Chi siamo

L’Associazione italiana biblioteche, fondata nel 1930, è l’associazione nazionale riconosciuta che rappresenta le biblioteche e, ai sensi della legge 4/2013, la professione di bibliotecario in Italia. Cura l’aggiornamento continuo dei bibliotecari ed è presente nell’elenco MiSE delle associazioni non ordinistiche autorizzate a rilasciare l’attestato di qualificazione professionale ai loro iscritti.

È socio fondatore e rappresenta l’Italia nella Federazione internazionale delle biblioteche e delle associazioni bibliotecarie (IFLA) e nell’European Bureau of Library, Information and Documentation Associations (EBLIDA). È membro fondatore di IBBY Italia, il nodo italiano dell’International board on books for young people. È membro di IASL, International association of school libraries e di Blue Shield Italy.

Insieme con altre due associazioni (Associazione culturale pediatri e Centro per la salute del bambino) forma il Coordinamento nazionale del programma Nati per Leggere nel cui ambito, tra l’altro, produce una Guida bibliografica per genitori ed educatori. Con l’Associazione nazionale archivistica italiana (ANAI) e con la sezione italiana dell’International council on museums (ICOM Italia) ha dato vita, nel 2012, al MAB, coordinamento permanente tra Musei, Archivi e Biblioteche. Fa parte di AICI, Associazione degli istituti culturali italiani, e di ASVIS, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. È co-fondatore dell’Associazione italiana per la Public History e membro permanente del comitato scientifico di tale Associazione. Fa parte della Commissione UNI Informazione e documentazione, al cui interno contribuisce, mediante propri rappresentanti, alla definizione degli standard di qualità della professione di bibliotecario e dei servizi bibliotecari.

Articolata in organi e strutture centrali e sezioni regionali, AIB opera su base volontaria e personale per lo sviluppo delle biblioteche come servizio fondamentale nella società dell’informazione, per la diffusione e il coordinamento dei servizi bibliotecari, per la promozione della lettura e dell’accesso ai saperi, per lo sviluppo di moderni strumenti professionali su tutto ciò che riguarda le biblioteche e i servizi informativi in ambiente digitale, per la valorizzazione delle professionalità impegnate nel settore, per la cooperazione interbibliotecaria e interistituzionale.

AIB realizza le sue finalità statutarie mediante: l’attività di commissioni, gruppi di studio e osservatori nazionali permanenti a carattere tematico, che realizzano studi e azioni sulle principali tematiche biblioteconomiche; la pubblicazione di una rivista scientifica (AIB Studi), vari magazine online (AIB Notizie; Vedi anche; Bibelot) e diverse collane di libri ed e-book; una biblioteca specialistica di settore, la principale in Italia per la storia delle biblioteche italiane; il BiblioHUB®, una innovativa biblioteca circolante vincitrice di un bando MiBACT per l’architettura e le periferie urbane e di altri premi di architettura; l’organizzazione di corsi in presenza e in modalità e-learning, su piattaforma propria e di recente (per gli insegnanti delle scuole) su piattaforma S.O.F.I.A. ed EDMODO del Ministero dell’istruzione; l’organizzazione di conferenze, convegni, viaggi di studio, di un Congresso nazionale, della settimana nazionale delle biblioteche Bibliopride, dedicata ad attività di promozione della lettura con eventi in tutta Italia, della rassegna Libri salvati, nella settimana del 10 maggio di ogni anno, volta a celebrare in tutta Italia il valore della libertà di espressione ricordando i libri bruciati a Berlino nel 1933 dai nazisti. Inoltre ha ideato Mamma lingua. Storie per tutti, nessuno escluso, progetto rivolto alle comunità straniere in Italia, finalizzato all’inclusione attraverso la lettura condivisa in famiglia in lingua madre.

AIB ha stipulato convenzioni e accordi di collaborazione con diverse Regioni e Città italiane, per la formazione dei bibliotecari e/o per altre finalità collegate allo sviluppo dei servizi bibliotecari e alla promozione della lettura. A livello nazionale, collabora con il CEPELL alla promozione delle iniziative dell’Istituto, con il Ministero della Giustizia, con cui ha stipulato il Protocollo per la promozione dei servizi bibliotecari in carcere, con il MIUR (per la formazione degli insegnanti in tema di information literacy e di educazione alla lettura), con il MID, per la promozione degli obiettivi del Manifesto per la Repubblica digitale, con l’Associazione italiana editori e l’Associazione librai italiani (per l’iniziativa #ioleggoperché ed altre), ed altri enti pubblici e privati.

 

AIB-WEB

AIB è in rete con AIB-WEB, il sito internet dell’Associazione con notizie e informazioni utili per esplorare il mondo delle biblioteche in rete, al cui interno si trovano il MetaOpacAzalai Italiano (MAI)Segnaweb e altri importanti repertori come Documentazione di Fonte Pubblica in rete (DFP) destinati non solo ai bibliotecari.

ISCRIVERSI

Fare parte dell’AIB è importante perché:

  • significa far parte integrante di una comunità professionale viva e attenta ai mutamenti della società
  • è una straordinaria occasione di incontro e scambio con tanti colleghi impegnati ogni giorno a difendere i valori della nostra professione
  • è un investimento sul tuo presente, se già lavori in biblioteca, e sul tuo futuro se sei un giovane che vuole intraprendere il mestiere di bibliotecario
  • consentirai alla tua biblioteca non solo di ricevere le pubblicazioni periodiche dell’AIB, ma la inserirai in un circuito informativo prezioso per il tuo lavoro e per quello dei tuoi eventuali collaboratori.

POSSONO ISCRIVERSI ALL’AIB:

Ai sensi dell’art. 5 del Regolamento, possono presentare richiesta d’iscrizione come associati coloro che risultano in possesso di almeno 1 dei seguenti requisiti:

  • laurea a indirizzo biblioteconomico, o dottorato di ricerca o altro titolo post-laurea in biblioteconomia, previa verifica da parte del CER della congruità dei contenuti curriculari;
  • laurea non specifica unitamente a uno o più corsi di formazione professionale per bibliotecari con valutazione finale, della durata di almeno 100 ore, e ad almeno 18 mesi di esperienza professionale documentata – anche non continuativa purché riferita agli ultimi 5 (cinque) anni – con le caratteristiche descritte al precedente art. 2;
  • titoli di qualificazione professionale riconosciuti in ambito europeo attestanti competenze abilità conoscenze coerenti con il profilo professionale del bibliotecario descritto nella norma UNI Figura professionale del bibliotecario unitamente a sei mesi di esperienza professionale documentata.

POSSONO ISCRIVERSI ALL’AIB IN QUALITÀ DI AMICI:

  • Studenti iscritti ad un corso di Laurea o di specializzazione o di formazione che non abbiamo compiuto il 30° anno di età alla data di presentazione della richiesta;
  • Persone vicine al mondo delle biblioteche che vogliono sostenere l’AIB e che non possiedono i requisiti previsti dal Regolamento di iscrizione
  • Biblioteche, intese come sistemi documentari, associazioni, istituzioni
  • Sistemi bibliotecari

Gli iscritti hanno diritto a:

Gli iscritti che hanno pagato la “quota plus” oltre alla quota ordinaria ricevono gratuitamente alcune pubblicazioni AIB edite nel corso dell’anno.

Cronologia dell’AIB dal 1930 al 2009.

AIB Puglia – Assemblea dei Soci 30 ottobre 2024

A tutti gli associati e amici dell’AIB – Sezione Puglia

È convocata l’Assemblea regionale degli associati Puglia per il giorno 29 ottobre 2024, alle ore 23.59 in prima convocazione, e per il giorno 30 ottobre 2024, alle ore 16.30 in seconda convocazione, in presenza presso la Sala didattica della Biblioteca Civica “Pietro Acclavio” – via Salinella 31 – Taranto, con il seguente ordine del giorno:

Relazione del presidente AIB Puglia: Programma delle attività e budget di previsione per l’anno 2025
Proposte e suggerimenti delle associate e degli associati.
Varie ed eventuali
L’Assemblea sarà preceduta alle ore 15.30 dal seminario tenuto dalla Dott.ssa Lucia Vitaletti : “Biblioteche in carcere: l’esperienza romana”.

Integrazioni o variazioni al programma vi saranno prontamente comunicati.

La chiusura dei lavori è prevista per le ore 18.30

Si ricorda che, in base all’art. 16 dello Statuto vigente dell’AIB, possono partecipare all’Assemblea generale tutti gli associati di cui all’art. 4 che siano in regola con il versamento della quota associativa alla data di convocazione della stessa.

Ricordiamo che in occasione dell’assemblea sarà possibile provvedere all’iscrizione all’ AIB, e nello spazio espositivo appositamente allestito si potranno acquistare pubblicazioni professionali AIB disponibili in sezione a prezzo agevolato per gli associati.

Agli associati in regola con l’iscrizione sarà rilasciato attestato di partecipazione.

La Presidente, Domenica Di Cosmo

 

Alcune informazioni sul seminario

Lucia Vitaletti aprirà l’assemblea condividendo l’esperienza maturata all’interno del Servizio Biblioteche in Carcere, concentrandosi sul confronto tra il servizio offerto all’interno delle strutture penitenziarie e quello svolto al di fuori di esse. La sua analisi metterà in evidenza le peculiarità dell’ambiente carcerario, soffermandosi sulle difficoltà e le opportunità specifiche di tale contesto. Inoltre, rifletterà sui pregiudizi comuni associati alla realtà carceraria, confrontandoli con le dinamiche reali affrontate quotidianamente dal servizio. Saranno menzionati anche gli Istituti di Roma dove il servizio è attivo, con uno sguardo alle esperienze di altre città italiane.

Protocollo d’intesa per la promozione e gestione dei servizi di biblioteca negli istituti penitenziari italiani

Il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, rappresentato dal Capo del Dipartimento, dott. Santi Consolo;

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, rappresentata dal Presidente, dott. Stefano Bonaccini;

L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, rappresentata dal Presidente, dott. Antonio Decaro;

L’Associazione Italiana Biblioteche, rappresentata dal Presidente, dott.ssa Rosa Maiello

 

VISTI

 

– l’art. 27, terzo comma, della Costituzione italiana, che sancisce la finalità rieducativa della pena;

– gli articoli 12 e 19 della L. 26 luglio 1975 n. 354 (“Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”), che prevedono esplicitamente la presenza di una biblioteca in ogni Istituto penitenziario;

– l’art. 21 del D.P.R. 30 giugno 2000 n. 230 (“Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”), in virtù del quale la biblioteca deve essere costituita da libri e periodici scelti secondo criteri che garantiscano una equilibrata rappresentazione del pluralismo culturale esistente nella società, assicurando ai soggetti in esecuzione di pena un agevole accesso alle pubblicazioni presenti in biblioteca, oltre alla possibilità di consultare altre pubblicazioni mediante l’attuazione di specifiche intese con biblioteche e centri di lettura pubblici;

– l’art. 153 del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (“Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”), che assegna allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali, ciascuno nel proprio ambito, il compito di provvedere alla promozione delle attività culturali, anche attraverso forme di integrazione con le attività relative all’istruzione scolastica e alla formazione professionale;

 

RICHIAMATI

 

– la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata il 7 dicembre del 2000;

– la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Educazione e la Formazione ai diritti umani adottata il 23 marzo 2011;

– il rapporto “Education in prison”, approvato dal Consiglio d’Europa (Strasburgo, 1990), dove si raccomanda che la biblioteca carceraria debba funzionare secondo gli stessi standard professionali delle altre biblioteche della comunità; sia diretta da un bibliotecario professionista; venga incontro a interessi e necessità di una popolazione differenziata dal punto di vista culturale; offra libero accesso ai detenuti; fornisca una gamma di attività legate all’alfabetizzazione e alla lettura;

– la Risoluzione del Parlamento Europeo 15 dicembre 2011 n. 2897, con la quale il Parlamento europeo ha sollecitato gli Stati membri ad adottare urgenti misure per garantire che siano rispettati e tutelati i diritti fondamentali dei detenuti, in particolare i diritti delle persone vulnerabili;

 

RICHIAMATI INOLTRE

 

– il Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche del 1994, laddove recita «Servizi e materiali specifici devono essere forniti a quegli utenti che, per qualsiasi ragione, non abbiano la possibilità di utilizzare servizi e materiali ordinari, per esempio le minoranze linguistiche, le persone disabili, ricoverate in ospedale, detenute nelle carceri»;

– la Carta del lettore (1994) formulata dall’lnternational Book Committee e dalla international Publishers Associations e pubblicata dall’Unesco, che sostiene che «leggere è un diritto universale»;

– le linee guida lnternational Federation of Libraries Associations and lnstitutions (IFLA) per le Biblioteche in carcere del 2005, dove si afferma che le biblioteche carcerarie debbano emulare il modello della biblioteca pubblica fornendo, in aggiunta, risorse per i programmi educativi e riabilitativi del carcere;

 

DATO ATTO

 

– che il Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria promuove interventi trattamentali finalizzati al reinserimento sociale della popolazione in esecuzione di pena, anche attraverso la realizzazione di progetti e iniziative volte a favorire la promozione umana e culturale dei soggetti reclusi; che deve essere incentivata la partecipazione delle componenti pubbliche, private e del privato sociale più qualificate, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi istituzionali;

– che i Comuni e le Regioni, come sancito nelle “Linee di politica bibliotecaria per le Autonomie”, individuano nella cooperazione territoriale lo strumento per lo sviluppo programmato dei servizi bibliotecari, e che la cooperazione deve basarsi sulla facoltà di stabilire intese locali, per promuovere il coordinamento degli interventi, l’ottimizzazione delle risorse economiche, la condivisione di strumenti, l’armonizzazione  dei servizi, la promozione delle attività di valorizzazione;

– che I’AIB, in base all’art. 2 del proprio Statuto, promuove l’organizzazione e lo sviluppo in Italia delle biblioteche e di un servizio bibliotecario che tenga in considerazione le esigenze dei cittadini, ricercando e promuovendo confronti e collegamenti con le forze sociali, culturali, politiche, sindacali, economiche, imprenditoriali, nonché dell’istruzione e della ricerca per il raggiungimento di tale obiettivo;

– che I’AIB, in forza del Decreto del Ministro della Giustizia del 7 gennaio 2013 risulta annotata nell’elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni non regolamentate, istituito ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 9 novembre 2007 n. 206;

– che il diritto alla lettura e l’accesso all’ informazione costituiscono aspetti fondamentali e non rinunciabili nei programmi di trattamento e di reinserimento sociale delle persone in esecuzione di pena, quali elementi in grado di supportare il percorso di crescita personale e culturale finalizzato alla piena realizzazione di sé nei diversi ambiti di vita (famiglia, lavoro, contesto sociale);

– che le parti ritengono fondamentale promuovere il valore della cultura come strumento per il recupero sociale delle persone sottoposte a esecuzione di pena e intendono promuovere accordi di collaborazione tra le Amministrazioni locali – responsabili del servizio di pubblica lettura sul territorio-e le Direzioni degli istituti penitenziari titolari della gestione del servizio di biblioteca interno al carcere;

– che per il raggiungimento degli obiettivi del presente accordo appare necessario intervenire partendo dalle situazioni presenti a livello locale, dove le relazioni tra i vari attori trovano un’immediata concretezza operativa, nel rispetto dei differenti ruoli e competenze istituzionali e che – sotto questo profilo – si ritiene che il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria abbia un ruolo centrale nell’individuazione e promozione delle esigenze dei soggetti reclusi presso gli altri attori istituzionali,

 

TUTTO CIÒ PREMESSO CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE:

Art. 1- Oggetto dell’accordo

Il presente accordo ha come oggetto la promozione e lo sviluppo del servizio di biblioteca all’interno degli Istituti penitenziari italiani, attraverso azioni volte a favorire l’integrazione con le biblioteche del territorio in collaborazione con le realtà locali.

Art. 2 Linee guida IFLA

Le parti assumono le “Linee Guida per i servizi bibliotecari ai detenuti” redatte dall’IFLA – lnternational Federation of Libraries Associations and lnstitutions {versione italiana <https://www.aib.it/aib/cen/ifla/lsn.htm>) come punto di riferimento ottimale e ideale per la progettazione e l’erogazione dei servizi di biblioteca negli istituti penitenziari italiani e come obiettivo a cui tendere.

Art. 3- Destinatari

Il presente documento, nel rispetto delle rispettive competenze e autonomie, costituisce una linea guida per i Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP), le Direzioni degli Istituti penitenziari, le Amministrazioni regionali, comunali e per ogni altro ente o agenzia responsabile dei servizi bibliotecari sul territorio, nonché per i rispettivi responsabili e amministratori, per i bibliotecari ed i soggetti a qualsiasi titolo coinvolti in progetti di promozione e sviluppo del servizio di biblioteca all’interno degli Istituti penitenziari italiani.

Art. 4-Accordi quadro e convenzioni

Gli accordi quadro fra i Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP) e le Amministrazioni regionali o gli Enti Locali di riferimento, richiamano espressamente il presente protocollo conformandosi – fatte salve specifiche esigenze di contesto – alle indicazioni dei successivi artt. 5 e 6. Le convenzioni fra le Direzioni degli istituti penitenziari, le Amministrazioni e le realtà territoriali locali recepiscono e declinano nella dimensione locale le specifiche esigenze di contesto eventualmente individuate negli accordi quadro.

Le convenzioni di cui al comma 2 sono stipulate utilizzando lo schema tipo allegato al presente accordo

{allegato A).

Art. 5 – Funzione della biblioteca

La biblioteca, nel quadro degli interventi trattamentali attuati negli istituti penitenziari, svolge la funzione di centro informativo e di supporto all’apprendimento della comunità penitenziaria e, compatibilmente con il regime detentivo cui sono individualmente sottoposti i soggetti reclusi, garantisce ai propri utenti un accesso ampio e qualificato alla conoscenza, all’informazione e alla cultura, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale.

Art. 6 – Attività

Al fine di realizzare le funzioni del servizio bibliotecario penitenziario, gli accordi quadro e le convenzioni di cui al precedente art. 4 saranno finalizzate a promuovere le seguenti attività:

l’accesso al patrimonio librario e multimediale da parte dei detenuti, anche attraverso appositi sistemi di consultazione informatizzata del catalogo, che rispettino le misure di sicurezza che i singoli Istituti penitenziari riterranno necessarie;

il progressivo incremento del patrimonio librario e multimediale, tenendo conto della composizione della popolazione detenuta e dei suoi bisogni di lettura e apprendimento, con il concorso degli enti territoriali e attraverso iniziative congiunte di sensibilizzazione delle varie componenti della filiera del libro a livello locale e nazionale;

la valorizzazione degli aspetti multiculturali delle etnie presenti negli Istituti penitenziari, attraverso la promozione e diffusione di testi di autori stranieri in lingua originale e bilingui;

favorire l’integrazione del servizio bibliotecario interno con le biblioteche del territorio, mediante l’inserimento delle biblioteche penitenziarie nel circuito del prestito interbibliotecario territoriale;

la formazione professionale dei detenuti incaricati della conduzione del servizio bibliotecario interno, attraverso interventi realizzati con il concorso degli enti del territorio;

la realizzazione di iniziative culturali quali incontri con l’autore, seminari su specifiche tematiche, dibattiti con personalità della cultura etc, favorendo l’integrazione di tali iniziative con il Progetto d’Istituto stilato dall’Area Trattamentale – titolare della gestione del servizio di biblioteca interno – e le attività scolastico/formative presenti nel singolo Istituto;

Al fine garantire la massima efficacia della collaborazione fra il servizio bibliotecario interno all’Istituto penitenziario e quello territoriale, il regolamento della biblioteca interna e le procedure operative sono armonizzate – laddove possibile e nel rispetto delle norme di sicurezza – con quelli delle biblioteche esterne coinvolte nella collaborazione.

I predetti accordi e convenzioni possono prevedere la possibilità, per i detenuti ammessi ai benefici previsti dall’ordinamento penitenziario vigente, di svolgere tirocini di inserimento lavorativo finalizzati all’inserimento occupazionale.

I predetti accordi e convenzioni possono – inoltre – contemplare l’avvio di servizi bibliotecari specificamente rivolti al personale dipendente dell’Amministrazione penitenziaria, prevedendo il coinvolgimento attivo delle parti interessate nella fase della loro progettazione.

Art.7 – Soggetti esterni

Nell’ambito delle predette convenzioni, i soggetti esterni appartenenti ai ruoli delle amministrazioni locali e degli enti faranno ingresso negli Istituti penitenziari ai sensi dell’art.17 o dell’art. 78 del vigente Ordinamento penitenziario. Le Amministrazioni e gli enti di appartenenza dei soggetti esterni sono tenuti a garantire la copertura assicurativa INAIL contro gli infortuni e la copertura per la responsabilità civile al personale impegnato nelle attività oggetto del presente protocollo e degli accordi/convenzioni che da esso deriveranno.

Art.8 – Finanziamenti e oneri

Le iniziative derivanti dal presente protocollo non devono prevedere oneri a valere sugli ordinari capitoli di bilancio dell’Amministrazione penitenziaria.

I soggetti firmatari del presente protocollo s’impegnano a promuovere il finanziamento delle diverse iniziative.

Art.9 Comitato attuativo

Al fine di indirizzare, coordinare e monitorare le iniziative che saranno poste in essere per la realizzazione degli obiettivi indicati nel presente accordo, è costituito un Comitato attuativo composto da un rappresentante di ciascun soggetto firmatario.

La partecipazione al Comitato è a titolo gratuito e senza alcun onere per i soggetti firmatari.

Art. 10 Durata, rinnovi e recesso

Il presente protocollo ha durata quinquennale. Eventuali modifiche sono disposte conformemente alle norme di legge a cui le Amministrazioni firmatarie sono sottoposte.

È ammessa la facoltà di recesso, da esercitare mediante comunicazione avente valore legale inviata agli altri sottoscrittori, fermo restando che dovrà essere garantito il completamento delle eventuali iniziative già poste in essere.

Sottoscrivono il presente protocollo:

 

Il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Capo del Dipartimento, dott. Santi Consolo

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Presidente, dott. Stefano Bonaccini

L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Presidente, dott. Antonio Decaro

L’Associazione Italiana Biblioteche, Presidente, dott.ssa Rosa Maiello

 

(Allegato A modello di convenzione)

 

CONVENZIONE

 

tra

l’Ente/Comune di ………………..

e

La Direzione dell’Istituto penitenziario di ……………………………………..

Premesso che l’Ordinamento Penitenziario stabilisce che presso ogni Istituto penitenziario deve essere presente un servizio di biblioteca come risorsa significativa per la realizzazione del trattamento dei detenuti e degli internati; in particolare il D.P.R. 230/2000 (art. 21) prevede che tale servizio sia arricchito e potenziato

«anche attraverso intese con  biblioteche e centri di  lettura  pubblici presenti nel luogo  dove  è situato l’ istituto» e che i detenuti e gli internati siano favoriti quanto più possibile nella fruizione di tale servizio.

Visto

il protocollo di intesa siglato tra il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (DAP), la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, I’ Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI) in data _ _ _ _ _ _ _ _ _

Considerato

che scopo del servizio, e quindi della presente convenzione, vuole essere quello di favorire quanto più possibile l’accesso dei detenuti alle pubblicazioni delle biblioteche dell’istituto e del territorio, compatibilmente con le esigenze organizzative e di sicurezza della struttura penitenziaria; che l’iniziativa costituisce una forma di partecipazione della comunità esterna all’attività trattamentale,

 

Tra

L’Ente/ Comune di …..,…………………………..

e

la Direzione dell’Istituto penitenziario di …………………………..

 

si conviene quanto segue

È istituito un rapporto organico tra Servizio di Biblioteca gestito dall’Ente/Comune di ………………………… e il servizio di biblioteca all’interno dell’istituto penitenziario ……………………………………………………………

Tale rapporto si affianca alle diverse collaborazioni in atto tra l’istituto e le Associazioni, Enti, Istituzioni, personalità del mondo della cultura che già promuovono e realizzano iniziative culturali rivolte alla popolazione detenuta.

Ai sensi della presente convenzione, la Direzione Penitenziaria conserva la titolarità e responsabilità della biblioteca del carcere, collaborando sotto l’aspetto funzionale e organizzativo con il Servizio di Biblioteca del Comune.

Le Amministrazioni e gli enti di appartenenza dei soggetti esterni sono tenuti a garantire la copertura assicurativa INAIL contro gli infortuni e la copertura per la responsabilità civile al personale esterno impegnato nelle attività oggetto del presente accordo.

Saranno consentiti, previ i necessari controlli, l’ingresso e l’uscita del materiale librario e documentario e di ogni forma di documento a stampa o su supporto multimediale, se legalmente pubblicati, al/dal locale/i biblioteca.

La biblioteca del carcere fruirà di tutti i servizi e le risorse, umane, economiche, professionali, di coordinamento funzionale, attività e consulenza tecnico -biblioteconomica, supporto tecnologico per la informatizzazione, gestione amministrativa, in misura proporzionale alle risorse disponibili per il servizio di biblioteca sul territorio.

Il personale del/dell'(Ente/Comune), in accordo con la Direzione dell’Istituto e – in particolare – con i Funzionari giuridico -pedagogici, promuove lo sviluppo del servizio e fornisce ai detenuti incaricati e ad altri eventuali operatori il supporto per l’apprendimento di tecniche elementari di catalogazione e di gestione di una biblioteca di base.

La Direzione mette a disposizione i locali, arredi, attrezzature e il patrimonio librario e documentario già destinato al servizio di biblioteca.

L'(Ente/Comune), oltre alla competenza professionale per tutti gli aspetti biblioteconomici, si impegna a fornire la propria consulenza tecnica per la realizzazione – in collaborazione con i referenti informatici dell’Amministrazione penitenziaria – delle reti locali (LAN) e per la connessione alla rete territoriale (WAN) e al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’Istituto penitenziario.

L’/Il (Ente/Comune) si impegna a incrementare, nella misura delle proprie risorse disponibili, il patrimonio librario e documentario (libri, periodici, video, CD, ecc.).

Le iniziative derivanti dal presente accordo non devono prevedere oneri a valere sugli ordinari capitoli di bilancio dell’Amministrazione penitenziaria.

Il patrimonio librario già presente rimane di proprietà dell’Amministrazione Penitenziaria, quello fornito dall’ (Ente/Comune) viene concesso in comodato gratuito. La provenienza del materiale viene annotata sugli inventari.

È previsto il prestito interbibliotecario, su base di reciprocità, con le biblioteche del Sistema Bibliotecario (Territoriale/Comunale).

L’aggiornamento del patrimonio librario e documentario è affidato alla professionalità degli operatori del (Ente/Comune).

Le parti si impegnano a elaborare congiuntamente un regolamento per la fruizione del servizio (modalità di consultazione, prestito, eventuali altri servizi), compatibilmente con le esigenze organizzative e di sicurezza dell’Istituto penitenziario.

Periodicamente, almeno una volta l’anno, le persone incaricate del servizio per l’Ente/Comune e per l’Istituto penitenziario stileranno una relazione sull’attività svolta, con particolare riferimento al coinvolgimento dei detenuti nella organizzazione e nella fruizione del servizio, da sottoporre alle rispettive Direzioni, ai fini di una valutazione e di una migliore programmazione degli interventi necessari al potenziamento e miglioramento del servizio.

La presente Convenzione ha la durata di cinque anni dalla data della sottoscrizione, salvo dichiarazione scritta di recesso, almeno un mese prima della scadenza, da parte di una delle parti.

Ogni variazione in merito a quanto qui convenuto e stabilito sarà, di regola, preventivamente concordato e sottoscritto tra le parti, ad integrazione del presente provvedimento congiunto. Eventuali provvedimenti motivati da necessità e urgenza saranno tempestivamente comunicati alle parti interessate.

Tutto ciò premesso, sottoscrivono la presente Convenzione:

 

Per l’Istituto Penitenziario di

Il Direttore

Per il/I’ (Ente/Comune) di

(Presidente/ Sindaco)

 

Luogo e data

Protocollo d’intesa per la promozione e gestione dei servizi di biblioteca negli istituti penitenziari italiani

Il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria

la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani

l’Associazione Italiana Biblioteche

VISTI

– l’art. 27, terzo comma, della Costituzione italiana, che sancisce la finalità rieducativa della  pena;

– gli articoli 12 e 19 della L. 26 luglio 1975 n. 354 (“Norme sull’ordinamento penitenziario e  sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”), che prevedono  esplicitamente la presenza di una biblioteca in ogni Istituto penitenziario; – l’art. 21 del D.P.R. 30 giugno 2000 n. 230 (“Regolamento recante norme sull’ordinamento  penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”), in virtù del quale la biblioteca  deve essere costituita da libri e periodici scelti secondo criteri che garantiscano una equilibrata  rappresentazione del pluralismo culturale esistente nella società, assicurando ai soggetti in  esecuzione di pena un agevole accesso alle pubblicazioni presenti in biblioteca, oltre alla  possibilità di consultare altre pubblicazioni mediante l’attuazione di specifiche intese con  biblioteche e centri di lettura pubblici;

– l’art. 153 del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (“Conferimento di funzioni e compiti  amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della legge  15 marzo 1997, n. 59”), che assegna allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali, ciascuno nel  proprio ambito, il compito di provvedere alla promozione delle attività culturali, anche  attraverso forme di integrazione con le attività relative all’istruzione scolastica e alla  formazione professionale;

– gli artt. 2 e 3 della Legge 13 febbraio 2020, n. 15 “Disposizioni per la promozione e il  sostegno della lettura”, i quali prevedono: che il Piano nazionale d’azione per la promozione  della lettura contenga indicazioni per azioni volte a “promuovere la lettura negli istituti  penitenziari mediante apposite iniziative a favore della popolazione detenuta, con

particolare attenzione agli istituti penali per minorenni” (art. 2, punto 5, lettera c); che “i  comuni e le regioni, nell’esercizio della propria autonomia, compatibilmente con l’equilibrio  dei rispettivi bilanci, aderiscono al Piano d’azione attraverso la stipulazione di patti locali per  la lettura intesi a coinvolgere le biblioteche e altri soggetti pubblici, in particolare le scuole,  nonché’ soggetti privati operanti sul territorio interessati alla promozione della lettura” (art.3,  comma 1);

RICHIAMATI

– il rapporto “Education in prison”, approvato dal Consiglio d’Europa (Strasburgo, 1990),  dove si raccomanda che la biblioteca carceraria debba funzionare secondo gli stessi standard  professionali delle altre biblioteche della comunità; sia diretta da un bibliotecario  professionista; venga incontro a interessi e necessità di una popolazione differenziata dal punto  di vista culturale; offra libero accesso ai detenuti; fornisca una gamma di attività legate  all’alfabetizzazione e alla lettura;

– il Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche del 2022, laddove recita: “I servizi della  biblioteca pubblica sono erogati sulla base delle pari opportunità di accesso per tutti,

indipendentemente dall’età, dall’etnia, dal genere, dalla religione, dalla nazionalità, dalla  lingua, dallo status sociale e da qualsiasi altra caratteristica. Si devono fornire servizi e  materiali specifici a quegli utenti, ad esempio le minoranze linguistiche, le persone con  disabilità, quelle con scarse competenze digitali o informatiche, con un limitato livello di  alfabetizzazione, o le persone in ospedale oppure in carcere, che, per qualsiasi motivo, non  possono utilizzare i servizi e i materiali ordinari”.

DATO ATTO

– che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria promuove interventi trattamentali  finalizzati al reinserimento sociale della popolazione in esecuzione di pena, anche attraverso  la realizzazione di progetti e iniziative volte a favorire la promozione umana e culturale dei  soggetti reclusi; che deve essere incentivata la partecipazione delle componenti pubbliche,  private e del privato sociale più qualificate, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi  istituzionali;

– che i Comuni e le Regioni, come sancito nelle “Linee di politica bibliotecaria per le  Autonomie”, individuano nella cooperazione territoriale lo strumento per lo sviluppo  programmato dei servizi bibliotecari, e che la cooperazione deve basarsi sulla facoltà di  stabilire intese locali, per promuovere il coordinamento degli interventi, l’ottimizzazione delle  risorse economiche, la condivisione di strumenti, l’armonizzazione dei servizi, la promozione  delle attività di valorizzazione;

– che il sistema bibliotecario pubblico risponde al diritto primario di tutti cittadini a fruire di un servizio di informazione e documentazione efficiente, allo scopo di creare le condizioni  per il libero accesso alla conoscenza, al pensiero, alla cultura e alla informazione, basi per  l’esercizio pieno e consapevole dei diritti di cittadinanza;

– che le biblioteche pubbliche degli Enti Locali sono istituti culturali che, secondo le linee di  politica bibliotecaria per l’autonomia contenute nell’accordo della Conferenza delle  Regioni, Upi e Anci (gennaio 2004), assolvono, tra gli altri, a compiti di: informazione e  documentazione generale; diffusione del libro, della lettura e promozione della cultura e  della conoscenza; promozione dell’autoformazione e sostegno delle attività per l’educazione  permanente, anche in collaborazione con il sistema scolastico; inclusione sociale, attraverso  l’uso socializzato dei mezzi di informazione e comunicazione; integrazione delle categorie  svantaggiate, attraverso l’eliminazione degli ostacoli di ogni genere alla fruizione dei diversi  servizi;

– che le biblioteche pubbliche, e le biblioteche comunali in particolare, rappresentano  indispensabili presidi culturali per lo sviluppo delle comunità nello svolgere il ruolo di  luogo delle relazioni, spazio di conoscenza, di socialità, di comunità aperta e tollerante, su  misura di ogni età e generazione, indipendente dalle condizioni economiche, sociali, culturali  di chi le frequenta;

– che la collaborazione in un sistema integrato favorisce lo sviluppo di una cooperazione  territoriale per la crescita del ruolo delle biblioteche, l’integrazione dei servizi, la condivisione  della formazione e dei fini, la partecipazione in rete ai bandi di finanziamento; – che l’AIB, in base all’art. 2 del proprio Statuto, promuove l’organizzazione e lo sviluppo in  Italia delle biblioteche e di un servizio bibliotecario che tenga in considerazione le esigenze  dei cittadini, ricercando e promuovendo confronti e collegamenti con le forze sociali, culturali,  politiche, sindacali, economiche, imprenditoriali, nonché dell’istruzione e della ricerca per il  raggiungimento di tale obiettivo;

– che l’AIB, in forza del Decreto del Ministro della Giustizia del 7 gennaio 2013 risulta  annotata nell’elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni  non regolamentate, istituito ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 9 novembre 2007 n. 206;

– che le Parti ritengono fondamentale promuovere il valore della cultura come strumento per  il recupero sociale delle persone sottoposte a esecuzione penale, anche attraverso la  promozione del diritto alla lettura e all’accesso all’informazione, quali elementi in grado di  supportare il percorso di crescita personale e culturale, finalizzato alla piena realizzazione di  sé nei diversi ambiti di vita (famiglia, lavoro, contesto sociale);

– che le Parti intendono promuovere accordi di collaborazione tra le Amministrazioni locali – responsabili del servizio di pubblica lettura sul territorio – e le Direzioni degli istituti  penitenziari titolari della gestione del servizio di biblioteca interno al carcere; – che per il raggiungimento degli obiettivi del presente accordo appare necessario intervenire  partendo dalle situazioni presenti a livello locale, dove le relazioni tra i vari attori trovano  un’immediata concretezza operativa, nel rispetto dei differenti ruoli e competenze istituzionali  e che – sotto questo profilo – si ritiene che il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione  Penitenziaria abbia un ruolo centrale nell’individuazione e promozione delle esigenze dei  soggetti reclusi presso gli altri attori istituzionali,

TUTTO CIÒ PREMESSO

CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE:

Art. 1 – Oggetto dell’accordo 

Il presente accordo ha come oggetto la promozione e lo sviluppo del servizio di biblioteca  all’interno degli Istituti penitenziari italiani, attraverso azioni volte a favorire l’integrazione  con le biblioteche del territorio in collaborazione con le realtà locali.

Art. 2 – Linee guida IFLA 

Le parti assumono le “Linee Guida per i servizi bibliotecari ai detenuti” redatte dall’IFLA – International Federation of Libraries Associations and Institutions (versione italiana <https://www.aib.it/aib/cen/ifla/lsn.htm>) come punto di riferimento ottimale e ideale per la  progettazione e l’erogazione dei servizi di biblioteca negli istituti penitenziari italiani e come  obiettivo a cui tendere.

Art. 3 – Destinatari 

Il presente documento, nel rispetto delle rispettive competenze e autonomie, costituisce una  linea guida per i Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP), le  Direzioni degli Istituti penitenziari, le Amministrazioni regionali, comunali e per ogni altro  ente o agenzia responsabile dei servizi bibliotecari sul territorio, nonché per i rispettivi  responsabili e amministratori, per i bibliotecari ed i soggetti a qualsiasi titolo coinvolti in  progetti di promozione e sviluppo del servizio di biblioteca all’interno degli Istituti  penitenziari italiani.

Art. 4 – Accordi quadro e convenzioni 

Gli eventuali accordi quadro fra i Provveditorati Regionali dell’Amministrazione  Penitenziaria (PRAP) e le Amministrazioni regionali o gli Enti Locali di riferimento,  richiamano espressamente il presente protocollo conformandosi – fatte salve specifiche  esigenze di contesto – alle indicazioni dei successivi artt. 5 e 6.

Le convenzioni fra le Direzioni degli istituti penitenziari, le Amministrazioni e le realtà  territoriali locali recepiscono e declinano nella dimensione locale le specifiche esigenze di  contesto eventualmente individuate negli accordi quadro.

Le convenzioni di cui al comma 2 possono essere stipulate utilizzando anche lo schema tipo  allegato al presente accordo (allegato A).

Art. 5 – Funzione della biblioteca 

La biblioteca, nel quadro degli interventi trattamentali attuati negli istituti penitenziari, svolge  la funzione di centro informativo e di supporto all’apprendimento della comunità penitenziaria  e, compatibilmente con il regime detentivo cui sono individualmente sottoposti i soggetti  reclusi, garantisce ai propri utenti un accesso ampio e qualificato alla conoscenza,  all’informazione e alla cultura, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità,  lingua o condizione sociale.

Art. 6 – Attività 

Al fine di realizzare le funzioni del servizio bibliotecario penitenziario, gli accordi quadro e le  convenzioni di cui al precedente art. 4 saranno finalizzate a promuovere le seguenti attività:

✓ l’accesso al patrimonio librario e multimediale da parte dei detenuti, anche attraverso appositi sistemi di consultazione informatizzata del catalogo, che rispettino le misure di sicurezza che  i singoli Istituti penitenziari riterranno necessarie;

✓ il progressivo incremento del patrimonio librario e multimediale, tenendo conto della  composizione della popolazione detenuta e dei suoi bisogni di lettura e apprendimento, con il  concorso degli enti territoriali e attraverso iniziative congiunte di sensibilizzazione delle varie  componenti della filiera del libro a livello locale e nazionale;

✓ la valorizzazione degli aspetti multiculturali delle etnie presenti negli Istituti penitenziari,  attraverso la promozione e diffusione di testi di autori stranieri in lingua originale e bilingui; ✓ l’integrazione del servizio bibliotecario interno con le biblioteche del territorio, mediante  l’inserimento delle biblioteche penitenziarie nel circuito del prestito interbibliotecario  territoriale;

✓ la formazione professionale dei detenuti e del personale incaricato della conduzione del  servizio bibliotecario interno, attraverso interventi realizzati con il concorso degli enti del  territorio;

✓ la realizzazione di iniziative culturali quali incontri con l’autore, seminari su specifiche  tematiche, dibattiti con personalità della cultura etc, favorendo l’integrazione di tali iniziative  con il Progetto d’Istituto stilato dall’Area Trattamentale – titolare della gestione del servizio  di biblioteca interno – e le attività scolastico/formative presenti nel singolo Istituto.

Al fine garantire la massima efficacia della collaborazione fra il servizio bibliotecario  interno all’Istituto penitenziario e quello territoriale, il regolamento della biblioteca interna e  le procedure operative sono armonizzate – laddove possibile e nel rispetto delle norme di  sicurezza – con quelli delle biblioteche esterne coinvolte nella collaborazione.

I predetti accordi e convenzioni potranno prevedere la possibilità, per i detenuti  ammessi ai benefici previsti dall’ordinamento penitenziario vigente, di svolgere tirocini di  inserimento lavorativo finalizzati all’inserimento occupazionale.

I predetti accordi e convenzioni potranno – inoltre – contemplare l’avvio di servizi  bibliotecari specificamente rivolti al personale dipendente dell’Amministrazione  penitenziaria, prevedendo il coinvolgimento attivo delle parti interessate nella fase della loro  progettazione.

Art.7 – Soggetti esterni 

Nell’ambito delle predette convenzioni, i soggetti esterni appartenenti ai ruoli delle  amministrazioni locali e degli enti faranno ingresso negli Istituti penitenziari ai sensi dell’art.  17 o dell’art. 78 del vigente Ordinamento penitenziario.

Le Amministrazioni e gli enti di appartenenza dei soggetti esterni sono tenuti a garantire la  copertura assicurativa INAIL contro gli infortuni e la copertura per la responsabilità civile al  personale impegnato nelle attività oggetto del presente protocollo e/o degli  accordi/convenzioni che da esso deriveranno.

Art.8 – Finanziamenti e oneri 

Le iniziative derivanti dal presente protocollo non dovranno prevedere oneri a valere sugli  ordinari capitoli di bilancio dell’Amministrazione penitenziaria e degli altri soggetti  sottoscrittori.

I soggetti firmatari del presente protocollo s’impegnano ad individuare congiuntamente forme  di finanziamento delle diverse iniziative, anche in riferimento alla Legge 13 febbraio 2020 n.  15 “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”, che prevede che ogni 3 anni  venga adottato (tramite decreto del Ministero della Cultura) il Piano nazionale d’azione per  la promozione della lettura per la cui attuazione è istituito il Fondo per l’attuazione del Piano  nazionale d’azione per la promozione della lettura, gestito dal Centro per il libro e la lettura

Art.9 – Comitato attuativo 

Al fine di indirizzare, coordinare e monitorare le iniziative che saranno poste in essere per la  realizzazione degli obiettivi indicati nel presente accordo, è costituito un Comitato attuativo  composto da un rappresentante di ciascun soggetto firmatario.

La partecipazione al Comitato è a titolo gratuito e senza alcun onere per i soggetti firmatari.

Art. 10 – Durata, rinnovi e recesso 

Il presente protocollo ha durata quinquennale, eventuali modifiche sono disposte  conformemente alle norme di legge a cui le Parti firmatarie sono sottoposte. È ammessa la facoltà di recesso, da esercitare mediante comunicazione avente valore legale  inviata agli altri sottoscrittori, fermo restando che dovrà essere garantito il completamento  delle eventuali iniziative già poste in essere.

Sottoscrivono il presente protocollo:

Per il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Il Capo del Dipartimento Giovanni RUSSO (firmato digitalmente il 25.05.2023)

per la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Il Presidente Massimiliano FEDRIGA (firmato digitalmente il 23.06.2023)

per l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
Il Presidente Antonio DE CARO (firmato digitalmente il 01.06.2023)

per l’Associazione Italiana Biblioteche
Il Presidente Nazionale Rosa MAIELLO (firmato digitalmente il 26.05.2023)

Roma, 23/06/2023

(Allegato A modello di convenzione) 

C O N V E N Z I O N E

tra

l’Ente/Comune di ………………..

e

La Direzione dell’Istituto penitenziario di ……………………………………..

 

Premesso che l’Ordinamento Penitenziario stabilisce che presso ogni Istituto penitenziario  deve essere presente un servizio di biblioteca come risorsa significativa per la realizzazione  del trattamento dei detenuti e degli internati; in particolare il D.P.R. 230/2000 (art. 21) prevede  che tale servizio sia arricchito e potenziato «anche attraverso intese con biblioteche e centri di  lettura pubblici presenti nel luogo dove è situato l’istituto» e che i detenuti e gli internati siano  favoriti quanto più possibile nella fruizione di tale servizio.

