo sia un particolare irrilevante. Il mutamento non viene, non tutto, soltanto dall'esterno. Confrontare le esperienze altrui, conoscere gli studi altrui sono atti grazie ai quali aggiungiamo – agli occhi nostri e non solo nostri – capacità e autorevolezza a tutta la nostra professione. E questo succede sì nel caso in cui si sia gli autori di quelle esperienze o di quegli studi, ma altrettanto quando attingiamo a quelle fonti, alla testimonianza scritta di esse, per rafforzare la nostra presenza nella comunità bibliotecaria e perseguire costantemente quella consapevolezza senza la quale non saremmo ciò che siamo.


Relazione presentata alla giornata di studio 020... non basta più: letture per il bibliotecario del Duemila, tenuta a Venezia, Palazzo Querini Stampalia, e organizzata dalla Fondazione scientifica Querini Stampalia e dalla Sezione Veneto dell'Associazione italiana biblioteche.
N.B. Sorry, no English abstract is available.
Copyright AIB 1997-12-30, a cura di Giulia Visintin e Alberto Petrucciani
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