Visto

il protocollo di intesa siglato tra il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (DAP), la  Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Associazione Italiana Biblioteche  (AIB) e l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI) in data ;

Considerato

che scopo del servizio, e quindi della presente convenzione, vuole essere quello di favorire  quanto più possibile l’accesso dei detenuti alle pubblicazioni delle biblioteche dell’istituto e  del territorio, compatibilmente con le esigenze organizzative e di sicurezza della struttura  penitenziaria; che l’iniziativa costituisce una forma di partecipazione della comunità esterna  all’attività trattamentale,

Tra

L’Ente/ Comune di ………………………………..

e

la Direzione dell’Istituto penitenziario di …………………………….

si conviene quanto segue

È istituito un rapporto organico tra Servizio di Biblioteca gestito dall’Ente/Comune di ………………………… e il servizio di biblioteca all’interno dell’istituto penitenziario ………………………………………………………………….

Tale rapporto si affianca o si integra alle eventuali diverse collaborazioni in atto, anche  attraverso il Patto locale per la lettura, tra l’Istituto penitenziario e le Associazioni, Enti,  Istituzioni, personalità del mondo della cultura che già promuovono e realizzano iniziative  culturali rivolte alla popolazione detenuta.

Ai sensi della presente convenzione, la Direzione Penitenziaria conserva la titolarità e  responsabilità della biblioteca del carcere, collaborando sotto l’aspetto funzionale e  organizzativo con il Servizio Biblioteca gestito dall’Ente/ Comune.

Il personale incaricato del/dell’(Ente/Comune) che – previa autorizzazione ex art.17 o 78 )  O.P., accede in Istituto, viene individuato come segue:

Il/L’(Ente/Comune) si impegna a garantire, almeno volte a settimana, la presenza in  Istituto di n. unità del personale autorizzato, che avrà accesso all’interno dell’Istituto,  nei reparti e nelle sezioni individuate con la Direzione dell’Istituto, nei seguenti giorni e orari:

Al di fuori di tali giorni e orari, gli operatori del/dell’(Ente/Comune) potranno accedere  nell’Istituto, nelle biblioteche e nelle diverse sezioni, per motivi del loro servizio, nei limiti  del seguente orario:

Mattina: dalle ore alle ore

Pomeriggio: dalle ore alle ore

La Direzione dell’Istituto si impegna a favorire la massima accessibilità possibile dei detenuti  alla biblioteca.

Allo scopo, il servizio di biblioteca, è articolato secondo le seguenti modalità ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………

Al servizio di biblioteca vengono destinati i locali di seguito descritti:

…………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………

Il personale del/dell’(Ente/Comune) che opera all’interno dell’Istituto si occupa del prestito  tra le diverse biblioteche di sezione, del prestito presso le sezioni dove non sia ancora presente  una biblioteca di sezione, e del prestito interbibliotecario con la/le altre biblioteche del  territorio. I detenuti scrivani di Biblioteca sono selezionati dalla Direzione di concerto con il  personale del/dell’Ente/Comune e collaborano a tali attività nei modi consentiti  dall’Ordinamento e dal Regolamento Penitenziario.

Le Amministrazioni e gli enti di appartenenza dei soggetti esterni sono tenuti a garantire la  copertura assicurativa INAIL contro gli infortuni e la copertura per la responsabilità civile al  personale esterno impegnato nelle attività oggetto del presente accordo.

Saranno consentiti, previ i necessari controlli, l’ingresso e l’uscita del materiale librario e  documentario e di ogni forma di documento a stampa o su supporto multimediale, se  legalmente pubblicati, al/dal locale/i biblioteca.

La biblioteca del carcere fruirà di tutti i servizi e le risorse, umane, economiche, professionali,  di coordinamento funzionale, attività e consulenza tecnico-biblioteconomica, supporto  tecnologico per la informatizzazione, gestione amministrativa, in misura proporzionale alle  risorse disponibili per il servizio di biblioteca sul territorio, in accordo con gli standard di  sicurezza individuati dall’Amministrazione penitenziaria.

Il personale del/dell’(Ente/Comune), in accordo con la Direzione dell’Istituto e – in particolare  – con i Funzionari giuridico –pedagogici – promuove lo sviluppo del servizio e fornisce ai  detenuti incaricati e ad altri eventuali operatori il supporto per l’apprendimento di tecniche  elementari di catalogazione e di gestione di una biblioteca di base.

La Direzione mette a disposizione i locali, arredi, attrezzature e il patrimonio librario e  documentario già destinato al servizio di biblioteca.

Il/L’(Ente/Comune), oltre alla competenza professionale per tutti gli aspetti biblioteconomici,  si impegna a fornire la propria consulenza tecnica per la realizzazione – in collaborazione con  i referenti informatici dell’Amministrazione penitenziaria – delle reti locali (LAN) e per la  connessione alla rete territoriale (WAN) e al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN),  compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’Istituto penitenziario.

L’/Il (Ente/Comune) si impegna a incrementare, nella misura delle proprie risorse disponibili,  il patrimonio librario e documentario (libri, periodici, video, CD, ecc.).

Le iniziative derivanti dal presente accordo non devono prevedere oneri a valere sugli ordinari  capitoli di bilancio dell’Amministrazione penitenziaria.

Il patrimonio librario già presente rimane di proprietà dell’Amministrazione Penitenziaria,  quello fornito dall’ (Ente/Comune) viene concesso in comodato gratuito. La provenienza del  materiale viene annotata sugli inventari.

È previsto il prestito inter bibliotecario, su base di reciprocità, con le biblioteche del Sistema  Bibliotecario (Territoriale/Comunale).

L’aggiornamento del patrimonio librario e documentario è affidato alla professionalità degli  operatori del/dell’(Ente/Comune).

Le parti si impegnano a elaborare congiuntamente un regolamento per la fruizione del servizio  (modalità di consultazione, prestito, eventuali altri servizi), compatibilmente con le esigenze  organizzative e di sicurezza dell’Istituto penitenziario.

Periodicamente, almeno una volta l’anno, le persone incaricate del servizio per  del/dell’(Ente/Comune), unitamente ai referenti del personale penitenziario, stileranno una  relazione sull’attività svolta, con particolare riferimento al coinvolgimento dei detenuti nella  organizzazione e nella fruizione del servizio, da sottoporre alle rispettive Direzioni, ai fini di  una valutazione e di una migliore programmazione degli interventi necessari al potenziamento  e miglioramento del servizio.

La presente Convenzione ha la durata di cinque anni dalla data della sottoscrizione, salvo  dichiarazione scritta di recesso, almeno un mese prima della scadenza, da parte di una delle  Parti.

Ogni variazione in merito a quanto qui convenuto e stabilito sarà, di regola, preventivamente  concordato e sottoscritto tra le Parti. Eventuali provvedimenti motivati da necessità e urgenza  saranno tempestivamente comunicati alle Parti interessate.

Tutto ciò premesso, sottoscrivono la presente Convenzione:

Per l’Istituto Penitenziario di

Per il/l’(Ente/Comune) di

Luogo e data

AIB Puglia – Assemblea dei Soci 30 ottobre 2024

A tutti gli associati e amici dell’AIB – Sezione Puglia

È convocata l’Assemblea regionale degli associati Puglia per il giorno 29 ottobre 2024, alle ore 23.59 in prima convocazione, e per il giorno 30 ottobre 2024, alle ore 16.30 in seconda convocazione, in presenza presso la Sala didattica della Biblioteca Civica “Pietro Acclavio” – via Salinella 31 – Taranto, con il seguente ordine del giorno:

Relazione del presidente AIB Puglia: Programma delle attività e budget di previsione per l’anno 2025
Proposte e suggerimenti delle associate e degli associati.
Varie ed eventuali
L’Assemblea sarà preceduta alle ore 15.30 dal seminario tenuto dalla Dott.ssa Lucia Vitaletti :

“Biblioteche in carcere: l’esperienza romana”.

Integrazioni o variazioni al programma vi saranno prontamente comunicati.

La chiusura dei lavori è prevista per le ore 18.30

Si ricorda che, in base all’art. 16 dello Statuto vigente dell’AIB, possono partecipare all’Assemblea generale tutti gli associati di cui all’art. 4 che siano in regola con il versamento della quota associativa alla data di convocazione della stessa.

Ricordiamo che in occasione dell’assemblea sarà possibile provvedere all’iscrizione all’ AIB, e nello spazio espositivo appositamente allestito si potranno acquistare pubblicazioni professionali AIB disponibili in sezione a prezzo agevolato per gli associati.

Agli associati in regola con l’iscrizione sarà rilasciato attestato di partecipazione.

Alcune informazioni sul seminario

Lucia Vitaletti aprirà l’assemblea condividendo l’esperienza maturata all’interno del Servizio Biblioteche in Carcere, concentrandosi sul confronto tra il servizio offerto all’interno delle strutture penitenziarie e quello svolto al di fuori di esse. La sua analisi metterà in evidenza le peculiarità dell’ambiente carcerario, soffermandosi sulle difficoltà e le opportunità specifiche di tale contesto. Inoltre, rifletterà sui pregiudizi comuni associati alla realtà carceraria, confrontandoli con le dinamiche reali affrontate quotidianamente dal servizio. Saranno menzionati anche gli Istituti di Roma dove il servizio è attivo, con uno sguardo alle esperienze di altre città italiane.

La Presidente, Domenica Di Cosmo

Bari, 29/09/2024
prot. 35/2024

Gruppo di studio sulle biblioteche carcerarie

Programmazione 2025

Il Gruppo di studio si impegna alla realizzazione di attività imperniate sul confronto con il DAP – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con le amministrazioni penitenziarie locali e più in generale con gli altri attori istituzionali e non attivi nella promozione della lettura. Tali attività saranno finalizzate alla promozione dell’applicazione del “Protocollo d’Intesa per la promozione e gestione dei servizi bibliotecari negli istituti penitenziari” sul territorio nazionale.

Il gruppo di studio, anche grazie alla presenza al proprio interno di associati impiegati in maniera continuativa nell’attuazione di progetti di valorizzazione dei servizi delle biblioteche penitenziarie, coltiverà il mantenimento dei rapporti con le maggiori Istituzioni bibliotecarie attive nel Paese, promuovendo:

  • attività di sviluppo e progettazione – in accordo con Osservatorio Formazione – dell’offerta formativa espressamente dedicata ai bibliotecari che intendano occuparsi di Biblioteche carcerarie;
  • incontri periodici tesi a valorizzare i progetti e le azioni di promozione della genitorialità in carcere e presso gli Istituti a custodia attenuata per detenute madri (ICAM) quali, Nati per leggere (cui AIB partecipa in qualità di ente promotore), Mammalingua. Storie per tutti nessuno escluso o quelle dell’Associazione Bambini senza sbarre.

Il gruppo intende inoltre provvedere, attraverso opportune collaborazioni, alla traduzione delle IFLA Guidelines for Library Services to Prisoners (4th Edition).

Periferie nella città: lettura e biblioteche in carcere

Periferie nella città: lettura e biblioteche in carcere: atti del 3. Convegno nazionale dell’Associazione biblioteche carcerarie. 23-24 settembre 2005, Treviso, Seminario vescovile.
A cura di Cristina Celegon e Francesca Ghersetti. Roma: AIB Sezione Veneto, 2007. 165 p. ISBN 978-88-7812-168-3

Verbale Assemblea Regionale AIB Sicilia

All’Assemblea Regionale AIB sezione Sicilia tenutasi in data 30 ottobre 2018 presso la Biblioteca comunale di Gravina di Catania, il presidente dottoressa Paola Cappè ha iniziato con i saluti ai presenti:

  • Cappè Paola
  • Sapienza Maria Grazia
  • Danzè Antonina
  • Di Stefano Cinzia
  • Maugeri Maria Concetta

 

Dopo i saluti  e i ringraziamenti ai responsabili della biblioteca comunale  che  ospitata la riunione, la presidente Cappè  presenta  le azioni che AIB Sicilia intende porre in essere nell’anno 2019, ovvero:

  • Formazione e aggiornamento professionale del personale di biblioteca con attività diffuse sul territorio per facilitarne la partecipazione;
  • Diffusione della consapevolezza tra i bibliotecari dell’importanza dell’attestazione delle competenze;
  • Attenzionare e sollecitare alla Regione Siciliana la proposta di legge, per fare si che si trasformi in legge regionale, facendo riferimento a Maria Grazia Sapienza, in quanto co-promotrice nella precedente presidenza, per far sì che l’iter giunga a termine nel più breve tempo possibile e si faccia una legge quadro da completare con il regolamento;
  • Individuare collegamenti con assessorati regionali, locali e Università, con AIB Sicilia per porre in essere stage formativi in biblioteca, tramite convenzioni e protocolli d’intesa;
  • Sviluppo di una campagna di informazione e consapevolezza sul ruolo della biblioteca pubblica, così come affermato nell’ultimo congresso nazionale AIB: innovativa, creativa, inclusiva;
  • Verificare la possibilità di partecipazione con partner nazionali o locali a progetti e bandi di sviluppo per iniziative legate alle biblioteche, alla promozione della lettura e della cultura in senso ampio.

 

Si è posta particolare attenzione al ruolo sociale delle biblioteche, del loro impatto sul territorio, riscontrando ancora resistenza al cambiamento, all’adeguamento a quanto di nuovo è richiesto in termini di ruoli della biblioteca pubblica, ovvero, appunto, il suo essere innovativa, creativa, inclusiva.

A tal proposito si è parlato di attività ancora non molto diffuse all’interno delle biblioteche, come il gaming.

Si sta lavorando per  concretizzare la collaborazione tra AIB e Ministero della Giustizia, in forza del “diritto-principio”alla lettura e l’accesso all’informazione come aspetti fondamentali, nelle azioni di reinserimento sociale dei detenuti, e dato che l’AIB ha tra i suoi obiettivi l’organizzazione e lo sviluppo delle biblioteche e dei servizi bibliotecari, si stanno ponendo le basi per un accordo che miri alla “promozione e allo sviluppo del servizio di biblioteca al’interno delle carceri, attraverso azioni volte a favorire l’integrazione con le biblioteche del territorio, in collaborazione con le realtà locali”

Le attività in programma già in fase di preparazione per il 2019 sono le seguenti:

  1. Corsi di formazione in collaborazione con il MIUR
  2. Corso di biblioteconomia di base
  3. Biblioteche in carcere e detenuti in biblioteca
  4. Fuori Classe alternanza “scuola-lavoro” in biblioteca
  5. Nati per Leggere
  6. Collaborazioni con UNIPA e UNICT

 

Alle ore 11.00, la seduta è tolta. Del che è scritto e letto il presente verbale.

 

Il Segretario                                                                                               Il Presidente

Cinzia Di Stefano                                                                                       Paola Cappè

 

Campania Libri – Festival della Lettura e dell’Ascolto – Edizione 2023

L’Associazione Italiana Biblioteche – sezione Campania partecipa con un ricco programma di libri, arte e musica al “Campania Libri – Festival della Lettura e dell’Ascolto” che si terrà dal 5 all’8 ottobre 2023 negli spazi del Palazzo Reale a Napoli.

Scopri le nostre attività e vieni a farci visita nel nostro BIBLIOHUB, siamo nel cortile delle carrozze di Palazzo Reale.

Programma

EVENTI
https://campanialibrifestival.it/programma-edizione-2023/

LABORATORI
https://campanialibrifestival.it/laboratori-edizione-2023/

 

  • GIOVEDÌ 5 OTTOBRE

TAZEBAO. BIBLIOTECA MURALE DIGITALE
a cura di SILVIA CAMPANILE Presidente Associazione ‘LEGGERE PER’
BIBLIOHUB – 10.00 – 12.00

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “STORIA DI UNA BAMBINA FARFALLA DI GAZA” I BAMBINI CI INSEGNANO A VOLARE
Progetto di coesione sociale promosso dall’associazione culturale ‘NUOVE OFFICINE’ in collaborazione con l’associazione culturale ‘MINECREATIVE’
BIBLIOHUB – 11.00 – 12.00

VIVERE LA BIBLIOTECA: LA LETTURA IN CARCERE presentazione e premiazione del contest ‘CACCIATORI DI LIBRI: INCONTRO TRA AUTORI E LETTORI’
A seguire la presentazione del volume ‘CONVERSAZIONI PENITENZIARIE. PER UN’ETICA DELLA GIUSTIZIA’ con CARMELO CANTONE, GIUSEPPE FERRARO, ANTONELLA CILENTO e MASSIMO ADINOLFI, Coordina MARIA PIA CACACE
SALA COERENZA – 12.45 – 14.00

INCONTRI DI LETTURA MAMMA LINGUA (ETÀ 0-6)
BIBLIOHUB – 16.00 – 18.00

 

  • VENERDÌ 6 OTTOBRE

TAZEBAO. BIBLIOTECA MURALE DIGITALE
a cura di SILVIA CAMPANILE Presidente Associazione ‘LEGGERE PER’
BIBLIOHUB – 10.00 – 12.00

INCONTRI DI LETTURA MAMMA LINGUA (ETÀ 0-6)
BIBLIOHUB – 11.15 – 12.30

SOTTO IL PESO DELLO ZUCCHERO A VELO: BIBLIOTECHE AGILI ED ESERCIZI DI SOFT SKILLS
Incontro con VIVIANA VITARI, autrice di ‘COME FARE COWORKING IN BIBLIOTECA’ e ‘COME ALLENARE LE SOFT SKILLS DEL BIBLIOTECARIO’
SALA COERENZA – 12.45 – 14.00

NOI VOGLIAMO LEGGERE” – Laboratorio di lettura ad alta voce (età 13-16 )
In collaborazione con l’associazione ‘DONNE DI CARTA’, a cura di TERESA LUCENTE e GIOVANNA MARRONE
BIBLIOHUB – 16.15 – 17.30

TRA LE PAGINE DI UN LIBRO
Presentazione della mostra SEGNALIBRI D’ARTISTA
con PIO MANZO Presidente AIB CAMPANIA e MASSIMO BIGNARDI Direttore Artistico MUSEO FRaC BARONISSI
BIBLIOHUB – 19.30 – 20.30

 

  • SABATO 7 OTTOBRE

Presentazione ‘ZOMBIE FOR LIFE’
Incontro con ‘CLUB RAGAZZI’ di ‘A.GE ACERRA ODV’. Fumetto di GABRIELE ACUNZO
BIBLIOHUB – 10.00 – 11.00

INCONTRI DI LETTURA MAMMA LINGUA (ETÀ 0-6)
BIBLIOHUB – 11.15 – 12.30

Presentazione ‘LA BARRICATA DELLE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI’
Introduce MARIA PIA CACACE
intervengono FRANCESCO AMORETTI, ANTONIO BASSOLINO, NINO DANIELE, ANTONELLA OSSORIO
Modera ANTONIO FERRARA
BIBLIOHUB – 11.00 – 12.00

LETTURE AD ALTA VOCE
a cura delle volontarie dei circoli LAV di NAPOLI e CICCIANO
BIBLIOHUB – 15.00 – 16.00

Incontro con FABRIZIO CAPUANO
Presentazione del volume ‘L’ECCEZIONE CHE DA’ LA SPERANZA’ con LINDA IACUZIO Presidente dell’associazione ‘SEBEZIA ONLUS’ e MARIA PIA CACACE
BIBLIOHUB – 17.00 – 18.00

 

  • DOMENICA 8 OTTOBRE

LA PUBBLICA LETTURA IN CAMPANIA E LA RIGENERAZIONE URBANA
Intervengono i referenti di alcune biblioteche della CAMPANIA, coordinati da MARIA PIA CACACE
SALA VISIBILIA – 10.00 – 11.15

RACCONTI IN MUSICA PER TUTTI I BAMBINI (età 3-10)
con il cantastorie VITO PALAZZO
BIBLIOHUB – 10.00 – 11.15

Presentazione del volume ‘TI HO SEGUITO… ORA TI INSEGUO’ di MAURO GIANCASPRO
Introduce PIO MANZO
Intervengono ALDO PUTIGNANO, DINO FALCONIO
Modera MADDALENA VENUSO
BIBLIOHUB – 11.00 – 12.30

INCONTRI DI LETTURA MAMMA LINGUA (ETÀ 0-6)
BIBLIOHUB – 15.00 – 17.30

Presentazione del progetto
TUTTINLIBRO: CRESCERE CON LA LETTURA ACCESSIBILE
a cura dell’Associazione Italiana Biblioteche
SALA VISIBILIA – 16.30 – 17.45

Presentazione del volume ‘FUORI LUOGO’ di FRANCESCO CASABURI
Introduce GINO AVETA
Letture di ANDREA AVAGLIANO
Musiche di VITO PALAZZO
BIBLIOHUB – 17.30 – 18.30

Letture teatralizzate ‘FAVOLE TRA FANTASIA E VERITÀ (età 3-10)
a cura dell’APS MARGHERITA
BIBLIOHUB – 18.30 – 19.30

 

L’accesso al festival è gratuito, per le modalità di partecipazione agli eventi consultare il link: https://campanialibrifestival.it

 

Verbale CER 19 gennaio 2018

Verbale riunione CER Sicilia del 19 gennaio 2018

 

Il giorno 19 gennaio 2018, via Skype, si è svolta, alle ore 19:00, la riunione del CER dell’AIB Sezione Sicilia, con il seguente ordine del giorno:

  1. Approvazione del programma corsi formazione 2018
  2. Varie ed eventuali

Sono presentii (via Skype): Paola Cappè, Maria Grazia Sapienza, Giuseppina Vullo, Rosa Angela Anzalone

Risulta assente: Giuseppe Pennisi.

Si aprono i lavori, indicando come segretario della seduta Paola Cappè.

Si passa al primo punto all’o.d.g.

Dopo ampia ed articolata discussione si approva il programma corsi di formazione 2018 come di seguito indicato:

  1. CORSO CATALOGAZIONE

Vincenza Zacco

CataniaPalermo

Corso base -16 ore- per chi non ha mai catalogato e deve entrare in un circuito SBN o BR

Corso avanzato su applicativo SBN Web- da 36 a 45 ore- sulla base delle conoscenze pregresse

 MOSTRE VIRTUALI

Weston Paul Gabriele

CataniaPalermo

Ore 9.0018.00

Corso sulla realizzazione di mostre virtuali per promuovere il patrimonio culturale della biblioteca

 

  1. PROGETTAZIONE ATTIVITA’DI LETTURA PER BAMBINI E RAGAZZI

Paola Cappè e Francesca Mignemi

CataniaPalermo

Ore 9.0018.00

Corso di base sulla progettazione di attività di lettura per bambini e ragazzi

Educare alla lettura per fare della lettura un’abitudine e una strategia di crescita

 

  1. MAMMA LINGUA PER L’INTEGRAZIONE

Giovanna Malgaroli e Graziella Favaro

Siracusa Palermo

Ore 9.0018.00

Corso Mamma lingua -Lingue e alfabeti in una realtà multiculturale

  1. IL SERVIZIO DI REFERENCE IN BIBLIOTECA

Devid Panattoni 

Catania Palermo

Ore 9.0018.00

Attività di consulenza, informazione e orientamento che i bibliotecari svolgono con gli utenti

 

  1. METODOLOGIA E TECNICHE COMPILAZIONE PORTFOLIO

Patrizia Luperi

CataniaPalermo

Ore 10.0018.00

Attività di consulenza, informazione e orientamento per la compilazione portfolio al fine dell’iscrizione iscritti  nell’elenco dei bibliotecari in AIB,  associazione rappresentativa a della professione bibliotecaria a livello nazionale  (art. 26 D.lgs. n. 206/2007)..

  1. CATALOGAZIONE LIBRO ANTICO

CataniaPalermo

Ore 9.0018.00

  1. INCONTRI SU DD E RELTIVI NETWORK NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Rosa Angela Anzalone

CataniaPalermo

Ore 9.0018.00

Le sedi dei corsi sono indicative in quanto è possibile prevedere alternative se naturalmente si riesce a concretizzare un numero adeguato di partecipanti.

Si passa al secondo punto all’o.d.g.  e dopo ampia ed articolata discussione si approvano le seguenti attività da svolgere nel 2018:

  1. Presentazione proposta di legge sulle biblioteche al Governo Regionale Siciliano;
  2. Presentazione proposta protocollo d’intesa per iniziative condivise allo sviluppo dei servizi bibliotecari e alla promozione della lettura all’Assessorato Beni Culturali Regionale Siciliano;
  3. Mostra itinerante nuova bibliografia Nati per Leggere, Paola Cappè-Provvidenza Mogavero
  4. Presentazione in Sicilia del BiblioHub: periferie in movimento
  5. Indagine sulle biblioteche siciliane intese come servizio alla comunità (biblioteca sociale) e rilevamento ricadute sul territorio delle attività promosse;
  6. Incremento servizi bibliotecari in carcere come da protocollo AIB con Ministero Grazia e Giustizia DAP;
  7. Attività con SOROPTIMOST come da accordo nazionale con AIB

Alle ore 20.15 , non essendovi altri punti da discutere, la seduta è tolta .

Il Presidente AIB Sez. Sicilia

Paola Cappè

Libri salvati – edizione 2020

1933-2020

La felicità della libertà di espressione (omaggio a Rodari e a Sepùlveda)

L’Associazione italiana biblioteche promuove, da domenica 10 a sabato 17 maggio 2020, la seconda edizione di Libri salvati, rassegna annuale di letture pubbliche da libri bruciati dai nazisti nei roghi di Berlino e altre città della Germania il 10 maggio 1933.

Chiediamo alle biblioteche, alle scuole, a tutti gli istituti culturali di offrire anche quest’anno una piccola testimonianza, ad esempio registrando e pubblicando sui loro siti o sui loro canali social letture di brevi citazioni da uno a scelta dei libri che furono vittime di quegli incendi.

L’elenco degli autori dei libri bruciati è riportato nella pagina di Wikipedia dedicata a quella vicenda.

Ai libri bruciati nel 1933 vi chiediamo inoltre di aggiungere un breve brano a scelta dalle opere di altri due autori: Gianni Rodari e Luis Sepúlveda.

L’Assemblea generale degli Associati AIB aveva programmato di dedicare l’edizione 2020 di questa rassegna a Gianni Rodari nel centenario della nascita e di intitolarla La felicità della libertà di espressione proprio in omaggio al grande maestro che, come scrisse Italo Calvino, “sapeva sbizzarrire la sua fantasia con la più felice leggerezza”, le cui opere negli anni Cinquanta venivano bruciate negli oratori. Poi, il 16 aprile 2020, è morto per COVID-19 Luis Sepúlveda, l’autore cileno che ci ha narrato e fatto amare le storie della foresta amazzonica e ci ha insegnato a volare per mezzo di un gatto e una gabbianella, l’intellettuale che fu amico di Salvador Allende che fu torturato, imprigionato e costretto all’esilio dal regime di Pinochet. Ci sembra doveroso rendere omaggio anche alla sua figura di intellettuale e militante per la libertà e per l’ambiente.

Vi chiediamo di compilare il modulo con pochi elementi: nome della biblioteca o dell’Istituto, breve descrizione dell’iniziativa, link alla registrazione (o alle registrazioni, se ve ne sono più d’una); nome e qualifica di chi ha compilato il modulo.

È giusto evocare felicità e leggerezza in una fase così drammatica della nostra storia, con tante vite spazzate via senza neppure ricevere il conforto di un abbraccio dei propri cari e nel pieno di una crisi economica dalle prospettive incerte che pesa sul presente e sul futuro delle comunità?

Noi crediamo di sì, crediamo che per questo ci sono le biblioteche: per coltivare la memoria, la libertà di pensiero e di espressione, il confronto delle idee e delle culture, il valore della lettura, della scrittura, della conoscenza e dell’immaginazione grazie a cui anche l’esperienza del più cupo dolore può trasformarsi in elaborazione creativa, nuova consapevolezza del proprio essere nel mondo e, forse, ritrovato desiderio di condividere e riprendere il cammino.

«E nel buio sorrido alla vita, quasi fossi a conoscenza di un qualche segreto incanto in grado di sbugiardare ogni cosa triste e malvagia e volgerla in splendore e felicità»[1].

[1] Rosa LUXEMBURG, Lettera dal carcere femminile di Breslavia a Sonja Liebknecht, 1917. Pubblicata per la prima volta da Karl Kraus su “Die Fackel” nel luglio 1920. Ripubblicata con il titolo Un po’ di compassione. Con testi di Karl Kraus, un’ignota lettrice della Fackel, Franz Kafka, Elias Canetti, Joseph Roth. Milano, Adelphi, 2007.

Maratona di Lettura “Il Veneto Legge” ed. 2022

Maratona di Lettura 2022 – VI edizione

Venerdì 30 Settembre si svolge la sesta della Maratona Regionale di Lettura 2022 ‘IL VENETO LEGGE’

Ideata e promossa dall’Assessorato alla cultura della Regione del Veneto, dalla sezione regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche AIB, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, MIUR Veneto, in collaborazione con l’Associazione Editori Veneti, l’Associazione Italiana Editori e l’Associazione degli Editori, l’Associazione Librai Italiani– Confcommercio Veneto e il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrari SIL – Confesercenti Veneto, la Maratona di lettura “Il Veneto legge” è una manifestazione che mette insieme gli educatori e tutti gli attori della filiera del libro per promuovere la lettura e i libri e capace di coinvolgere scuole, biblioteche, librerie, case editrici, lettori professionisti e non solo, si rivolge a tutti i cittadini con l’obiettivo di contribuire a rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa e riconosciuta.

La Maratona di lettura “Il Veneto legge” ha il patrocinio del MIC Ministero della Cultura.

L’obiettivo dell’iniziativa è “leggere insieme”, ovunque e ad alta voce e condividere questa passione.

La seste edizione vede un ampio coinvolgimento del territorio, con un migliaio di eventi organizzati in tutta la regionale: dalle biblioteche, alle scuole, alle librerie, con appuntamenti non stop di letture come alla Biblioteca di Jesolo, dove si legge il 30 settembre dalle 9 alle 23; apericena con le favole, come a Grezzana in provincia di Verona, e ancora la tombola letteraria a Bressanvido in provincia di Vicenza, il 5 ottobre; le passeggiate/staffette letterarie a Follina, Susegana, Pieve di Soligo in provincia di Treviso. A Venezia tra le proposte la Fondazione Querini Stampalia organizza ‘La Maratona di lettura a tempo di rap’, con il primo appuntamento sabato 1 ottobre; e ancora tanti gli appuntamenti legati al centenario della nascita di Luigi Meneghello(1922 – 2007) e al cinquantesimo della morte di Dino Buzzati (1906 – 1972), tra i temi principali proposti per questa edizione, insieme alla letteratura di montagna e di collina proposta attraverso autori veneti e libri che parlano del Veneto.

Venerdì 30 settembre 2022 e nelle successive settimane “Il Veneto legge” nei luoghi deputati ma anche nelle case private, nei luoghi delle istituzioni e nelle case di riposo, in carcere o in un parco, negli esercizi commerciali o anche on line; si leggerà per i bambini, gli adulti, per chi legge e chi ancora non ha imparato, per i lettori forti e i non-lettori, per affermare il valore sociale della lettura.

“La Maratona di lettura prosegue – spiega l’assessore regionale Cristiano Corazzari. Il successo delle scorse edizioni, anche in piena emergenza Covid-19, ha dimostrato quanto la società stia mutando anche per quanto riguarda le pratiche di lettura. Come sempre il nostro testimone principale è “il libro” e, per l’edizione 2022, forti di quanto fatto e sperimentato, valorizzeremo ulteriormente la rete per condividere la lettura e la necessità di promuoverla.

La lettura e la sua promozione rappresentano oggi ancor più un bene prezioso per tutti noi – prosegue Corazzari – Come ogni anno rinnovo l’invito a partecipare numerosi, ad organizzare eventi e proporre contenuti per dare spazio alla lettura, prezioso strumento di conoscenza, di crescita, di educazione e di piacere”.

E’ un segnale forte per ribadire l’importanza della lettura e della sua promozione: l’obiettivo da sempre è leggere ‘insieme’, ovunque e ad alta voce, e condividere questa passione.

Ogni anno la ‘Maratona di lettura’ coinvolge prima di tutto scuole, biblioteche, librerie, ma anche tutti i cittadini e cittadine che amano i libri. Si leggerà con i bambini, ma anche per adulti, anziani e ragazzi.

Come sempre il focus della Maratona di lettura suggerisce autori veneti e libri che parlano del Veneto. I temi principali che guideranno le letture per questa edizione saranno la letteratura di montagna e di collina nelle sue più ampie e ardite declinazioni, più alcuni anniversari letterari di scrittori veneti.

‘Montagna e Collina’ intese come luoghi d’incontro, scambio tra le popolazioni e meta di grandi passeggiatori, scalatori, viaggiatori. La Montagna come confine che divide, lega e collega,  terreno di imprese sportive che ci insegna il  senso del limite. La Collina come luogo di raccordo tra la montagna e la pianura, come osservatorio di diversi orizzonti, come microclima adatto alla coltivazione e alla cura del paesaggio. Queste tematiche saranno affiancate poi da altri sottotemi. I centenari regionali di Luigi Meneghello(1922 – 2007), Alvise Zorzi (1922 – 2016), Attilio Carminati (1922 – 2013), Paolo Barbaro (1922 – 2014) e il 50° della morte di Dino Buzzati (1906 – 1972).

Durante il periodo estivo e per tutto il mese di settembre, come ‘riscaldamento’ in vista della  Maratona, si sono svolti e si stanno svolgendo appuntamenti in tutto il Veneto e online a cura di ‘Leggere per Leggere’. Ci saranno letture, dibattiti, approfondimenti e conversazioni, con la partecipazione di editori, operatori culturali, insegnanti, lettori professionisti e volontari.

La Maratona di lettura del 30 settembre 2022 sarà poi, come per le edizioni precedenti, un momento di grande visibilità per le biblioteche, scuole, librerie, lettori, gruppi di lettura e l’occasione per parlare di promozione della lettura tout court.

Per coloro che hanno in programma di organizzare un evento all’interno della Maratona di Lettura 2022 è possibile inserirlo nella sezione ‘MARATONA’ del sito www.ilvenetolegge.it

La Maratona di lettura 2022, con il programma costantemente aggiornato, si può seguire su www.ilvenetolegge.it e sulla pagina www.facebook.com/IlVenetolegge  #ilvenetolegge2022

TEMI della ‘Maratona di lettura 2022’ in dettaglio:

 “Montagne care, voi non mi mentite –
non mi mandate via, né mai fuggite.”
E. Dickinson 

La montagna rappresenta confine naturale dei territori che attraversa, ma è anche luogo d’incontro, di scambio tra le popolazioni che la lambiscono. Attorno ai confini si sono consumati scontri sanguinosi ricuciti con il bisogno di tempo, ma si sono pure scritte pagine memorabili che hanno cantato l’amicizia tra i popoli. La montagna ci ricorda con la sua magnificenza il senso del limite cui gli uomini devono guardare con rispetto. È pure territorio di grande imprese sia dal punto di vista sportivo che escursionistico. La montagna ci affascina e molti scrittori, viaggiatori e giornalisti le hanno dedicato pagine intense.

A partire dalle suggestioni di Dino Buzzati (di cui quest’anno ricorre il cinquantenario della morte) la maratona di lettura “Il Veneto legge” affronta la letteratura di montagna e di collina; i lettori saranno invitati ad avventurarsi sulle pagine più impervie per poi scendere a velocità vertiginose, a farsi cullare dalla dolce linea dei colli per vagabondare tra prose e versi. Si riempiranno gli occhi, leggendo, di uno dei paesaggi che caratterizza la nostra regione, pronti a scoprire poi dal vero le bellezze che gli artisti hanno cantato.

 

OLTRE LA COLLINA E’ MAGIA 

L’andare da un mondo che conosciamo
a uno di muta meraviglia
è come l’ansia di un bimbo
la cui visuale è una collina.
Oltre la collina è magia
e ogni cosa sconosciuta,
ma il segreto compenserà
la scalata solitaria?
E. Dickinson 

Il paesaggio collinare rappresenta una delle peculiarità del territorio Veneto. La linea dolce delle colline, spartiacque tra la pianura e la montagna, è stata rappresentata della pittura, la fotografia e cantata da molti poeti e scrittori. Luogo di ristoro, e di escursioni a portata di tutti, è meta accogliente di gite fuori porta e luogo in cui negli anni si sono sviluppate colture importanti. Una bibliografia sul paesaggio collinare come stimolo per la conoscenza del patrimonio di risorse naturali, culturali, paesaggistiche (compresi i sentieri), storiche rappresentato dai colli veneti presenti in diverse province del Veneto: Padova (Colli Euganei), Treviso (Colline del Prosecco dì Coneglìano e Valdobbiadene, Montello e Colli Asolanì), Verona (Colline del Garda, Colline Moreniche, Colline della Valpolicella, Colline della Valpantena, Torrìcelle, Colline dell’Est veronese) e Vicenza (Colli Berìci, Colline della fascia delle Prealpi Vicentine, Colline della fascia Pedemontana).

 

Hanno collaborato alla redazione delle bibliografie:
Bibliografia sulla bibliografia di montagna: Biblioteche Bellunesi_ Biblioteca Civica Sospirolo, Biblioteca Civica Longarone, Biblioteca Comunale Calalzo.
Bibliografia sulla letteratura di collina: Sistema Bibliotecario del Vittoriese.
Bibliografia su Dino Buzzati: Biblioteca del Centro Studi Buzzati.

Maggiori informazioni e bibliografia sul sito: www.ilvenetolegge.it

 

Interventi CNBS al Salone del Libro di Torino

19/05/2022 (ore 16:00-17:00) Biblioteche scolastiche: dinosauri o investimento per il futuro?
21/05/2022 (15:30-16:30) Insegnanti e bibliotecari sulla strada della formazione permanente
22/05/2022 (ore 15:15-16:15) Le Bibliotechine di Zia Mariù: Un’ esperienza innovativa di promozione del libro e della lettura di inizio secolo
23/05/2022 (12:45-13:45) Educare alla lettura in carcere
23/05/2022 (14:30-18:30) International meeting for the 50th anniversary of the death of S.R. Ranganathan (1892-1972). Ranganathan’s multiple facets = Le molte faccette di Ranganathan

Linee guida per la formazione continua AIB

a cura dell’Osservatorio Formazione (OF) AIB

Abstract

1. Premessa

1.1 Quadro legislativo europeo
1.2 Quadro legislativo nazionale

2. Standard formativi e Standard professionali

2.1 Unità di competenza
2.2 Obiettivi formativi e valutazione dei risultati di apprendimento
2.3 Tipologie della formazione continua AIB e punti ECVET
2.3.1 Equivalenza ECTS e ECVET
2.3.2 Calcolo dei punti ECVET per apprendimento non formale
2.4 Modalità didattiche e qualità dei corsi AIB
2.5 Disegno dei Corsi AIB
2.6 Corsi in partenariato con Enti terzi
2.7 Responsabilità del docente, del direttore del corso, del facilitatore

3. Procedure di attestazione dei risultati di apprendimento informale e non formale

3.1 Attestazione dei risultati di apprendimento non formale
3.2 Attestazione di risultati di apprendimento informale
3.2.1 Servizio di supporto nella costruzione del portfolio
3.2.2 Servizio di attestazione delle competenze.

4. Rendicontazione e attestazione

Appendice I: Unità di competenza

  1. Amministrazione, accessioni e sviluppo delle raccolte
  2. Analisi e controllo bibliografico
  3. Conservazione, manutenzione e restauro delle raccolte
  4. Servizi al pubblico
  5. Management
  6. Biblioteca 2.0
  7. Legislazione

Appendice II: Portfolio

Appendice III: Rubrica di valutazione

Allegati: Modelli vari


Abstract

Competenze: I Corsi AIB sono basati sul sistema delle competenze che i soci devono ottenere come risultato di apprendimento (formale, non formale, informale). Tali standard devono ora essere formulati in termini di unità di competenza (standard professionali), risultati dell’apprendimento (standard formativi) e modi per identificare, verificare, attestare e certificare tali apprendimenti (standard di riconoscimento e certificazione).

Qualifiche e Crediti: Il processo politico europeo di applicazione della formazione continua ha portato parallelamente allo sviluppo dei diversi livelli delle qualifiche (Raccomandazione European Qualification Framework (EQF) e dei punti per il trasferimento e l’accumulo dei crediti (European Credit Vocational Education and Training (ECVET). Per la formazione continua AIB si propone di usare la misura di un punto ECVET per 25 ore di carico di lavoro (uguale a ECTS).

Portfolio: I risultati dell’apprendimento nella formazione continua AIB sono basati sulle competenze della Norma UNI 11535 Qualificazione delle professioni per il trattamento dei dati e dei documenti e sulle 7 Aree formative AIB a queste correlate. Il Portfolio è lo strumento che dà l’evidenza delle competenze acquisite.

Qualità dei corsi: La qualità dei Corsi AIB (apprendimento non formale) deve rispettare gli Indicatori di qualità dei Corsi AIB. I criteri di uniformità strutturale e di qualità dell’offerta formativa sono essenziali per tutte le Sezioni, anche al fine di comparare i risultati delle prove di valutazione e le attestazioni di competenze/crediti rilasciate dalle Sezioni.

Partenariati: I partenariati intendono fornire un quadro generale di cooperazione tra AIB ed Enti terzi, ai fini del trasferimento dei crediti sulla base di protocolli di intesa (MOU) che esplicitano e condividono gli stessi criteri di AIB per la qualità, la valutazione dell’apprendimento, il riconoscimento e l’attestazione.


Torna su


1. Premessa

Lo scenario nazionale ed internazionale in cui si colloca l’Offerta formativa AIB è quello della formazione continua. Infatti le esigenze della formazione non possono più limitarsi a quelle attuate prima dell’accesso al lavoro, che avvengono di solito in ambito universitario, ma devono prevedere un processo formativo continuo (chiamato apprendimento permanente), che viene attuato in ambienti formali, informali e non formali ed è basato sulle competenze.

1.1 Quadro legislativo europeo

La formazione continua è diventata necessaria dopo che il Consiglio Europeo [1] di Lisbona, nel 2000, ha fissato come obiettivo strategico per l’Europa il miglioramento della qualità del lavoro e della coesione sociale attraverso la crescita del capitale intellettuale di competenze che ciascun professionista ha ed è tenuto a mantenere aggiornato.

Nel 2001 la Commissione Europea [2] ha definito l’apprendimento permanente come segue:

“Qualsiasi attività di apprendimento, avviata in qualsiasi momento della vita, volta a migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale”

Il processo politico europeo di applicazione della formazione continua ha portato parallelamente allo sviluppo dei diversi livelli delle qualifiche con la Raccomandazione European Qualification Framework (EQF) ed allo sviluppo dell’European Credit Vocational Education and Training (ECVET) [3]. L’European Qualification Framework (EQF), ha l’obiettivo “di istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle qualifiche e i rispettivi livelli, sia per la formazione generale e superiore sia per l’istruzione e la formazione professionale”. ECVET (Fig. 1) può essere inteso nei termini di un sistema di accumulazione di punti (crediti) e di trasferimento di unità di competenza (units of learning outcomes Vedi Glossario). Ha due obiettivi: consente di 1) validare (rendere trasparenti) e 2) far riconoscere (capitalizzare) i risultati di apprendimento di soggetti tra differenti contesti formali, non formali ed informali di formazione continua. Le unità ECVET sono ancorate al sistema di livelli di qualifiche dell’European Qualification Framework ed alle Unità di competenza (anche chiamate Area di Attività ADA) collegate ai risultati dell’apprendimento (o Learning outcomes). Una componente importante del sistema europeo di crediti ECVET comprende il processo di valutazione dei risultati dell’apprendimento e di validazione delle competenze che consente il riconoscimento e trasferimento dei crediti.

ecvet

Fig. 1: ECVET

1.2 Quadro legislativo nazionale

Oggi il Governo italiano, in ritardo, sta procedendo verso la costruzione di un sistema nazionale di certificazione di qualifiche professionali e di competenze correlate, a cominciare dalle indicazioni degli articoli della legge 92/2012 [4], della legge 4/2013 [5] e del decreto legislativo 13/2013 [6]. Le Regioni sono invece partite prima, alcune a cominciare dal 2002: quindi siamo in una fase di transizione, in cui i sistemi regionali hanno predisposto i loro sistemi di profili e competenze che non sono ancora confluiti in un unico sistema nazionale di registro e certificazione delle competenze. Per avviare l’integrazione del Sistema nazionale con le Reti territoriali, la Conferenza Unificata Stato Regioni del 20 dicembre 2012 ha riguardato le politiche per l’apprendimento permanente e gli indirizzi per l’individuazione di criteri generali e priorità per la promozione e il sostegno alla realizzazione di reti territoriali [7].

Il contesto legislativo per l’apprendimento permanente che è stato delineato a partire dal 2012 ha lo scopo di integrare tre sistemi 1) quello della formazione, 2) quello del lavoro e 3) quello della professione – sistemi che come sappiamo finora non hanno collaborato – per costruire il Sistema nazionale per il riconoscimento e l’accumulo delle competenze.

Per ottenere l’integrazione dei tre sistemi, tutti gli attori coinvolti devono applicare degli standard di riferimento che sono centrati sulle competenze. Gli standard sono tre (Fig. 2):

Standard Formativi: obiettivi di apprendimento della formazione continua, che devono essere descritti come risultati di apprendimento riferiti ad Unità di competenza, collegati ai livelli EQF e valutati secondo processi e criteri fissati, con i punti (crediti) ECVET associati all’Unità di competenza.

Standard Professionali: Questi saranno descritti nel Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualifiche professionali. I bibliotecari sono attualmente considerati in diversi repertori: la “Norma UNI 11535:2014 Figura professionale del bibliotecario — Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”, il Repertorio ISFOL ed i Profili di diverse Regioni [8].

Standard di riconoscimento e certificazione: processi e attori coinvolti nella attestazione, valutazione e certificazione delle competenze. Il riferimento è al D.Lgs.13/2013 che definisce gli Enti Titolari che possono delegare la certificazione a Enti titolati tra quelli previsti dalla Legge ma ancora mancano le circolari interministeriali di attuazione. Le Linee Guida CEDEFOP [9] definiscono per questi standard le procedure previste a livello europeo.

sistema_competenze

Fig. 2: Standard che compongono il sistema delle competenze

Il sistema delle competenze rappresenta un cambio di paradigma rispetto all’organizzazione per discipline.

Le competenze hanno due caratteristiche distintive:
Riconoscimento: devono essere riconoscibili da tutti gli attori che operano nel settore;
Verificabilità: devono essere osservabili attraverso un comportamento che ne permetta la verifica.

Le Linee Guida per la Formazione continua AIB si concentrano sugli Standard Formativi e gli Standard Professionali, basandosi sulla L.4/2013. Come Standard professionali vengono considerate le 7 Aree dell’Osservatorio Formazione; come Standard formativi sono considerati gli obiettivi di apprendimento (le conoscenze e le capacità previste per ciascuna Area) insieme alla valutazione del loro raggiungimento. Gli Standard di riconoscimento e certificazione sono tuttora in fase di completamento (come ad esempio il Repertorio nazionale previsto dalla legislazione D.Lgs.13/2013).


Torna su


2. Standard formativi e Standard professionali

Gli standard educativi/formativi descrivono le conoscenze e capacità che le persone devono ottenere come risultato di apprendimento (formale, non formale, informale) e stabiliscono come verificare tali apprendimenti. Tali standard devono ora essere formulati in termini di unità di competenza (standard professionali) e risultati dell’apprendimento (standard formativi).

Nota Bene: non sono più usati la disciplina, la notorietà del docente, le ore di lezione, il ruolo lavorativo come prova delle competenze. Gli Standard formativi che sono stati tradizionalmente formulati in termini di input (discipline, contenuti dei programmi, docenti e metodi d’insegnamento) ora sono basati sul sistema delle competenze: conoscenze e capacità correlate ad unità di competenza che devono essere verificabili e riconoscibili.

In assenza di un Repertorio unico nazionale formulato in termini di unità di competenza, AIB adotta le Aree formative OF correlate al riferimento delle competenze UNI come standard formativi.

L’Osservatorio formazione dell’AIB opera ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 2, lettera d) della L. 14 gennaio 2013 n. 4 in qualità di comitato tecnico scientifico dedicato alla pianificazione dell’offerta formativa diretta agli Associati. Come previsto dall’art. 9 del vigente Statuto AIB, l’Art. 10 del Regolamento di iscrizione prescrive che la formazione continua costituisce un dovere dell’Associato. Al fine della verifica quinquennale dell’iscrizione, gli Associati sono tenuti a documentare la partecipazione a iniziative formative quali corsi, seminari, incontri, congressi, conferenze, viaggi di studio, attività culturali e ogni altra iniziativa volta all’aggiornamento e alla qualificazione professionale.

Nello scenario della formazione continua, le parole chiave sono:
unità di competenza – e non discipline
obiettivi di apprendimento o risultati che si vogliono ottenere con il corso
● trasparenza e comparabilità di capacità e conoscenze.

2.1 Unità di competenza

La competenza nel nuovo quadro legislativo non è più “conseguenza” del ruolo lavorativo – cioè non basta svolgere un ruolo per dimostrare di avere la competenza – bensì la competenza è una caratteristica della persona, che va resa però visibile e va continuamente aggiornata. Le competenze rappresentano gli elementi essenziali che definiscono la figura professionale del bibliotecario.

Gli standard professionali proposti dalle Linee Guida per la Formazione continua AIB includono le Unità di competenza (o formazione), le capacità e le conoscenze. Queste competenze fanno riferimento alla Norma UNI 11535:2014 Qualificazione delle professioni per il trattamento dei dati e dei documenti ed alle Unità di competenza dettagliate da OF in 7 Aree.
Le unità di competenza, intese come aggregati di capacità e conoscenze per svolgere attività professionali devono avere un risultato osservabile e misurabile.

Le unità di competenza (o formazione) sono state indicate dall’Osservatorio Formazione in 7 aree:
1. Amministrazione, accessioni e sviluppo delle raccolte
2. Analisi e controllo bibliografico
3. Conservazione, manutenzione e restauro
4. Servizi al pubblico
5. Management
6. Biblioteca 2.0
7. Legislazione

Ciascuna unità di competenza (correlata alle corrispondenti competenze della Norma UNI) deve essere descritta con le capacità e le conoscenze adeguate al livello del corso:

1) le capacità, ossia i processi cognitivi del professionista che sono necessari per mettere in pratica le conoscenze in ambiti professionali. Le capacità riguardano i processi cognitivi ed attuativi afferenti ad ogni singola unità di competenza e devono essere introdotte dalla locuzione di “essere in grado di”. Le capacità sono a diversi livelli cognitivi di complessità ed autonomia crescente (definiti dalla Tassonomia di Bloom e dai Descrittori EQF) e tra le capacità occorrerà distinguere tra:
○ capacità esecutive (basate su memorizzazione di nozioni e automatismi);
○ capacità di analisi (Presentare/sintetizzare/riassumere/descrivere/descrivere in contesti diversi situazioni/fenomeni/casi/ sapersi adattare basandosi su regole);
○ capacità di risolvere problemi (Analizzare/identificare lacune nella conoscenza/scelte sbagliate/limiti/Risolvere problemi con innovazione).

2) le conoscenze, ossia i saperi professionali. Le conoscenze riguardano i saperi di riferimento del professionista e sono introdotte dalla locuzione “conoscere”. Le conoscenze possono caratterizzarsi in base al loro grado di astrazione e specializzazione, come:
○ conoscenze fattuale (Elencare/Sintetizzare/Classificare/Ordinare)
○ conoscenze concettuali(Descrivere/Interpretare/Sperimentare/Spiegare/Giudicare)
○ conoscenze approfondite (Applicare/Eseguire/Costruire).

L’EQF è basato sulla tassonomia di Bloom e comprende una gerarchia di verbi per stabilire obiettivi formativi misurabili e chiari. Per i Corsi AIB occorrerà stabilire almeno tre livelli: corso di base, corso intermedio, corso avanzato.

Livello di riferimento: Corso di Base
Le competenze definite di base sono le competenze che consentiranno ad un professionista di eseguire una serie di compiti tecnici, sia individualmente che come parte di un team multidisciplinare. Ha una conoscenza fattuale che include la comprensione di diverse questioni giuridiche e tecniche relative in generale alla cura del patrimonio culturale.

I verbi per un corso di base sono: elencare, descrivere, definire, distinguere, identificare, riconoscere, acquisire, ecc. (Categorie tassonomiche di Bloom 1)

Livello di riferimento: Corso Intermedio
Le competenze intermedie sono le competenze che consentiranno ad un professionista di pianificare e monitorare l’esecuzione di progetti/settori di biblioteca, di coordinare team di progetto e di cooperare con una serie di stakeholdeeri interni ed esterni alle biblioteche.

I verbi per un corso intermedio sono: tradurre, trasformare, rappresentare, applicare, generalizzare, collegare, scegliere, sviluppare, organizzare, utilizzare, adoperare, trasferire, ristrutturare, classificare, ecc.(Categorie tassonomiche di Bloom 2-3)

Livello di riferimento: Corso avanzato
Le competenze avanzate sono le competenze che consentiranno ad un professionista di mantenere una visione strategica, per comprendere le sfide emergenti per le biblioteche, e di prendere decisioni informate di finanziamento e distribuzione delle risorse per far fronte a queste sfide .

I verbi per un corso di approfondimento sono: [applicare], analizzare, criticare, confrontare, raccontare, trasmettere, creare, modificare, documentare, pianificare, proporre, produrre, sviluppare, formulare, modificare, ecc. (Categorie di Bloom 4-5)

le Unità di competenza AIB con le conoscenze e capacità attese, insieme al metodo di valutazione sono elencate in Appendice I.

2.2 Obiettivi formativi e valutazione dei risultati di apprendimento

La formazione continua AIB si basa sull’importante rapporto tra obiettivi di apprendimento di determinate Unità di competenze e valutazione del loro raggiungimento (risultati di apprendimento RdA). Questi due ‘pilastri’: unità di competenze e risultati di apprendimento, lavorano insieme per determinare l’intero flusso del corso.

Gli obiettivi di apprendimento (o RdA) sono il risultato atteso dai corsi e devono essere specifici, osservabili e valutabili. Per ogni corso devono essere descritti come capacità di saper applicare le conoscenze relative all’unità di competenza e adeguati al livello del corso (di base, intermedio, avanzato).

Le metodologie di valutazione dell’apprendimento sono allineate agli obiettivi formativi, scegliendo le più adeguate per misurare il loro raggiungimento. Si deve sviluppare un percorso di apprendimento – con una didattica attiva che allinea la lezione, le risorse formative, i compiti da assegnare per definire il percorso che meglio faciliti i partecipanti nel raggiungimento degli obiettivi formativi. Coerentemente alla necessità della valutazione dell’apprendimento occorre un colloquio o un lavoro finale che possa evidenziare, secondo criteri e metodi fissati in anticipo nella rubrica di valutazione, la capacità di saper applicare le conoscenze e capacità.

Per ogni unità di competenza (formativa), gli standard dovranno includere gli elementi che seguono:

RIF. UNI Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili
compiti individuali e di gruppo)

Nei Corsi intermedi e avanzati occorre prendere in considerazione inoltre il riconoscimento dei requisiti previsti per essere ammessi al Corso, per accertare il possesso di capacità e conoscenze relative al raggiungimento degli obiettivi formativi del Corso.

La prova da realizzare per la valutazione dell’apprendimento è orale o pratica e va precisata e completata in fase di accertamento dei bisogni e disegno del corso, insieme alla rubrica di valutazione ( Vedi Appendice III per un modello di rubrica) che i partecipanti al Corso devono conoscere e condividere all’inizio del Corso.

2.3 Tipologie della formazione continua AIB e punti ECVET

I processi formativi della formazione continua AIB sono classificati con apprendimento formale, non formale, informale e vengono quantificati coi punti ECVET.

ECVET è un quadro tecnico per il trasferimento, il riconoscimento e, se del caso, l’accumulazione di punti associati ai risultati dell’ap­prendimento per Unità di competenza, identificate nelle sette Aree formative dell’Osservatorio Formazione[10] e carico di lavoro per ottenere i risultati.

Per i punti ECVET associati ad ogni Unità di competenza, coerentemente al quadro legislativo europeo e nazionale, questi saranno attribuiti e dichiarati come requisiti minimi.

Per quanto riguarda gli ambiti formativi, possiamo individuare le seguenti tipologie (Tabella 1):

Processo formativo Attività formativa Competenze e/o ambito attestazione
Apprendimento non formale Corsi con attestazione delle competenze OFC-AIB
Corsi di aggiornamento OFC-AIB
Seminari OFC-AIB
Partecipazione a convegni, congressi, seminari, viaggi di studio Corsi AIB o partenariati o riconosciuti
Corsi di formazione Corsi con cui AIB non ha accordi di riconoscimento
Apprendimento informale Attività didattica e/o responsabilità scientifica Docenza, responsabilità scientifica, facilitazione, tutoraggio, mentoring ecc.
Aggiornamento da attività professionale “On the job” dimostrabile
Attività di studi e ricerche Pubblicazioni: articoli, monografie, opere in Miscellanea, interventi in occasione di convegni ecc.
Cariche istituzionali e incarichi associativi Associato eletto in organismi AIB (CEN, CER, Probiviri); Associato che svolge attività a supporto di AIB (Osservatori, Commissioni, Gruppi di studio, incarichi su delega etc.)
Apprendimento formale Corsi master di I e II livello (in presenza e a distanza)

Corsi singoli

Corsi di specializzazione erogati da Università

Dottorati di ricerca

Corrispondenza tra Unità di competenza universitarie e Unità di competenze AIB; Equivalenza tra ECTS e ECVET

 Tabella 1: Tipologie di apprendimento

2.3.1 Equivalenza ECTS e ECVET
Gli ECTS per l’università non indicano il tempo ma il carico di lavoro! Per ogni singola attività di apprendimento il carico di lavoro consiste nel tempo teorico nel quale si ritiene che un discente medio possa ottenere i risultati di apprendimento indicati ed include il tempo in aula, lo studio indipendente, il tempo di esercitazioni ed altre attività formative, il tempo per la valutazione finale.

Per un discente impegnato nella formazione continua ECVET calcola in un anno 60 crediti equivalenti ai CFU ECTS delle università.

Per l’università, 1 credito equivale a 25 ore di carico di lavoro.

Per ECVET 1 credito può andare da 25 a 30 ore.

La formazione continua AIB propone di usare la stessa misura degli ECTS di 25 ore di carico di lavoro[11] anche per ECVET per facilitare l’accumulo dei crediti nel portfolio individuale tra apprendimento formale, non formale ed informale.

2.3.2 Calcolo dei punti ECVET per apprendimento non formale
Al fine di rendere più agevole il calcolo dei punti ECVET da attribuire alle singole attività formative proposte dalle Sezioni, ricordiamo che il credito è impiegato per quantificare il carico di lavoro di appendimento tenendo conto sia delle ore di didattica “in presenza” sia di quelle necessarie per lo studio individuale (autoapprendimento) e per le attività formative.

Carico di lavoro: è lo sforzo necessario per acquisire conoscenze, competenze, abilità necessarie per l’Unità formativa.

Il rapporto tra il numero di ore attribuite all’attività didattica in presenza sulle 25 totali di un credito formativo ECVET può variare a seconda dei livelli del corso e delle attività previste. Si può andare dai seminari (1 ora corrisponde ad un impegno totale di 1 ora), alla lezione teorica (in genere, con un rapporto di 1:3 tra ore di lezione ed impegno individuale), all’esercitazione in laboratorio (a 2 ore possono corrispondere ulteriori 2 ore di impegno individuale per un totale di 4 ore).

In maniera esemplificativa, ad un corso di base che prevedesse 100 ore in presenza (lezioni teoriche con laboratorio) potrebbero corrispondere complessivamente circa altrettante ore 100 di carico di lavoro, per un totale di 8 punti ECVET. Nel computo vanno considerate anche le ore utilizzate per le verifiche e la produzione di elaborati.

Nei corsi intermedi ed avanzati, il carico di lavoro autonomo e studio indipendente è maggiore, fino a raggiungere i ⅔ del carico complessivo. Si suggerisce, nella fase di disegno del corso, di valutare nel complesso il carico di lavoro necessario per raggiungere l’obiettivo formativo ed il conseguente rapporto tra le ore di autoapprendimento e quelle di presenza in aula (ove previste).

Premesso, infatti, che l’unità di misura della formazione, universalmente riconosciuta e utilizzata, è comunque il ECVET (credito formativo), l’attribuzione dei crediti, compresi tra un minimo e un massimo, viene completamente slegata dal dato della durata del corso esclusivamente temporale (che comunque rimane tra i criteri di valutazione) e fa seguito alla valutazione complessiva dell’evento sulla base di criteri oggettivi predeterminati, secondo la tipologia dell’evento stesso. A tal fine viene richiesto al responsabile del corso e al soggetto promotore/organizzatore dell’attività formativa in caso di enti terzi di precisare in sede di domanda di accreditamento la presenza dei requisiti che rispondono ai criteri di valutazione predeterminati, anche attraverso l’allegazione della documentazione prescritta dalla scheda AIB. Ciò consente di valorizzare al meglio la qualità della attività formativa e incentivare la formazione continua.

2.4 Modalità didattiche e qualità dei corsi AIB

La qualità dei Corsi AIB deve rispettare gli Indicatori di qualità dei Corsi AIB[12] . I criteri di uniformità strutturale e di qualità dell’offerta formativa sono essenziali per tutte le Sezioni, anche al fine di comparare i risultati delle prove di valutazione e le attestazioni di obiettivi d’apprendimento rilasciate dalle Sezioni.

Senza costruire steccati rigidi, ogni processo formativo, nella sua forma integrata di Unità di competenza-obiettivi di apprendimento-crediti ECVET ed al loro riconoscimento, dovrebbe contenere almeno le seguenti modalità didattiche e le funzioni in vario modo collocate nel piano formativo in base agli argomenti e al programma del corso:

DIDATTICA FUNZIONI PRIMARIE NOTE
Lezione frontale in presenza Inquadramento della problematica professionale,concetti principali conoscenze La lezione può anche essere registrata e caricata sulla piattaforma, per essere fruita anche in modalità asincrona
Lavoro di gruppo (focus, brain storming, condivisione su compito, ecc.) Comprensione delle problematiche e individuazione dei nodi professionali dall’esperienza

Metacognizione e analisi

Saper applicare le conoscenze apprese

Saper lavorare in gruppo

Lavoro di gruppo: discussione aperta e regolata su piattaforma Apprendimento per scambio di esperienze sul campo

Integrazione al follow up

Produzione di elaborati
Lavoro individuale: lavoro su compito ed esercitazioni su piattaforma Studio individuale autonomo

Autovalutazione

Autoapprendimento

 

Disponibilità materiali e risorse di approfondimento

Forum e risorse nella piattaforma e-learning AIB  e nel WLG TRIO

Produzione di elaborati

Auto-apprendimento Studio individuale autonomo

Autovalutazione

Autoapprendimento

Disponibilità materiali e risorse di approfondimento

Corsi sul WLG-TRIO

 

Apprendimento collaborativo Comunità di apprendimento: studio di gruppo e costruzione collaborativa di conoscenza attraverso lo scambio di expertise tra i corsisti Forum e risorse nella piattaforma e-learning AIB

2.5 Disegno dei Corsi AIB

Ogni corso AIB è composto di quattro fasi:
● analisi dei bisogni e disegno del corso
● erogazione e fruizione del corso
● valutazione e follow up del corso
● prova finale e attestazione dell’apprendimento
Queste quattro fasi sono da considerare interconnesse nel ciclo del corso e vanno descritte nella scheda descrittiva del corso AIB: si decidono gli obiettivi formativi da raggiungere, si disegnano e realizzano delle attività didattiche (materiale didattico, lezioni, esercizi) adeguate per facilitare il raggiungimento degli obiettivi, e si propongono le modalità di valutazione che possono rendere trasparenti ed evidenti le conoscenze e capacità apprese.

Il disegno dei corsi AIB deve basarsi sul sistema delle competenze (Unità di competenza, obiettivi/risultati di apprendimento, valutazione e punti ECVET) a partire dall’analisi del fabbisogno.

Analisi del fabbisogno: La prima cosa da fare quando si progetta un corso è quello di analizzare i bisogni del contesto con attenzione. Il risultato più importante dell’indagine sul fabbisogno è quello di stabilire scopo ed obiettivi/risultati formativi desiderati. In alcuni casi, coinvolge la raccolta di informazioni aggiuntive. Tutte queste informazioni saranno utilizzate per prendere le decisioni necessarie sul corso.

L’indagine serve a chiarire lo scopo del Corso, partendo da un’analisi del contesto:
● Quali aspettative AIB colloca su questo corso o il programma di formazione in genere?
● Quale scopo persegue con il corso la Sezione AIB?
● Quale scopo viene perseguito per la professione?
● Quale scopo viene perseguito per il miglioramento del servizio alla società?

Il sistema delle competenze: Consentono di dare unità al corso in tutte le sue fasi: dal disegno del corso alla sua fruizione e valutazione finale. Devono essere misurabili con indicatori visibili dell’apprendimento durante il corso ed alla fine. Definiscono le attività e le risorse che sono previste durante il corso, adeguate ai diversi livelli del corso . Nel disegno del corso basato sulle competenze si va all’indietro o “backwards”:
● Quali sono le competenze che si vogliono ottenere alla fine del corso?
● In cosa i partecipanti saranno diversi alla fine del corso? Cosa dovranno essere capaci di fare?
● Quale metodologia didattica è più adatta per raggiungere gli obiettivi formativi?

Modalità di valutazione: Nel disegno dei corsi AIB occorre descrivere come sarà valutato il corso, le singole Unità, il successo dei discenti (cioè il raggiungimento degli obiettivi formativi), il feedback interno (partecipanti, docenti, Sezione AIB, ecc.), feedback esterno.

I docenti devono predisporre una rubrica di valutazione che è uno strumento di valutazione utilizzato per misurare l’apprendimento e che dovrà essere comunicata ai discenti nell’introduzione al Corso. Rubriche ben progettate sono utili a discenti e docenti perché definiscono le aspettative per i compiti chiaramente, misurano lo sviluppo delle competenze (ad esempio, il pensiero metacognitivo, il problem-solving, capacità trasversali di comunicazione, ecc.) e valutano gli obiettivi di apprendimento.

La riflessione sul raggiungimento degli obiettivi formativi può essere attuata con diverse possibili modalità di valutazione. I docenti dovrebbero prevedere più momenti di valutazione, per capire come facilitare i partecipanti a raggiungere gli obiettivi formativi.

I tipi di valutazione da prendere in considerazione sono:
● sommativa,
● formativa,
● feedback tra pari,
● auto-valutazione e
● soddisfazione dei partecipanti.

La valutazione sommativa è quella che avviene alla fine del corso (ad esempio esame, prova finale). Questo tipo di valutazione avviene spesso sotto forma di quiz, test o esame.
La valutazione formativa avviene durante l’erogazione e fruizione del corso in tempo reale, per aiutare docenti e partecipanti ad identificare quanto si stia imparando. La valutazione formativa è in realtà una pratica didattica, perché può essere integrata nella attività di apprendimento senza realmente sentirsi come una valutazione.
Il questionario di soddisfazione dei partecipanti alla fine del corso dà informazioni sulla percezione degli studenti per gli aspetti che vengono considerati di qualità del corso. Il questionario di soddisfazione non identifica se gli obiettivi formativi siano stati raggiunti e non può essere utilizzato per valutare l’apprendimento.
L’autovalutazione nei corsi richiede obiettivi, linee guida, e il supporto del docente per garantire che gli studenti diano un input giusto per il proprio lavoro.

E’ importante che i controlli e le riflessioni guidate dai docenti garantiscano che l’auto-valutazione sia un processo di apprendimento per i partecipanti ed un aiuto nella valutazione dell’apprendimento per il docente.

2.6 Corsi in partenariato con Enti terzi

I partenariati intendono fornire un quadro generale di cooperazione tra AIB ed Enti terzi, ai fini del trasferimento dei crediti sulla base di protocolli di intesa (MOU) che condividono criteri per la qualità, la valutazione, il riconoscimento e l’attestazione. I partner si accordano su meccanismi comuni per l’identificazione, la convalida e riconoscimento delle Unità di competenza e dei risultati di apprendimento. Nel MOU c’è la progettazione di un sistema reciproco di trasferimento di crediti.

AIB può aderire, nel contesto di MOU specifici in qualità di partner, a corsi proposti da terzi (master universitari, corsi erogati da enti privati etc.). Occorre definire ed accordarsi sui requisiti che una proposta didattica deve necessariamente avere affinché possa essere considerata una proposta di “qualità AIB”.

Nel sistema delle competenze ECVET, le unità di competenza ed i risultati dell’apprendimento conseguiti in un contesto sono valutate e, se la valutazione è positiva, sono successivamente trasferite verso un altro contesto.

La discussione sulle esperienze di questi primi mesi sul partenariato ed il patrocinio evidenziano che la problematica è molto complessa.

Come criterio generale AIB deve chiedersi:
● Qual e’ l’obiettivo/gli obiettivi di apprendimento del percorso formativo?
● Come le attività formative sono allineate al raggiungimento degli obiettivi formativi?
● Quali competenze specifiche vanno identificate/attestate?

Il patrocinio viene concesso da AIB ad iniziative diverse da quelle formative (seminari, convegni, congressi, presentazioni di libri etc.).

Per il trasferimento di crediti tra due partner (o di un discente in mobilità) occorre un accordo di apprendimento nel quadro del MOU o protocollo di intesa

2.7 Responsabilità del docente, del direttore del corso, del facilitatore

Responsabile/Direttore del Corso
Il Direttore del Corso è responsabile di tutte le fasi del Corso e collabora coi docenti e facilitatori per assicurare la qualità del processo formativo. In particolare è responsabile della valutazione dei risultati di apprendimento e di redigere la relazione finale del corso. Comunica alla Segreteria AIB la valutazione dei risultati di apprendimento, consegnando tutta la documentazione prodotta da corsisti e docenti. Il Direttore della Sezione e/o il responsabile della formazione della Sezione può delegare la responsabilità del disegno del corso al docente ma non la rendicontazione finale.

Docenti
I docenti del corso collaborano insieme al Direttore del Corso nel disegno del corso e nella predisposizione del materiale didattico (risorse, esercizi, lavori del corso ed attività), a partire dalla prima idea del corso.

In particolare i docenti dovrebbero condividere una struttura comune per le lezioni, formata dai seguenti elementi:
● Introduzione
● Cosa si apprenderà in questa lezione
● Contenuti della lezione
● Attività
● Valutazione
● Conclusione
● Letture di approfondimento

Facilitatore
La figura del facilitatore è stata introdotta dall’Osservatorio Formazione-AIB con la finalità di aiutare, affiancare, stimolare, incoraggiare e supportare un gruppo, portandolo agevolmente alla conclusione del percorso didattico.

La corrispondente parola inglese “facilitator”, nell’Oxford English Dictionary, riporta la seguente definizione: “A person or thing which facilitates an action, process, result, etc.”La figura del facilitatore, quindi, deve agevolare l’apprendimento, rendendolo appunto più facile e motivante, semplificando e fornendo chiarimenti quando necessario.

Il ruolo è stato svolto usando nuovi metodi didattici (più orientati al “costruttivismo”). In ogni fase, i facilitatori cercano di essere per i partecipanti una presenza costante ma discreta, monitorando regolarmente l’operato dei gruppi ma provando nel contempo a non influenzarne troppo le scelte e dando, inoltre, suggerimenti per seguire in modo corretto le indicazioni operative fornite dal docente.

E’ un ruolo abbastanza presente nel panorama della formazione italiana e sicuramente portatore di diverse sfumature. Durante il corso i facilitatori devono mettere in atto tutti gli aspetti caratterizzanti di questo profilo professionale, infatti i compiti di un facilitatore sono:

Fare domande
E’ una delle abilità fondamentali di un facilitatore. Il tipo di domande cambia nelle diverse fasi del lavoro di un gruppo. Le domande a risposta aperta sono particolarmente utili per capire quali siano le idee, le opinioni e le reazioni delle persone. Le domande a risposta chiusa sono invece utili per concludere una discussione, comprendere il grado di consenso che si è creato nel gruppo e passare ad una fase successiva di lavoro.

Reindirizzare domande e commenti verso il gruppo
Il gruppo, soprattutto nelle fasi iniziali, tende a chiedere al facilitatore quale sia la sua opinione oppure a parlare rivolgendosi a lui invece che agli altri partecipanti. Girare le domande che si ricevono dai singoli verso il gruppo incoraggia il dialogo e spinge le persone a pensare più approfonditamente. Inoltre chiarisce che la responsabilità del lavoro è nelle mani del gruppo stesso e non in quelle di chi facilita.

Parafrasare
Ripetere con proprie parole un concetto già espresso da una persona del gruppo è utile per due fondamentali ragioni:
o controllare se noi stessi abbiamo afferrato il concetto
o assicurarsi che il resto del gruppo abbia compreso a pieno.

Sottolineare ed evidenziare i collegamenti
Quando ci si accorge che una persona sta esprimendo un concetto simile o collegato a qualcosa che un altro aveva detto prima, è utile evidenziarlo. L’uso dei collegamenti alimenta inoltre il dialogo fra i partecipanti del gruppo.

Riassumere e passare all’attività successiva
Alla fine di una fase di lavoro è molto utile riassumere i punti che sono emersi per tirare le fila del discorso e renderlo più chiaro sia al facilitatore che al gruppo. Una buona alternativa può essere quella di chiedere a qualcuno del gruppo di riassumere, senza però costringere nessuno.

Incoraggiare le persone
Molte persone trovano difficoltà nel partecipare attivamente al gruppo. Alcuni hanno paura di essere giudicati, altri non vogliono sembrare irrispettosi verso chi la pensa diversamente, altri ancora possono essere intimiditi dagli altri partecipanti. In questo casi occorre incoraggiare le persone.

Favorire l’emersione di posizioni divergenti
Anche se un gruppo sembra essere d’accordo su un dato argomento, probabilmente qualche partecipante non lo è. In una situazione come questa non è per niente facile esprimere un’opinione in controtendenza. Probabilmente quel qualcuno preferirà tacere. Qui interviene il facilitatore, che deve fare in modo che i punti di vista differenti o contrastanti emergano prima che decisioni importanti siano prese.

Indagare ed approfondire
Quando qualcuno sta parlando è a volte utile aiutarlo a chiarire ciò che sta esprimendo. E’ necessario spingerlo a parlare più di quanto farebbe, aiutando gli altri componenti del gruppo ad approfondire il contributo che da quella persona sta venendo.

Coinvolgere i partecipanti meno attivi
In ogni gruppo sono presenti delle persone che tendono a contribuire meno degli altri al lavoro. Ciò può avvenire per diversi motivi. Pensano di non avere nulla da dire, sono intimiditi dal fatto di dover parlare davanti agli altri, credono che sia poco educato intervenire in una conversazione senza che nessuno gliel’abbia chiesto, non si sentono parte del gruppo. Il compito del facilitatore è fare in modo che i membri meno attivi superino le loro difficoltà e contribuiscano al lavoro. Sebbene sia importante ricordare che raggiungere una situazione di partecipazione totalmente bilanciata è praticamente impossibile, è opportuno sottolineare che il facilitatore ha comunque la responsabilità di offrire a tutti gli stessi spazi di partecipazione.

Il rapporto costante tra docenti e facilitatori coi discenti è molto importante.


Torna su


3. Procedure di attestazione dei risultati di apprendimento informale e non formale

Le procedure di validazione dei risultati di apprendimento non formale e informale sono stabiliti dalla L. 13/2013. La validazione dell’apprendimento non formale e informale può essere riferita a due diversi ambiti:

  • ambito lavorativo
  • ambito formativo

Ai due ambiti corrispondono rispettivamente standard professionali e standard formativi.

validazione_apprendimenti

Fig. 3: Processo di validazione di apprendimenti formali, non formali e informali

 

Il processo comune ai tre tipi di apprendimento (Fig. 3) si basa su diverse fasi:

● l’identificazione fase finalizzata alla messa in trasparenza delle competenze della persona; in ambito di apprendimento non formale e informale è un processo che individua ed elenca i risultati dell’apprendimento. Viene detta anche valutazione formativa. Implica un supporto alla persona nell’analisi e documentazione dell’apprendimento e fornisce un’occasione di riflessione.
● la valutazione fase finalizzata all’accertamento del possesso delle competenze e dei risultati di apprendimento. Questa fase implica l’adozione di specifiche metodologie valutative, riscontri e prove idonei a evidenziare le competenze. Viene anche detta valutazione sommativa.
● l’attestazione fase finalizzata al rilascio di documenti che individuano le competenze e misurano i risultati dell’apprendimento. Viene detta anche validazione.
● la certificazione processo di formale riconoscimento delle competenze di apprendimento formale, non formale e informale, effettuato dal soggetto titolare (elencato da D.L. 13/2013).

Occore chiarire, per evitare fraintendimenti, che AIB non è titolata dalla legge 4/2013 alla certificazione delle competenze ma all’attestazione delle competenze.

La legislazione italiana è allineata alla raccomandazione del Consiglio d’Europa del 20 dicembre 2012 che detta norme per la convalida dell’apprendimento non formale e informale.

3.1 Attestazione dei risultati di apprendimento non formale

L’attestazione dei risultati di apprendimento dei Corsi AIB è la fase che deve essere preceduta da un processo di valutazione attuato da vari attori nel ciclo del corso che hanno la responsabilità di garantire la qualità del corso, la valutazione dell’apprendimento, l’autovalutazione nel portfolio, la convalida ed il riconoscimento delle competenze.

Il processo di valutazione dei risultati dell’apprendimento non formale può essere condotto con vari metodi, quali ad esempio:
● intervista / colloquio (col docente)
● presentazione (di un determinato tema a una platea di esperti)
● metodi dichiarativi (il candidato descrive per iscritto in un portfolio quali sono le cose che sa fare e le proprie caratteristiche)
● osservazione in situazione
● simulazioni
● presentazioni di rapporti della propria attività
● prove scritte (test, esercitazioni).

Per la valutazione, occorre adottare un criterio uniforme per i giudizi espressi dai valutatori in tutti i corsi AIB: ottimo, buono, sufficiente, insufficiente.

Portfolio
AIB ha sperimentato con successo il portfolio per la valutazione dei risultati di apprendimento. La procedura di valutazione che è stata sperimentata dal Corso Apprendere ed insegnare con le tecnologie, è stata quella dichiarativa: i partecipanti hanno predisposto un loro portfolio, che i docenti hanno valutato, trasmettendo alla Segreteria AIB i dati per l’attestazione finale delle competenze a cui erano stati attribuiti i crediti. C’è quindi un facsimile degli attestati (in Allegato IV) da uniformare ai titoli rilasciati dalle Sezioni anche ad uso della Commissione attestazione.

L’uso della piattaforma AIB (Moodle) renderebbe possibile utilizzare strutture di test di verifica finali standard, da utilizzare per attività uguali o simili svolte in Sezioni diverse, suddivise sulla base di una rubrica di valutazione per tipologia di prova finale (test a risposte multiple, prova scritta, prova pratica, ecc.).

3.2 Attestazione di risultati di apprendimento informale

Questo tipo di attestazione dell’apprendimento informale (o esperenziale) è nuovo per AIB e costituisce insieme una sfida ed un’opportunità. C’è quindi bisogno di approfondimento del portfolio in collaborazione tra gli organi di governo e la Commissione di attestazione AIB.

L’accumulo dei punti ECVET deve corrispondere all’evidenza delle competenze acquisite da varie attività come da Tab. 1 e valutabili con test, prove, esercizi analogamente alle competenze da apprendimento non formale.

I servizi che l’Osservatorio formazione AIB, insieme all’Osservatorio Professione, potrebbe fornire ai soci includono: 1) servizi di supporto alla costruzione del portfolio; 2) servizi di supporto alla attestazione delle competenze.

3.2.1. Servizio di supporto nella costruzione del portfolio
Nel corso di questa fase prende via via forma il portfolio individuale delle evidenze dei risultati di apprendimento nel quale saranno riportate:
– le competenze/risultati di apprendimento oggetto di identificazione;
– la descrizione sintetica delle evidenze correlate;
– le motivazioni per cui le evidenze sono ritenute significative.
Il prodotto atteso da questo servizio è il portfolio individuale delle evidenze che descrive i risultati di apprendimento e le evidenze ad essi collegate.

Oltre alla costruzione del portfolio il processo di supporto dovrà porsi come obiettivo quello di accompagnare la persona nell’acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie competenze e della loro effettiva “spendibilità”. Si ricorda infatti che il servizio è – e deve essere – auto-consistente ovvero deve possedere una sua completezza anche nel caso in cui la persona decida di non affrontare il servizio successivo di validazione delle competenze.

3.2.2. Servizio di attestazione delle competenze
Il processo di attestazione (o validazione) rappresenta la modalità attraverso cui le competenze acquisite in contesti di apprendimento non formali e informali possono essere evidenziate e valorizzate e quindi possono acquistare leggibilità e trasparenza per il sistema socio-economico e istituzionale.


Torna su


4. Rendicontazione e attestazione

La relazione finale del corso deve prevedere le seguenti informazioni:

  1. Obiettivi/risultati di apprendimento e programma dettagliato del corso
  2. Organizzazione della didattica
  3. Resoconto di docenti e facilitatori
  4. Valutazione e attestazione dell’apprendimento
  5. Valutazione e impatto del corso
  6. Scheda riassuntiva del questionario di soddisfazione dei partecipanti
  7. Raccomandazioni finali e conclusioni
  8. In Allegato: registro e report di partecipazione ai lavori della piattaforma per ogni singolo corsista

Per ciascuno dei partecipanti dovrà essere trasmessa la valutazione finale degli elaborati con la documentazione relativa.

L’attestazione ai partecipanti è predisposta dalle segreterie regionali AIB.


Torna su


Appendice I: Unità di competenza

  1. Amministrazione, accessioni e sviluppo delle raccolte

Gli standard formativi descrivono 1) quello che le persone devono ottenere come risultato di apprendimento e 2) come verificare tali apprendimenti.

Livello di riferimento: Corso di base
Le competenze definite di base sono le competenze che consentiranno ad un professionista di eseguire una serie di compiti tecnici, sia individualmente che come parte di un team multidisciplinare. Ha una conoscenza fattuale che include la comprensione di diverse questioni giuridiche e tecniche relative in generale alla cura del patrimonio culturale.

I verbi per un corso di base sono: elencare, descrivere, definire, distinguere, identificare, riconoscere, acquisire, ecc. (Categorie tassonomiche di Bloom 1)

Riferimento competenze Norma UNI: A1; A5

 

1. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
1.1. Amministrazione

1.1.1. Finanze

1.1.2. Fund raising

1.1.3. Mostre

1.1.4. Servizi di duplicazione

1.1.5. Materiali speciali

1.1.6. Appalti

 

 

Saper elencare gli elementi di una politica di sviluppo delle collezioni.

 

Identifica e distingue i metodi di acquisto delle risorse

 

Riconosce e sa usare gli strumenti automatizzati per l’amministrazione

 

 

Come fare la gestione finanziaria dei fondi librari e leggere i bilanci

 

Come descrivere una politica di sviluppo delle collezioni, il fundraising e gli appalti

Strumenti e metodi per l’automazione dell’Amministrazione

Applicazione di determinate tecnologie e metodi di acquisto

 

 

1.2. Accessioni e sviluppo delle raccolte

1.2.1. Censura

1.2.2. Scarto

1.2.3. Acquisto

1.2.4. Scambio, Dono, Deposito

1.2.5. Rapporti coi fornitori

Sa descrivere e distinguere i criteri di acquisizione e scelta di monografie e periodici in tutti i formati

 

Sa distinguere tra editoria tradizionale e digitale e mantenere contatti coi commssionari e editori

 

Come seguire obiettivi e criteri di acquisizione di monografie e periodici in tutti i formati

 

Come sono organizzate le relazioni tra bibliotecari, librai, agenzie commissionarie ed editori.

 

Capire le differenze tra editoria tradizionale e digitale

Sa descrivere le procedure di acquisizione di libri e periodici in tutti i formati
1.3. Accessioni e sviluppo delle raccolte di materiali speciali

1.3.1. Materiale antico

1.3.2. Ritagli, manifesti, opuscoli

1.3.3. Seriali, letteratura grigia

1.3.4. Risorse elettroniche

1.3.5. Carte geografiche, atlanti, globi

1.3.6. Immagini e materiali da proiettare

1.3.7. Audioregistrazioni e musica a stampa

1.3.8. Altri materiali speciali

Descrive e distingue i criteri di acquisizione e scelta di  materiale speciale in tutti i formati

 

 

Sa distinguere tra editoria tradizionale e digitale e mantenere contatti coi commssionari e editori

Come seguire obiettivi e criteri di acquisizione di materiale speciale in tutti i formati

 

Come sono organizzate  le relazioni tra bibliotecari, librai, agenzie commissionarie ed editori.

 

Capire le differenze tra editoria tradizionale e digitale

Sa descrivere le procedure di acquisizione di materiali speciali in tutti i formati

Livello di riferimento: Corso intermedio
Le competenze intermedie sono le competenze che consentiranno ad un professionista di pianificare e monitorare l’esecuzione di progetti/settori di biblioteca, di coordinare team di progetto e di cooperare con una serie di stakeholder interni ed esterni alle biblioteche.

I verbi per un corso intermedio sono: tradurre, trasformare, rappresentare applicare, generalizzare, collegare, scegliere, sviluppare, organizzare, utilizzare, adoperare, trasferire, ristrutturare, classificare ecc. (Categorie tassonomiche di Bloom 2-3)

Riferimento competenze Norma UNI: A1; A5

 

1. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
1.1. Amministrazione

1.1.1. Finanze

1.1.2. Fund raising

1.1.3. Mostre

1.1.4. Servizi di duplicazione

1.1.5. Materiali speciali

1.1.6. Appalti

Sa realizzare un’analisi della collezione e classificare i metodi di acquisto delle risorse

 

Sa tradurre politiche e bilanci della biblioteca in scelte operative e di gestione delle acquisizioni

 

Applica e sa scegliere gli strumenti automatizzati per l’amministrazione

Come le politiche ed i bilanci delle collezioni siano parte della pianificazione  della biblioteca

 

Come fare la gestione finanziaria dei fondi librari, fare fundraising e gestire gli Appalti e i bilanci

 

Classifica dei vari sistemi informativi per l’automazione dell’Amministrazione

Spiegare l’importanza dell’analisi del budget e vari metodi per le acquisizioni.
1.2. Accessioni e sviluppo delle raccolte

1.2.1. Censura

1.2.2. Scarto

1.2.3. Acquisto

1.2.4. Scambio, Dono, Deposito

1.2.5. Rapporti coi fornitori

Saper scegliere gli elementi di una politica di sviluppo delle collezioni di monografie e periodici in tutti i formati

 

Saper realizzare  uno o più tipi di analisi delle collezioni di libri e periodici e prendere decisioni sulle collezioni esistenti

 

Conosce l’importanza della cooperazione e del marketing e sa organizzare relazioni coi portatori di interesse per lo sviluppo e la gestione delle collezioni di libri e periodici

 

 

 

 

Come si sono sviluppati i fondamenti teorici e flussi di lavoro delle acquisizioni di libri e periodici incluso scarto e censura

 

Come scegliere tra i criteri di sviluppo (la selezione per la costruzione e sviluppo delle collezioni di libri e periodici in tutti i formati)

 

Come fare la gestione delle collezioni (valutare e prendere decisioni sulle collezioni esistenti, comprese le decisioni circa lo scarto, lo scambio e dono, la conservazione)

 

Come si sviluppano le relazioni tra fornitori, editori, fornitori di piattaforme, e altre biblioteche.

Scrivere un piano di sviluppo delle collezioni di libri e periodici in tutti i formati

 

 

1.3. Accessioni e sviluppo delle raccolte di materiali speciali

1.3.1. Materiale antico

1.3.2. Ritagli, manifesti, opuscoli

1.3.3. Seriali, letteratura grigia

1.3.4. Risorse elettroniche

1.3.5. Carte geografiche, atlanti, globi

1.3.6. Immagini e materiali da proiettare

1.3.7. Audioregistrazioni e musica a stampa

1.3.8. Altri materiali speciali

 

Saper scegliere gli elementi di una politica di sviluppo delle collezioni di materiali speciali in tutti i formati

 

Saper realizzare  uno o più tipi di analisi delle collezioni di materiali speciali in tutti i formati e prendere decisioni sulle collezioni esistenti

 

Conosce l’importanza della cooperazione e del marketing e sa organizzare relazioni coi portatori di interesse per lo sviluppo e la gestione delle collezioni di materiali speciali in tutti i formati

Come scegliere tra i criteri di sviluppo (la selezione per la costruzione e sviluppo delle collezioni di materiali speciali in tutti i formati)

 

Come fare la gestione delle collezioni di materiali speciali(valutare e prendere decisioni sulle collezioni esistenti, comprese le decisioni circa lo scarto, lo scambio e dono, la conservazione)

 

Come si sviluppano le relazioni tra fornitori, editori, fornitori di piattaforme, e altre biblioteche per i materiali speciali.

Scrivere un piano di sviluppo delle collezioni di materiali speciali in tutti i formati

 

Livello di riferimento: Corso avanzato
Le competenze avanzate sono le competenze che consentiranno ad un professionista di mantenere una visione strategica, per comprendere le sfide emergenti per le biblioteche, e di prendere decisioni informate di finanziamento e distribuizione delle risorse per far fronte a queste sfide .

I verbi per un corso avanzato sono: [applicare], analizzare, criticare, confrontare, raccontare, trasmettere, creare, modificare, documentare, pianificare, proporre, produrre, sviluppare, formulare, modificare ecc. (Categorie di Bloom 4-5)

Riferimento competenze Norma UNI: A1; A5

 

1. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
1.1. Amministrazione

1.1.1. Finanze

1.1.2. Fund raising

1.1.3. Mostre

1.1.4. Servizi di duplicazione

1.1.5. Materiali speciali

1.1.6. Appalti

 

Analizzare le responsabilità di sensibilizzazione, di negoziazione e di collaborazione ed essere in grado di sviluppare un piano strategico della biblioteca per aumentare le attività in questi settori.

 

Saper pianificare la valutazione dei bisogni degli utenti ed analizzare il monitoraggio e le statistiche per scegliere

tendenze e linee di attività per il futuro

Come formulare le politiche ed i bilanci delle collezioni come parte della pianificazione  della biblioteca e delle attività di marketing

 

Come analizzare e confrontare modelli di prezzo, metodi di acquisto e licenze e attuare il monitoraggio costante delle statistiche di uso e soddisfazione degli utenti

 

Come pianificare e sviluppare la gestione fiscale dello sviluppo delle collezioni, degli appalti ed il collegamento alle attività di marketing e fundrasing

 

Come pianificare e realizzare la soddisfazione degli utenti ed il monitoraggio e follow up sulle statistiche d’uso

Predisporre un piano sulle tendenze e il futuro dello sviluppo della collezione incluso il fundraising
1.2. Accessioni e sviluppo delle raccolte

1.2.1. Censura

1.2.2. Scarto

1.2.3. Acquisto

1.2.4. Scambio, Dono, Deposito

1.2.5. Rapporti coi fornitori

Saper confrontare la gamma di responsabilità di sensibilizzazione, di negoziazione e di collaborazione coinvolte nello sviluppo della collezione di libri e periodici e formulare le linee di indirizzo necessarie.

 

Come si sono sviluppati i fondamenti teorici e flussi di lavoro delle acquisizioni di libri e periodici in tutti i formati incluso scarto e censura

 

Come sviluppare i criteri di sviluppo (la selezione per la costruzione e sviluppo delle collezioni di libri e periodici in tutti i formati)

 

Come fare

sensibilizzazione coi portatori di interesse, come realizzare la cooperazione e il marketing

per lo sviluppo e la gestione delle collezioni di libri e periodici

Predisporre un piano sulle tendenze e lo sviluppo delle collezioni di libri e periodici in tutti i formati

 

1.3. Accessioni e sviluppo delle raccolte di materiali speciali

1.3.1. Materiale antico

1.3.2. Ritagli, manifesti, opuscoli

1.3.3. Seriali, letteratura grigia

1.3.4. Risorse elettroniche

1.3.5. Carte geografiche, atlanti, globi

1.3.6. Immagini e materiali da proiettare

1.3.7. Audioregistrazioni e musica a stampa

1.3.8. Altri materiali speciali

 

Saper confrontare la gamma di responsabilità di sensibilizzazione, di negoziazione e di collaborazione coinvolte nello sviluppo della collezione di materiali speciali e formulare le linee di indirizzo  necessarie.

 

Come sviluppare i criteri di sviluppo (la selezione per la costruzione e sviluppo delle collezioni di materiali speciali in tutti i formati)

 

Come fare

sensibilizzazione coi portatori di interesse, come realizzare la cooperazione e il marketing

per lo sviluppo e la gestione delle collezioni di materiali speciali

 

Come amministrare, negoziare e monitorare modelli di prezzo e licenze per l’accesso alle risorse elettroniche.

Predisporre un piano sulle tendenze e lo sviluppo delle collezioni di materiali speciali in tutti i formati

 

 

  1. Analisi e controllo bibliografico

Gli standard formativi descrivono 1) quello che le persone devono ottenere come risultato di apprendimento e 2) come verificare tali apprendimenti.

Livello di riferimento: Corso di base
Le competenze definite di base sono le competenze che consentiranno ad un professionista di eseguire una serie di compiti tecnici, sia individualmente che come parte di un team multidisciplinare. Ha una conoscenza fattuale che include la comprensione di diverse questioni normative e tecniche relative all’analisi e controllo bibliografico del patrimonio culturale.

I verbi per un corso di base sono: elencare, descrivere, definire, distinguere, identificare, riconoscere, acquisire, ecc. (Categorie tassonomiche di Bloom 1)

Riferimento competenze Norma UNI: A3; A5

 

2. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
2.1. Standard catalografici Conoscere gli standard catalografici nazionali ed internazionali vigenti

Identificare i principi teorici che sottendono ai vari standard

La nascita, le finalità e la struttura dei principali standard catalografici Individuale: test a risposta multipla e a risposta aperta di verifica sugli argomenti del corso

 

In gruppo: ricerca di esempi catalografici concreti in grado di comprovare la conoscenza degli standard

2.2. Catalogazione di materiali speciali Conoscere il trattamento catalografico dei materiali speciali Le peculiarità dei materiali speciali dal punto di vista del trattamento in catalogo Individuale: test a risposta multipla e a risposta aperta di verifica sugli argomenti del corso

 

In gruppo: ricerca di esempi catalografici concreti di materiali speciali in grado di comprovare la conoscenza degli standard

2.3. Indicizzazione semantica Conoscere la struttura e il funzionamento dei sistemi di indicizzazione semantica con particolare riguardo al Nuovo soggettario e alla Classificazione Decimale Dewey L’analisi concettuale del documento, i linguaggi di indicizzazione, concetto di classe e di soggetto Individuale: test a risposta multipla e a risposta aperta di verifica sugli argomenti del corso

 

In gruppo: definire i passaggi dell’analisi concettuale di un documento

2.4. Il catalogo Conoscere i principi teorici su cui si basa il catalogo, le sue funzioni e la sua struttura La struttura, l’organizzazione e le funzioni del catalogo Individuale: test a risposta multipla e a risposta aperta di verifica sugli argomenti del corso

 

In gruppo: identificazione degli elementi che costituiscono un catalogo

Livello di riferimento: Corso intermedio
Le competenze intermedie sono le competenze che consentiranno ad un professionista di pianificare e monitorare l’esecuzione di progetti/settori di biblioteca, di coordinare team di progetto e di cooperare con una serie di stakeholder interni ed esterni alle biblioteche.

I verbi per un corso intermedio sono: tradurre, trasformare, rappresentare applicare, generalizzare, collegare, scegliere, sviluppare, organizzare, utilizzare, adoperare, trasferire, ristrutturare, classificare ecc. (Categorie tassonomiche di Bloom 2-3)

Riferimento competenze Norma UNI: A3; A5

 

2. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
2.1. Standard catalografici Saper applicare gli standard catalografici nazionali ed internazionali vigenti alle diverse risorse bibliografiche

 

 

 

L’applicazione degli standard catalografici alle varie tipologie di risorse bibliografiche anche con la presentazione di casi concreti

 

Individuale e in gruppo: organizzazione delle informazioni relative alle pubblicazioni in registrazioni bibliografiche, comprensive della  descrizione bibliografica e degli elementi di accesso controllati
2.2. Catalogazione di materiali speciali Saper applicare gli standard catalografici nazionali ed internazionali vigenti ai materiali speciali

 

 

L’applicazione degli standard catalografici ai materiali speciali anche con la presentazione di casi concreti Individuale e in gruppo: organizzazione delle informazioni relative ai materiali speciali in registrazioni bibliografiche, comprensive della descrizione bibliografica e degli elementi di accesso controllati
2.3. Indicizzazione semantica Essere in grado di analizzare un documento e formulare, secondo le tecniche di indicizzazione semantica, una classe e un soggetto L’applicazione delle tecniche di indicizzazione semantica alle varie tipologie di risorse anche con la presentazione di casi concreti Individuale e in gruppo: elaborazione di accessi semantici elaborati secondo le tecniche di indicizzazione semantica
2.4. Il catalogo Rappresentare le diverse entità bibliografiche nel catalogo Le entità e i livelli bibliografici esistenti in un catalogo Individuale e in gruppo: identificazione delle entità e dei livelli bibliografici nei vari elementi di un catalogo

Livello di riferimento: Corso avanzato

Le competenze avanzate sono le competenze che consentiranno ad un professionista di mantenere una visione strategica, per comprendere le sfide emergenti per le biblioteche, e di prendere decisioni informate di finanziamento e distribuzione delle risorse per far fronte a queste sfide.

I verbi per un corso avanzato sono: [applicare], analizzare, criticare, confrontare, raccontare, trasmettere, creare, modificare, documentare, pianificare, proporre, produrre, sviluppare, formulare, modificare ecc. (Categorie di Bloom 4-5)

Riferimento competenze Norma UNI: A3; A5

 

2. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
2.1. Standard catalografici Analizzare e confrontare gli standard catalografici nazionali ed internazionali vigenti riconoscendone i punti di contatto e le differenze I punti di contatto e le diversità tra gli standard catalografici nazionali ed internazionali vigenti

 

Individuale e in gruppo: predisposizione di registrazioni catalografiche comprensive della descrizione bibliografica e degli elementi di accesso controllati secondo i vari standard catalografici vigenti, evidenziandone le soluzioni divergenti
2.2. Catalogazione di materiali speciali Analizzare e confrontare gli standard catalografici nazionali ed internazionali vigenti per il trattamento dei materiali speciali riconoscendone i punti di contatto e le differenze I punti di contatto e le diversità tra gli standard catalografici nazionali ed internazionali vigenti per il trattamento in catalogo dei materiali speciali

 

Individuale e in gruppo: predisposizione di registrazioni catalografiche relative a materiali speciali, comprensive della descrizione bibliografica e degli elementi di accesso controllati secondo i vari standard catalografici vigenti, evidenziandone le soluzioni divergenti
2.3. Indicizzazione semantica Analizzare gli accessi semantici presenti in un catalogo

Formulare un piano di controllo e bonifica degli accessi semantici esistenti in catalogo

Analisi degli accessi semantici e progettazione di un piano di verifica e bonifica di essi Individuale e in gruppo: predisposizione di un piano di intervento per il controllo degli accessi semantici esistenti in catalogo
2.4. Il catalogo Analizzare la struttura di un catalogo Formulare un piano di bonifica e intervento per la completa applicazione degli standard vigenti in catalogo Analisi di un catalogo e pianificazione delle operazioni per l’adeguamento di un catalogo alle indicazioni degli standard vigenti Individuale e in gruppo: predisposizione di un piano di intervento per l’adeguamento di un catalogo alle indicazioni degli standard vigenti

 

 

  1. Conservazione, manutenzione e restauro delle raccolte

Livello di riferimento: Corso di base
Le competenze definite di base sono le competenze che consentiranno ad un professionista di eseguire una serie di compiti tecnici, sia individualmente che come parte di un team multidisciplinare. Il professionista acquisirà una conoscenza fattuale che include la comprensione di diverse questioni giuridiche e tecniche relative alla conservazione, manutenzione e restauro del patrimonio culturale.

I verbi per un corso di base sono: elencare, descrivere, definire, distinguere, identificare, riconoscere, acquisire, ecc. (Categorie tassonomiche di Bloom 1)

Riferimento competenze Norma UNI: A2; A4

 

3. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
3.1 Conservazione
3.1.1. Raccolte cartacee antiche e moderne
3.1.2. Risorse elettroniche
Saper elencare le modalità di conservazione delle raccolte a seconda del supporto

 

Saper definire le procedure, le attività, le operazioni per raggiungere i criteri ottimali di conservazione in rapporto agli elementi strutturali della biblioteca

 

 

La natura del materiale e dei supporti

 

Le maggiori minacce per i supporti (raccolte cartacee e digitali)

 

Descrizione dei  criteri e delle procedure ottimali di conservazione (parametri ambientali, strutturali etc.)

Descrizione delle diverse modalità di  conservazione dei diversi supporti in biblioteca

 

Descrizione delle procedure di base per identificare problemi nella conservazione del materiale in biblioteca

3.2. Manutenzione e accesso alle raccolte

3.2.1. Gestione del magazzino
3.2.2. Aree a scaffale aperto
3.2.3. Sistemi di sicurezza e antitaccheggio
Conoscere le tecniche di gestione delle raccolte nei diversi ambienti della biblioteca

 

 

Conoscere la normativa vigente sulla sicurezza del  patrimonio in biblioteca

 

Conoscere i sistemi antitaccheggio in uso presso le biblioteche o resi disponibili da operatori pubblici e privati

Condizione delle raccolte e fattori di rischio

 

La normativa di riferimento (Circolare n.82 del 1977; Circolare n.86/1988; DPR509/1978; Circolare 830 del 7 marzo 1989)

 

Rapporto sulle diverse modalità di  manutenzione e accesso alle raccolte in rapporto alle modalità di conservazione in biblioteca

 

Rapporto sui sistemi di sicurezza e antitaccheggio anche con riferimento alla normativa corrente

3.3. Restauro

3.3.1. Materiali cartacei antichi e moderni
3.3.2. Supporti elettronici
Conoscere le diverse tipologie di supporto

 

Saper individuare i danni ai supporti

 

Saper individuare le necessità di interventi di restauro di base in relazione ai supporti

 

Saper predisporre una scheda di restauro nei suoi elementi di base

 

 

Storia dei supporti cartacei (tipologie, tecniche artistiche, scelte stilistiche)

 

Analisi di tipologie di schede di restauro ed elementi per la compilazione

 

La normativa di riferimento (Circolare n.61/90)

Rapporto sugli elementi essenziali utili per definire una successiva analisi e strategia di restauro

 

 

Allestimento scheda di restauro

Livello di riferimento: Corso intermedio
Le competenze intermedie sono le competenze che consentiranno ad un professionista di pianificare, realizzare e monitorare l’esecuzione di progetti/settori di biblioteca, di coordinare team di progetto e di cooperare con una serie di stakeholder interni ed esterni alle biblioteche.

I verbi per un corso intermedio sono: tradurre, trasformare,rappresentare, applicare, generalizzare, collegare, scegliere, sviluppare, organizzare, utilizzare, adoperare, trasferire, ristrutturare, classificare ecc.(Categorie tassonomiche di Bloom 2-3)

Riferimento competenze Norma UNI: A2; A4

 

3. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
3.1 Conservazione
3.1.1. Raccolte cartacee antiche e moderne
3.1.2. Risorse elettroniche
Applicare sistemi di conservazione delle raccolte documentarie

 

Pianificare e sviluppare sistemi di conservazione delle raccolte

Interpretare e confrontare i vari sistemi di conservazione delle raccolte diversificandoli in base alla tipologia

 

Strategie e tecniche per la pianificazione di interventi di conservazione e restauro

Preparazione di un piano di analisi delle strategie di conservazione

 

3.2. Manutenzione e accesso alle raccolte

3.2.1. Gestione del magazzino
3.2.2. Aree a scaffale aperto
3.2.3. Sistemi di sicurezza e antitaccheggio
Analizzare le problematiche connesse alla manutenzione e fornire elementi quantitativi e qualitativi utili per pianificare  eventuali interventi

 

 

 

 

Confrontare i diversi sistemi di sicurezza e valutare le soluzioni più adeguate per la biblioteca ed il patrimonio

Concetti fondamentali sui processi di creazione delle raccolte

 

Conoscenza e confronto dei vari sistemi di gestione delle raccolte

 

Tecniche di conservazione e manutenzione delle raccolte

 

Analisi dei possibili sistemi di sicurezza in rapporto alla specificità delle raccolte

 

Sviluppare piani strategici per la manutenzione e discuterne le criticità

Creazione di uno schema di riferimento per organizzare i diversi sistemi di gestione del magazzino

 

Creazione di uno schema di riferimento per organizzare la manutenzione delle aree a scaffale aperto

 

Allestire un piano di analisi dei possibili sistemi antitaccheggio con riferimento alle tecnologie applicabili a seconda dei supporti

 

3.3. Restauro

3.3.1. Materiali cartacei antichi e moderni
3.3.2. Supporti elettronici
Saper individuare le necessità di interventi di restauro complessi in relazione ai supporti

 

Saper predisporre una scheda di restauro completa in tutti i suoi elementi tecnici

 

 

Conoscenza delle caratteristiche fisico-chimiche delle raccolte antiche e moderne

 

Conoscenza delle caratteristiche tecniche delle risorse elettroniche

 

Problematiche connesse alla conservazione del digitale (tecnologie standard e politiche in materia di creazione, organizzazione, accesso e conservazione di oggetti digitali)

 

 

Realizzazione pratica di schede di restauro con indicazione analitica delle fasi, delle tecniche e degli strumenti da utilizzare e, infine, dei tempi di attuazione

 

Piano di analisi e pianificazione delle tecniche di restauro più adeguate per i diversi sistemi di supporto

 

Livello di riferimento: Corso avanzato
Le competenze avanzate sono le competenze che consentiranno ad un professionista di mantenere una visione strategica delle attività, risolvere in modo innovativo problemi relativi alla conservazione e manutenzione delle raccolte, contribuire ad avviare procedure di accesso a fonti di finanziamento locali ed europee e distribuzione delle risorse per far fronte a queste sfide.

I verbi per un corso avanzato sono: [applicare], analizzare, criticare, confrontare, raccontare, trasmettere, creare, modificare, documentare, pianificare, proporre, produrre, sviluppare, formulare, modificare ecc. (Categorie di Bloom 4-5)

Riferimento competenze Norma UNI: A2; A4

 

3. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
3.1 Conservazione
3.1.1. Raccolte cartacee antiche e moderne
3.1.2. Risorse elettroniche
Progettare opportune metodologie di conservazione dei documenti

 

Produrre esemplificazioni su tecniche e metodologie

Analizzare lo stato di conservazione delle raccolte e proporre sistemi e tecniche di conservazione calibrando gli interventi in base alla tipologia e allo stato dei documenti e alle finalità della struttura di riferimento

 

Strategie e tecniche di marketing, approfondimento dei sistemi di project management per la predisposizione di interventi di ampio respiro finalizzati alla conservazione e al restauro delle raccolte (cartacee e digitali)

Piano di analisi dello stato di conservazione dei supporti

 

Predisporre i contenuti di un progetto di accesso a finanziamento

3.2. Manutenzione e accesso alle raccolte

3.2.1. Gestione del magazzino
3.2.2. Aree a scaffale aperto
3.2.3. Sistemi di sicurezza e antitaccheggio
Progettare, pianificare, coordinare interventi di manutenzione delle raccolte secondo le diverse esigenze della struttura/biblioteca

 

Formulare ipotesi di allestimento di piani antitaccheggio in relazioni alle esigenze della struttura, anche in funzione di sistemi di rete territoriale

 

 

Conoscenza approfondita dei parametri ambientali, strutturali in cui sono collocate le diverse tipologie di raccolte

 

Tecniche avanzate di conservazione e manutenzione delle raccolte.

 

Sviluppare piani strategici per la manutenzione e discuterne le criticità

 

 

Sviluppare un piano di gestione condivisa per realizzare  sistemi di sicurezza in rapporto alla specificità delle raccolte, alle esigenze delle strutture

Predisporre un piano di gestione del magazzino come strategia di risoluzione di problemi strutturali

 

Predisporre un piano di gestione per sistemi antitaccheggio

 

Predisporre i contenuti di un progetto di accesso a finanziamento

3.3. Restauro

3.3.1. Materiali cartacei antichi e moderni
3.3.2. Supporti elettronici
Progettare, pianificare, coordinare interventi complessi di restauro anche mediante la stesura di una scheda di restauro completa di tempistica

 

Contribuire a valutare i risultati di interventi già realizzati

Realizzazione pratica di schede di restauro complete con indicazione analitica delle fasi, delle tecniche e degli strumenti da utilizzare e, infine, dei tempi di attuazione

 

Monitoraggio degli interventi intrapresi e feedback

Predisporre un piano di valutazione delle attività prospettando l’utilizzo di efficaci metodologie tecniche

 

Predisporre i contenuti di un progetto di accesso a finanziamento

 

  1. Servizi al pubblico

Gli standard formativi dell’Area 4 descrivono 1) quello che le persone devono ottenere come risultato di apprendimento e 2) come verificare tali apprendimenti.

Livello di riferimento: Corso di base
Le competenze definite di base sono le competenze che consentiranno ad un professionista di eseguire una serie di compiti tecnici, sia individualmente che come parte di un team multidisciplinare. Ha una conoscenza fattuale che include la comprensione di diverse questioni giuridiche e tecniche relative in generale alla cura del patrimonio culturale.

Riferimento competenze Norma UNI: A6; A5

 

4. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
4.1 Servizi di consultazione, informazione e istruzione

4.1.1 Reference

4.1.2 Internet in Biblioteca

4.1.3 Media Literacy

Riconoscere i bisogni degli utenti e saperli soddisfare o reindirizzare a servizi più avanzati;

Essere in grado di trattare con diverse categorie di utenti, consci delle differenze culturali e della diversità;

Ricordare le implicazioni principali della legislazione sul diritto d’autore ed essere in grado di comunicarle;

Essere consci della necessità di valutare criticamente l’informazione, principalmente quella in rete;

 

Uso dei cataloghi on line;

Conoscenza di base del funzionamento della Rete (motori di ricerca, social network, commercio online) e della connessione per l’accesso sia via pc che mobile;

modelli di ricerca delle informazioni e comportamenti degli utenti (inclusi gli utenti in difficoltà);

principi di comunicazione;

cenni di legislazione sul diritto d’autore e la proprietà intellettuale;

 

In gruppo: Simulazione di transazioni con gli utenti: formulazione di domande e risposte a domande di ricerca di base;

Preparazione di guide di base sulla navigazione delle risorse, sia online che a stampa

 

Individuale:Test di verifica delle conoscenze sui temi trattati;

 

4.2 Ricerca e recupero dell’informazione

4.2.1 Sistemi automatizzati

4.2.2 OPAC

4.2.3 Strategie di ricerca

4.2.4 DFP

Conoscere e saper utilizzare i cataloghi e altre risorse per trovare le informazioni;

Comprendere l’organizzazione dell’informazione nei cataloghi;

comprendere l’architettura dell’informazione in rete e saper valutare i risultati delle ricerche;

Conoscere l’organizzazione dell’informazione giuridica e di fonte pubblica in rete

Struttura delle risorse informative (cataloghi online, sistemi di ricerca, banche dati, sistemi di ricerca, banche dati, siti Web, periodici e monografie nei formati sia a stampa sia elettronici, video e registrazioni audio);

basi di catalogazione semantica;

modelli di ricerca delle informazioni; legislazione sul diritto d’autore e la proprietà intellettuale;

organizzazione dell’informazione giuridica e di fonte pubblica

In gruppo:

Elaborazione di una domanda di ricerca e relativa strategia di risposta, su temi generali oppure su DFP;

 

Individuale:

Test sulle fonti pubbliche in rete;

4.3 Circolazione

4.3.1 Prestito

4.3.2 ILL

4.3.3 DD

Conoscere la legislazione e la prassi in materia di prestito in sede e a distanza dei materiali a stampa, digitali, audio/video;

conoscere le basi del prestito digitale;

conoscere i vari servizi cooperativi

 

 

 

Norme sul prestito e e il prestito interbibliotecario per materiali librari e non librari;

Servizi in rete

prestito digitale;

principali servizi cooperativi (Nilde; ILL SBN..)

Individuale:

Breve testo (max 300 parole) sul tema: cosa farai di quanto appreso?;

Breve testo (max 200 parole) sul diritto d’autore nel prestito interbibliotecario;

Test su tutti gli argomenti del corso

 

In gruppo: Preparazione di una mini-guida per gli utenti;

 

4.4 Servizi multiculturali e per lettori in difficoltà

4.4.1 Per gruppi

4.4.2 Lettori svantaggiati

4.4.3 Accessibilità

Conoscere gli standard dei servizi per le diverse categorie di utenti (disabili. detenuti, ospedalizzati..);

Conoscere la normativa di base;

riconoscere i bisogni speciali e tenerne conto nell’erogazione dei servizi;

essere informati sulle tecnologie assistive; conoscere la lingua di base usata per le descrizioni dei servizi della biblioteca.

I servizi per le diverse comunità di lettori in difficoltà (standard ed esempi concreti);

la legislazione sull’accessibilità in Italia;

l’accessibilità del Web;

la comunicazione dei servizi alle diverse categorie di utenti;

le tecnologie assistive;

lingue e culture straniere in biblioteca

In gruppo: Guida ai servizi agli utenti in difficoltà (in gruppo);

 

Individuale: Breve testo (max 300 parole) sulla comunicazione con gli utenti in difficoltà;

Test sugli argomenti del corso

 

 

4.5 Promozione della lettura

4.5.1 NPL

4.5.2 Ragazzi

4.5.3 Adolescenti

4.5.4 Giovani adulti

4.5.5 Per generi letterari

4.5.6 Gruppi di lettura

Conoscere la produzione editoriale per specifiche comunità di riferimento;

essere al corrente dei diversi progetti nazionali in atto;

essere consci dell’effetto della diversità degli stili cognitivi sulla lettura;

conoscere le tecniche di lettura ad alta voce ed animazione del libro; conoscere le principali implicazioni della lettura digitale

Letteratura per le specifiche comunità (infanzia, ragazzi, anziani etc.);

Stili cognitivi ed elementi emozionali nei lettori;

lettura ad alta voce (tecniche e modalità di

animazione del libro e

della lettura);

lettura digitale e supporti;

legislazione nazionale e regionale; i progetti nazionali

In gruppo: Breve bibliografia (max 10 titoli) sulla promozione della lettura o breve bibliografia di base da usare in tutte le situazioni tenendo conto delle fasce d’età;

Preparazione di una mini-guida sulla promozione alla lettura per diverse fasce d’età (in gruppo);

Individuale: Test sugli argomenti del corso

Livello di riferimento: Corso intermedio
Le competenze intermedie sono le competenze che consentiranno ad un professionista di pianificare e monitorare l’esecuzione di progetti/settori di biblioteca, di coordinare team di progetto e di cooperare con una serie di stakeholder interni ed esterni alle biblioteche.

Riferimento competenze Norma UNI: A6; A5

 

4. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
4.1 Servizi di consultazione, informazione e istruzione

4.1.1 Reference

4.1.2 Internet in Biblioteca

4.1.3 Media Literacy

Costruire percorsi bibliografici in rete e in biblioteca; saper organizzare i servizi di reference e istruzione;

accedere ai media comprendendo e valutando criticamente i loro diversi aspetti e contenuti; saper condurre un’intervista di ricerca;

Organizzazione dei servizi di reference e istruzione;

organizzazione dell’informazione in rete (inclusi i social media) e accesso attraverso i diversi dispositivi;

comunicazione agli utenti;

gestione dell’aula; l’accesso critico ai media;

 

 

In gruppo: Progetto per la realizzazione di un corso di alfabetizzazione sui servizi della biblioteca;

 

Individuale: breve testo (max 300 parole) sulla libertà dell’informazione in rete

 

4.2 Ricerca e recupero dell’informazione

4.2.1 Sistemi automatizzati

4.2.2 OPAC

4.2.3 Strategie di ricerca

4.2.4 DFP

Scegliere gli strumenti di ricerca più adeguati per rispondere a bisogni informativi specifici;

creare virtual reference desk di informazione giuridica e di fonte pubblica.

 

OPAC, meta-opac, cataloghi stranieri;

thesauri;

banche dati libere e non;

strategie di ricerca;

informazione giuridica ed istituzionale in rete

In gruppo: preparare un confronto su alcune risorse selezionate;

elaborare un VRD tematico

 

Individuale: breve testo (max 300 parole) sui criteri per la scelta delle risorse informative

 

4.3 Circolazione

4.3.1 Prestito

4.3.2 ILL

4.3.3 DD

Applicare la normativa italiana ed estera in materia di prestito in sede e a distanza dei materiali a stampa, digitali, audio/video;

conoscere e saper utilizzare le principali piattaforme italiane ed estere per il prestito digitale;

organizzare il servizio di prestito in una biblioteca;

conoscere e saper scegliere tra i vari servizi cooperativi italiani ed esteri

Confronto delle varie esperienze di attività organizzative su prestito, ILL e DD;

confronto tra le varie piattaforme di prestito digitale;

principali servizi cooperativi (Nilde; ILL SBN..);

normativa relativa al prestito e alla consultazione per i diversi formati

Individuale: breve testo (circa 300 parole) sulle implicazioni del prestito digitale;

 

In gruppo: Proposta per l’organizzazione del servizio di prestito a bancone in una biblioteca (o rete di piccole biblioteche)

4.4 Servizi multiculturali e per lettori in difficoltà

4.4.1 Per gruppi

4.4.2 Lettori svantaggiati

4.4.3 Accessibilità

Saper utilizzare gli standard dei servizi per le diverse categorie di utenti;

Saper orientarsi nel panorama normativo;

Identificare i bisogni speciali e tenerne conto nell’organizzazione dei servizi;

scegliere e adoperare le tecnologie assistive e l’editoria specializzata per le diverse utenze speciali;

saper usare la lingua straniera di base per descrivere i servizi della biblioteca e accogliere gli utenti stranieri.

Principi UNESCO, linee guida IFLA; normativa socio assistenziale;

progetti di biblioteche speciali (es: in ospedale e carcere); tecnologie ed editoria specializzate per utenti con disabilità;

conoscere gli elementi essenziali di accoglienza e prima comunicazione con utenti disabili;

lingua straniera (inglese) per bibliotecari

In gruppo: realizzazione di un glossario dei servizi speciali e multiculturali;

Organizzazione del servizio in una sezione/biblioteca speciale;

Organizzazione di un gruppo di lettura mirato

 

Individuale: Breve testo (max 500 parole) o video (max 5 min.) sul tema: cosa farai ora con ciò che hai imparato?

4.5 Promozione della lettura

4.5.1 NPL

4.5.2 Ragazzi

4.5.3 Adolescenti

4.5.4 Giovani adulti

4.5.5 Per generi letterari

4.5.6 Gruppi di lettura

Valutare la produzione editoriale per specifiche comunità di riferimento;

adoperare diversi approcci alla lettura nel rispetto della diversità degli stili cognitivi;

scegliere le tecniche adatte di lettura ad alta voce ed animazione del libro; saper condurre esperienze di lettura digitale alla quale inoltre si  applicano i principi delle neuroscienze;

organizzare gruppi di lettura de visu e in rete

Letteratura per le specifiche comunità (infanzia, ragazzi, anziani etc.);

Stili cognitivi ed elementi emozionali nei lettori;

tecniche e modalità di

animazione del libro e

della lettura;

lettura digitale e social reading;

promozione della biblioteca e della lettura; legislazione nazionale e regionale;

i progetti nazionali

In gruppo: predisposizione di materiali per la promozione della lettura (formato a scelta);

animazione di una lettura per una determinata comunità di utenti;

creazione di una vetrina per una determinata comunità di utenti;

piano per la predisposizione di un gruppo di lettura in rete;

 

Individuale: elaborato sugli stili cognitivi e il libro (max 300 parole o max 5 minuti se video)

Livello di riferimento: Corso avanzato
Le competenze avanzate sono le competenze che consentiranno ad un professionista di mantenere una visione strategica, per comprendere le sfide emergenti per le biblioteche, e di prendere decisioni informate di finanziamento e distribuizione delle risorse per far fronte a queste sfide .

Riferimento competenze Norma UNI: A6; A5

 

4. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
4.1 Servizi di consultazione, informazione e istruzione

4.1.1 Reference

4.1.2 Internet in Biblioteca

4.1.3 Media Literacy

Progettare i servizi di reference e istruzione; predisporre l’analisi della performance;

sintesi delle tematiche relative all’informazione critica;

predisposizione di un servizio di reference personalizzato;

Pianificazione dei servizi di reference e istruzione in rete;

comunicazione allo staff e al pubblico;

pianificazione dei percorsi di istruzione;

analisi del dibattito e delle problematiche sull’accesso critico ai media e alle risorse informative;

misurazione del servizio

 

In gruppo: progettazione di un progetto di ask a librarian in rete.
4.2 Ricerca e recupero dell’informazione

4.2.1 Sistemi automatizzati

4.2.2 OPAC

4.2.3 Strategie di ricerca

4.2.4 DFP

Proporre innovazioni sulla base della struttura dei cataloghi e delle altre risorse;

predisporre servizi di disseminazione dell’informazione;

Insegnare le strategie di ricerca ed organizzazione dell’informazione

 

L’organizzazione dell’informazione in rete (libera e nelle banche dati specialistiche); software per la gestione delle citazioni;

Strategie di ricerca;

Gestione dell’aula

 

In gruppo: Indagine comparata sulle attività di alfabetizzazione della ricerca per le varie fasce di età;

progetto per le attività di information literacy a cavallo tra diversi tipi di biblioteche in un’ottica di rete;

confronto di diverse risorse informative

 

Individuale: produzione di un tutorial (se video max 5 minuti; ppt max 20 slides) su uno degli argomenti del corso

 

4.3 Circolazione

4.3.1 Prestito

4.3.2 ILL

4.3.3 DD

Pianificare il servizio di prestito per un sistema e/o biblioteca;

analizzare le esperienze in atto per elaborare proposte di gestione del servizio;

confrontare i sistemi di digital lending presenti per scegliere il più adeguato

 

Politiche per il prestito a livello di sistemi;

pratiche in Italia e all’estero (anche in relazione ai diversi formati del materiale)

legislazione sul diritto d’autore;

digital lending;

consorzi e reti

In gruppo: Progetto di attivazione di un consorzio o di politiche innovative per il prestito;

Analisi comparativa sulla base di sistemi di prestito e/o digital lending esistenti;

 

Individuale: pianificazione di un incontro con un amministratore locale

 

4.4 Servizi multiculturali e per lettori in difficoltà

4.4.1 Per gruppi

4.4.2 Lettori svantaggiati

4.4.3 Accessibilità

Attivare servizi per le diverse categorie di utenti sulla base di analisi di comunità e nel rispetto dei vincoli di legge;

Pianificare attività promozionali per utenti con bisogni speciali;

predisporre collezioni speciali che tengano conto delle tecnologie assistive;

Best practices italiane ed estere;

le principali linee guida internazionali sui servizi per le utenze speciali;

Legislazione sull’accessibilità

In gruppo: Progetto di valutazione dell’impatto dei servizi multiculturali del proprio territorio partendo dall’analisi di comunità;

Analisi sull’applicazione delle LG internazionali ad un caso;

Individuale: promozione per la comunità non bibliotecaria dei servizi (max 300 parole o 5 min. di video)

4.5 Promozione della lettura

4.5.1 NPL

4.5.2 Ragazzi

4.5.3 Adolescenti

4.5.4 Giovani adulti

4.5.5 Per generi letterari

4.5.6 Gruppi di lettura

Essere in grado di costruire reti di relazioni intorno alla lettura; coordinare gli acquisti in relazione alla promozione della lettura; organizzare esperienze di lettura ed eventi; modificare i comportamenti individuali e di gruppo sulla base dei principi delle scienze cognitive; Coordinamento degli acquisti;

advocacy: le relazioni con il territorio;

la promozione della lettura come marketing della biblioteca;

i progetti nazionali e internazionali;

lavorare per progetti; organizzazione di gruppi di lettura;

legislazione nazionale e locale; progetti esistenti;

le neuroscienze applicate alla lettura; lettura e animazione: i principi

In gruppo: progetto per un’azione di promozione della lettura che tenga conto del contesto di rete;

Presentazione alla comunità locale di un progetto di promozione della lettura (formato a scelta, incluso video)

 

 

  1. Management

Gli standard formativi dell’Area 5 management descrivono 1) quello che le persone devono ottenere come risultato di apprendimento e 2) come verificare tali apprendimenti.

Livello di riferimento: Corso di base
Le competenze definite di base sono le competenze che consentiranno ad un professionista di eseguire una serie di compiti tecnici, sia individualmente che come parte di un team multidisciplinare. Ha una conoscenza fattuale che include la comprensione di diverse questioni giuridiche e tecniche relative in generale alla cura del patrimonio culturale.

Riferimento competenze Norma UNI: A7; A8

 

5. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
5.1 Gestione del personale

5.1.1 Formazione

5.1.2 Professione

5.1.3 Gestione conflitti

 

Conosce l’organizzazione della biblioteca e comprende l’importanza del proprio ruolo;

E’ in grado di modificare il proprio comportamento in base agli obiettivi istituzionali;

Conosce i percorsi formativi per i bibliotecari e le associazioni professionali;

Riconosce i bisogni formativi relativi alla professione ed è in grado di documentarsi su occasioni di formazione;

E’ consapevole delle problematiche relative alle relazioni interpersonali con gli utenti ed i colleghi ed è in grado di tenerne conto nelle proprie transazioni;

 

Ruoli e compiti dei membri delle organizzazioni;

Le molte forme del lavoro in biblioteca;

Obiettivi della biblioteca;

Collaborazione sul luogo di lavoro;

Percorsi di formazione;

Importanza della formazione continua;

Associazioni professionali;

Gestione dei conflitti tra colleghi e con gli utenti

Individuale: Testo (max 300 parole) in risposta a stimoli dati, ad es: visto il tale obiettivo della biblioteca e la necessità di introdurre un nuovo servizio, quale pensi potrebbe essere il tuo contributo?

 

Individuale: esposizione di casi;

 

In gruppo: Simulazione di situazioni problematiche e individuazione di strategie risoluzione

5.2  Marketing

5.2.1 Advocacy

5.2.2 Comunicazione

5.2.3 Rapporti con i media

5.2.4 Processi innovativi

5.2.5 Outsourcing

Essere in grado di svolgere il ruolo assegnato all’interno dei processi di gestione e innovazione della biblioteca;

conoscere gli obiettivi delle biblioteca ed essere in grado di comunicarli efficacemente alla comunità di riferimento;

riconoscere l’importanza del proprio ruolo nelle strategie di comunicazione; comprendere la propria posizione rispetto ai servizi esternalizzati;

sapere quando demandare ai superiori

Le logiche di gestione;

Il bilancio sociale;

la biblioteca nel suo contesto: la comunità di riferimento e gli influencers;

i rapporti con i media;

i processi di innovazione + sociologia e cultura del cambiamento

meccanismi e logiche per l’esternalizzazione

 

Individuale: brevi testi (200-300 parole) in risposta a stimoli dati (es: di cosa terresti conto nel comunicare agli utenti l’istituzione di un nuovo servizio? OPPURE: quale ruolo credi potresti avere nella comunicazione di un disservizio?)

 

In gruppo: elaborare standard per la comunicazione di un nuovo servizio agli utenti e/o alla comunità dei non-utenti (amministratori locali; insegnanti e istituti scolastici etc.)

 

test sugli argomenti del corso

5.3 Valutazione e qualità in biblioteca

5.3.1 Misuraz. e valutazione

5.3.2 Statistiche

5.3.3. Carichi di lavoro

5.3.4 Customer satisfaction

5.3.5 Qualità

5.3.6 Carte dei servizi

5.3.7 Bibliometria

Riconoscere l’utilità delle indagini statistiche;

comprendere il proprio ruolo;

sapere quali dati possono essere misurati in biblioteca

essere a conoscenza delle analisi a diversi livelli (sistemico, nazionale, internazionale); che cos’è la bibliometria e quando si usa.

Introduzione all’indagine statistica nelle scienze sociali; Valutazioni quantitative e qualitative. Somministrazione di questionari: tecniche di intervista;

la valutazione dei servizi in biblioteca;

la conoscenza della comunità di riferimento;

la ricaduta delle indagini statistiche sul servizio (carte, pianificazione etc.);

le analisi statistiche a diversi livelli (sistemico, nazionale, internazionale); modelli di distribuzione delle pubblicazioni scientifiche.

In gruppo: brainstorming sulle difficoltà riscontrabili nella somministrazione delle indagini statistiche;

 

Individuale: quale dato ritieni importante venga rilevato nella tua biblioteca e quale pensi potrebbe essere il tuo contributo? (max 500 parole)

5.4 Biblioteche, archivi, centri d’informazione generali

5.4.1 Biblioteche private

5.4.2 Biblioteche pubbliche

5.4.3 Biblioteche statali

5.4.4 Biblioteche accademiche

5.4.5 Biblioteche scolastiche

5.4.6 Biblioteche speciali

5.4.7 Storia delle biblioteche

 

Comprendere le specificità delle diverse tipologie di biblioteche; comprendere la specificità delle diverse biblioteche in relazione agli enti di appartenenza, al territorio e al bacino di utenza; elementi di storie delle biblioteche Specificità delle diverse tipologie di biblioteche in relazione alla gestione e/o alla normativa vigente;

relazione delle diverse biblioteche con gli enti di appartenenza e con il territorio/il bacino di utenza; compiti trasversali delle diverse tipologie di biblioteca e punti di contatto in relazione alla missione e al territorio. l’evoluzione degli istituti bibliotecari in relazione al management dei servizi.

test a risposta multipla e a risposta aperta sulle varie tipologie di biblioteche in relazione al management.
5.5 Amministrazione degli edifici e degli impianti di biblioteca

5.5.1 Localizz. e pianificaz.

5.5.2 Arredamento

 

Conoscere la normativa legata alla gestione amministrativa degli edifici e degli impianti di biblioteca edifici esemplari e loro gestione degli impianti e dei servizi; la gestione degli spazi e l’importanza degli arredi e degli allestimenti test sulla normativa degli edifici pubblici e sulla normativa e manutenzione degli impianti.

Livello di riferimento: Corso intermedio
Le competenze intermedie sono le competenze che consentiranno ad un professionista di pianificare e monitorare l’esecuzione di progetti/settori di biblioteca, di coordinare team di progetto e di cooperare con una serie di stakeholdeeri interni ed esterni alle biblioteche.

Riferimento competenze Norma UNI: A7; A8

 

5. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
5.1 Gestione del personale

5.1.1 Formazione

5.1.2 Professione

5.1.3 Gestione conflitti

 

Organizzare i servizi tenendo conto delle esigenze della struttura oltre che  dei diversi ruoli e temperamenti;

scegliere i percorsi di formazione adeguati alle proprie esigenze;

definire e comprendere ruoli e mansioni delle diverse categorie di personale di biblioteca;

trasmettere le proprie conoscenze al personale meno esperto;

utilizzare i contatti con la professione (associazioni, pubblicazioni etc.) per la crescita professionale

L’organizzazione del personale per i servizi (anche in riferimento alle diverse tipologie di biblioteche)

Le capacità e i compiti del personale della biblioteca

Le categorie del personale

Le dotazioni di personale La formazione dei bibliotecari

L’addestramento del personale

Le prospettive di carriera

Le condizioni di lavoro

Gli standard deontologici

Altre categorie di personale (volontari, servizio civile, lavoratori socialmente utili etc.)

La gestione dei conflitti con gli utenti e tra pari

 

In gruppo: predisposizione di un piano dei servizi (ad es. prestito);

elaborazione di un piano per la formazione continua individuale

 

Individuale: analisi (max 500 parole) di una situazione di conflitto scelta dal partecipante e proposte per la risoluzione;

elaborazione di un piano (max 500 parole) di crescita professionale individuale per l’anno seguente attraverso la formazione formale, informale e/o non formale

5.2  Marketing

5.2.1 Advocacy

5.2.2 Comunicazione

5.2.3 Rapporti con i media

5.2.4 Processi innovativi

5.2.5 Outsourcing

Essere capaci di proporre strategie comunicative sulla base delle caratteristiche delle comunità di riferimento;

coordinare e organizzare i servizi tra gruppi di persone che lavorano in biblioteca a vario titolo

I servizi della Biblioteca come chiave per la promozione;

Comunità di riferimento e influencers;

Strategie di comunicazione;

Il mondo dell’informazione e della comunicazione;

L’innovazione;

le forme di esternalizzazione

 

In gruppo: predisposizione di un piano strategico di comunicazione della biblioteca (ad es: attraverso l’uso dei social network);

raccolta delle best practices di biblioteche nell’ambito della comunicazione mettendole a confronto.

5.3 Valutazione e qualità in biblioteca

5.3.1 Misuraz. e valutazione

5.3.2 Statistiche

5.3.3. Carichi di lavoro

5.3.4 Customer satisfaction

5.3.5 Qualità

5.3.6 Carte dei servizi

5.3.7 Bibliometria

Riorganizzare i risultati delle indagini e determinarne le ricadute sul servizio;

illustrare ad altri le valutazioni possibili in biblioteca e la loro applicazione;

organizzare la somministrazione delle indagini statistiche;

formulare proposte sulla base delle prassi di sistema, nazionali e internazionali; varie applicazioni della bibliometria

Predisposizione di sondaggi e indagini;

somministrazione di questionari;

il ruolo delle carte servizi nel rapporto con l’utenza;

la valutazione dei servizi in biblioteca;

elementi di bibliometria;

le esperienze di indagini a livello di sistema, nazionale, internazionale;

le linee guida internazionali; modelli di distribuzione delle pubblicazioni scientifiche e verifica del loro impatto all’interno delle comunità scientifiche

 

In gruppo: predisposizione di buone pratiche per l’organizzazione della somministrazione di un sondaggio;

 

Individuale: riflessione su una delle indagini possibili nella propria biblioteca (cosa misurare e con quali ricadute)

5.4 Biblioteche, archivi, centri d’informazione generali

5.4.1 Biblioteche private

5.4.2 Biblioteche pubbliche

5.4.3 Biblioteche statali

5.4.4 Biblioteche accademiche

5.4.5 Biblioteche scolastiche

5.4.6 Biblioteche speciali

5.4.7 Storia delle biblioteche

 

Adeguare i propri comportamenti secondo il tipo specifico di biblioteca di appartenenza;

applicare le direttive gestionali  specifiche per il tipo di biblioteca;

la storia delle biblioteche in relazione alle diverse tipologie di biblioteche e dei servizi.

 

Specificità delle diverse tipologie di biblioteche in relazione alla gestione e/o alla normativa vigente;

relazione delle diverse biblioteche con gli enti di appartenenza e con il territorio/il bacino di utenza; l’evoluzione degli istituti bibliotecari in relazione al management dei servizi.

 

lavoro di gruppo: predisposizione di un’indagine di rilevazione dei comportamenti degli utenti in relazione alle diverse tipologie di biblioteca.
5.5 Amministrazione degli edifici e degli impianti di biblioteca

5.5.1 Localizz. e pianificaz.

5.5.2 Arredamento

 

applica la normativa sulla gestione degli edifici e degli impianti della biblioteca in relazione ai servizi; conosce gli spazi in relazione ai regolamenti e ai servizi; conosce gli arredi principali ed essenziali delle varie tipologie di bibllioteche.

 

 

 

necessità di manutenzione e regolamenti; impiantistica degli edifici di biblioteca; organizzazione degli spazi in relazione ai servizi; gli arredi di biblioteche. indagine di mercato sulle ditte che forniscono arredi alle biblioteche con relazione che metta a confronto tipologie di arredi e prezzi con focus sugli arredi particolarmente innovativi.

Livello di riferimento: Corso avanzato
Le competenze avanzate sono le competenze che consentiranno ad un professionista di mantenere una visione strategica, per comprendere le sfide emergenti per le biblioteche, e di prendere decisioni informate di finanziamento e distribuizione delle risorse per far fronte a queste sfide .

Riferimento competenze Norma UNI: A7; A8

 

5. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
5.1 Gestione del personale

5.1.1 Formazione

5.1.2 Professione

5.1.3 Gestione conflitti

 

Gestire il personale per garantire i servizi e svilupparne di nuovi;

pianificare la formazione del personale;

trasmettere le innovazioni colte dal dibattito professionale;

analizzare i risultati della performance;

creare un clima organizzativo favorevole

Gestione delle organizzazioni culturali;

gestione della formazione del personale (dalle analisi dei bisogni al piano della Formazione);

lo scambio con le associazioni professionali;

gestione delle relazioni tra gruppi diversi;

Legislazione e standard riguardo i temi sopra elencati per vari tipi di biblioteche;

 

In gruppo: Elaborazione di un piano per la gestione dei servizi;

Elaborazione di un piano per la formazione;

 

Individuale: “Cosa farò con ciò che ho appreso?” Elaborazione di un piano strategico per i successivi 12 mesi: (max 600 parole)

5.2  Marketing

5.2.1 Advocacy

5.2.2 Comunicazione

5.2.3 Rapporti con i media

5.2.4 Processi innovativi

5.2.5 Outsourcing

confronta le diverse strategie comunicative e di advocacy sulla base delle caratteristiche delle comunità di riferimento; pianifica nuove strategie comunicative e di advocacy per arrivare agli stakeholder; propone processi innovativi nella gestione dei servizi;

pianifica il lavoro dei gruppi di persone che lavorano in biblioteca a vario titolo

Le capacità di gestione

Il marketing e la promozione;

attivazione associazione “amici delle biblioteche”;

le comunità di riferimento e gli influencers (es: amministratori, politici etc.);

il bilancio sociale;

uso delle statistiche;

Comunicazione (comunicati stampa; gestione sito e utilizzo social network; campagne di informazione etc.);

Gli strumenti di gestione e le deleghe: le forme di esternalizzazione

 

 

In gruppo: creazione di un piano strategico per un’azione concreta di advocacy verso specifici gruppi;

 

individuale: Elaborazione di un documento programmatico per l’avvio di un’associazione amici della biblioteca

5.3 Valutazione e qualità in biblioteca

5.3.1 Misuraz. e valutazione

5.3.2 Statistiche

5.3.3. Carichi di lavoro

5.3.4 Customer satisfaction

5.3.5 Qualità

5.3.6 Carte dei servizi

5.3.7 Bibliometria

Impostare un’indagine definendo indicatori ed obiettivi;

Analizzare e valutare i risultati;

Analizzare le ricadute sul servizio;

Produrre carte dei servizi sulla base dei dati delle indagini;

ricavare dati specifici per la biblioteca; progettazione avvio studi bibliometrici

Elementi di indagine statistica per le scienze sociali;

Analisi della comunità di riferimento e dei suoi bisogni; Gli indicatori: individuazione, elaborazione e standard;

Sistema qualità;

Elementi di diritto del lavoro e normativa;

sistemi di rilevazione della produttività (penetrazione ambientale, dimensione e uso delle risorse);

Gestione delle organizzazioni;

Le carte dei servizi;

Bibliometria;

Misurazione dell’impatto della biblioteca

Sistemi a supporto delle decisioni;

Individuazione e distribuzione dei carichi di lavoro;

 

In gruppo: predisposizione di un dossier (ad es. la descrizione dei servizi della biblioteca) finalizzato alla rendicontazione della customer satisfaction e/o all’attivazione di servizi;

 

Individuale: Cosa farò ora di ciò che ho appreso? (max 500 parole)

5.4 Biblioteche, archivi, centri d’informazione generali

5.4.1 Biblioteche private

5.4.2 Biblioteche pubbliche

5.4.3 Biblioteche statali

5.4.4 Biblioteche accademiche

5.4.5 Biblioteche scolastiche

5.4.6 Biblioteche speciali

5.4.7 Storia delle biblioteche

 

Comparare i servizi dei diversi tipi di biblioteca;

confrontare la discrepanza tra la propria biblioteca e gli standard di riferimento;

analizzare i rapporti con gli enti di riferimento

Le Biblioteche in Italia: tipi e rapporti con gli enti di appartenenza;

Servizi e obiettivi dei diversi tipi di biblioteche;

gli standard per i vari tipi di biblioteche a livello nazionale e internazionale;

 

In gruppo: proposta di miglioramento di specifici servizi sulla base del confronto tra una biblioteca data e gli standard;

 

Individuale: schema delle relazioni strategiche tra la biblioteca e il suo ente di appartenenza

5.5 Amministrazione degli edifici e degli impianti di biblioteca

5.5.1 Localizz. e pianificaz.

5.5.2 Arredamento

 

confronta la normativa sulla gestione degli edifici e degli impianti delle biblioteche; progetta i servizi in relazione agli spazi e alla normativa; confronta gli arredi principali ed essenziali delle varie tipologie di bibllioteche. Normativa sugli edifici pubblici; caratteristiche e normativa dell’impiantistica; architettura e organizzazione degli spazi delle biblioteche; fisionomia della biblioteca in relazione al progetto biblioteconomico; pianificazione degli spazi in relazione ai servizi; macro aree funzionali della biblioteca; usi e comportamenti dei diversi tipi di utenza progettazione dei servizi e spazi e arredi di una biblioteca in un edificio storico o in un nuovo edificio (con relativa pianta)

 

In gruppo o individualmente costruire un progetto biblioteconomico

 

 

  1. Biblioteca 2.0

Livello di riferimento: Corso di base
Le competenze definite di base sono le competenze che consentiranno ad un professionista di eseguire una serie di compiti tecnici, sia individualmente che come parte di un team multidisciplinare. Ha una conoscenza fattuale che include la comprensione di diverse questioni giuridiche e tecniche relative in generale alla digitalizzazione e cura del patrimonio culturale.

Riferimento competenze Norma UNI: A5; A9

 

6. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
6.1 Digitalizzazione Sa operare il processo standard di progetti di digitalizzazione, come eseguire il progetto, applicare criteri e standard per la selezione e la creazione di risorse digitali, rendendoli accessibili agli utenti, e mantenere la raccolta di materiali digitalizzati con la preservazione.

 

Identifica e riconosce le politiche istituzionali e la legislazione sul copyright e privacy

Come riconoscere gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del progetto, realizzazione, applicazione e test di risorse digitali

 

Come applicare il copyright e policy istituzionali e nazionali alla digitalizzazione

 

 

Realizzare una piccola collezione di risorse digitali

 

 

6.2 Standard

 

 

Conosce e sa applicare le tecnologie adeguate Comprensione delle relative tecnologie in materia di creazione, organizzazione e conservazione

di oggetti digitali

Applicazione di determinate tecnologie
6.2.1 Linguaggi di marcatura

6.2.2. Metadati

6.2.3 Interoperabilità

Conosce i formati dei dati, i linguaggi di marcatura, la struttura delle banche dati

 

Capace di applicare gli schemi standard di metadati e i vocabolari controllati appropriati al settore/disciplina

Biblioteca digitale/formato dei file, conversione, migrazione

 

Metadati e identificatori, Ontologie, Classificazione, Categorie, Web semantico e Open Data

Applicazione di determinate linguaggi e schemi di metadati
6.3 Servizi

6.3.1. e-lending

6.3.2. Discovery tools

Comprende le strategie di ricerca dell’informazione e comportamenti di ricerca degli utenti

 

Conosce come facilitare l’accesso all’informazione

Biblioteca digitale/ Recupero immagini

 

Biblioteca digitale/Servizio di reference

 

Biblioteca digitale/ Sistemi di raccomandazione

 

Biblioteca digitale/Personalizzazione

Applicazione di determinate tecnologie
6.4 Editoria digitale

6.4.1. Depositi istituzionali

6.4.2 Open Access

6.4.3 E-book

Comprende il processo per la creazione di depositi istituzionali

 

Conosce e sa applicare le tecnologie e procedure per la gestione e preservazione delle risorse digitali

 

 

Infrastruttura tecnica del Web publishing Applicazione di determinate tecnologie
6.5 Biblioteca digitale Sa operare il processo standard di una biblioteca digitale, come applicare criteri e standard per la selezione e la creazione di risorse digitali, rendendoli accessibili agli utenti, e mantenere la raccolta di materiali digitalizzati con la preservazione.

 

 

 

Comprende diversi modelli di biblioteca digitale

 

Conosce i vincoli del copyright e privacy

 

Applicazione di determinate tecnologie
6.6. Risorse e strumenti Web

6.6.1 Siti Web

6.6.2 Blog

6.6.3 App

6.6.4 Social network

Conosce e sa gestire diverse tipologie di risorse Web

 

Conosce e sa applicare le tecnologie per il networking

Architettura dell’informazione Rapporto di valutazione dell’usabilità di un sito Web conosciuto

Livello di riferimento: Corso intermedio
Le competenze intermedie sono le competenze che consentiranno ad un professionista di pianificare, realizzare e monitorare l’esecuzione di progetti/settori di biblioteca, di coordinare team di progetto e di cooperare con una serie di stakeholder  interni ed esterni alle biblioteche.

Riferimento competenze Norma UNI: A5; A9

 

6. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
6.1 Digitalizzazione Sa descrivere e realizzare il processo standard di progetti di digitalizzazione, come avviare il progetto, scegliere criteri e standard per la selezione e la creazione di materiali, rendendoli accessibili agli utenti, e mantenere la raccolta di materiali digitalizzati con la preservazione.

 

Sa classificare le criticità e le sfide del progetto di digitalizzazione (ad esempio, le possibilità di ri-utilizzo, le considerazioni legislativei e finanziarie, la conservazione, e la fattibilità tecnica).

 

Comprende  il bisogno di valutazione e sa applicare gli indicatori per misurare il raggiungimento degli obiettivi del Progetto e valutare l’User experience

 

Come realizzare il Project management ed organizzare il processo amministrativo decisionale soprattutto per gli aspetti legati alla digitalizzazione

 

 

Come applicare aspetti giuridici (copyright, privacy), economici e organizzativi alla digitalizzazione

 

Comparazione dei maggiori progetti di digitalizzazione e progetti europei di digitalizzazione

 

Come basare il disegno del Progetto sui bisogni degli utenti e valutare l’User experience

 

Preparazione di un progetto che analizzi i principali  elementi umani, organizzativi e tecnologici che devono essere indicati in un progetto di digitalizzazione

 

 

 

6.2 Standard

 

 

Come scegliere gli standard per l’editoria digitale e la risorsa digitale/linguaggi marcatura

 

Conoscere l’architettura di rete, criteri per interoperabilità e usabilità

 

Dimostrare la comprensione delle criticità e sfide di preservazione della

risorsa digitale.

Comprensione delle relative tecnologie, gli standard e le politiche in materia di creazione, organizzazione, accesso e conservazione

di oggetti digitali

 

Strategie di base e metodi relativi alla preservazione digitale

 

 

 

Preparazione di un piano di preservazione per la Biblioteca digitale

 

6.2.1 Linguaggi di marcatura

6.2.2. Metadati

6.2.3 Interoperabilità

Capace di analizzare ed applicare gli schemi standard di metadati e i vocabolari controllati

appropriati al settore/disciplina

 

 

Architettura dell’informazione (e.g., ipertesto, ipermedia)

 

Metadati e identificatori, Ontologie, Classificazione, Categorie, Web semantico e Open Data

 

 

 

Descrizione di oggetti digitali e loro organizzazione per uno specifico settore disciplinare
6.3 Servizi

6.3.1. e-lending

6.3.2. discovery tools

Sa descrivere il funzionamento di base dei motori di ricerca, e spiegare l’indicizzazione e fasi di recupero.

 

Confrontare e saper descrivere in diversi contesti vari metodi di accesso per scegliere quello più adeguato a bisogni riconosciuti degli utenti.

 

 

.

 

Biblioteca digitale/conoscenza dei metodi di analisi per i bisogni degli utenti

 

Biblioteca digitale/Comportamenti di ricerca dell’informazione e valutazione dell’User experience

 

Come nella letteratura si trovi l’architettura della Biblioteca digitale federata, distribuita e orientata al servizio.

 

Come l’elending è condizionato dagli aspetti legali e organizzativi

 

Biblioteca digitale/Principi dell’information retrieval, indicizzazione, motori di ricerca, accesso

Preparazione di un piano di valutazione di un servizio a scelta o della Biblioteca digitale

 

 

6.4 Editoria digitale

6.4.1. Depositi istituzionali

6.4.2 Open Access

6.4.3 E-book

Sa identificare i concetti fondamentali, modelli teorici e il processo di creazione

e manutenzione di una

pubblicazione on-line nelle biblioteche digitali.

 

Sa analizzare criticamente le questioni giuridiche ed economiche per quanto riguarda gli aspetti generali dell’editoria digitale

Infrastruttura tecnica, sociale e organizzativa del Web publishing

 

Creare e gestire una collezione digitale su piccola scala, personale, online o in collaborazione, o un e-book per la pubblicazione o la condivisione di contenuti sul Web.

 

 

 

 

6.5 Biblioteca digitale Sa come pianificare gli aspetti giuridici (copyright, privacy), economici e organizzativi della Biblioteca digitale

 

Come rendere accessibile per un lungo periodo di tempo le risorse digitali, con la relativa tecnologia, gli standard e le politiche di preservazione.

 

Comprende l’importanza della valutazione della Biblioteca digitale

Concetti di base e dei processi relativi alla progettazione di biblioteche digitali.

 

Conoscenza dei metodi di analisi utenti, analisi funzioni, sviluppo del prototipo, e test di usabilità.

 

Biblioteca digitale/Storia delle biblioteche digitali e dell’automazione bibliotecaria

 

Biblioteca digitale/Valutazione e Studi Utenza

Sulla base di una Biblioteca digitale che è familiare (ad esempio, flickr, MySpace, una raccolta di musica, o una collezione speciale), sviluppare un progetto di piano di valutazione.

 

 

6.6. Risorse e strumenti Web

6.6.1 Siti Web

6.6.2 Blog

6.6.3 App

6.6.4 Social network

Sa come realizzare la condivisione, networking e realizzazione di interscambio comunicativo e cooperativo Networking

Problematiche di gestione in rete ed accesso a:

 

Dati/Risorsa testuale

 

Multimedia

 

Immagini

Costruzione di un Wiki – Un sito web di collaborazione che comprende il lavoro di gruppo di un insieme di autori.

 

 

Livello di riferimento: Corso Avanzato
Le competenze avanzate sono le competenze che consentiranno ad un professionista di mantenere una visione strategica, risolvere in modo innovativo problemi della biblioteca digitale e per comprendere le sfide emergenti per le biblioteche, e di prendere decisioni informate di finanziamento e distribuizione delle risorse per far fronte a queste sfide.

Riferimento competenze Norma UNI: A5; A9

 

6. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
6.1 Digitalizzazione Sa sviluppare un piano strategico per la digitalizzazione alllineato agli scopi istituzionali

 

Sa analizzare le criticità e le sfide del progetto di digitalizzazione (ad esempio, le possibilità di ri-utilizzo, le considerazioni legislative e finanziarie, la conservazione, e la fattibilità tecnica).

Come disegnare il Progetto di digitalizzazione centrato sugli utenti e User experience

 

Come scegliere le tecnologie più adeguate, considerare costi, vincoli legislativi, rischi e svantaggi delle diverse scelte coinvolte nel disegno, realizzazione, applicazione, orgnizzazione, accesso e preservazione della creazione della risorsa digitale

 

Come cooperare e collaborare ed i Progetti europei di digitalizzazione

Predisporre un piano di valutazione della qualità del progetto di digitalizzazione

 

 

 

6.2 Standard

 

 

Sa analizzare/identificare limiti/Risolvere problemi con innovazione e pianificare Sistemi centralizzati, federati, distribuiti di biblioteca digitale adeguati ai bisogni degli utenti Come scegliere le tecnologie più adeguate, considerare costi, vincoli legislativi, rischi e svantaggi delle diverse scelte coinvolte nel disegno, realizzazione, applicazione, orgnizzazione, accesso e preservazione della creazione della risorsa digitale

 

Predisporre un piano di biblioteca digitale con la scelta delle tecnologie più adeguate
6.2.1 Linguaggi di marcatura

6.2.2. Metadati

6.2.3 Interoperabilità

Sa fissare le priorità di finanziamento per le scelte in base a bisogni evidenti degli utenti e valutazione dei rischi di diverse scelte

 

Sa analizzare/identificare lacune limiti/risolvere problemi con innovazione su formati ed interoperabilità

Come scegliere le tecnologie più adeguate, monitorare e valutare le tecnologie più recenti per scelte oragnizzative circa interoperabilità e metadati Predisporre un piano di valutazione della qualità del progetto di digitalizzazione

 

6.3 Servizi

6.3.1. e-lending

6.3.2. discovery tools

Sa fissare le priorità di finanziamento per i servizi in base a bisogni evidenti degli utenti e dei rischi di diverse scelte

 

Sa analizzare/identificare lacune nella conoscenza/scelte sbagliate/limiti/e sa scegliere sistemi di accesso integrato

Come scegliere le tecnologie più adeguate, monitorare e valutare le tecnologie più recenti per soddisfare bisogni evidenti

 

Predisporre un piano di valutazione della qualità dei servizi della biblioteca digitale

 

6.4 Editoria digitale

6.4.1. Depositi istituzionali

6.4.2 Open Access

6.4.3 E-book

Possiede una conoscenza approfondita di una determinata area disciplinare, ed è in grado di applicare queste conoscenze per scegliere le attività da pianificare.

 

Comprende le problematiche organizzative, legislative, economiche della creazione di depositi istituzionali, preservazione, networking

Come scegliere le tecnologie più adeguate, monitorare e valutare le tecnologie più recenti per soddisfare bisogni evidenti

 

Analisi costi-benefici di approcci diversi alla preservazione

 

Bibliometria, Webometrics e Altmetrics

Predisporre l’analisi dei costi di preservazione ed un piano finanziario
6.5 Biblioteca digitale Sa pianificare il progetto, scegliere criteri e standard per la selezione e la creazione di materiali, rendendoli accessibili agli utenti, e mantenere la raccolta di materiali digitalizzati con la preservazione.

 

 

Biblioteca digitale/conoscenza dei metodi di analisi per i bisogni degli utenti e l’User experience

 

Biblioteca digitale/Comportamenti di ricerca dell’informazione e strategie di ricerca

 

Biblioteca digitale/Quadro concettuale, modelli, teorie, definizioni

 

Biblioteca digitale iniziative di ricerca, studi di caso

 

Biblioteca digitale/

Copyright

 

Biblioteca digitale/Costi e economia

Predisporre un piano di valutazione dell’User experience della Biblioteca digitale
6.6. Risorse e strumenti Web

6.6.1 Siti Web

6.6.2 Blog

6.6.3 App

6.6.4 Social network

Capace di

collaborare insieme in uno spazio comune / virtuale per interagire con altri enti o utenti e

condividere le informazioni.

 

Aspetti sociali della condivisione,  collaborazione e partnernship con altre istituzioni

 

Aspetti strategici dell’interazione e comunicazione della biblioteca digitale partecipata

 

Web Archiving

 

Predisporre un piano di partecipazione degli utenti alla gestione dei servizi

 

 

 

  1. Legislazione

Gli standard formativi descrivono 1) quello che le persone devono ottenere come risultato di apprendimento e 2) come verificare tali apprendimenti.

Livello di riferimento: Corso di base
Le competenze definite di base sono le competenze che consentiranno ad un professionista di eseguire una serie di compiti tecnici, sia individualmente che come parte di un team multidisciplinare. ha una conoscenza fattuale che include la comprensione di diverse questioni giuridiche e tecniche relative in generale alla cura del patrimonio culturale.

Riferimento competenze Norma UNI: A8

 

7.7 Normativa sul diritto d’autoreConoscere la normativa sul diritto d’autore anche con riferimento al quadro europeo e internazionale. Conoscere la normativa con riferimento alle differenti tipologie di documenti (libri, audiovisivi, musica a stampa, documenti elettronici ecc.)Presentare i contenuti dei testi normativi e gli ambiti di applicazione presentando casi concreti. Presentare l’evoluzione della normativa. Legge 22 aprile 1941 sul diritto d’autore e Codice dell’amministrazione digitale. D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82. Opere orfane: attuazione direttiva europea 2012/28/UE su taluni utilizzi consentiti. Legge 10.11.2014Fare esercitazioni individuali e di gruppo con test e questionari per valutare il grado di apprendimento. Discussione di casi concreti e controversi.

/tbody>

7. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
7.1 Legislazione

7.2 Principali documenti internazionali IFLA  e Unesco

7.3Legislazione nazionale e regionale.

7.4 Normativa nazionale e regionale sul deposito legale.

Conoscere i principali documenti IFLA/Unesco sulle biblioteche e la normativa nazionale e regionale sul patrimonio culturale e librario.

Identificare e riconoscere

le politiche istituzionali nazionali ed europee che concernono il patrimonio culturale e librario e il deposito legale delle pubblicazioni nelle sue articolazioni nazionali e regionali.

 

Presentare i contenuti dei testi normativi e i loro ambiti di applicazione anche presentando casi concreti.

Presentare gli aspetti normativi come cornice di riferimento di azioni concrete e processi di lavoro.

Manifesto IFLA/Unesco biblioteca pubblica, Manifesto Internet, Dichiarazione di Lione ecc.

Codice dei beni culturali e del paesaggio. Leggi regionali. Normativa di riferimento per gli enti locali (Es. TUEL d.lgs 267 del 2000) e l’università. Normativa sulle biblioteche anche con riferimento al contesto europeo.

Legge n. 106 “Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico” e regolamento applicativo

 

Fare esercitazioni individuali e di gruppo con test e questionari per valutare il grado di apprendimento. Discutere in gruppo casi concreti. E compararli.
7.5 Normativa sulla sicurezza. Normativa per il restauro. Conoscere la normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e la gestione della sicurezza degli edifici che ospitano biblioteche ed archivi. Presentare i contenuti dei testi normativi e gli ambiti di applicazione anche presentando casi concreti.
Dlgs 81/2008 (sicurezza sui luoghi di lavoro) e DPR 30 giugno 1995, n. 418.Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici di interesse storico e artistico che ospitano archivi e biblioteche.
Fare esercitazioni individuali e di gruppo con test e questionari per valutare il grado di apprendimento. Gruppi di discussione di casi concreti e analisi comparative
7.6 Normativa sulla privacy. Conoscere la normativa sulla privacy Presentare i contenuti dei testi normativi e gli ambiti di applicazione presentando casi concreti. Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Codice in materia di protezione dei dati personali Fare esercitazioni individuali e di gruppo con test e questionari per valutare il grado di apprendimento. Discussione di casi concreti e controversi.
7.7 Normativa sul diritto d’autore Conoscere la normativa sul diritto d’autore anche con riferimento al quadro europeo e internazionale.

Conoscere la normativa con riferimento alle differenti tipologie di documenti (libri, audiovisivi, musica a stampa, documenti elettronici ecc.)

Presentare i contenuti dei testi normativi e gli ambiti di applicazione presentando casi concreti. Presentare l’evoluzione della normativa.

Legge 22 aprile 1941 sul diritto d’autore e Codice dell’amministrazione digitale. D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82.

Opere orfane: attuazione direttiva europea 2012/28/UE su taluni utilizzi consentiti

Legge 10.11.2014

Fare esercitazioni individuali e di gruppo con test e questionari per valutare il grado di apprendimento. Discussione di casi concreti e controversi.

Livello di riferimento: Corso intermedio
Le competenze intermedie sono le competenze che consentiranno ad un professionista di pianificare e monitorare l’esecuzione di progetti/settori di biblioteca, di coordinare team di progetto e di cooperare con una serie di stakeholder interni ed esterni alle biblioteche.

Riferimento competenze Norma UNI: A8

 

7. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
7.1 Legislazione

7.2 Principali documenti internazionali IFLA e Unesco

7.3Legislazione nazionale e regionale.

7.4 Normativa nazionale e regionale sul deposito legale.

Saper applicare le conoscenze acquisite in merito a legislazione nazionale e regionale, deposito legale e documenti internazionali con riferimento a casi concreti e alla gestione di singoli progetti (es. incontri e presentazioni pubbliche e con i decisori, richiesta di contributi, gare d’appalto). Saper gestire i rapporti con i fornitori, gli editori ecc. per sovrintendere a processi concreti. Presentare casi concreti, le problematiche che si possono incontrare e le buone pratiche. Impostare una riunione e una presentazione dei servizi con i decisori e i cittadini. Applicazione a casi concreti della normativa nazionale e regionale in materia di biblioteche e beni culturali avvalendosi anche dei principali documenti internazionali IFLA e Unesco. Fare esercitazioni individuali e di gruppo con test e questionari per valutare il grado di apprendimento. Scrivere un progetto, impostare una gara d’appalto o una richiesta di contributo.
7.5 Normativa sulla sicurezza.

Normativa per il restauro.

 

Saper applicare le conoscenze acquisite a casi concreti e alla gestione di singoli progetti (es. richiesta di contributi, gare d’appalto, progetti di restauro). Saper gestire i rapporti con le soprintendenze ai beni librari. Presentare casi concreti, le problematiche che si possono incontrare e le buone pratiche con riferimento alla normativa sulla sicurezza e il restauro. Fare esercitazioni individuali e di gruppo con test e questionari per valutare il grado di apprendimento. Scrivere un progetto, impostare una gara d’appalto o una richiesta di contributo
7.6 Normativa sulla privacy. Saper applicare le conoscenze acquisite a casi concreti e alla gestione di singoli progetti (es. richiesta di contributi, gare d’appalto) Presentare casi concreti, le problematiche che si possono incontrare e le buone pratiche con riferimento alla normativa sulla privacy Fare esercitazioni individuali e di gruppo con test e questionari per valutare il grado di apprendimento. Scrivere un progetto, impostare una gara d’appalto o una richiesta di contributo
7.7 Normativa sul diritto d’autore Saper applicare le conoscenze acquisite a casi concreti e alla gestione di singoli progetti e processi (es. richiesta di contributi, gare d’appalto, gestione della circolazione libraria, progetti di digitalizzazione) Presentare casi concreti, le problematiche che si possono incontrare e le buone pratiche con riferimento alla normativa sul diritto d’autore. Opere orfane: attuazione direttiva europea 2012/28/UE su taluni utilizzi consentiti

Legge 10.11.2014

 

Fare esercitazioni individuali e di gruppo con test e questionari per valutare il grado di apprendimento. Scrivere un progetto, impostare una gara d’appalto o una richiesta di contributo

Livello di riferimento: Corso avanzato
Le competenze avanzate sono le competenze che consentiranno ad un professionista di mantenere una visione strategica, per comprendere le sfide emergenti per le biblioteche, e di prendere decisioni informate di finanziamento e distribuizione delle risorse per far fronte a queste sfide .

Riferimento competenze Norma UNI: A8

 

7. Unità formativa Risultati Apprendimento Cosa coprire nella lezione Procedure di Valutazione
(esemplificazione di possibili compiti individuali e di gruppo)
7.1 Legislazione

7.2 Principali documenti internazionali IFLA  e Unesco

7.3Legislazione nazionale e regionale.

7.4 Normativa nazionale e regionale sul deposito legale.

Impostare campagne di sostegno alle biblioteche, di sponsorizzazione, progetti di restauro, di conservazione e di digitalizzazione, di riallestimento di singole aree della biblioteca, progetti per nuovi edifici bibliotecari Come si fa un progetto. Discussione di casi concreti, anche di ambito europeo. Come si costruisce e gestisce il bilancio della biblioteca con riferimento alla legislazione nazionale e regionale sulle biblioteche. Scrivere un progetto biblioteconomico, di digitalizzazione, progettare individualmente e in gruppo percorsi e azioni di valorizzazione. Bilancio e reperimento risorse
7.5 Normativa sulla sicurezza.

Normativa per il restauro.

 

Impostare campagne di sostegno alle biblioteche, di sponsorizzazione, progetti di restauro, di conservazione e di digitalizzazione, di riallestimento di singole aree della biblioteca, progetti per nuovi edifici bibliotecari Come si fa un progetto. Discussione di casi concreti, anche in ambito europeo. Progettare con riferimento alla normativa sulla sicurezza (gestione sistema sicurezza) e progetti di restauro Scrivere un progetto biblioteconomico, di digitalizzazione, progettare individualmente e in gruppo percorsi e azioni di valorizzazione. Bilancio e reperimento risorse
7.6 Normativa sulla privacy. Progettazione e gestione dei flussi di informazione all’interno della biblioteca. Gestione di progetti di digitalizzazione. Come si fa un progetto. Discussione di casi concreti, anche in ambito europeo con riferimento alla normativa sulla privacy Scrivere e discutere un progetto per la biblioteca. Discussione, anche in gruppo, di casi concreti.
7.7 Normativa sul diritto d’autore Redazione e gestione progetti di digitalizzazione e di archivi digitali nelle diverse tipologie di biblioteche (pubbliche, accademiche e specialistiche) Come si fa un progetto. Discussione di casi concreti, anche in ambito europeo, anche con riferimento alle opere orfane: attuazione direttiva europea 2012/28/UE su taluni utilizzi consentiti

Legge 10.11.2014

 

Scrivere un progetto biblioteconomico, di digitalizzazione, progettare individualmente e in gruppo percorsi e azioni di valorizzazione. Bilancio e reperimento risorse

 


Torna su


Appendice II: Portfolio

Le competenze da riportare nel Portfolio sono quelle che sono attese come risultato del percorso formativo del Corso AIB a cui avete partecipato, elencate di seguito:
Conoscenze: Conoscere le metodologie didattiche e le tecnologie e-learning che possono migliorare l’apprendimento.
Capacità: Saper compiere scelte consapevoli di strumenti, attività e contenuti sulla base degli obiettivi formativi e dei bisogni dei partecipanti.
Queste competenze sono quelle che sono richieste ad un docente che sia capace di disegnare, erogare e valutare corsi di formazione continua usando le tecnologie.
Il portfolio non deve essere lungo più di tre-quattro pagine e per realizzarlo occorrono 4 fasi.

1. Fase: Fate un bilancio delle conoscenze che ora avete
Il vostro portfolio deve iniziare con una dichiarazione di quello che sapete, non solo come conoscenze ottenute dal corso ma anche sulla base della vostra esperienza precedente.
a) Come prima attività dovete riflettere sulla conoscenza che avevate e avete acquisito, sulle capacità che avete raggiunto, sul vostro percorso di studio, sul vostro processo di apprendimento, sui vostri stili di apprendimento.
Domande da porsi: Che cosa so sull’apprendimento usando le tecnologie? Come quello che ora so contribuisce o trasforma ciò che già sapevo? Quali somiglianze o divergenze tra quello che ho appreso e quello che già sapevo?
b) Successivamente, dovete analizzare l’integrazione delle nuove conoscenze che avete ottenuto dal Corso con quello che già sapevate. Identificare lacune nella conoscenza, scelte sbagliate, limiti, eventuali ostacoli che avete incontrato nell’apprendimento e anche riflettere su come applicare le nuove competenze nel luogo di lavoro.
Domande da porsi: Come le vostre competenze attuali sono state aumentate o migliorate dal Corso? Cosa ora so fare che prima non sapevo fare? Cosa non so e dovrei sapere? Cosa farei diversamente se tornassi indietro? Quali sono i miei punti di forza o debolezza?
Ad esempio, riflettete su quale esperienza avete fatto nel Lavoro di Gruppo, cosa avete capito circa il ruolo del docente, cosa avete imparato come discente sull’apprendimento con le tecnologie, qual è stata la vostra esperienza del corso.

2. Fase: Organizzare l’evidenza che potete dare del vostro apprendimento
In questa fase dovete dare l’evidenza delle nuove competenze.
Domande da porsi: Come posso dimostrare che ora SO FARE MEGLIO DI PRIMA?
La documentazione nel Portfolio potrà essere di due tipi: FONTI PRIMARIE e SECONDARIE.
FONTI PRIMARIE per l’evidenza delle competenze sono il Lavoro di Gruppo che avete fatto nel Corso: dovete identificare il ruolo che avete avuto nel Gruppo e le attività in particolare che avete svolto. identificando il vostro contributo specifico al Gruppo potrà dimostrare le vostre conoscenze e competenze.
FONTI SECONDARIE sono fonti di evidenza che possono indirettamente documentare le vostre competenze, come ad esempio: descrizione del lavoro attuale o che avete fatto in passato, lettere di raccomandazione di supervisori, articoli pubblicati, certificati e premi, ecc.
,
3. Fase: Dichiarazione di apprendimento personale
La dichiarazione di apprendimento personale dovrà essere coerente con la documentazione che avete preparato nella fase precedente. Questa dichiarazione di apprendimento personale dimostra che avete capito l’importanza della competenza e che sapete mettere in pratica questa competenza.
La dichiarazione di apprendimento personale comprende:
a) Una panoramica della vostra comprensione dell’importanza di questa competenza e di come potete applicarla nel luogo di lavoro;
b) Una sintesi della vostra esperienza del Corso e delle nuove competenze che avete appreso.

4 Fase: Presentare il vostro Portfolio
I docenti del Corso discuteranno con voi il Portfolio, sulla base della vostra dichiarazione di apprendimento personale e le vostre risposte a ogni competenza come da schema che segue. I docenti valutatori condurranno la loro valutazione, valutando ogni competenza con una rubrica di valutazione che ha tre giudizi: competenza acquisita, competenza parzialmente acquisita, competenza non acquisita.
Il docente può quindi: 1) approvare il vostro Portfolio, validando il raggiungimento delle competenze del Corso; 2) chiedere ulteriori informazioni o altra documentazione; 3)stabilire che il vostro Portfolio non dimostra un soddisfacente conseguimento delle competenze e suggerirvi un altro Corso AIB.

 


Torna su


Appendice III: Rubrica di valutazione

Prodotti – Lavoro di gruppo: Rubrica di valutazione

 

Dimensioni Livello massimo Livello medio Livello minimo
Progetto:

completezza, accuratezza, coerenza

50%

Completa tutte le fasi della progettazione. Completa quasi tutte le fasi della progettazione Non completa nessuna fase della progettazione
La mappatura e l’organizzazione dei contenuti è chiara e completa. La mappatura e l’organizzazione dei contenuti non è chiara o non è completa La mappatura e l’organizzazione dei contenuti non è chiara o non è completa
Esplicita in modo dettagliato le scelte di progettazione delle singole attività didattiche e le strategie da mettere in campo Esplicita le scelte di progettazione delle singole attività didattiche e le strategie da mettere in campo, anche se in modo poco dettagliato Esplicita le scelte di progettazione delle singole attività didattiche e le strategie da mettere in campo, anche se in modo poco dettagliato
Sceglie i contenuti teorici e multimediali per i Learning Object coerentemente al tema definito. Sceglie i contenuti teorici e multimediali per i Learning Object con poca coerenza rispetto al tema definito. Sceglie contenuti teorici e multimediali per i Learning Object con nessuna coerenza rispetto al tema definito.
Riporta periodicamente in Documenti del gruppo il lavoro svolto per ciascuna fase del PW. Non riporta sempre in Documenti del gruppo il lavoro svolto per ciascuna fase del PW. Non riporta mai in Documenti del gruppo il lavoro svolto.
Piattaforma, ambienti sviluppo Learning Object :

tecnica di realizzazione, organizzazione metodologica, configurazione risorse, grafica.

20%

Configura la piattaforma in funzione di tutte le attività programmate Configura la piattaforma in funzione di alcune delle attività programmate Non configura la piattaforma in funzione delle attività programmate
Prepara indicazioni precise per spiegare all’utente come usufruire dei contenuti Prepara indicazioni poco precise per spiegare all’utente come usufruire dei contenuti Non prepara indicazioni per spiegare all’utente come usufruire dei contenuti
Sceglie sempre con consapevolezza i tool necessari per creare sequenze di apprendimento compatibili con lo standard scorm (es: eXelearning, Xerte, Wink, Captivate, Reload, ecc…) Non sempre sceglie con consapevolezza i tool necessari per creare sequenze di apprendimento compatibili con lo standard scorm (es: eXelearning, Xerte, Wink, Captivate, Reload) Non sceglie con consapevolezza i tool necessari per creare sequenze di apprendiemento compatibili con lo standard scorm (es: eXelearning, Xerte, Wink, Captivate, Reload)
Inserisce con competenza LO in piattaforma secondo gli standard SCORM Non sempre inserisce correttamente LO in piattaforma, secondo gli standard SCORM Non inserisce correttamente LO in piattaforma, secondo gli stadard SCORM
Cura sempre gli aspetti grafici dei contenuti e sceglie caratteri e colori in osservanza alle regole di usabilità A volte cura gli aspetti grafici dei contenuti e della piattaforma, non sempre sceglie caratteri e colori in osservanza alle regole di usabilità Non cura gli aspetti grafici dei contenuti e non sceglie caratteri e colori in osservanza alle regole di usabilità
Contenuto:

interattività, efficacia comunicativa, aspetti tecnologici, originalità.

30%

Il contenuto è sempre chiaro, conciso ed efficace per apprendere. Il contenuto è quasi sempre chiaro ed efficace ai fini dell’apprendimento Il contenuto è sempre poco chiaro e poco efficace ai fini dell’apprendimento
Il contenuto è sempre accattivante, cattura e mantiene viva l’attenzione sino alla fine. Pochi dei contenuti attirano e mantengono viva l’attenzione di chi ne usufruisce Nessuno dei contenuti attira l’attenzione di chi ne usufruisce
Ogni contenuto è interattivo: durante questo/i LO l’utente è chiamato a compiere diversi processi attivi (ascolto, esercitazioni, inviti alla riflessione, esecuzione di test ecc…). Non tutti i contenuti sono interattivi: durante questo/i LO l’utente è chiamato a compiere diversi processi attivi (ascolto, esercitazioni, inviti alla riflessione, esecuzione di test ecc…). Pochi o nessuno dei contenuti è interattivo.
Ogni contenuto è autonomo (può essere usato senza richiedere un’assegnazione o un contesto). Non tutti i contenuti sono autonomi (per l’uso di alcuni di essi è richiesta un’assegnazione o un contesto). Quasi nessuno o nessuno dei contenuti può essere considerato autonomo (per il loro uso è richiesta un’assegnazione o un contesto).
Ogni contenuto è flessibile (può essere usato in parecchie situazioni) Pochi dei contenuti possono essere considerati flessibili. Nessuno dei contenuti è flessibile
Tutti i contenuti sono definiti in termini LOM e/o SCORM. Quasi tutti i contenuti sono definiti in termini LOM e/o SCORM Pochi o nessuno dei contenuti sono definiti in termini LOM e/o SCORM
Nel PW sono presenti vari elementi innovativi (per esempio sono utilizzati servizi e social network anche esterni alla piattaforma) Nel PW sono presenti uno o due elementi innovativi (per esempio sono utilizzati servizi e social network anche esterni alla piattaforma) . Nel PW non sono presenti elementi innovativi.

 

 


Torna su


Allegati: Modelli vari 

Modelli di attestazione delle competenze

I seguenti modelli di attestati saranno utilizzati per iniziative formative differenziate.

Il primo, per un corso o seminario di formazione/aggiornamento in presenza, con la somministrazione conclusiva di un questionario di valutazione dell’apprendimento

attestazione corso in presenza

Il secondo, per un corso di formazione con attestazione delle competenze in presenza e a distanza (modello blended); il modello è pensato per coloro che portano a conclusione l’intero percorso (lavoro in presenza e a distanza, di gruppo e individuale)

attestazione delle competenze (lavoro individuale)

Il terzo, per un corso di formazione con attestazione delle competenze in presenza e a distanza (modello blended); il modello è pensato per coloro che non completano l’iter, fermandosi al lavoro di gruppo

attestazione delle competenze (lavoro di gruppo)

Il quarto modello riguarda il corso di formazione con attestazione delle competenze riconosciuto dal MIUR con decreto n. 801 del 19/7/2017

attestazione delle competenze corsi AIB-MIUR

Test di valutazione sull’apprendimento

Test di valutazione sull’apprendimento

Documentazione finale del corso

Documentazione finale del corso

Test di valutazione del corso

Test di valutazione del corso


Torna su



[1] “Consiglio europeo di Lisbona”, Conclusioni della Presidenza – 23.03.2000.
[2] “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente”, Comunicazione della Commissione – 21.11.2001.
[3] Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 sull’istituzione di un sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET);
– Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 23 aprile 2008 per l’European Qualification Framework (EQF);
– Raccomandazione del Consiglio europeo sul riconoscimento dell’apprendimento non formale ed informale del 20 dicembre 2012.
[4] LEGGE 28 giugno 2012 , n. 92, Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita. (Legge Fornero) In particolare Artt. 51-55.
[5] LEGGE 14 gennaio 2013, n. 4, Disposizioni in materia di professioni non organizzate.
[6] DECRETO LEGISLATIVO 16 gennaio 2013, n. 13, Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell’articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92.
[7] Conferenza unificata prevista ai sensi dell’articolo 4, comma 51 e 54, della legge 28 giugno 2012, n.92. – Repertorio atti n. 154/LV del 20 dicembre 2012 http://www.statoregioni.it/dettaglioDoc.asp?idprov=11413&iddoc=38856&tipodoc=2
[8] Per un quadro più aggiornato vedi i lavori del Seminario “Validazione e certificazione delle competenze: dal dibattito al sistema”, organizzato il 17 dicembre scorso dall’ISFOL in collaborazione con il Ministero del Lavoro e le Regioni – http://www.isfol.it/news/verso-la-costruzione-del-quadro-nazionale
[9] Linee guida CEDEFOP per il riconoscimento degli apprendimenti non formali e informali – http://www.ecvet-toolkit.eu/site/introduction
[10] Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sull’istituzione di un sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET)
[11] Un’unità ECVET è definita come la più piccola parte della qualifica o del programma di formazione, ed è orientata al risultato di apprendimento. Ciascuna unità ECVET corrisponde ad una specifica combinazione di conoscenze, capacità. L’unità ECVET costituisce oggetto della valutazione dell’apprendimento e può, eventualmente, essere certificata da AIB. L’analogia del sistema ECVET con il sistema ECTS, in uso in ambito accademico, è evidente. Tuttavia, mentre l’ECTS si basa sulla capitalizzazione quantitativa di piccole parti di percorsi formativi, il sistema ECVET è più centrato sugli aspetti quantitativi del percorso, concentrandosi cioè sugli obiettivi dell’apprendimento (learning outcomes) piuttosto che sul carico di lavoro individuale.
[12] Indicatori di qualità dei corsi AIB

Relazione programmatica per il 2016

Premessa

Nel 2014 si è insediato il nuovo CER di AIB-Marche, che ha avviato il proprio mandato in continuità con i progetti e gli impegni portati avanti negli anni precedenti dalla Sezione.

Nel 2015 abbiamo proseguito il confronto e la collaborazione con l’amministrazione regionale e la convergenza con i professionisti degli archivi e dei musei, ANAI-Marche e ICOM-Marche, all’interno del coordinamento MAB. A causa del cambiamento politico e di imprevisti legati all’organizzazione, siamo ancora in attesa di ricevere i rimborsi rendicontati a fine ottobre 2014: questo ha impedito alla sezione di chiudere alcuni dei programmi proposti nella relazione programmatica 2015.

Per quanto concerne il programma MAB Marche ci comunica che la nuova edizione del Grand Tour Cultura Marche, organizzato dal MAB e dall’Assessorato alla Cultura della Regione, prevista per l’autunno 2015, al momento non sappiamo ancora se sarà attivata. La proposta dei moduli di formazione MAB a carico della Regione Marche che comprendeva tra le tematiche le metodologie e strumenti di analisi, le forme di gestione a rete dei servizi culturali, la misurazione dei servizi, il fundraising, le buone pratiche per la redazione di progetti in vista di finanziamenti europei e la catalogazione, conservazione e valorizzazione del materiale fotografico è ancora in corso di definizione. Per poter attivare la formazione MAB 2015, e poterne approfittarne anche nel 2016, si sta tentando di attivare una serie di moduli anche a distanza.

Per quanto concerne Nati per Leggere Marche l’impegno della sezione è proseguito organizzando corsi per lettori volontari, presentazioni e seminari. Stiamo al momento organizzando l’appuntamento autunnale previsto per riflettere sul progetto NpL e riportare le novità organizzative a livello nazionale anche sul territorio. Con il progetto NPM, a fronte anche dell’uscita di SIEM dal coordinamento nazionale, abbiamo subito una battuta d’arresto: è nostra intenzione sostenere e promuovere lo sviluppo di questo progetto sul nostro territorio anche se AIB non è tra i soggetti direttamente coinvolti ma solo partner.

Per quanto concerne la proposta formativa 2015 purtroppo dobbiamo riscontrare che non ha portato buoni risultati: i vari cambiamenti in tema di attestazione e formazione che la nostra associazione ha attivato hanno sicuramente contribuito a rallentare nell’ambito della proposta in attesa delle direttive del CEN. Inoltre il regime finanziario critico non ci ha permesso di attivare il corso sull’advocacy concordato a causa di un numero non sufficiente di iscritti. Al momento siamo in attesa di verificare se l’ultimo corso a 4 fasi proposto sul tema dell’Information Literacy avrà un riscontro positivo in termini di iscrizioni.

Il programma 2015 si concluderà con:

2-3-4 ottobre: corso per lettori volontari NpL ad Ascoli Piceno (l’ultimo attivato da AIB Marche);

ottobre: attivazione sperimentazione NpL nelle case famiglia di Macerata (con il contributo della Fondazione Colonna);

11 ottobre: incontro “Perchè leggere? Pessima domanda!” con Christian Raimo (patrocinio di AIB Marche al Festival Letteraria di Fano);

22-23 ottobre: corso di formazione “Information Literacy. Bibliotecari in azione: dalle parole ai fatti”;

6-7 novembre: I libri della legalità. Seconda edizione della formazione dedicata al progetto “La Biblioteca della Legalità” (Mediateca Montanari, Fano);

22 novembre: giornata NPL Marche per la settimana nazionale NPL denominata “Meeting NpL Marche” (luogo da definire);

4 dicembre: convegno “La biblioteca carceraria come sostegno alla genitorialità in carcere” nell’ambito del progetto SBCR (Sistema biblioteche carcerarie delle Marche).

Programma 2016

Nel 2016 verrà implementato il nuovo modello a quattro fasi centrato sull’apprendimento continuo e di qualità:

– Analisi dei bisogni e disegno del corso;

– Erogazione e fruizione del corso;

– Valutazione e follow up del corso;

– Prova finale e certificazione dell’apprendimento.

Il CER Marche si propone di migliorare e potenziare la proposta formativa con l’attivazione di una serie di corsi e di giornate seminariali. Il programma di formazione 2016 AIB comprenderà le seguenti tematiche:

– advocacy (corso 4 fasi)

– novità normative relative al campo dei beni culturali (seminario)

– la biblioteca e le piattaforme digitali partecipative: usare wikipedia, wikisource e wiki per creare comunità (corso 4 fasi)

– reference e strategie di ricerca (corso 4 fasi)

– open data e linked data e RDA (corso tradizionale 1-2 febbraio 2016, docente Mauro Guerrini)

– catalogazione, conservazione, digitalizzazione libro antico

– diritto d’autore e utilizzo delle copie digitali (corso 4 fasi)

– corso sulla webdewey

Per NpL sarà interrotta la ormai tradizionale proposta di formazione: i corsi multidisciplinari e i corsi per lettori volontari saranno esclusivo appannaggio del CSB come già comunicato dal progetto ai referenti regionali. Alla sezione resta la possibilità di organizzare approfondimenti, seminari, convegni. E’ intenzione della sezione organizzare il secondo appuntamento del “Meeting NpL Marche” per fare in modo che diventi un appuntamento di confronto annuale dedicato

trasversalmente a tutti gli operatori e volontari coinvolti nel progetto. A breve verrà presentata una proposta su seminari e approfondimenti a costi sostenibili. E’ inoltre nostra intenzione continuare a stimolare la Regione a portare avanti l’adesione al progetto e a sostenere i territori che aderiscono in forma attiva al progetto NpL.

La sezione Marche proseguirà l’esperienza di “Storie da Biblioteca”, mutata in “Storie da Musei Archivi e Biblioteche”, organizzata in collaborazione con il coordinamento MAB, l’Associazione culturale RaccontidiCittà, Narcissus.me di Simplicissimus Book Farm e Biblioteche Aperte: il concorso, ormai alla sua IV edizione, si rivolge a tutti gli appassionati di lettura, scrittura e fotografia ed è occasione per promuovere gli istituti culturali in forma partecipata e inusuale.

Proseguiranno i lavori della “Biblioteca della legalità”, che non comportano né costi né entrate per la Sezione. Il progetto, promosso da Libera, AIB Marche, Ibby Italia, ANM sottosezione di Pesaro, Comune di Isola, Associazione Fattoria della Legalità, promuove la lettura e il tema della legalità democratica tra le nuove generazioni.

La sezione lavorerà anche per il consolidamento del progetto SBCR (Sistema Bibliotecario Carcerario della Regione Marche) e cercherà di valorizzare il lavoro svolto fino ad ora con la pubblicazione di articoli e approfondimenti in ambito scientifico.

Il CER Marche continuerà la sua attività di advocacy con la Regione cercando di cotruire connessioni anche con settori ad oggi mai contattati, come ad esempio l’assessorato alla Formazione, per tentare di attivare soluzioni innovative che rispondano alla necessità della formazione continua dei professionisti bibliotecari della nostra Regione.

Il CER Marche si impegnerà anche nella promozione dell’attivazione di un coordinamento bibliotecario regionale che possa affiancare la Regione nelle scelte tecniche che riguardano il futuro dei nostri servizi bibliotecari regionali.

Biblioteche carcerarie in Italia. Condizioni di fruibilità e rapporti con il territorio

Alessandra Cicalini, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Il Gruppo di studio sulle biblioteche carcerarie dell’AIB promuove un monitoraggio sulle biblioteche presenti negli istituti penitenziari italiani.

Il questionario ha lo scopo di conoscere l’attuale numero delle biblioteche e le loro modalità di funzionamento, con particolare riferimento ai rapporti tra gli istituti penitenziari, le biblioteche pubbliche e  istituzioni del territorio di riferimento; ciò consentirà di verificare il recepimento del “Protocollo di intesa  per i servizi di biblioteca presso gli Istituti di Penitenziari italiani” e gli standard di funzionamento delle biblioteche.
In questa fase sono stati selezionati unicamente gli indicatori più significativi e di lettura immediata del servizio bibliotecario.
I dati raccolti permetteranno di valutare i livelli di quantità e qualità dei servizi proposti alle persone detenute nell’ambito dell’organizzazione bibliotecaria nazionale, permettendo dunque di far emergere punti di forza e criticità.

Invitiamo per questo tutti coloro che, a qualunque titolo (dipendenti pubblici, liberi professionisti, cooperatori, volontari etc.), operano in questo ambito a rispondere al questionario e a promuoverne la diffusione.

Il questionario è disponibile a partire dalla pagina https://it.surveymonkey.com/r/questionario_carcere  e sarà disponibile per la compilazione fino al 31 marzo 31 maggio 2022.

Terremoto in Abruzzo

Attivato un conto corrente per le donazioni

È attivo dal 7 maggio 2009 il conto corrente ASSOCIAZIONE ITALIANA BIBLIOTECHE PER L’ABRUZZO – CC n. 96318209
IBAN: IT-38-X-07601-03200-000096318209

I soldi che verranno raccolti su questo conto saranno utilizzati esclusivamente per supportare le attività dell’AIB a favore della salvaguardia dei beni librari, della ricostruzione delle biblioteche e della riattivazione dei servizi bibliotecari abruzzesi.

Notizie aggiornate al 2009-09-29

Biblioteca Provinciale “S. Tommasi”
É stato recuperato il Fondo antico conservato nella sede staccata di Collemaggio. Il materiale è stato messo in sicurezza e si sta provvedendo alle operazioni di spolveratura e (ove necessario) di restauro. Il patrimonio rimasto nella sede principale e nella sede di Via Sassa (entrambe con gravi lesioni interne) deve essere ancora recuperato. Non è stata ancora stabilita la nuova sede della Biblioteca, per cui i lavori di recupero sono fermi in attesa di sapere la destinazione. Il personale rimane a disposizione presso la sede di una scuola, in località Pettino, dove c’è un deposito con parte del materiale periodico.

Biblioteche dell’Università dell’Aquila

Le biblioteche sono tutte inagibili. Il personale delle biblioteche dei tre poli universitari (Polo Centro, Polo Coppito, Polo Roio) facenti capo al Sistema Bibliotecario di Ateneo è attualmente riunito presso la sede della Facoltà di Scienze di Coppito. Finora sono stati recuperati principalmente i libri di testo utili agli studenti. I servizi riattivati sono il prestito (locale e interbibliotecario), il servizio di reference con la messa a disposizione di un server proxy che consente l’accesso a docenti e studenti a tutte le risorse elettroniche anche da remoto.
Gli organi di Ateneo hanno già deliberato le sedi future delle Facoltà e quindi anche delle biblioteche:

  • la Biblioteca di Ingegneria presso i capannoni delle ex Optimes;
  • la Biblioteca di Economia presso la scuola della Reiss Romoli;
  • la Biblioteca di Lettere presso l’Istituto dell’ex Carcere minorile o a Bazzano vicino all’attuale sede dell’Archivio di Stato;
  • le Biblioteche di Scienze e di Medicina rimarranno nelle proprie sedi di Coppito, che sono in ristrutturazione.

Archivio di Stato

La sede principale dell’Archivio, posta al pian terreno dell’edificio della Prefettura (Palazzo del Governo) è stata gravemente danneggiata dal sisma. La documentazione è stata subito recuperata e spostata prima a Sulmona, e poi in località Bazzano, dove dallo scorso luglio sono riprese le attività. L’Archivio ospita anche la Biblioteca della
Deputazione di Storia Patria.

Altre biblioteche del territorio aquilano
Quasi tutte le biblioteche presenti nella zona colpita dal sisma sono assolutamente inagibili, come pure molte biblioteche del territorio pescarese e teramano inserite nel cratere.
Alcune di esse hanno trasferito il materiale in sedi provvisorie, in attesa delle ristrutturazioni.

Iniziative a favore delle strutture, dei patrimoni documentari, e dei servizi bibliotecari abruzzesi colpiti dal sisma, 2009-04-30

Il 27 luglio scorso a L’Aquila, presso il Campo provvisorio di Piànola si è tenuta la manifestazione di donazione a piccoli e giovani lettori di 8.000 degli oltre 25.000 volumi inviati dagli editori italiani per le popolazioni colpite dal sisma, raccolti e coordinati dal Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni e le attività culturali, in collaborazione con l’AIB grazie ai volontari che hanno aiutato a gestire i volumi per la spedizione.
È disponibile il comunicato stampa dell’iniziativa sul sito del Centro per il Libro e la Lettura

Comunicato stampa dell’Associazione, 2009-04-10

Telegramma spedito a Francesca Di Lorito, Presidente AIB Abruzzo, il 7 aprile 2009

Cara Francesca,

il CEN, la Segreteria e l’AIB tutta si stringono con solidarietà e affetto ai colleghi della Sezione e a tutta la popolazione abruzzese in questo difficile e triste momento.

La Segreteria nazionale è a disposizione per valutare iniziative da intraprendere, d’accordo con la Sezione.
Un abbraccio,

Mauro Guerrini – Presidente AIB

Notizie correlate

  • Comunicato diffuso dall’Association of National Committees of the Blue Shield (ANCBS)
    “Statement of Concern for the Victims and the Damage to Cultural Heritage in the Abruzzo Earthquake”
  • È stata avviata una raccolta fondi da parte del Ministero per il patrimonio culturale http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/ComunicatiStampa/visualizza_asset.html_1557100851.html. I Sindacati e il Ministero Beni Culturali hanno inoltre approvato un progetto straordinario per approntare l’invio di squadre di emergenza preposte ad intervenire sui beni culturali interessati dal sisma. I dettagli del progetto saranno sviluppati nei prossimi giorni dallo stesso Ministero con la Direzione Regionale e altre istituzioni ministeriali competenti.
  • La CRUI ha aperto un apposito conto per raccogliere fondi per l’Universita’ dell’Aquila, informazioni sull’home page del sito http://www.crui.it/
  • Messaggi di solidarietà dall’estero sono stati inviati da Jennefer Nicholson (segretario generale dell’IFLA), Ingrid Parent (Library and Archives of Canada), Judy Kuh (Library of Congress), Cathy Corbitt (West Perth WA, Australia), Barbara Stein Martin (University of North Texas), David P. Miller (Curry College, Milton, MA), Lourense Das (Director Europe, IASL), Klaus Kempf (Bayerische Staatsbibliothek).

Relazione di accompagnamento al Bilancio consuntivo 2013

Approvata dall’Assemblea generale degli Associati, Torino 12 maggio 2014

[testo in PDF]

L’esercizio 2013 si è chiuso con un utile di esercizio pari a € 56.216,14. Questo risultato, che fa seguito all’esito positivo dell’esercizio 2012 (+ € 41.504,51), inverte la preoccupante tendenza registrata nel 2010 e 2011, quando i bilanci associativi avevano chiuso in pesante passivo, ed è l’esito dell’azione di risanamento e rilancio impostata dal CEN e dal CNPR nel triennio appena trascorso. In particolare, il ritorno in attivo del bilancio del Nazionale, che aveva contribuito in maniera sostanziale a determinare il risultato negativo del biennio 2010-2011, sembra autorizzare un cauto ottimismo: dopo il segnale di inversione di tendenza registrato nel 2012 (+ € 646,81), il Nazionale ha chiuso l’esercizio 2013 con un utile pari a € 11.855,15. Dal canto loro le Sezioni regionali totalizzano un attivo pari a € 44.360,99, migliorando il positivo risultato dell’anno precedente (+ € 40.747,33).

Il CEN propone all’Assemblea Generale degli associati di utilizzare l’utile di esercizio come segue:

  • l’utile d’esercizio realizzato dal Nazionale, pari a € 11.855,15, è utilizzato per ridurre il disavanzo 2010 iscritto a bilancio (Stato patrimoniale – Attività – codice 33015), che passa quindi da € 37.603,82 a € 25.748,67;
  • l’utile d’esercizio realizzato dalle Sezioni regionali, pari a € 44.360,99, è iscritto all’Avanzo di gestione (Stato patrimoniale – Passività – codice 33030).

La Tabella seguente riepiloga l’andamento dei bilanci degli ultimi tre anni.

2011 2012 2013
Nazionale -€ 50.573,26 € 646,81 € 11.855,15
Sezioni € 21.712,01 € 40.747,33 € 44.360,99
TOTALE Utile/Perdita d’esercizio -€ 28.861,25 € 41.394,14 € 56.216,14

 

Il CEN uscente esprime soddisfazione per il risultato dell’esercizio 2013 ma ritiene di dover suggerire ai nuovi organi associativi di proseguire nella politica di risanamento, perseguendo l’equilibrio strutturale fra costi e ricavi che, malgrado gli sforzi, non appare ancora pienamente raggiunto. La tenuta del bilancio e con esso, il futuro della nostra Associazione dipenderanno dal successo del nuovo regime di iscrizione avviato nel 2014 in attuazione del dettato statutario e delle indicazioni contenute nella Legge 4/2013, ma soprattutto dalla capacità dell’AIB di interpretare con intelligenza, forza ed efficacia il ruolo di principale associazione professionale dei bibliotecari italiani attraverso una politica tesa a rappresentare tutte le istanze della nostra professione in ogni sede istituzionale, a livello internazionale, nazionale e locale.

Il contesto in cui si troverà a muoversi la nostra Associazione, infatti, continuerà a patire gli effetti di una congiuntura economica sfavorevole e del deficit culturale della classe dirigente italiana, che stenta a cogliere l’importanza dell’investimento nelle infrastrutture della cultura e della conoscenza, condannando l’Italia a una recessione senza prospettive. Il richiamo alla centralità delle biblioteche in qualsiasi politica di sviluppo e di rilancio del Paese dovrà rappresentare il mantra dell’azione politica del prossimo esecutivo AIB, mentre l’affermazione e la valorizzazione delle capacità professionali dei bibliotecari nel campo della mediazione e alfabetizzazione informativa e digitale rappresenteranno la sfida da portare in qualsiasi tavolo istituzionale.

Come già indicato dal Presidente uscente nella relazione di apertura del 58° congresso nazionale, le novità introdotte dalla Legge 4/2013 avranno ricadute progressive sull’identità e sugli assetti organizzativi della nostra Associazione. Il CEN uscente ha avviato – senza riuscire a compierla completamente – una transizione storica: da associazione culturale, mossa da ragioni ideali a dare una voce al ruolo delle biblioteche, la nostra Associazione si appresta a diventare una moderna associazione professionale, rappresentativa delle istanze di migliaia di professionisti. I passaggi ancora da compiere riguardano la definizione delle caratteristiche dell’attività di aggiornamento che concorre alla formazione continua degli associati e delle modalità di rilascio di crediti formativi, la definizione dei requisiti di qualificazione professionale che abilitano all’accesso a profili professionali di specializzazione funzionale, e soprattutto la definizione di accordi con le associazioni rappresentative (ANCI, UPI, Conferenza delle Regioni, CRUI, Federculture) e con i sindacati di categoria, per sancire che il bibliotecario deve essere obbligatoriamente in possesso di competenze e abilità certificate, capacità derivanti da percorsi di studio e professionali definiti, e che questi requisiti sono discriminanti per lavorare come bibliotecario.

La Legge 4/2013 richiederà un grande sforzo di adeguamento, ed è bene che sia chiaro che al momento le garanzie di tutela reale per i bibliotecari sono ancora tutte da costruire. La definizione di requisiti per l’accesso prefigura una associazione di tipo non inclusivo, il contrario dell’AIB che conosciamo, e ci pone di fronte alla scommessa di un ricambio della base associativa e alla probabile esigenza di modifiche radicali degli assetti organizzativi attuali. I nuovi organi associativi dovranno chiedersi se i tradizionali assetti volontaristici siano ancora adeguati alle sfide del futuro o se dovremo passare all’offerta di servizi professionali agli associati, in primis nel campo della consulenza legale su tematiche lavoristiche e fiscali; se alla frammentazione delle commissioni e dei gruppi di studio – nel complesso scarsamente efficaci e produttivi negli ultimi due mandati – non si debba sostituire la compattezza di un centro studi AIB, capace di affrontare con metodo e rapidità problematiche di varia complessità; se a garanzia della qualità della formazione continua non si debba dare vita a un modello interassociativo di derivazione MAB, capace di progettare, erogare e valutare attività di aggiornamento rivolte a tutti i professionisti del patrimonio culturale. Questi e altri nodi problematici – primo fra tutti il perdurante calo degli associati e la scarsa propensione a una partecipazione attiva alla vita dell’AIB – costituiranno un terreno di riflessione per tutte le componenti della nostra Associazione. È convinzione profonda del CEN uscente che l’accentuazione del carattere professionale della nostra Associazione non possa prescindere dall’attenzione verso i bisogni culturali e informativi delle comunità di utenti, che legittimano il nostro ruolo e la funzione sociale delle biblioteche. Per queste ragioni, si ritiene utile illustrare i principali risultati conseguiti nel triennio, le attività svolte e le criticità rilevate, per consentire alla nuova dirigenza AIB e all’Associazione tutta di avviare su di essi una riflessione utile a precisare gli impegni politici, le strategie nel medio periodo e le soluzioni organizzative ottimali per consolidare l’azione dell’AIB nel prossimo futuro. Il punto di riferimento per questa verifica di fine mandato sono le Linee programmatiche 2011-2014 (<https://www.aib.it/attivita/linee-programmatiche/>), con cui l’AIB si è proposta con forza come punto di riferimento per la comunità bibliotecaria italiana.

 

RELAZIONE DI FINE MANDATO 2011-2014 DEL CEN

1. OBIETTIVI STRATEGICI

Advocacy delle biblioteche e del ruolo dei bibliotecari

Il CEN ha operato per creare consenso attorno alle biblioteche e per portare la voce dei bibliotecari italiani al di fuori del nostro specifico comparto professionale, nel tentativo di spiegare alla comunità nazionale perché biblioteche ben funzionanti sono essenziali nella società dell’informazione. Alle iniziative di denuncia e di difesa dei bibliotecari e delle biblioteche – testimoniate, ad esempio, dalla petizione pubblica “La notte delle biblioteche” (https://www.aib.it/attivita/campagne/la-notte-delle-biblioteche/), dall’appello e dalla mobilitazione per la Biblioteca dei Girolamini e per la Biblioteca dell’Istituto di Studi filosofici di Napoli e dalle numerose lettere inviate alle più alte cariche dello Stato, al Governo e agli amministratori locali (si veda in proposito https://www.aib.it/categorie/attivita/comunicati/) – hanno fatto da contraltare gli sforzi per promuovere in ogni occasione possibile una crescita di consapevolezza pubblica e per favorire il sostegno ai servizi bibliotecari. Emblematico, in proposito, il varo della Giornata nazionale delle biblioteche (BiblioPride), nata per ribadire l’importanza del sistema bibliotecario nazionale per la crescita culturale, economica e sociale del nostro Paese; le campagne nazionali di sensibilizzazione (“Se leggere non è il tuo forte fanne il tuo debole”), la partecipazione sistematica e qualificata ai principali eventi nazionali (Fiere del Libro di Torino e Bologna, patrocinio a BookCity Milano e Più libri più liberi a Roma) , la promozione del premio nazionale “A corto di libri” e altre iniziative in grado di catalizzare consenso attorno ai servizi bibliotecari.

Ma lo sforzo compiuto per affermare il ruolo e le ragioni delle biblioteche in Italia ha avuto un riscontro e un esito più rilevanti nell’interlocuzione costante con tutti gli attori del mondo del libro e della lettura, nella presenza a tutti i tavoli progettuali nazionali (come il Piano nazionale per la promozione della lettura avviato dal ministro Bray, il progetto In vitro <http://www.progettoinvitro.it/> avviato dal Cepell, il progetto Amo chi legge <http://www.aie.it/Amochilegge/ILPROGETTO.aspx> con AIE e ALI) e – soprattutto – nella capacità di sviluppare forme di lobby nei confronti di tutti i livelli istituzionali sia attraverso la redazione di documenti programmatici e per il rilancio delle biblioteche (delle biblioteche di ente locale <https://www.aib.it/ attivita/campagne/2012/12818-rilanciare-le-biblioteche-pubbliche-italiane-documento-programmatico/>, delle biblioteche universitarie <https://www.aib.it/struttura/commissioni-e-gruppi/2013/36257-rilanciare-le-biblioteche-universitarie-e-di-ricerca-italiane/> e delle biblioteche scolastiche <https://www.aib.it/struttura/ commissioni-e-gruppi/2013/36263-rilanciare-le-biblioteche-scolastiche-italiane/>) sia con la partecipazione ad audizioni parlamentari e con la presentazione di proposte di modifica normativa che sono state recepite e approvate dal Parlamento, anche se con modifiche: si veda in particolare le misure contenute nel Decreto Legge 91/2013 (noto come “Valore Cultura”), che ha modificato la Legge Levi (L. 128/2011) eliminando il tetto agli sconti per i libri venduti alle biblioteche, reso gratuite le letture effettuate nelle biblioteche pubbliche a fini di promozione culturale (modifica all’art. 15 della L. 633/1941) e introdotto nell’ordinamento italiano il principio del’Open Access, sia pure con forti limitazioni.

Nella direzione di creare di un fronte comune fra varie associazioni interessate al tema della centralità dell’investimento culturale è andato l’appello “Ripartire dalla cultura” (http://www.ripartiredallacultura.it), promosso dall’AIB insieme a ANAI e ICOM, Associazione Bianchi Bandinelli e Comitato per la Bellezza, Federculture, Italia Nostra, Legambiente.

Fra i risultati conseguiti nel triennio, si ritiene opportuno ricordare:

  • la firma di un protocollo d’intesa (https://www.aib.it/struttura/commissioni-e-gruppi/2013/36155-protocollo-dintesa-carceri/) fra AIB, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia e associazioni rappresentative degli Enti locali (Anci, UPI, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome);
  • la collaborazione avviata con il Cepell, finalizzata a realizzare la prima indagine statistica nazionale sulle biblioteche di Ente locale (nel 2013 e 2014) e un’indagine sulle buone pratiche di collaborazione fra biblioteche carcerarie e biblioteche pubbliche (2014, in fase di realizzazione).
  • la convenzione siglata con la Provincia di Foggia per un progetto di accompagnamento e assistenza tecnica ai Poli SBN nella Regione Puglia, con l’obiettivo di riqualificare e valorizzare il Sistema regionale delle Biblioteche e per la realizzazione di un censimento e di una rilevazione statistica sui servizi e le attività del Sistema bibliotecario pugliese.
  • la partecipazione al tavolo di lavoro dedicato alle competenze digitali di base avviato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’attuazione delle “Linee Guida per un Piano nazionale per la cultura, la formazione e le competenze digitali” nell’ambito dell’Agenda Digitale Italiana”.

Anche la comunicazione è stata curata e potenziata in modo particolare, con l’approvazione di linee guida per la comunicazione associativa (https://www.aib.it/chi-siamo/statuto-e-regolamenti/linee-guida-sulla-comunicazione/), la nuova Direttiva su Aib-Web e sull’uso dei social network (https://www.aib.it/chi-siamo/statuto-e-regolamenti/direttiva-su-aib-web/), il varo della nuova versione di Aib-Web e della presenza dell’AIB sui social network (Facebook <https://www.facebook.com/associazioneitalianabiblioteche?fref=ts> e Twitter <https://twitter.com/AIB_it>), oltre al potenziamento dell’attività nei confronti dei media (stampa, radio e tv nazionali e locali), frutto della proficua collaborazione tra l’agenzia Stampa e tutti gli organi associativi, in particolare le sezioni.

Il CEN uscente rivendica con orgoglio che l’AIB, in questo triennio, è diventata interlocutore imprescindibile in tutti i tavoli istituzionali e nell’ambito dei progetti nazionali e locali di promozione del libro e della lettura.

Giovani e lavoro

L’Associazione ha affrontato il tema del lavoro in biblioteca come una priorità assoluta, cercando in particolare di riservare un’attenzione specifica ai giovani professionisti, alle modalità del loro ingresso nella professione, al precariato. In particolare, la situazione generale degli organici delle biblioteche italiane, l’invecchiamento del personale in servizio e l’assenza di un vero ricambio generazionale è stata oggetto di numerose denunce. Il primo atto del Presidente e del CEN appena insediati, nel 2011, è stato quello di incontrare i bibliotecari precari di Carpi, impegnati in una faticosa vertenza con il proprio datore di lavoro e con l’amministrazione comunale per la difesa del posto di lavoro.

L’attenzione a questo tema cruciale per il destino delle biblioteche italiane è testimoniata dal 58° Congresso nazionale dell’Associazione, svoltosi a Roma il 28-29 novembre 2013 e intitolato “Quale lavoro in biblioteca? Riconoscimento professionale e valorizzazione della professione bibliotecaria” (https://www.aib.it/ attivita/congressi/c2013/congr58/), accompagnato da tre seminari nazionali dedicati ad altrettanti temi di primaria importanza, organizzati da OLAVEP:

La strategia dell’AIB si è sviluppata su tre fronti: difesa in ogni occasione della dignità e dei contenuti della professione del bibliotecario, inteso nella sua più ampia accezione di lavoratore della conoscenza, attraverso definizione di documenti di indirizzo (si vedano, in proposito, le Linee guida per l’impiego di personale a supporto dei bibliotecari (https://www.aib.it/struttura/osservatorio-lavoro-e-professione/2013/34839-linee-indirizzo-personale-supporto-ai-bibliotecari/), e quelle sulle esternalizzazioni, in via di pubblicazione) e mediante il potenziamento del servizio di consulenza ai soci sulle tematiche professionali (legislazione, formazione ecc.) reso da OLAVEP; approfondimento della conoscenza delle condizioni di lavoro applicate nel comparto, grazie all’indagine nazionale realizzata dall’Osservatorio Lavoro e Professione (OLAVEP) con lo scopo di fotografare lo stato della professione bibliotecaria in Italia negli aspetti dell’inquadramento contrattuale, formazione continua e andamento occupazionale, e all’attività di monitoraggio dei concorsi e delle gare d’appalto, queste ultime sempre più determinanti per chi si affaccia alla nostra professione in un’epoca caratterizzata dalla transizione dello status giuridico del bibliotecario da dipendente pubblico a operatore privato; attività di sensibilizzazione, attraverso la campagna “No al massimo ribasso” con la quale l’AIB ha preso una posizione decisa contro gli appalti giustificati esclusivamente dal vantaggio economico, sollecitando la trasparenza nelle procedure di spesa dei Beni Culturali.

L’AIB ha anche criticato pubblicamente il bando MiBACT “500 giovani per la cultura” (https://www.aib.it/ attivita/comunicati/2013/39651-bando-500-giovani/).

Il fronte del lavoro dovrà essere presidiato con assiduità e fermezza anche in futuro, per cercare di porre un argine al deterioramento progressivo delle condizioni occupazionali e alla riduzione degli organici, cercando di dare risposte concrete ai giovani bibliotecari che stentano a vedere nell’AIB un elemento di reale tutela per il loro avvenire professionale.

Riconoscimento della professione

La terza priorità strategica del triennio ha riguardato la trasformazione dell’AIB in una moderna associazione professionale, in attuazione della riforma statutaria approvata nel novembre 2010. L’AIB con decreto del Ministero della Giustizia, ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 206, è stata annotata nell’elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni non regolamentate. Successivamente, l’approvazione da parte del Parlamento della Legge 14 gennaio 2013 n. 4 sulle professioni non ordinistiche ha sancito l’avvio di una nuova fase, nella quale solo i bibliotecari in possesso di specifici requisiti di studio e professionali e di un documentabile percorso di formazione permanente o continua potranno essere Associati all’AIB. La nuova normativa prevede l’emanazione di una Norma UNI sulla professione del bibliotecario, attualmente in via di approvazione, alla cui gestazione l’Associazione ha partecipato direttamente e che rappresenta per l’Italia un obiettivo storico: quello del riconoscimento formale della nostra professione, vagheggiato e atteso da diverse generazioni di bibliotecari italiani.

Il CEN si è assunto l’onere di iniziare a dare forma alla nuova identità associativa attraverso la realizzazione degli adempimenti previsti dalla L. 4/2013: approvazione del nuovo regolamento di iscrizione (https://www.aib.it/chi-siamo/statuto-e-regolamenti/regolamento-iscrizioni/) contenente i requisiti per essere ammessi all’AIB, definizione dei requisiti di qualificazione e degli standard per l’esercizio dell’attività professionale (in via di pubblicazione), nomina della Commissione di attestazione, costituzione di un elenco pubblico degli Associati (https://www.aib.it/chi-siamo/elenco-associati/), creazione di uno sportello per il consumatore (https://www.aib.it/chi-siamo/sportello-consumatore/), revisione del codice deontologico e del codice di comportamento (in fase di completamento), avvio della stesura di un regolamento per la formazione continua e riorganizzazione del settore formazione con la creazione di un Osservatorio Formazione, la definizione di un approccio metodologico standardizzato alla progettazione formativa e l’attivazione di una piattaforma per la formazione a distanza.

Il tema della formazione dei bibliotecari è stato al centro del primo Seminario nazionale di biblioteconomia organizzato nel maggio 2013 a Roma, Università La Sapienza, dalla Società italiana di Scienze bibliografiche e biblioteconomiche in collaborazione con l’AIB. Il Seminario, al quale hanno partecipato numerosi docenti italiani e stranieri, si proponeva di fare il punto sullo stato della didattica e della ricerca in biblioteconomia nell’università italiana.

Nell’attuazione di questo percorso di riconoscimento professionale il CEN ha ritenuto di dover rafforzare il legame politico e operativo con il Colap (Coordinamento delle libere associazioni professionali), a cui l’AIB è iscritta da anni, anche attraverso la partecipazione di un delegato dell’AIB ai suoi organi direttivi e alle delegazioni COLAP regionali, nonché ad alcune iniziative nazionali, come l’evento COLAP “PLUS Italia 2012” con produzione di due video divulgativi sulla nostra professione.

Fra le attività previste e non realizzate c’è la redazione di una “Carta nazionale delle professionalità operanti in biblioteca”, che si segnala al prossimo CEN come documento utile per indicare a tutti i soggetti pubblici e privati che hanno responsabilità istituzionali, amministrative e formative i profili delle professionalità indispensabili al buon funzionamento delle biblioteche.

Il CEN ha inoltre ritenuto prematura, alla luce dell’evoluzione della normativa, la pubblicazione di specifici profili professionali – una bozza dei quali è stata prodotta da OLAVEP. Il CEN uscente ritiene che la definizione di requisiti di qualificazione per alcuni profili di bibliotecario specializzato (come, ad esempio, il conservatore, il bibliotecario musicale ecc.) debbano essere oggetto di una concertazione con le associazioni consorelle, tenendo conto di quanto previsto dalla Norma UNI per le competenze, abilità e conoscenze del bibliotecario “di base”.

2. ATTIVITÀ E PROGRAMMI

Si segnalano sinteticamente, seguendo l’indice delle Linee programmatiche 2011-2014, le principali attività e programmi realizzati.

Rapporti istituzionali
  • costituzionedel MAB – Musei Archivi Biblioteche a livello nazionale (http://www.mab-italia.org/), promozione della nascita di delegazioni regionali MAB;
  • organizzazione con ANAI e ICOM del primo congresso nazionale MAB denominato “Stati generali dei professionisti del patrimonio culturale”, che ha portato alla condivisione di alcuni obiettivi comuni: i sistemi culturali, il lavoro, le competenze degli operatori e il riconoscimento delle professioni, la collaborazione durante le emergenze (Milano, Palazzo Lombardia, 22 – 23 novembre 2012);
  • preparazione del secondo congresso nazionale MAB, che si terrà a Roma il 20-21 novembre 2014;
  • partecipazione al gruppo di lavoro “Livelli di valorizzazione dei beni culturali” (Codice BBCC art. 114) sottogruppo “Biblioteche e archivi” (iniziativa congiunta della Commissione cultura della Conferenza Regioni-Province autonome e del MiBAC);
  • consolidati i rapporti con i partner della filiera del libro (AIE, ALI, Centro per il Libro, Direzione Generale per le biblioteche, ANCI, DAP);
  • organizzata la giornata di studi sulle biblioteche di ente locale a Genova, 9 marzo 2012 (atti pubblicati a: https://www.aib.it/negozio-aib/novita/le-biblioteche-di-ente-locale-oltre-la-crisi/);
  • organizzata la giornata di discussione sul futuro delle biblioteche e delle reti provinciali, promossa in collaborazione con l’Unione delle Province Italiane, a Foggia, 11 aprile 2013;
  • incontri con Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, Sottosegretario MIUR, Gian Luca Galletti, vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, coordinatore degli assessori regionali alla cultura, Mario Caligiuri;
  • partecipazione alle audizioni programmate dalla VII Commissione permanente della Camera relative alla proposta di legge S. 3270 – Froner e altri; Anna Teresa Formisano; Buttiglione e altri; Della Vedova e Cazzola; Quartiani e altri: «Disposizioni in materia di professioni non organizzate»;
  • partecipazione alle audizioni programmate dalla VII Commissione permanente della Camera relative alla proposta di legge 1614 a firma Madia, Samperi, Ferranti, Tenaglia, recante modifiche al codice dei beni culturali e del paesaggio;
  • partecipazione alle audizioni programmate dalla VII Commissione permanente della Camera relative alla proposta di legge C 1504, Giordano, Fratoianni e altri;
  • presentazione di emendamenti al Decreto 91/2013, al Decreto Istruzione, al Decreto del fare;
  • presentazione di proposte di modifica di taluni articoli del Codice dei Beni Culturali.
Diritto d’autore
  • partecipazione di un rappresentante AIB all’expert group di EBLIDA sulla proprietà intellettuale (EGIL);
  • partecipazione di un osservatore AIB alle sedute dell’OMPI/WIPO;
  • inviate osservazioni sulla proposta di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio su taluni usi consentiti di opere orfane;
  • trasmesse all’ANVUR e alla CRUI le osservazioni sul regolamento per il conferimento di file pdf di pubblicazioni scientifiche ai fini della Valutazione della Qualità della Ricerca.
Promozione della lettura
  • stipula di una nuova convenzione fra AIB, Centro per la Salute del Bambino, Associazione Culturale Pediatri, per il progetto Nati per Leggere;
  • stipula di una convenzione fra le associazioni promotrici di NpL e il Centro per il Libro e la Lettura, che riconosce NpL come progetto d’interesse nazionale;
  • proseguita la collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura per la realizzazione del progetto sperimentale “In Vitro”, finanziato da Arcus SpA; nel dicembre del 2012 è stata sottoscritta una convenzione che prevede l’affidamento all’AIB di alcune attività previste dal progetto (management, formazione, produzione di sussidi didattici);
  • partecipazione e sostegno alla proposta di legge di iniziativa popolare sul libro e la lettura, promossa dall’Associazione Forum del Libro;
  • partecipazione al Tavolo interistituzionale e al Comitato ristretto per il Piano nazionale di promozione della lettura;
  • adesione al progetto “Amo chi legge… e gli regalo un libro”, nell’ambito del quale AIB ha destinato 7 kit da 100 libri per ragazzi ciascuno a 7 biblioteche scelte tra le Province de L’Aquila, Teramo e Pescara. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla generosità di molti colleghi che, all’indomani del sisma, hanno espresso il desiderio di aiutare la popolazione colpita con un contributo all’AIB, che è stato destinato al sostegno dell’attività delle biblioteche abruzzesi più attive sul fronte dei servizi per bambini e ragazzi.
 Servizi nazionali
  • costituito un “Comitato di saggi” che ha predisposto una prima bozza di documento sulla riorganizzazione dei servizi bibliotecari nazionali.
  • Partecipazione alla Commissione istituita dal MiBACT per il rilancio della Biblioteca universitaria di Pisa.
  • Organizzazione a Roma il 20 giugno 2013 di un seminario nazionale dedicato al futuro di SBN, a seguito dell’appello del personale ICCU sulle difficoltà derivanti dai tagli al bilancio dell’istituto. Il seminario ha avviato una riflessione sulla possibile evoluzione del Servizio Bibliotecario Nazionale nel quadro di una più generale esigenza di ripensamento dell’architettura dei servizi bibliotecari italiani, che è stata suggellata dalla proposta per il #nuovoSBN (https://www.aib.it/attivita/2013/39838-nuovosbn/), inviata al Comitato nazionale SBN e al Ministro per i Beni e le attività Culturali e il turismo.
Libertà di accesso alla conoscenza
  • adesione alla protesta “The cost of knowledge”;
  • nell’ambito della consultazione pubblica del MIUR “Horizon 2020” la CNUR ha proposto l’OA come progetto da sostenere.
  • Adesione alla campagna europea “The right to e-read” promossa da Eblida.

 

3. POLITICHE ASSOCIATIVE

Si segnalano sinteticamente, seguendo l’indice delle Linee programmatiche 2011-2014, i principali interventi relativi alla definizione di politiche verso gli associati, gli organi e le articolazioni dell’associazione.

Editoria
  • Traduzione della 23a edizione della CDD, progettazione e rilascio del servizio “WebDewey italiana”, la versione informatica della CDD, in collaborazione con la BNCF;
  • dopo un periodo di pausa è ripartita la pubblicazione della collana ET: nel 2012 sono stati pubblicati i volumi “OPAC” e “La Biblioteca multiculturale”, nel 2013 “FRBR”; è stata inaugurata la nuova collana “Sezioni regionali”;
  • il “Bollettino AIB”, la rivista di biblioteconomia edita dall’Associazione, ha cambiato nome, formato e periodicità e, dal n. 1/2012 è diventato “AIB Studi. Rivista di biblioteconomia e scienze dell’informazione”, consultabile su piattaforma web (http://aibstudi.aib.it/) e, a richiesta, in versione cartacea;
  • pubblicazione ad accesso aperto delle annate 1992-2011 del Bollettino AIB (http://bollettino.aib.it/);
  • pubblicazione dei volumi su Casamassima e Crocetti, in collaborazione con la Regione Toscana;
  • prosecuzione del Premio De Gregori.
 Comunicazione
  • Inaugurato il nuovo sito web, dotato di un CMS che consente la gestione dei contenuti attraverso una redazione diffusa; attivati il profilo Facebook e l’account Twitter, che alla fine del 2012 avevano già registrato numerosi contatti e interazioni;
  • avviata la “Newsletter presidenziale”, con periodicità mensile;
  • oltre 200 uscite l’anno su stampa locale e nazionale e siti web, grazie al lavoro dell’ufficio stampa.
 Formazione:
  • Elaborato un repertorio dell’offerta formativa AIB degli anni 2008-2011;
  • avviata un’attenta riflessione sul nuovo tipo di formazione da proporre, con sperimentazione del “modello a 4 fasi” basato sul processo e l’apprendimento continuo;
  • elaborato un questionario sul fabbisogno formativo con lo scopo di rilevare i temi di maggior interesse, da diffondere all’inizio del 2013;
  • avviata una piattaforma per la formazione online;
  • tentata, senza successo, l’organizzazione di una Summer school AIB.
Servizi agli associati
  • Effettuata un’analisi puntuale dell’andamento iscritti 2008-2011 con profilazione geografica e anagrafica;
  • con la campagna iscrizioni 2012 sono stati introdotti nuovi benefit e convenzioni, ed è stato aumentato al 30% lo sconto sulle pubblicazioni;
  • introdotta la quota young per gli Associati under 35;
  • introdotta la quota reti per i Sistemi bibliotecari territoriali e d’Ateneo.

 

4. STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Si segnalano sinteticamente, seguendo l’indice delle Linee programmatiche 2011-2014, i principali interventi realizzati.

Segretario Generale
  • Nomina del nuovo Segretario generale, dott.ssa Monica Rossi, a seguito delle dimissioni della dott.ssa Giovanna Frigimelica (a gennaio 2013).
Bilancio e organizzazione
  • Avviato un controllo di gestione interno puntuale, con predisposizione di report periodici e consuntivo di metà anno per verifiche di bilancio;
  • assunzione di un nuovo addetto alla contabilità.
Sede
  • Non è andato a buon fine il trasferimento degli uffici della Segreteria nazionale e della Biblioteca dell’AIB nello spazio ubicato nell’atrio della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
 Commissioni e gruppi di studio
  • Le Commissioni nazionali e i Gruppi di studio rappresentano a tutti gli effetti una vera e propria criticità, perché negli ultimi due mandati associativi (2008-2011 e 2011-2014) non hanno saputo esprimere, nel complesso e al netto delle eccezioni, quel ruolo di orientamento scientifico che ha sempre rappresentato una forza propulsiva ed evolutiva per l’AIB e per la professione in Italia. Il CEN uscente ha cercato di modificare rispetto al passato le modalità di individuazione dei coordinatori, lanciando una call pubblica fra gli associati (https://www.aib.it/aib/cen/ stampa/call.htm) per ottenere candidature e proposte di lavoro. Alle Commissioni e ai Gruppi di studio è stato chiesto di realizzare, nell’arco del triennio, una pubblicazione scientifica relativa ai temi di lavoro individuati e di organizzare un evento pubblico (seminario, giornata di studi ecc.) in collaborazione con le Sezioni regionali. Il tema della produzione di contenuti scientifici dell’AIB è una componente fondativa e identitaria che dovrà essere attentamente ripensata nelle forme e nelle modalità di produzione in futuro.

 5. ATTIVITÀ INTERNAZIONALE

  • conferma del rappresentante AIB nel Governing board di EBLIDA;
  • svolgimento a Milano dell’EBLIDA-NAPLE Annual conference 2013, 14-15 maggio 2013;
  • partecipazione ai Congressi IFLA di gruppi coordinati di Associati, membri di Commissioni e di altri organi IFLA.
  • partecipazione della President elect dell’IFLA al 58° Congresso nazionale AIB;
  • organizzazione, in collaborazione con la Sezione Lazio e la Biblioteca Apostolica Vaticana, del convegno internazionale “Faster, smarter and richer. Reshaping the library catalogue”, Roma, 27-28 febbraio 2014.

 

ANALISI DEI PRINCIPALI ASSETS DEL BILANCIO

ISCRIZIONI E QUOTE ASSOCIATIVE

L’andamento delle iscrizioni nel 2013 non si è discostato dalla tendenza alla diminuzione degli associati che ormai sembra consolidata. La riduzione (- 4,96%) è praticamente in linea con quella registrata nell’esercizio precedente (- 4,41%) e prolunga la tendenza negativa registrata fra 2004 e 2013, solo momentaneamente interrotta nel 2009, anno della conferenza IFLA in Italia e della pubblicazione della 22° edizione della CDD. Il totale degli iscritti (persone ed enti) scende sotto la soglia delle 3.000 unità.

Fra gli Enti, solo un sistema bibliotecario territoriale ha sottoscritto la nuova quota associativa per le reti bibliotecarie (Sistemi bibliotecari territoriali e Sistemi bibliotecari d’Ateneo).

 

Andamento delle iscrizioni totali (2004 – 2013)
2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004
ABR 75 -14,77% 88 6,02% 83 -14,43% 97 104 104 84 97 84 130
BAS 25 -19,35% 31 -27,91% 43 -34,85% 66 54 47 49 57 36 44
CAL 85 -6,59% 91 5,81% 86 -15,69% 102 145 94 110 135 145 145
CAM 167 -13,02% 192 1,59% 189 -7,80% 205 232 230 245 230 237 296
EMR 203 2,01% 199 -1,49% 202 -1,46% 205 225 236 240 247 251 283
FVG 151 -16,11% 180 24,14% 145 -14,20% 169 173 171 178 184 183 229
LAZ 353 3,82% 340 -4,23% 355 -13,83% 412 403 416 433 445 458 587
LIG 114 -16,18% 136 -3,55% 141 -15,57% 167 161 155 147 145 133 169
LOM 341 -6,32% 364 -1,36% 369 -8,44% 403 414 394 404 387 429 463
MAR 121 13,08% 107 7,00% 100 3,09% 97 99 99 112 117 110 120
MOL 27 17,39% 23 -23,33% 30 -25,00% 40 39 38 44 52 44 52
PMN 156 1,30% 154 -3,14% 159 -4,22% 166 180 139 148 150 128 174
PUG 203 6,28% 191 -11,57% 216 1,89% 212 234 205 263 217 230 201
SAR 185 -15,91% 220 -3,93% 229 7,01% 214 216 214 252 270 225 329
SIC 125 -13,19% 144 -28,36% 201 -20,24% 252 252 229 227 229 215 263
TOS 220 -9,47% 243 -6,54% 260 -14,47% 304 359 343 355 383 430 464
TAA 119 1,71% 117 -6,40% 125 -3,10% 129 129 137 124 122 114 104
UMB 85 4,94% 81 8,00% 75 -6,25% 80 85 80 82 76 72 88
VDA 1 -93,33% 15 -28,57% 21 -40,00% 35 29 28 37 38 37 52
VEN 167 0,00% 167 -14,80% 196 -7,11% 211 236 260 267 250 267 294
ESTERO 11 37,50% 8 14,29% 7 -50,00% 14 10 15 23 30 13 7
2948 -4,96% 3102 -4,41% 3245 -9,36% 3580 3779 3634 3824 3861 3841 4494

In percentuale il calo più sensibile rispetto al 2012 risulta essere quello degli Enti (- 6,54%), seguito dagli associati ordinari (4,89%); in lieve controtendenza gli associati Amici, in calo anche i soci studente.

 

Confronto associati ordinari 2004 – 2013
2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004
ABR 60 -9,09% 66 -1,49% 67 -17,28% 81 87 88 62 78 66 96
BAS 22 -18,52% 27 -27,03% 37 -30,19% 53 45 35 45 46 30 39
CAL 74 -3,90% 77 8,45% 71 -20,22% 89 128 81 97 120 124 126
CAM 138 -10,97% 155 -3,13% 160 -1,84% 163 191 204 216 203 205 251
EMR 150 7,14% 140 -2,78% 144 -2,04% 147 162 168 169 190 188 210
FVG 104 -15,45% 123 28,13% 96 -16,52% 115 122 125 127 133 132 164
LAZ 279 4,89% 266 -6,01% 283 -7,21% 305 297 302 314 322 334 419
LIG 88 -19,27% 109 -8,40% 119 -13,77% 138 134 128 119 118 107 135
LOM 251 -4,56% 263 -5,40% 278 -6,08% 296 313 302 291 281 318 338
MAR 83 16,90% 71 2,90% 69 2,99% 67 64 60 72 72 59 70
MOL 20 5,26% 19 -24,00% 25 -30,56% 36 34 33 35 41 40 44
PMN 118 10,28% 107 0,94% 106 2,91% 103 123 87 94 101 88 121
PUG 152 3,40% 147 -8,13% 160 -3,03% 165 143 135 147 144 153 148
SAR 157 -14,67% 184 -3,66% 191 5,52% 181 176 178 206 227 179 242
SIC 86 -19,63% 107 -26,71% 146 -21,08% 185 153 134 140 132 138 172
TOS 149 -11,83% 169 -7,65% 183 -20,43% 230 253 234 260 281 313 335
TAA 87 -6,45% 93 -7,92% 101 -0,98% 102 103 112 101 104 97 86
UMB 64 10,34% 58 18,37% 49 -7,55% 53 55 55 56 53 44 64
VDA 1 -93,33% 15 -25,00% 20 -41,18% 34 28 27 35 34 34 50
VEN 107 -1,83% 109 -16,15% 130 -5,80% 138 157 180 183 173 197 215
ESTERO 7 40,00% 5 0,00% 5 -44,44% 9 5 6 4 7 1 2
TOTALI 2.197 -4,89% 2.310 -5,33% 2.440 -9,29% 2.690 2.773 2.674 2.773 2.860 2.847 3.327

 

Confronto associati ente 2004 – 2011
2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004
ABR 15 0,00% 15 7,14% 14 -6,67% 15 15 13 14 15 10 15
BAS 3 -25,00% 4 33,33% 3 -66,67% 9 6 7 3 2 2 2
CAL 6 -14,29% 7 16,67% 6 0,00% 6 10 7 6 5 13 14
CAM 17 -15,00% 20 -9,09% 22 -4,35% 23 30 20 22 20 26 33
EMR 52 -7,14% 56 0,00% 56 0,00% 56 61 63 63 53 59 63
FVG 45 -13,46% 52 8,33% 48 0,00% 48 47 45 47 45 42 53
LAZ 59 1,72% 58 0,00% 58 -34,09% 88 80 83 92 95 104 124
LIG 19 -13,64% 22 10,00% 20 -13,04% 23 22 22 22 24 24 28
LOM 78 -15,22% 92 6,98% 86 -9,47% 95 93 88 96 94 103 117
MAR 26 -13,33% 30 11,11% 27 -6,90% 29 33 36 36 35 34 39
MOL 2 -33,33% 3 0,00% 3 50,00% 2 2 3 4 5 4 6
PMN 35 -16,67% 42 -14,29% 49 -12,50% 56 51 47 52 47 39 51
PUG 32 3,23% 31 -6,06% 33 3,13% 32 37 33 37 37 38 45
SAR 27 -18,18% 33 6,45% 31 0,00% 31 37 31 37 32 37 51
SIC 27 22,73% 22 -35,29% 34 -26,09% 46 58 51 52 54 48 61
TOS 61 -6,15% 65 -5,80% 69 0,00% 69 96 91 83 81 91 91
TAA 32 33,33% 24 9,09% 22 -8,33% 24 25 23 23 18 17 18
UMB 20 -9,09% 22 -8,33% 24 -4,00% 25 27 25 25 22 23 20
VDA 0 #DIV/0! 0 -100,00% 1 0,00% 1 1 1 2 2 3 2
VEN 54 -3,57% 56 -8,20% 61 -15,28% 72 79 76 78 72 66 75
ESTERO 4 33,33% 3 50,00% 2 -60,00% 5 5 8 19 22 12 5
TOTALI 614 -6,54% 657 -1,79% 669 -11,39% 755 815 773 813 780 795 913

La contrazione continua degli associati si riflette inevitabilmente sull’andamento delle entrate da quote associative, che nel 2013 sono scese sotto la soglia dei 200.000 euro:

L’avvio del nuovo regime di iscrizione all’AIB nell’esercizio sociale 2014 rappresenta la prima incognita per la sostenibilità dei nuovi assetti associativi: l’attestazione delle competenze garantita dall’iscrizione all’AIB ripristinerà un regime analogo a quello del previgente Albo professionale dei Bibliotecari, e non è da escludere che la risposta dei bibliotecari italiani sarà tanto più positiva quanto più si andranno consolidando forme di tutela reale per la professione, garantite dall’essere associati AIB.

Costi di struttura

La tabella seguente pone a confronto i costi relativi alle attività istituzionali e alle prestazioni che vengono offerte agli associati (AIB Notizie, AIB Studi, AIB Web) e i ricavi da quote associative, abbonamenti e contributi istituzionali. Rispetto al 2011, dove le entrate non avevano coperto i costi, quest’anno la situazione è invertita.

Costi – ricavi 2013

 

 costiricavi2013

 

 

ATTIVITA’ EDITORIALI

L’andamento finanziario delle attività editoriali nel 2013 è stato il seguente:

editoria2013

Nel 2013 il volume di risorse impiegate per la realizzazione di pubblicazioni monografiche è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, a seguito del rilancio dell’editoria associativa. L’apparente sottodimensionamento dei ricavi rispetto ai costi è invece il frutto della concentrazione di molte iniziative editoriali nei mesi finali del 2013: gli effetti sul bilancio delle vendite dovrebbero vedersi nel 2014.

Nel corso del 2013 sono state pubblicate le seguenti monografie:

  • Rapporto sulle biblioteche italiane 2011-2012
  • Il bibliotecario carcerario: una nuova professione? a cura di Amelia Brambilla, Emanuela Costanzo, Cinzia RossiChiara Faggiolani, Posizionamento e missione della biblioteca
  • Tiziana Stagi, Una battaglia della cultura
  • Agnese Galeffi; Lucia Sardo, FRBR
  • Storie da biblioteca: concorso per viaggiare al centro di un mondo tutto da scoprire
  • Arianna Buson, La biblioteca multiculturale
  • Biblioteche: valore e valori, a cura di Lucia Antonelli.

La transizione al digitale di AIB Studi si è definitivamente compiuta nel 2013 e la testata ha significativamente ottenuto un sostanziale equilibrio fra costi e ricavi.

È stata avviata la progettazione del servizio “WebDewey”, la versione informatica della CDD, che sarà attivo dalla primavera del 2013.

Resta invece da definire il futuro di AIB Notizie, che nella forma attuale presenta costi eccessivi non adeguatamente giustificati in termini di tempestività ed efficacia informativa. Il CEN uscente ha avviato una riflessione su questo tema e ha deciso di rinforzarne il carattere di houseorgan ufficiale affidandone la direzione al Segretario Generale, con il compito di ripensarne radicalmente  formato, periodicità e contenuti in collaborazione con la redazione.

Nel complesso questo comparto di attività, dopo la stasi del 2011-2012 ha dato un significativo segnale di ripresa e ha saputo rinnovarsi nel piano editoriale, nei contenuti e nei formati.

FORMAZIONE

formazione2013

La formazione a partire dal 2013, in base a quanto concordato fra CEN e CNPR, è stata erogata solo a livello di Sezioni regionali, mentre il Nazionale si è riservato un ruolo di orientamento generale e di supervisione metodologica delle attività formative. La redditività di questo ramo di attività, malgrado la crisi economica attraversata dalle biblioteche, è aumentata di circa il 10% rispetto al 2012.

 

RELAZIONE DI FINE MANDATO 2011-2014 DELLE SEZIONI REGIONALI

Sezione Abruzzo

Nel corso di questo mandato la Sezione abruzzese ha scelto di orientare la propria attività su tre direttrici:

  • l’intervento professionale, in relazione alla formazione e all’aggiornamento;
  • l’intervento politico in merito alla situazione che dal 2009 vede l’Abruzzo privo di ogni intervento istituzionale regionale in materia di biblioteche;
  • la prosecuzione dell’intervento di emergenza nelle zone terremotate del cratere, così come istituzionalmente definito, tramite il progetto Per l’Abruzzo nel quale l’AIB è stato promotore determinante insieme al progetto Nati Per Leggere.

La Sezione inoltre ha curato l’adesione alle iniziative nazionali, unitamente alla prosecuzione del progetto regionale Nati Per Leggere.

L’intervento professionale si è realizzato attraverso una serie di corsi-seminari di interesse tematico dei soci, rilevati a inizio mandato tramite una indagine regionale tendente a far emergere parte del bisogno formativo. In particolare si è sperimentata una modalità formativa di lunga durata, grazie a una convenzione tra Associazione e Comune di Lanciano, che nel 2012-2013 ha dato origine a un corso articolato in più incontri nel quale si sono iniziati a sperimentare alcuni elementi del modello a 4 fasi elaborato dall’Osservatorio formazione dell’Associazione, e che fin dalle prime elaborazioni il CER ha valutato come una innovazione di grande efficacia. L’efficacia dell’esperienza ha portato a elaborare e proporre alla Soprintendenza per i Beni Librari della Regione un ulteriore corso di tipo complesso finalizzato alla formazione di base che, per le note vicende giudiziarie abruzzesi, soltanto quest’anno si concretizzerà in una convenzione e successiva attuazione.

L’azione politica dell’Associazione si è avviata con la cooperazione tra archivisti e operatori museali (Anai e Icom) costituendo il MAB Abruzzo con un documento di indirizzo discusso e condiviso nell’assemblea congiunta tenuta a maggio 2012. Se sul versante istituzionale regionale tale iniziativa ha avuto un riscontro assolutamente inascoltato, ha invece avuto una buona efficacia in termini di scambio e maggior chiarezza delle problematiche professionali comuni che, con alti e bassi, ha portato nel 2013 a un incontro pubblico nel quale si sono fissati alcuni punti per l’amministrazione regionale in occasione delle prossime elezioni, in particolare tra l’altro: trasparenza e regole, partecipazione dei professionisti alle scelte del governo regionale, costituzione di un sistema di rete, definizione di standard di qualità essenziali per l’accreditamento dei servizi bibliotecari, archivistici e museali. In fase di fine mandato su sollecitazione dell’AIB, in occasione della Sezione pescarese del Premio Giorgio De Gregori, e delle direzioni delle quattro biblioteche provinciali, è stata costituita dall’UPI abruzzese una commissione tecnica per redigere una nuova legge regionale sulle Biblioteche. La Sezione ha prodotto un documento scientifico di indirizzo, pubblicato sul sito, nel quale sono stati fissati alcuni principi orientativi come quello della costituzione di un sistema regionale. È stata anche concordata una proposta di legge, che comunque dovrà avere alcune verifiche in particolare con l’ANCI ( passaggio imposto dalla Sezione abruzzese AIB).

L’intervento di emergenza nelle zone terremotate ha dato continuità significativa in relazione alle azioni intraprese dal mandato precedente. In particolare è stato proseguito il progetto Per L’Abruzzo con la costituzione della rete PERLA (biblioteche per ragazzi comunali, scolastiche e di associazione) nella quale sono confluiti i fondi donati dalla campagna di solidarietà post terremoto promossa dall’AIB nazionale e da Nati Per Leggere. Nel corso del presente mandato si è concluso il corso di aggiornamento avviato precedentemente e finalizzato a costituire le competenze di base utili a gestire le biblioteche della rete, e inoltre è stato condotto un rilevamento delle singole strutture tramite la compilazione di profili di servizio di ogni biblioteca aderente e nell’ambito della iniziativa “Amo chi legge”, si è anche concluso il progetto di solidarietà con la donazione da parte dell’AIB  Nazionale di un lotto di libri per ragazzi per ogni biblioteca.

Infine il progetto Nati Per Leggere ha visto accresciuta la rete dei progetti locali, attraverso una azione di consulenza, grazie alla consolidata e positiva collaborazione tra l’AIB e l’ACP abruzzese, con la promozione di incontri territoriali di progetto. Da sottolineare, come fattore di novità del periodo di mandato, un coinvolgimento emergente dei Servizi educativi per la prima Infanzia (Nidi e Servizi Integrativi), che stanno partecipando in forma attiva.

Sezione Basilicata

Dal novembre 2013 la Sezione è stata commissariata in quanto alcuni componenti degli organi direttivi risultavano decaduti non avendo rinnovato l’iscrizione per due anni consecutivi; gli unici in regola risultavano il Presidente e il Segretario/Tesoriere. Senza trascurare il fatto che, per quanto piccola, la Sezione nel 2013 conta solo 23 soci a fronte dei circa 50 degli anni precedenti. Il CEN, dopo l’approvazione in Assemblea nazionale, ha dunque nominato un commissario per portare avanti le attività della Sezione fino all’espletamento delle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali.

Il lavoro svolto dal commissario durante il periodo di transizione è stato soprattutto politico, volto a sensibilizzare e motivare i colleghi di tutto il territorio per far “rinascere” la Sezione che per tradizione è stata sempre molto attiva. Si è cercato di incentivare e sollecitare una costante collaborazione e condivisione con il CEN e con le Sezioni limitrofe, per altro già contattate e disposte a cooperare.

Si sono svolti alcuni incontri con i soci che hanno mostrato interesse a candidarsi per il nuovo CER, si è cercato di suggerire varie modalità su come organizzare e strutturare il nuovo direttivo per raggiungere gli obiettivi che si andranno a formulare nelle future linee programmatiche per la guida della Sezione. Si è, inoltre, segnalato con forza di tenere conto non solo della distribuzione territoriale ma anche dei vari comparti di appartenenza per far si che tutte le tipologie di biblioteche fossero rappresentate nel futuro CER.

Sono stati svolti incontri con alcune Istituzioni del territorio quali l’Università di Potenza. È stato avviato un incontro con i colleghi della Biblioteca Provinciale di Matera e della Biblioteca Nazionale di Potenza. Tutto ciò al fine di promuovere l’Associazione e allagare la base associativa.

Argomento fondamentale degli incontri svolti è sempre stato la Legge 4/2013, a significare l’interesse dei colleghi al percorso avviato dall’AIB sul riconoscimento professionale dei bibliotecari.

Di seguito le attività svolte della Sezione Basilicata durante il mandato 2011-2014:

  • ottobre 2011 partecipazione al Forum del libro svoltosi a Matera.
  • marzo 2012: Seminario “La biblioteca in tempo di crisi e di e-book” e presentazione del libro “Caro sindaco, parliamo di biblioteche”, con Antonella Agnoli presso la Biblioteca del CNR-Area di Ricerca di Potenza.
  • 25-26 giugno 2012: Corso di aggiornamento professionale “Introduzione alla biblioteca digitale”, con Anna Maria Tammaro.
  • 29 ottobre 2012: Consegna del premio “Mariella Riviello”, IIa edizione, alle biblioteche.
  • 29 novembre 2012: partecipazione alla conferenza-dibattito “A colloquio con Rino Pensato”, organizzata dalla Biblioteca Interdipartimentale di Ateneo, in collaborazione con AIB-Sezione Basilicata presso l’Università degli Studi della Basilicata.
  • aprile 2013: Visita guidata alla mostra “La forgia di Sinisgalli” allestita dalla Biblioteca Nazionale di Potenza.
  • maggio 2013: Seminario formativo “Dopo la Legge n. 4/2013: la norma tecnica UNI, l’attestazione di qualificazione professionale dell’AIB, ruolo e azioni dell’associazione”, con Enrica Manenti.
  • 15 novembre 2013: Corso “La bibliografia analitica e la catalogazione standardizzata del libro antico”, iniziativa aperta anche ai non soci per presentare e far conoscere l’Associazione.
  • 21 dicembre 2013: Reading di lettura, presentazione del libro “Newton contro Dio”, concerto jazz del duo Loreto-Lotito, thé e merenda, per iniziativa natalizia promossa dalla Sezione “Comprate tutti almeno un libro come regalo di Natale”, iniziativa per far conoscere l’Associazione e la professione del bibliotecario ai non addetti ai lavori.

Sezione Calabria

In questo triennio il CER ha perseguito i seguenti obiettivi di mandato.

Crescita professionale

Aggiornamento professionale, realizzato in base all’indagine AIB sul fabbisogno formativo <https://www.aib.it/ attivita/in-primo-piano/2012/28634-questionario-fabbisogno-formativo/>:

  • 27 giugno 2011: corso di aggiornamento Valutare per decidere: come utilizzare gli indicatori di risultato per migliorare i servizi, tenuto da Stefano Parise a Rosarno (RC)
  • 27 ottobre 2011: seminario formativo Progetto Nati per Leggere (NpL), tenuto da Giovanna Malgaroli ad Arcavacata di Rende (CS)
  • 8 e 9 marzo 2012: avviata la prima sperimentazione a livello nazionale del “modello a 4 fasi” con le giornate in presenza ad Arcavacata di Rende del corso Introduzione alla biblioteca digitale, tenuto da Anna Maria Tammaro, proseguito con un lavoro a distanza, di gruppo e individuale, fino a luglio
  • 27 e 28 giugno 2012: continuando con la sperimentazione del “modello a 4 fasi”, si sono  svolte le giornate in presenza a Reggio Calabria del corso La biblioteca come ambiente formativo: nuovi profili professionali per servizi sempre più innovativi, tenuto da Patrizia Lùperi, proseguito fino a ottobre.
  • 29 ottobre 2012: corso di aggiornamento La biblioteca dell’Università: per un uso consapevole, tenuto da Mauro Guerrini ad Arcavacata di Rende.
  • 21 marzo 2013: giornata in presenza a Lamezia Terme del terzo corso di formazione con certificazione delle competenze (modello a 4 fasi) La digitalizzazione del materiale librario: metodi e strumenti,  tenuto da Maria Cassella, proseguito fino a ottobre
  • 2 e 3 maggio 2013: giornate in presenza del corso di formazione con certificazione delle competenze (modello a 4 fasi) Leggere oltre le righe: editoria e letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza dal vecchio al nuovo millennio, tenuto da Tito Vezio Viola a Cosenza, ancora in corso
  • 27 giugno 2013: corso di aggiornamento Diritto d’autore e diritto dei lettori: un percorso per bibliotecari, tenuto da Sebastiano Miccoli ad Arcavacata di Rende (CS)
  • 25 febbraio 2014: seminario di aggiornamento Dopo la legge n.4/2013: il bibliotecario professionista e l’azione dell’AIB, tenuto da Maria Abenante a Lamezia Terme (CZ)
  • 14 novembre 2013: corso di aggiornamento Catalogazione delle risorse elettroniche, tenuto da Agnese Galeffi a Reggio Calabria
  • 6-8 febbraio 2014: Corso base per operatori sanitari, socio-educativi e bibliotecari, tenuto da Giorgio Tamburlini, Maria Francesca Siracusano, Tiziana Cristiani a Catanzaro

Il 25 gennaio 2014, nell’ambito del corso nazionale di formazione e certificazione delle competenze La formazione continua AIB e-learning: insegnare ed apprendere usando le nuove tecnologie, la nostra Sezione ha organizzato la giornata in presenza presso la Biblioteca “E. Tarantelli” dell’Università della Calabria.

Promozione della lettura e nascita del progetto NPL

Nasce in Calabria il coordinamento regionale del progetto Nati Per Leggere. Vengono designati il dott. Pino La Gamba per l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e Riccardo del Sordo per l’Associazione Italiana Biblioteche. Successivamente vengono inserite nel coordinamento regionale, Carmela Lacquaniti e Alessandra Stabile.
Si può consultare l’attività svolta a partire dalla pagina <https://www.aib.it/attivita/in-primo-piano/2012/ 28634-questionario-fabbisogno-formativo/>

Nell’ottobre del 2013 viene inoltre sottoscritto un protocollo d’intesa tra Comune di Castrovillari, ASP Cosenza (Azienda Sanitaria Provinciale) AIB Calabria e Nati per Leggere per l’attuazione del progetto locale, seguito da Alessandra Stabile.

Advocacy delle biblioteche e dell’AIB

  • Consulenza a strutture, enti, istituzioni e colleghi calabresi
  • Partecipazione a Bibliopride 2012 con eventi sul territorio e presenza alla giornata finale del 13 ottobre a Napoli
  • Incontri con i colleghi delle Province e/o zone territoriali calabresi su “Professione e Formazione” <https://www.aib.it/attivita/2012/23761-incontri-aib/>
  • Rapporti con la Regione:
  • OLAVEP:
    • Relazione sulla situazione delle biblioteche calabresi per il 58° congresso AIB con il documento dal titolo “Fare il bibliotecario in Calabria” che evidenzia le principali criticità della situazione lavorativa, legislativa, istituzionale ecc., nella nostra Regione
    • Segnalazione di bandi e concorsi in cui sono state riscontrate anomalie agli organi competenti di OLAVEP
    • Vertenza sulla chiusura dell’Istituto della biblioteca calabrese di Soriano Calabro, al momento rientrata

 Comunicazione

Aggiornamento del sito web e informazione tempestiva di tutti gli eventi organizzati dalla Sezione.

Sezione Campania

Il mandato 2011-2014 della Sezione Campania si è da subito configurato come linea di continuità con il lavoro del CER uscente e con il mantenimento degli impegni assunti con gli associati del territorio nel corso della campagna elettorale che ha portato all’insediamento del nuovo CER.

Da un lato era necessario consolidare la presenza dell’Associazione sul territorio, anche alla luce dei grandi cambiamenti strutturali e organizzativi che si profilavano all’orizzonte, dall’altro occorreva mettere in atto forti strategie politiche riguardanti la mission propria dell’AIB, anche in base agli orientamenti che il nuovo CEN stava fornendo alle Sezioni, soprattutto attraverso le dichiarazioni del programma elettorale nazionale.

Sul fronte dell’attività territoriale, i membri del CER Campania hanno preso in carico, ciascuno, un proprio “territorio di competenza” che, in genere, corrispondeva alla Provincia di appartenenza. La suddivisione geografica, accanto a quella più propriamente operativa (le “deleghe” per materie e ambiti) ci ha consentito di operare strategicamente anche in aree periferiche complesse (alcune aree interne e i piccoli centri). Nel corso dei primi mesi di mandato il CER ha raccolto, mediante la strutturazione di una serie di “audizioni” sul territorio, le prime necessità di bibliotecari e biblioteche in merito alle due tematiche principali: formazione e professione. Le audizioni sono state strutturate come piccoli incontri tecnici con i bibliotecari del territorio (da Marcianise a S. Salvatore Telesino, ai centri più grandi come Benevento e Scafati ma anche in molte aree cilentane) che hanno saputo attirare l’attenzione degli operatori, molti non associati AIB, che si sono poi, di fatto, avvicinati alla nostra Associazione. Grande attenzione è stata dedicata alle tematiche tecniche con aggiornamenti sulle materie specifiche della nostra professione (anche con una struttura didattica vicina alle definizioni standard europee quale è stato, ad esempio, il “modello a 4 fasi”). La parte più impegnativa ha riguardato l’approccio al nuovo Programma europeo di coesione (2014-2020) e alla creazione di intese e collaborazioni (ad esempio con ANCI Campania e con molti GAL) per interventi formativi che consentissero di essere preparati a cogliere le molte opportunità che i programmi in divenire potevano offrire al settore dei beni culturali. In questo senso la Sezione ha potuto coordinare una serie di incontri tra le istituzioni politiche locali e i responsabili e rappresentanti delle biblioteche interessati a partecipare alle progettazioni da candidare a finanziamento. Punto di partenza, la stipula di una serie di convenzioni con gli Enti locali (Provincia di Benevento, Provincia di Salerno, Comuni quali Torre del Greco, Pontecagnano, Ariano Irpino, piccoli Comuni dell’area cilentana e della costiera amalfitana), avvenuta tra la fine del 2011 e buona parte del 2012, e incontri programmatrici con gli assessori alla cultura e i dirigenti di settore.

In linea con gli orientamenti del CEN, una grande attenzione è stata rivolta alle tematiche della “professione” e alle attività di Olavep e Colap; in quest’ultimo caso, un membro CER ha partecipato agli incontri orientativi locali, fino alla costituzione del CoLAP Campania, avvenuto nello scorso mese di febbraio. Nel corso del 2012 si è provveduto all’organizzazione di una serie di seminari di preparazione per la costituzione del MAB Campania mentre nel 2013 è stato possibile procedere alla sottoscrizione della convenzione. Ampio spazio è stato dedicato ai temi della professione, soprattutto con riferimento al riconoscimento e all’illustrazione dei contenuti della L. 4/2013. La tematica è stata affrontata più volte sia in sede di incontri MAB Campania che in seminari specifici. Infine, come è nella tradizione della Sezione, uno dei temi centrali dell’attività del triennio è stato quello riguardante il libro antico: oltre alla conclusione di un importante progetto di studio condotto con il coinvolgimento dei nostri Associati e finanziato dalla Regione Campania, la Sezione ha portato avanti il laboratorio sperimentale di indicizzazione del libro antico attivando anche intese con l’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali della CEI.

In previsione della conclusione del mandato e in concomitanza con l’arrivo delle prime candidature al rinnovo degli organi, il CER ha valutato i punti di forza e di debolezza del programma alla luce dei risultati conseguiti: ci sembra di avere ben centrato l’obiettivo dei rapporti politici che rappresentano un’eredità importante per il nuovo gruppo e, nel contempo, un notevole impegno di continuità, sicuramente faticoso da portare avanti anche alla luce dei cambiamenti istituzionali e normativi che riguardano certe tipologie di Enti locali. Sul fronte della formazione molte le tematiche affrontate, in una considerevole quantità di incontri, ma non sufficienti a soddisfare tutte le richieste degli Associati: in questo caso forse, nuove forme di didattica e di somministrazione potranno far superare certi ostacoli legati alla gestione del tempo e alla ottimizzazione delle risorse umane ed economiche coinvolte.

Ma la riflessione più ampia giunge sul fronte dell’advocacy, sia in relazione alla prima edizione del Bibliopride che si è svolta in terra napoletana, sia in riferimento al lavoro corale svolto sul territorio dal Comitato Esecutivo ma anche da tutti quegli Associati che hanno prestato il loro impegno nell’organizzazione delle attività.

Il feedback che, nel corso di questi due anni, è giunto alla Sezione dai bibliotecari e dalle biblioteche del territorio ha il sapore del raggiungimento di un obiettivo comune che vede nel sostegno alla valorizzazione delle strutture culturali del territorio (soprattutto di quelle con maggiori difficoltà tecniche, gestionali e di visibilità) e del lavoro dei colleghi uno dei punti di maggiore forza del CER uscente.

Sezione Emilia Romagna

Nel mandato 2011-2013 la sezione Emilia Romagna ha puntato su alcuni temi:

  • professione e coinvolgimento dei soci
  • formazione e aggiornamento;
  • intervento di supporto alle zone terremotate
  • Fiera del Libro per ragazzi di Bologna

In sintesi:

gli incontri formativi/seminari in questi tre anni sono stati 14

  • 12 patrocini (registrati) e molti di loro con intervento di un componente del CER
  • organizzazione di 2 Bibliopride (PC, RA) e in varie biblioteche della Regione (coordinamento e pubblicazione sul sito AIB)
  • organizzazione di 3 Fiere del Libro per ragazzi: nuova formula di organizzazione dello spazio stand mettendolo a disposizione per incontri gratuiti, sia per esporre esperienze che per incontri formativi (AIB e NPL)
  • Seguito, come correlatori, una tesi di laurea in Architettura sugli spazi della biblioteca e presentazione all’assemblea degli associati
  • aggiornamento della pagina web regionale
  • pubblicazione della Bibliografia ZOOM: libri d’artista per ragazzi
  • partecipazione di due membri del CER al corso e-learning “Formazione continua”

Contatti con diversi Enti e Istituzioni per i quali abbiamo organizzato corsi: Università di Ferrara, rete Bibliotecaria della Valle dell’Idice, Comune di Casalecchio.

Abbiamo sostenuto e patrocinato iniziative e incontri dell’Università di Bologna:

  • Convegno “Disciplinare la memoria”
  • Incontro “Quaestio de libris” sul confronto tra e-book e libro.

2014: 20 gennaio corso “Il falso in Internet” Carlo Bianchini, San Lazzaro

  • 24-27 marzo Fiera del Libro per ragazzi (con NPL)
  • 7 aprile Convegno per i 10 anni della Biblioteca Casa della Cultura di Casalecchio (tema dell’accoglienza)
  • Patrocinio oneroso e organizzazione del Convegno Opla a Merano (3-5 giugno 2014), in collaborazione con la Sezione Trentino Alto Adige. Libro d’artista per ragazzi: presentazione in Fiera il 24 marzo 2014.

Per quanto riguarda le zone terremotate abbiamo dato un patrocinio oneroso alla pubblicazione del volume “Trema la terra, tutti giù per terra” e ospitato bibliotecarie della zona del modenese presso la Fiera del libro di Bologna promuovendo la vendita di sportine per autofinanziamento delle biblioteche stesse.

Partecipazione ad OLAVeP, con Chiara Sbiroli.

Partecipazione a MAB con Enrica Manenti.

Sezione Friuli-Venezia Giulia

Nel corso di questi anni si è cercato di sviluppare le attività della Sezione da un lato facendo riferimento ai programmi annuali deliberati dall’Assemblea regionale e dall’altra accogliendo il più possibile tutte le sollecitazioni e le proposte provenienti da singoli associati e colleghi e dalle istituzioni del territorio.

Il lavoro della Sezione si è svolto su più fronti, dall’aggiornamento professionale alla collaborazione con gli uffici regionali, e si è concretizzato grazie alla collaborazione e al sostegno di molte persone ed enti, associati e non, che hanno significativamente contribuito a dare vivacità e spessore alla vita della Sezione.

L’impegno del CER in questi tre anni si è concentrato non solo sugli aspetti organizzativi immediati, ma l’intento è stato quello di costruire una rete con le istituzioni del territorio al fine di favorire l’avvio di rapporti istituzionali da cui potranno trarre beneficio anche i successivi CER.

I punti in cui si svilupperà la relazione riguardano:

  • Risanamento del bilancio dell’Associazione
  • Servizi ai soci
  • Biblioteca
  • Collaborazione con gli associati e le realtà bibliotecarie esistenti sul territorio
  • Gruppi di lavoro
  • Progetti regionali Nati per Leggere e Crescere Leggendo
  • Vita della Sezione
  • Aggiornamento professionale
  • Collaborazioni
  • MAB
  • Progetti avviati

Risanamento del bilancio dell’Associazione

All’inizio dell’attuale mandato la nostra Sezione registrava un debito nei confronti del Nazionale di quasi € 13.000 una parte dei quali erano effettivamente presenti nelle casse della Sezione, mentre una parte era da recuperare attraverso i residui dei contributi che la Regione ci doveva (e in parte ancora ci deve) e una parte attraverso gli introiti dei corsi/seminari di formazione. A oggi il nostro debito è sceso a € 4.000 che contiamo di saldare a breve. La mancata restituzione di tutto l’importo è dovuta al fatto che i contributi che riceviamo dalla Regione in base alla L.R. 25/2006 e per il Progetto di promozione della lettura Crescere Leggendo, ci vengono erogati anticipatamente solo in parte per cui la Sezione, fino a rendiconto e successivo saldo da parte della Regione, ha la necessità di disporre di una certa liquidità per poter far fronte alla quota residua che deve comunque essere spesa.

Servizi ai soci

Ispirandosi ai concetti di trasparenza, servizio, rete di collaborazioni, il CER in questi tre anni ha proseguito le attività di informazione, comunicazione ai soci che possiamo così sintetizzare:

Comunicazione con i soci

  • Utilizzo della casella di posta elettronica leggibile da tutto il CER come punto di riferimento per i soci
  • pubblicazione sul sito web dei verbali delle assemblee e degli incontri del CER
  • aggiornamento del sito web con spazio anche a notizie di eventi non direttamente organizzati dalla Sezione, ma svolti in collaborazione con altri enti/istituzioni/associazioni o cui la Sezione ha concesso il patrocinio.

Indirizzario delle biblioteche della Regione
Grazie al progetto di rilevazione promosso dall’OLAVEP, è stato creato un indirizzario di tutte le biblioteche della Regione, in formato excel, che è stato anche utilizzato per la promozione di attività e di comunicazioni a livello regionale.

Sito web
Grazie all’attività incessante di Cristina Cocever, la nostra redattrice del sito web, abbiamo costantemente aggiornato lo stesso inserendo tutte le informazioni in particolare relativamente alle attività di formazione.

Biblioteca
Un po’ di storia
La Biblioteca AIB della Sezione FVG ha avuto origine nel 1981 col fine di dotare la Sezione di un supporto per l’aggiornamento professionale a favore dei soci AIB della Regione e, più in generale, dei bibliotecari e degli studenti universitari del Friuli Venezia Giulia.
Il primo nucleo è stato costituito e gestito presso la Biblioteca civica Vincenzo Joppi di Udine. Successivamente, secondo la scelte operate dai diversi Presidenti regionali, non sempre si è riusciti a garantire la catalogazione e quindi la consultazione delle nuove acquisizioni, che, per problemi logistici, spesso rimanevano per lungo tempo presso la sede della Sezione (variata negli anni col cambiare dei Presidenti regionali).

La biblioteca oggi
Grazie alla convenzione stipulata dal precedente CER con la Biblioteca civica V. Joppi di Udine che mette a disposizione della Sezione Friuli Venezia Giulia gratuitamente spazi e strumenti informatici hardware e software, è proseguita l’apertura al pubblico della biblioteca della Sezione.
Sono state acquisite le novità librarie del settore in lingua italiana e in altre lingue ed è stato assicurato l’inserimento dei nuovi titoli nel catalogo informatizzato.
Il posseduto della biblioteca inserito nell’OPAC consta, alla data odierna, di oltre 2.100 documenti, tra monografie e testate di periodici. Nell’OPAC, su autorizzazione dei docenti, è possibile inoltre consultare, in un’apposita sezione, il materiale didattico (slide e dispense) fornito dagli stessi in occasione dei corsi/seminari di formazione.
Il catalogo è consultabile all’indirizzo internet https://www.aib.it/aib/sezioni/fvg/biblio.htm.
Per la gestione e apertura al pubblico della biblioteca il CER ha confermato l’incarico alla Guarnerio Soc. Coop. di Udine, che già opera presso la Biblioteca civica Joppi. Attualmente la cooperativa provvede:

  • all’apertura al pubblico della Biblioteca a giovedì alterni dalle 10.00 alle 12.00 (fino all’inizio del 2013 l’apertura era settimanale, ma a seguito della riduzione del contributo regionale siamo stati costretti a diminuire l’orario di apertura);
  • al riordino degli scaffali e dello svecchiamento della raccolta (parte dei materiali – vecchie annate dei periodici, documenti d’archivio, volumi posseduti in doppia o tripla copia – sono stati collocati in un magazzino messo a disposizione dalla Biblioteca Joppi);
  • all’acquisto e inventariazione del materiale bibliografico;
  • alla catalogazione corrente e del materiale pregresso accumulatosi negli anni di chiusura della Biblioteca.

È proseguita inoltre la collaborazione con l’AIB nazionale che invia regolarmente in omaggio alla biblioteca della Sezione le pubblicazioni edite dall’AIB.
Il posseduto attuale è di circa 2.200 volumi.
Si è poi proseguito l’intento di proporre agli associati almeno una volta all’anno la presentazione di testi di biblioteconomia (si veda oltre nell’elenco delle attività svolte).

Collaborazione con gli associati e le realtà bibliotecarie esistenti sul territorio
Il CER in questi anni ha creduto molto nella valorizzazione delle professionalità esistenti nel territorio regionale e nella collaborazione con esse attraverso alcune scelte organizzative:

  • si è cercato di programmare le assemblee e le attività formative presso le biblioteche facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici (anche in considerazione della sempre minor disponibilità da parte degli Enti a finanziare le “missioni” dei dipendenti anche su brevi distanze) cercando al tempo stesso di coprire tutti i territori della Regione per favorire la più ampia partecipazione;
  • laddove possibile ci si è avvalsi di docenti presenti sul territorio che potevano comunque garantire un’ottima preparazione professionale;
  • é stato somministrato per due anni un questionario in Doodle agli associati in si chiedeva di indicare quali fossero le necessità formative e in seguito si sono realizzati i corsi più votati. Nell’ultimo anno, per la programmazione della formazione 2014 ci si è avvalsi dei risultati del questionario somministrato dall’Osservatorio Formazione.

Gruppi di lavoro
Il Gruppo di lavoro che ha continuato la sua attività nel corso del presente mandato è quello del Progetto NPL.
Istituito nel 2008 quando la Sezione è stata coinvolta come partner dal Centro di Salute del Bambino (CSB) e dall’Associazione Culturale Pediatri per realizzare il Primo progetto regionale Nati per leggere, in forza di un finanziamento erogato al CSB dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Progetto regionale Nati per Leggere
L’AIB FVG è stata coinvolta nel 2008 come partner dal Centro di Salute del Bambino (CSB) e dall’Associazione Culturale Pediatri per realizzare il primo progetto regionale Nati per leggere 2008/2009, in forza di un finanziamento erogato al CSB dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Servizio istruzione, diritto allo studio e orientamento della Direzione Centrale Istruzione, Formazione e Cultura.
Per garantire il coinvolgimento più ampio possibile di tutti i soggetti sono stati individuati i referenti provinciali delle biblioteche (Gruppo di lavoro NPL). Sono stati altresì nominati i 4 referenti provinciali dei pediatri. Infine sono state designate coordinatrici del progetto: Alessandra Sila per il CSB; Marzia Plaino – Biblioteca Civica “V.Joppi”, Udine – per l’AIB FVG (dal settembre 2013 Roberta Garlatti – Biblioteca Civica di San Vito al Tagliamento).
Tra i risultati più importanti del progetto va sicuramente citato il fatto che l’organizzazione basata sui referenti provinciali e sul coordinamento tra bibliotecari e pediatri ha rappresentato un modello esemplare di come si può progettare e soprattutto di come si può fare sistema: l’esperienza del Friuli Venezia Giulia può diventare un prototipo di coordinamento per altri progetti e iniziative di rete tra biblioteche e tra biblioteche e altri soggetti.

Progetto regionale Crescere Leggendo
Nell’aprile 2012 si è giunti alla formalizzazione dell’accordo di partenariato fra AIB FVG e la Società Cooperativa Damatrà per la realizzazione sull’intero territorio regionale del progetto “Crescere leggendo” avente come obiettivo la promozione e la diffusione della lettura nella fascia d’età 6-11 anni. In seguito a esso l’Assessorato all’Istruzione della Regione ha erogato all’AIB FVG un contributo per la realizzazione di attività di formazione rivolte a bibliotecari, insegnanti, educatori, oltre che di una serie di iniziative di promozione della lettura. Il progetto, che ha visto la sua prima edizione nell’anno scolastico 2011/2012, vede oggi l’adesione di oltre 130 biblioteche del territorio regionale, di 17 Istituti comprensivi oltre che delle Biblioteche di Koper (Slovenia) e Pola (Croazia) (maggiori info sul sito dell’AIB e all’indirizzo: www.crescereleggendo.it)

Vita della Sezione
Associati
L’andamento degli associati si configura come segue (dati estratti dalla banca dati al 28 marzo 2014):
2011: 144 associati (persone 96 – enti 48)
2012: 177 associati (persone 124 – enti 53)
2013: 154 associati (persone 107 – enti 47)

Sede della Sezione
Dal 2005 la sede è stata riportata presso la Biblioteca civica V. Joppi a Udine, dopo che negli anni precedenti era stata oggetto di vari spostamenti.
Si ritiene che per il riconoscimento istituzionale dell’Associazione la sede rimanga presso una biblioteca; può non seguire necessariamente il recapito del Presidente regionale.

Aggiornamento professionale
I parametri di riferimento nell’organizzazione degli incontri di aggiornamento sono stati la collaborazione con le istituzioni sul territorio, l’organizzazione di attività possibilmente in tutte le Province della Regione, l’adesione delle attività formative alle richieste provenienti dagli associati.
Il CER ha introdotto, nella seduta del 16 maggio 2008, le tariffe per i non associati AIB (€ 20,00 per i corsi della durata di un giorno ed € 35,00 per i corsi della durata di due giorni).
Per quanto attiene le tariffe, in virtù del contributo erogato dalla Regione FVG si è stabilito che gli associati della Regione non debbano sostenere alcun costo per la partecipazione ai seminari/corsi di formazione. Per gli associati di altre Regioni la quota è stata fissata in € 35,00. Per i non associati e per gli Enti che intendano far partecipare più di due persone alle attività formative, la quota è di € 70,00.

Eventi e seminari
Nel periodo 2011-2013 sono stati organizzati i seguenti incontri di aggiornamento professionale:
2011

  • Lettura agìta di Ranganathan, Monfalcone, 5 febbraio 2011
  • Leggere tra 0 e 3 anni, Udine, 11 febbraio 2011
  • La fotografia in biblioteca: trattamento e gestione degli archivi, Lestans, 14 ottobre 2011
  • Seminario di aggiornamento professionale AIB_ANAI: Archivisti e bibliotecari, quale professionalità, Trieste, 2 dicembre 2011
  • La narrativa in biblioteca, Pordenone, 12-13 dicembre 2011

2012

  • Il fund raising in biblioteca al tempo della crisi, Gorizia, 19 e 20 gennaio 2012
  • L’ebook in biblioteca tra mediazione informativa e produzione dei contenuti, Monfalcone, 4 e 5 giugno 2012 – In collaborazione con il Consorzio Culturale del Monfalconese
  • Educare a documentarsi (information literacy education) nei contesti di studio e di ricerca, Udine, 1 ottobre 2012 – Corso sperimentale realizzato secondo il modello 4F proposto dall’OF con una fase in e-learning ancora in corso
  • Imparare a documentarsi nella biblioteca pubblica: quando l’information literacy è per tutti, Udine, 2 ottobre 2012 – Corso sperimentale realizzato secondo il modello 4F proposto dall’OF con una fase in e-learning ancora in corso
  • Esternalizzare in biblioteca: un appalto a misura di biblioteca e di bibliotecario, Ronchi dei Legionari, 30 novembre 2012 – In collaborazione con il Consorzio Culturale del Monfalconese
  • Convegno MAB: Il patrimonio culturale in rete, Trieste, 14 dicembre 2012 – In collaborazione con l’Università degli studi di Trieste

Presentazione volumi (in occasione Assemblee associati)

  • Caro sindaco parliamo di biblioteche, Antonella Agnoli, Editrice bibliografica 2011, Udine, 17 marzo 2012
  • La biblioteca per ragazzi raccontata agli adulti, Caterina Ramonda, Editrice Bibliografica, 2012, 17 ottobre 2012

Progetto Crescere Leggendo: Sulle strade delle fiabe. In viaggio con Calvino e i raccoglitori di storie, 1a edizione (attività formative)

  • Raccogliere/raccontare, Udine, 13 marzo 2012
  • Creare con le fiabe, Udine, 20 marzo 2012
  • Quando Calvino incontrò il drago dalle sette teste. Fiabe, culture, migrazioni ; Voci e narrazioni di qui e d’altrove. Esperienze e letture sulla didattica dei personaggi ponte, Cervignano del Friuli, 28 marzo 2012
  • La fiaba di tradizione orale. Forme e significati del narrare, ascoltare, reinventare nei contesti popolari, Torviscosa, 11 aprile 2012
  • Viaggio con figure, Ronchi dei Legionari – Tolmezzo, 23 aprile 2012
  • Comunicare la biblioteca per ragazzi, Trieste, 17 ottobre 2012

2013

  • Incontro pubblico su ”Lo sviluppo della rete bibliotecaria regionale” in collaborazione con i Sistemi bibliotecari regionali e il Sistema dell’Hinterland udinese, Udine, 23 marzo 2013
  • “Lo stack managment: la gestione delle collezioni sugli scaffali della biblioteca” a cura di Manuela D’Urso, Pordenone 12 aprile 2013
  • ”Dai metadati bibliografici ai Linked Data” a cura di Carlo Bianchini, Udine 30 maggio 2013
  • “Il diritto d’autore nell’era digitale e le biblioteche”, a cura di Roberto Caso e Valentina Moscon, Trieste 12 giugno 2013
  • “Teorie e tecniche dei social network per bibliotecari” a cura di Valentina Tosi, Gorizia 30 settembre 2013
  • Formazione NPL: Libri per cominciare, a cura di Luca Zalateu, S. Vito al Tagliamento 12 ottobre – Monfalcone 26 ottobre 2013
  • “Il falso in Internet: information literacy e autorevolezza del web” a cura di Carlo Bianchini, Pasian di Prato, 29 ottobre 2013
  • Convegno MAB, “I nuovi profili professionali degli operatori culturali” in collaborazione con l’Osservatorio Lavoro e professioni (OLAVEP) dell’AIB, Trieste, 13 dicembre 2013

Presentazione volumi

  • Presentazione del volume “La biblioteca spiegata agli studenti universitari” di Mauro Guerrini, Udine 14 gennaio 2013 – Trieste 15 gennaio 2013

Progetto Crescere Leggendo: “Adriano Salani Editore Da 150 anni più felici con un libro”, 2a edizione (attività formative):

  • Più leggi più cresci, Udine, 4 marzo 2013, giornata regionale di formazione con la partecipazione di Roberto Denti, Luigi Spagnol, Teresa Bungiorno, Carla Ida Salviati (235 presenze)
  • La scuola che legge Roberto Denti parla ai futuri insegnanti del sogno di una scuola piena di libri, Udine, Università degli studi, 4 marzo 2013
  • La biblioteca spiegata agli insegnanti, presentazione del libro di Carla Ida Salviati, Ronchi dei Legionari, 5 marzo 2013
  • Incontri con l’autore (Teresa Buongiorno, Pietro Formentini, Emanuela Nava, Guido Quarzo, Fabrizio, Silei, Bruno Tognolini) a utenza libera e scolastica
  • Laboratori bibliografici a cura di Damatrà e Chiara Carminati (oltre 305 classi coinvolte)
  • Viaggio in pullman a Bologna in occasione della Fiera internazionale del libro per ragazzi, 25 marzo 2013
  • Reading musicali a cura di Roberto Anglisani e Livio Vianello
  • Viaggi con il Filobus 75, a cura dell’Associazione culturale 0432 e in collaborazione con la SAF
  • Mostra bibliografica dedicata ad Adriano Salani, a cura di Sara Codutti e Damatrà
  • Festival diffuso della letteratura bambina, marzo-aprile 2013
  • Tavola rotonda “Verso un piano regionale integrato di promozione della lettura” con la partecipazione dell’Assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti, Udine Palazzo della Regione, 21 settembre 2013.

Un monitoraggio dettagliato della seconda edizione di “Crescere Leggendo” è disponibile all’indirizzo: https://www.aib.it/wp-content/uploads/2013/07/Monitoraggio-Crescere-leggengo-2.-edizione.pdf

Patrocini
2011

  • Seminario “Nati per la musica” organizzato lo scorso 6 settembre dal Comune di Aviano
  • Incontri formativi nell’ambito del progetto “FTSSN.3.11/Fare Teatro a Scuola Secondo Noi.3.11” promosso dall’ERT gli scorsi 9-11 novembre.

2012

  • Giornata di formazione destinata ad insegnanti e bibliotecari per ragazzi con la partecipazione di Antonella Agnoli, Rita Valentino Merletti e Bruno Tognolini, organizzata lo scorso 4 settembre dal Comune di Aviano
  • Convegno “Leggiamoci con cura. Scrittura e narrazione di sé in medicina”, CRO di Aviano, 12 ottobre 2012 (l’attività è rientrata in quelle promosse in occasione del Bibliopride)
  • Incontri formativi nell’ambito del progetto “FTSSN, Fare Teatro a Scuola Secondo Noi.4.12” promosso dall’ERT gli scorsi 23-25 ottobre.
  • Attività formativa “Statistiche in Biblioteca” organizzato dal Consorzio Culturale del Monfalconese, Ronchi dei Legionari, 15 novembre 2012.

2013

  • Incontri formativi nell’ambito del progetto “Teatro e Scuola 25.2012/2013” promosso dall’ERT nell’aprile 2013;
  • Convegno “Leggiamoci con cura. Scrittura e narrazione di sé in medicina”; CRO di Aviano, 24 ottobre 2013
  • Attività nell’ambito del Bibliopride:
  • Maratona di lettura in biblioteca, Lignano Sabbiadoro, 1 ottobre 2013
  • Apertura straordinaria Biblioteca San Giovanni al Natisone, 2 ottobre 2013
  • Incontro pubblico “Biblioteca 2.0: la Joppi fra innovazione e tradizione” con Antonella Agnoli, Udine, 3 ottobre 2013
  • Si fa presto a dire Internet, CRO di Aviano.
  • “Brie di conte, don di lenghe” a cura di ERT, con il sostegno dell’Arlef – Corso di formazione per lettori volontari in lingua friulana, Codroipo-Tavagnacco settembre-novembre 2013.

Collaborazioni
Con Forser
La Sezione ha effettuato la consulenza scientifica per la progettazione di quattro corsi professionalizzanti appartenenti al Catalogo Regionale della Formazione Permanente organizzati da Forser e relativi alla catalogazione del materiale bibliografico: descrizione bibliografica e semantica. Gli stessi sono stati realizzati nel periodo maggio-luglio 2012 e hanno visto la realizzazione di due corsi (descrizione bibliografica e semantica) rispettivamente nella sede ENAIP di Pasian di Prato (Udine) e di altrettanti nella sede di Trieste.

Con AVI – Associazione Videoteche Italiane e AIB sez. Veneto

  • Il digitale in biblioteca e mediateca, Mestre, 29 novembre 2013.

Con Università di Trieste
Nel giungo del 2013, AIB FVG e Università di Trieste hanno siglato un accordo atto a promuovere, sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di collaborazione nei seguenti ambiti:

  • attuazione delle attività di formazione di comune interesse, anche mettendo a disposizione materiali, attrezzature, personale e risorse finanziarie;
  • attivazione di ogni possibile iniziativa in ordine ad attività operativa scientifica e/o di formazione ritenuta congiuntamente di comune interesse nel rispettivo ambito istituzionale.

MAB  FVG
Il 24 luglio 2012, si è costituito il MAB Friuli Venezia Giulia. La firma del Coordinamento è stata realizzata in tempi record rispetto al Protocollo nazionale (firmato a giugno dello stesso anno) sulla scorta di una lunga più che decennale collaborazione fra AIB e ANAI cui si è unita con entusiasmo anche l’ICOM.
È poi seguita, il 17 ottobre, la firma di un Protocollo d’intesa fra MAB FVG e Università di Trieste per promuovere congiuntamente una serie di iniziative comuni che vanno dalla ricerca, alle manifestazioniculturali, dall’organizzazione di visite di studio e stage didattici all’attuazione di progetti per i beni culturali e museali.

Progetti avviati

  • Realizzazione di una bozza di accordo con l’Università di Udine con i medesimi obiettivi e finalità di quello siglato nel 2013 con l’Università di Trieste (firma entro il prossimo maggio, con il nuovo CER)
  • In stretta collaborazione con gli assessorati regionali di competenza (cultura, istruzione, welfare), attuazione di un tavolo di lavoro per prevedere un piano integrato regionale che metta in rete tutti i progetti di promozione alla lettura per la fascia d’età 0/18 (Nati per Leggere 0/6; Crescere Leggendo 6/11 e Youngster 12/18).

Sezione Lazio

La presente Relazione di fine mandato viene redatta dal Comitato Esecutivo Regionale della Sezione AIB del Lazio per descrivere le principali attività svolte dalla Sezione durante il mandato del triennio 2011-2014, con specifico riferimento a:

  • Assemblee regionali annuali degli associati
  • Riunioni del CER Lazio
  • Attività formative: corsi di aggiornamento professionale
  • Seminari, convegni e incontri
  • Attività editoriale
  • Altre attività
  • Attività di raccordo con il CEN
  • Accordi e attività con altre associazioni e istituzioni
  • Attività amministrativa

La presente Relazione è sottoscritta dal Presidente del Comitato Esecutivo Regionale, previa approvazione del CER Lazio.

DATI GENERALI
Struttura organizzativa del CER
A seguito dei risultati delle votazioni del 6 aprile 2011, il CER Lazio per gli anni 2011-2014 è così composto:

  • Presidente: Andrea Marchitelli
  • Vicepresidente: Lucia Antonelli
  • Membri del CER: Fabrizio Ciolli, Corrado Di Tillio, Agnese Galeffi, Lucilla Less, Ottavia Murru.

I ruoli di Segretario e Tesoriere del CER Lazio sono stati ricoperti da Agnese Cargini.
Referenti regionali presso Gruppi e Commissioni
Ai sensi dell’articolo 7 del “Regolamento sulle forme e i modi dell’attività delle Commissioni permanenti e dei Gruppi di studio”, il CER AIB Lazio ha nominato i seguenti associati come referenti della Sezione presso i gruppi indicati:

  • Commissione Nazionale Biblioteche Pubbliche: Licia Corradi
  • Commissione nazionale biblioteche scolastiche: Fabrizio Melchiori
  • Commissione Nazionale Università e Ricerca: Ilaria Fava
  • Gruppo di studio catalogazione e indicizzazione: Flavia Cancedda
  • Gruppo di studio nazionale sul libro antico: Maria Chiara Di Filippo
  • Gruppo di studio sull’applicazione dei principi della qualità in biblioteca: Marcello Carbone

Descrizione delle attività svolte durante il mandato
Assemblee regionali degli associati AIB Lazio
Ai sensi dell’art. 13 dello Statuto dell’AIB, sono state svolte le seguenti Assemblee annuali regionali degli associati:

  • Assemblea regionale degli associati AIB Lazio. Roma, 20 settembre 2011
  • Assemblea regionale degli associati AIB Lazio. Roma, 25 ottobre 2012
  • Assemblea regionale degli associati AIB Lazio. Roma, 15 maggio 2013
  • Assemblea regionale degli associati AIB Lazio. Roma, 15 ottobre 2013
  • Assemblea regionale degli associati AIB Lazio. Roma, 17 febbraio 2014 (Candidature regionali per il mandato 2014-2017).

Riunioni CER Lazio
Il CER Lazio, ai sensi dell’art. 14 dello Statuto dell’AIB, si è riunito con cadenza almeno semestrale al fine di coordinare le attività e amministrare le risorse della Sezione. Si fornisce di seguito l’elenco cronologico delle riunioni svolte nel corso del mandato:

  • Riunione CER Lazio. Roma, 10 maggio 2011 (Insediamento CER per il mandato 2011-2014)
  • Riunione CER Lazio. Roma, 13 settembre 2011
  • Riunione CER Lazio. Roma, 18 gennaio 2012
  • Riunione CER Lazio. Roma, 18 aprile 2012
  • Riunione CER Lazio. Roma, 23 luglio 2012
  • Riunione CER Lazio. Roma, 17 settembre 2012
  • Riunione CER Lazio. Roma, 25 ottobre 2012
  • Riunione CER Lazio. Roma, 19 dicembre 2012
  • Riunione CER Lazio. Roma, 26 febbraio 2013
  • Riunione CER Lazio. Roma, 30 settembre 2013
  • Riunione CER Lazio. Roma, 29 gennaio 2014

Attività formative: Corsi di aggiornamento professionale
Nell’ambito dell’attività formativa di aggiornamento professionale, nel corso del mandato del presente CER Lazio sono stati organizzati corsi rispondenti ai differenti bisogni formativi dei bibliotecari del Lazio:

2011:

  • L’Authority control, Roma, 12-13 settembre 2011
  • Lo stack management, Roma, 30 settembre 2011
  • Il servizio di reference nella società della conoscenza, Roma, 26-27 ottobre 2011

2012:

  • L’e-book in pratica, Roma, 26 gennaio 2012
  • La catalogazione del libro antico, Roma, 22-23 marzo 2012
  • La catalogazione cambia: ISBD consolidated edition e RDA, Roma, 12-13 aprile 2012
  • La catalogazione del libro antico. 2a ed., Roma, 22-23 maggio 2012
  • Le licenze per l’accesso a periodici elettronici e banche dati: diritti di uso e clausole contrattuali, Roma, 8 maggio 2012
  • Editoria per ragazzi, Roma, 27-28 settembre 2012
  • La catalogazione cambia: ISBD consolidated edition e RDA. 2a ed., Roma, 11-12 ottobre 2012
  • Linked data e Web semantico, Roma, 4-5 dicembre 2012

2013:

  • La redazione degli atti amministrativi in biblioteca, Roma, 11 febbraio 2013
  • REICAT e SBN, Roma, 20-21 febbraio 2013
  • REICAT e SBN. 2a ed., Roma, 19-20 marzo 2013
  • La comunicazione e la formazione in biblioteca, Roma, 7-9 maggio 2013
  • Linked data per la costruzione del web semantico, Roma, 10-11 giugno 2013
  • Strumenti per il reference management (RMS): panoramiche e prospettive, Roma, 20 settembre 2013
  • Gestire i collaboratori e prendere decisioni: modelli e tecniche per migliorare, Roma, 27 settembre 2013
  • La revisione delle raccolte in biblioteca, Roma, 7-8 ottobre 2013
  • La catalogazione del libro antico, Roma,7-8 novembre 2013
  • La catalogazione delle risorse elettroniche e audio video, Roma, 10-11 dicembre 2013

2014:

  • La revisione delle raccolte in biblioteca, Roma, 20-21 gennaio 2014
  • Il trasloco in biblioteca: il caso della Biblioteca ISPRA, Roma, 27 gennaio 2014
  • L’evoluzione del catalogo, Roma, 5 febbraio 2014

Nell’ambito della programmazione delle attività formative, sono stati preventivamente calendarizzati anche due corsi che si terranno in date successive alla fine del mandato del presente CER:

  • La valutazione delle pubblicazioni scientifiche: i perché, le metodologie, gli strumenti (Roma, 14-15 maggio 2014)
  • Authority control (Roma, 29-30 maggio 2014)
  • Formare il personale: modelli gestionali e buone pratiche (Roma, 23-24 settembre 2014)
  • Fund raising per le biblioteche (Roma, 15-16 ottobre 2014).

Seminari, convegni e incontri
Seminari e incontri
Nel corso del triennio 2011-2014 il CER Lazio ha sostenuto lo studio e stimolato la riflessione su argomenti di rilievo per la professione bibliotecaria, offrendo agli associati alcuni importanti incontri, seminari e convegni:

  • La gold road italiana: una strada senza uscita? Seminario. Roma, 24 ottobre 2011
  • Biblioteche: valore e valori. Seminario di studi. Roma, 21 maggio 2012
  • Oltre la biblioteca e i bibliotecari: professioni necessarie per la biblioteca accademica di ricerca. Seminario Roma, 5 novembre 2012 (con AIB CNUR)
  • La biblioteca pubblica oggi e domani. Seminario. Roma, 28 gennaio 2013
  • Rilanciare il Servizio Bibliotecario Nazionale SBN. Incontro pubblico. Roma, 20 giugno 2013
  • I volontari in biblioteca: una risorsa o un problema? Problematiche gestionali, limiti ed opportunità. Seminario. Rieti, 11 aprile 2013
  • Esternalizzare in biblioteca: problematiche gestionali, limiti e opportunità. Rieti, 30 maggio 2013
  • In ricordo di Giorgio De Gregori (1913-2003). Roma – Pescara, 25-26 settembre 2013 (in collaborazione con AIB Abruzzo)
  • Valore e futuro della catalogazione bibliografica. Incontro pubblico. Roma, 15 ottobre 2013
  • Biblioteche sostenibili: la sfida del fund raising. Roma, 29 ottobre 2013
  • L’esperienza degli ebook nella Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino. Seminario di aggiornamento. Roma, 9 novembre 2013
  • Presentazione della WebDewey in italiano. Incontro. Roma 27 novembre 2013
  • Lavorare nei beni culturali: sviluppo e tutela delle professionalità. Incontro. Roma, 12 dicembre 2013 (in collaborazione con ANAI e ICOM)
  • Archivi, biblioteche, musei: fare sistema. Secondo Incontro. Roma, 20 aprile 2014 (in collaborazione con ANAI e ICOM)

Presentazione volumi
Nel triennio 2011-2014 sono state organizzate presentazioni editoriali relative tanto a pubblicazioni AIB, che a pubblicazioni edite esternamente e di interesse per gli associati:

  • 4 ottobre 2012 – Opac, di Andrea Marchitelli e Giovanna Frigimelica, Roma: AIB, 2012
  • 25 ottobre 2012 – Introduzione alla scienza dell’informazione, di Alberto Salarelli, Milano: Editrice Bibliografica, 2012
  • 13 dicembre 2012 – Oltre i confini del libro : La lettura promossa per educare al futuro, di Ilaria Filograsso, Tito Vezio Viola, Roma: Armando editore, 2012
  • 27 febbraio 2013 – Biblioteche e valori, a cura di Lucia Antonelli, Roma: AIB Lazio, 2013. Roma,
  • 27 febbraio 2013 – L’impatto delle biblioteche pubbliche, a cura di Giovanni Di Domenico, Roma: AIB Marche, 2012
  • 26 marzo 2013 – Leggere in digitale, di Cinzia Mauri, Roma: AIB Lombardia, 2012
  • 7 aprile 2014 – Multimedia Information Retrieval: theory and techniques, di Roberto Raieli, Oxford: Chandos, 2013

Visite guidate presso biblioteche
Nel corso del mandato sono state offerte agli associati molte visite guidate per dare l’opportunità di conoscere e condividere iniziative, attività, esperienze, servizi e progetti di biblioteche che coniugano ricerca, servizi, storia e innovazione:

  • Biblioteche URBS – Unione Romana Biblioteche Scientifiche:
    • La Biblioteca del Reale Istituto Neerlandese, 29 febbraio 2012
    • La Biblioteca dell’Istituto svizzero di Roma, 28 marzo 2012
    • La Biblioteca dell’Institutum Romanum Finlandiae, 6 giugno 2012
    • La Biblioteca dell’Accademia di Danimarca, 2 ottobre 2012
    • La Biblioteca dell’Istituto svedese di studi classici a Roma, 6 dicembre 2012
  • Biblioteca dell’Istituto Superiore di Sanità, 23 ottobre 2012
  • Centro di documentazione Tullia Zevi, 9 maggio 2012
  • Biblioteca del Senato della Repubblica. Roma, 14 febbraio 2013
  • Biblioteca della Camera dei Deputati. Roma, 8 maggio 2013
  • Biblioteca della Corte dei Conti. Roma, 19 marzo 2013
  • Biblioteca Hertziana. Roma, 21 marzo 2013
  • Biblioteca Loyola University Chicago John Felice Rome Center, 15 maggio 2013

FSR 2014
Il convegno FSR 2014. Faster, Smarter, Richer. Reshaping the library catalog, al quale per rilevanza si preferisce dedicare un paragrafo, è stato organizzato su iniziativa del Gruppo di studio Catalogazione e indicizzazione, coordinato da Paul Gabriele Weston e la Sezione AIB Lazio. Vista l’importanza dell’iniziativa, che avrebbe visto la collaborazione della Biblioteca Apostolica Vaticana, si è scelto di portarla avanti come un’attività nazionale, e con il supporto di Agnese Cargini, nella doppia veste di segreteria nazionale e AIB Lazio. Nell’ottica di concepire la segreteria nazionale come un centro di servizi offerti alle sezioni, l’attività della segreteria nazionale è stata quantificata in circa 600 euro e compensata con i fondi del convegno.
Il convegno, che si è svolto il 27 e 28 febbraio (preceduto da un giorno nel quale si sono svolti 4 workshop di introduzione ad alcune delle tematiche congressuali) ha ottenuto un forte apprezzamento dai partecipanti, che sono stati quasi 200, provenienti da oltre 30 paesi diversi. Sono stati presentati quasi 40 relazioni e 6 poster, che verranno pubblicati su CCQ e JLIS.it.
Anche dal punto di vista economico il convegno ha avuto un ottimo riscontro, con quasi 20.000 € di uscite e circa 24.000 € di entrate (da iscrizioni e sponsorizzazioni), chiudendo così con un margine attivo di circa 4.000 €.

Attività editoriale
In ordine all’attività editoriale, l’AIB Lazio nel 2013 ha pubblicato il volume Biblioteche: valore e valori, a cura di Lucia Antonelli. Il volume contiene gli atti del seminario omonimo svoltosi a Roma nel maggio 2012 e organizzato dall’AIB Lazio.

Altre attività
Nel corso del mandato 2011-2014, l’AIB Lazio ha promosso anche incontri sociali, con lo scopo di rafforzare i legami sia personali che professionali tra gli associati. Ogni anno sono stati organizzati, generalmente in concomitanza delle festività natalizie, gli “Aperitivi dell’AIB Lazio”, riservati in via esclusiva agli associati regionali.

Per quanto riguarda il progetto Nati per Leggere sono state organizzate diverse iniziative di promozione della lettura nella primissima infanzia, sia con letture ad alta voce sia mediante corsi di formazione nei nidi, nelle scuole materne e in particolare presso:
l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata nel Dipartimento Materno Infantile con il progetto Parole e coccole (incontri da maggio 2012 a tutt’oggi), in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma e con ACP.
Università Roma Tre: maggio 2012
Biblioteca Statale Baldini: Nati per leggere: dalla lettura alla conquista del futuro! (dicembre 2012)

Attività di raccordo con il CEN
La Sezione ha aderito a iniziative promosse dal CEN, presenziando a eventi e offrendo il proprio contributo ad attività di rilevanza nazionale quali

  • 2011: Carta batte forbice
  • 2012: Bibliopride
  • 2012-2013: MAB
  • 2014: Campagna “Nati per donare”
  • 2013-2014: Organizzazione della Conferenza internazionale “Faster, smarter and richer. Reshaping the library catalogue“, organizzata congiuntamente alla Biblioteca Vaticana, Roma – 27-28 febbraio 2014.

Accordi e attività interistituzionali
Nell’ambito di attività svolte in accordo con altre associazioni e istituzioni, la Sezione Lazio dell’AIB ha collaborato all’organizzazione e alla promozione di campagne, iniziative ed eventi. Tre le attività svolte si segnalano:

2011: Collaborazione con il Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche Università di Roma “La Sapienza” in occasione del ciclo di seminari “Freschi di stampa”.

2012-2013: Avvio della riflessione sulle modalità di adesione al coordinamento permanente del MAB Musei Archivi Biblioteche con le sezioni regionali della associazioni ICOM e ANAI.

2014: Avvio delle procedure per formalizzazione del protocollo d’intesa tra le tre sezioni regionali delle associazioni AIB, ANAI e ICOM, per la realizzazione del Comitato regionale Lazio del MAB.

Attività amministrativa
Il CER del Lazio, nel corso del mandato ha provveduto nei tempi previsti a trasmettere al CEN i consuntivi e i preventivi annuali richiesti per la compilazione delle Relazioni annuali corrispondenti.

Sezione Liguria

Giunti alla fine del mandato, provo a tirare le somme di questo triennio. Sul piano della formazione la Sezione, grazie all’impegno di diversi colleghi, ha organizzato tantissime iniziative, potrei dire su tutti gli aspetti della nostra professione, dal libro antico ai linked data, da Nati per Leggere al convegno internazionale sugli over 60. Non dovrei essere io a dire che abbiamo fatto formazione di qualità ma posso sicuramente affermare che la costante partecipazione agli eventi della nostra Sezione da parte di colleghi di altre Regioni (non necessariamente da Province confinanti) è sicuramente un buon indice di gradimento e qualità. Da una rapida lettura delle nostre pagine web ho contato negli ultimi tre anni almeno 24 iniziative, tra BiblioMaster, BiblioBase, presentazioni e incontri con l’autore.

Altro aspetto importante, su cui la sezione ha investito, è stato Vedi Anche, il nostro bollettino regionale. Nato sul finire degli anni Ottanta, dopo un periodo di crisi dell’inizio millennio, ha nuovamente ripreso vigore ed energie e negli ultimi anni ha subito un’inevitabile modificazione passando dalla stampa cartacea al formato digitale. Su questo ha senz’altro pesato l’aspetto economico con i costi non più sostenibili per una Sezione dal numero di iscritti non certo imponente, ma anche le opportunità che le nuove tecnologie ci permettono di utilizzare, senza avere più i limiti di spazio che invece la carta impone, o la possibilità di fare ricerche all’interno del testo.

Sul piano politico abbiamo consolidato i rapporti con l’Assessorato regionale competente in materia di biblioteche, intervenendo nel dibattito sia per la stesura del piano pluriennale 2011-2013 (con audizione in Commissione consiliare), sia esprimendo il nostro parere nel lavoro che ha portato all’adozione della Delibera di Giunta sui profili professionali. È molto, ma non abbastanza: negli stessi anni la Regione in primis (ma a cascata quasi tutti gli Enti locali) hanno tagliato (il termine più corretto sarebbe massacrato) i propri bilanci nel nostro settore, grandi biblioteche o sistemi (penso a Genova) hanno azzerato i capitoli sull’acquisto libri e sugli abbonamenti, cosa probabilmente impensabile in qualsiasi amministrazione dell’Europa occidentale. Su questo le nostre sole forze ovviamente non possono bastare: per denunciare questi misfatti, dobbiamo sempre più ricercare l’alleanza dei nostri partner naturali, i nostri utenti, i cittadini che pagando le tasse devono esigere in cambio più servizi di qualità, non solo nei campi del sociale, del trasporto pubblico o dell’ambiente, ma anche nel settore dei beni culturali: dovrebbero mobilitarsi (come nel nord Europa o America) anche a difesa delle loro biblioteche.

Altro aspetto di politica culturale, che mi piace sottolineare a conclusione del mandato, la collaborazione con le altre associazioni professionali del settore: anche in Liguria abbiamo dato vita al coordinamento Musei Archivi e Biblioteche (MAB), di cui lo scorso anno a Milano si sono tenuti gli Stati Generali. Un primo momento di coordinamento, di scambio di informazioni e di possibili iniziative comuni che sicuramente si svilupperà nei prossimi anni.

Per quanto riguarda la nostra Sezione siamo in calo di iscritti: il numero degli associati è in diminuzione, abbiamo un discreto turn-over, ma non cresciamo più. Dal punto di vista economico sopperiamo al calo delle entrate dovuto alle minori iscrizioni con l’aumento delle entrate per la formazione. Come Sezione siamo sostanzialmente in pareggio economico, e siamo tra le poche a garantire un bollettino (seppur solo on-line) ai propri associati.

Sezione Lombardia

Premessa
L’attuale Comitato Esecutivo Regionale della Lombardia ha svolto il suo mandato in continuità con il precedente, soprattutto per quanto riguarda gli impegni assunti in materia di formazione. Se il 2011 è stato un anno di transizione per il rinnovo delle cariche sociali, da inizio 2012 il nuovo CER ha operato a pieno ritmo durante tutti i mesi fino a marzo 2014.
L’attenzione si è incentrata molto sia sulle collaborazioni nel territorio regionale sia sugli eventi di advocacy nazionali per dare visibilità all’Associazione.
Le linee di lavoro seguite dall’AIB nel triennio che si sta concludendo sono state le seguenti: formazione per gli associati e non; consolidamento e ampliamento della base degli associati attivi; sviluppo di una politica per i bibliotecari e per le biblioteche; promozione e sostegno economico ad azioni a favore del territorio; attività di visibilità sul territorio ; produzione e promozione editoriale.

Struttura organizzativa del CER 2011-2014 Membri CER: Cinzia Rossi (Presidente e referente MAB), Anna Pavesi (Vicepresidente), Giuseppe Meliti (referente Osservatorio Lavoro e Professione), Cristina Selva (referente Osservatorio formazione), Alessandra Mastrangelo (delegata NPL), Francesco Serafini (dimissionario 28.9.2012), da settembre 2012 subentra il primo dei non eletti: Marco Azzerboni (redattore web), Federica Tassara.
Segretario: Antonio Bechelli
Tesoriere: dr commercialista Luca Carazzi

Le attività del 2011
Il 2011 è stato l’anno di transizione per il rinnovo delle cariche sociali e le attività proposte sono state:

  • 4 corsi di aggiornamento professionale
  • 3 eventi, tra convegni, seminari e iniziative di promozione
  • 1 attività di stand all’interno del Convegno delle Stelline a marzo
  • 4 eventi patrocinati

Le attività del 2012

Nel corso del 2012 la Sezione AIB Lombardia ha operato a pieno ritmo ogni mese, costruendo un calendario fittissimo di impegni e ha portato a compimento le proposte di interesse professionale disegnate per i soci negli anni precedenti, proponendo :

  • 7 corsi di aggiornamento professionale
  • 9 eventi, tra convegni, seminari e iniziative di promozione
  • 2 attività di stand all’interno del Convegno delle Stelline a marzo e degli Stati Generali delle professioni culturali a novembre
  • 7 eventi patrocinati
  • ha assistito e/o comunicato l’inaugurazione di 4 nuove biblioteche (Cinisello, Vergiate, Meda, Lodi) e tanti eventi di interesse per i soci
  • ha pubblicato un nuovo libro: “Leggere in digitale” di Cinzia Mauri

Le attività del 2013
Nel corso del 2013 la Sezione AIB Lombardia ha portato a compimento le proposte di interesse professionale disegnate per i soci negli anni precedenti, proponendo:

  • 6 corsi di aggiornamento professionale
  • 12 eventi, tra convegni, seminari e iniziative di promozione
  • 1 attività di stand all’interno del Convegno delle Stelline a marzo
  • 9 eventi patrocinati
  • ha assistito e/o comunicato l’inaugurazione di nuove biblioteche (es. Lainate, Melzo) e tanti eventi di interesse per i soci
  • ha pubblicato un nuovo libro: “Il bibliotecario carcerario: una nuova professione?” a cura di Amelia Brambilla, Emanuela Costanzo, Cinzia Rossi.

Le attività del 2014: da gennaio a marzo
Sebbene a fine mandato, il CER lombardo non ha cessato l’attività proponendo da gennaio a marzo 2014:

  • 3 corsi di aggiornamento professionale per i soci
  • 2 corsi di aggiornamento per conto di Enti locali
  • 3 eventi, tra convegni, seminari e incontri con l’autore
  • 1 attività di stand all’interno del Convegno delle Stelline a marzo
  • 3 eventi patrocinati
  • ha assistito e/o comunicato l’inaugurazione di nuove biblioteche (es. Biblioteca Teresiana di Mantova) e altri eventi di interesse per i soci.

Formazione, aggiornamento professionale e Giornata delle Biblioteche Lombarde
Nel proprio mandato, la Sezione, a seguito dell’analisi di un questionario sulla formazione, inviato a dicembre 2011 a tutti gli associati lombardi, dal primo semestre del 2012 ha ripreso il programma di formazione sul reference, già avviato con successo nel precedente triennio per approfondire poi anche attraverso gli IncontrAIB, seminari di aggiornamento professionale, gratuiti, riservati agli iscritti AIB, i temi delle nuove tecnologie, web sociale in biblioteca, digitale, e-book, comunicazione, gestione amministrativa, revisione, informazione di fonte pubblica per i cittadini, in collaborazione con la Redazione DFP di AIB, information literacy, nativi digitali, biblioteconomia sociale, biblioteche carcerarie e altri.

Già a partire dal 2011 si è avviata una collaborazione con la Biblioteca per ragazzi di Rozzano, e dal 2012 la Sezione ha contribuito alla realizzazione della 3a e 4a edizione del Convegno “Digital Readers : leggere – trasformare – ragazzi – futuro”rivolto a bibliotecari, insegnanti, educatori e genitori, che ha visto una forte affluenza di partecipanti.

La Sezione Lombardia ha partecipato all’edizione 2012-2013-2014 del Convegno delle Stelline gestendo uno stand e organizzando seminari dedicati ai bibliotecari. A fine novembre 2012 la Sezione ha allestito e curato lo stand AIB in occasione degli Stati Generali dei Professionisti del Patrimonio Culturale, e dell’Assemblea annuale degli associati a Milano.

Il 2011 è iniziato con la tradizionale XIX Giornata delle biblioteche lombarde, che ha visto la partecipazione di circa 200 associati. Il Convegno “I bibliotecari aggiungono valore: un sapere al servizio degli utenti” è stato dedicato al valore aggiunto del lavoro cosciente di bibliotecari professionali e partecipi di solide conoscenze settoriali che trasforma le biblioteche in centri che generano sapere. Nel 2012, “L’information literacy” è stato invece il tema centrale della tradizionale Giornata della Biblioteche Lombarde giunta alla XXa edizione, in occasione dell’annuale Assemblea regionale degli iscritti (11 febbraio). In collaborazione con il GUSPEC la Sezione ha aperto il 2013 con l’organizzazione del 4° Convegno nazionale sulle biblioteche carcerarie dal titolo “Il bibliotecario carcerario: una nuova professione?” (31 gennaio 2014) da cui è scaturita a ottobre 2013 la pubblicazione dell’omonimo volume. La lettura e la sua promozione è stato invece il tema centrale della tradizionale XXI Giornata delle Biblioteche Lombarde, in occasione dell’annuale Assemblea regionale degli iscritti (2 marzo 2013), che ha visto la partecipazione di circa 150 associati. Titolo del seminario proposto: “Ricomincio da tre: lettura, lettori e biblioteche”.
La nostra Associazione è da tempo impegnata sul fronte del riconoscimento della professione e oggi si prepara a compiere un significativo passo avanti nel processo di effettiva trasformazione in moderna associazione professionale dei bibliotecari italiani.
Così l’attuale CER ha voluto dedicare il programma della XXII Giornata delle biblioteche lombarde, “In nome del bibliotecario: una professione verso il futuro”, 15 febbraio 2014, al lavoro in biblioteca, alle tematiche che riguardano il riconoscimento e la qualificazione della professione bibliotecaria. Il Seminario ha rappresentato l’occasione per illustrare le novità e le nuove prospettive che si aprono dopo l’approvazione della legge 4/2013 in materia di professioni non ordinistiche.

Attività in raccordo con il CEN
Durante il mandato 2011-2014, la Sezione ha tentato di seguire le numerose attività messe in campo dal CEN e di diffonderle presso i propri associati. In particolare, ci si è impegnati per la promozione sul territorio di attività in concomitanza con il Bibliopride e con altre campagne informative lanciate a livello nazionale.

MAB Lombardia
Ben sette mesi prima di MAB Italia, il 27 novembre 2011 viene firmato l’Atto costitutivo di MAB Lombardia dai Presidenti e coordinatori regionali durante il VII Congresso ICOM alla Fondazione Stelline a Milano. Anche la Regione Lombardia-Direzione Generale Cultura esprime interessamento alle attività e ai lavori di coordinamento MAB. Nel documento si dichiara che MAB è un luogo di incontro, di organizzazione e di azione tra operatori professionali dei beni culturali al fine di sviluppare e sostenere la sinergia tra musei, archivi e biblioteche del territorio in senso progettuale, confrontare e condividere temi e aspetti cruciali dei professionisti del patrimonio culturale. Musei, archivi, biblioteche cercavano da tempo in Lombardia forme di integrazione professionale e funzionale, e MAB, il coordinamento permanente tra le associazioni AIB, ANAI, ICOM Italia, è sorto per esplorare e promuovere le prospettive di convergenza tra gli istituti e le professionalità coinvolte. La formula organizzativa adottata, una struttura leggera basata sull’apporto organizzativo delle segreterie già esistenti, è valutata come la più adeguata per interpretare l’attuale fase costitutiva. Da allora il tavolo di coordinamento MAB Lombardia si è riunito mensilmente presso la sede della Regione Lombardia per la condivisione delle informazioni, la pianificazione e la progettazione degli eventi. Come MAB si lavora sia sulle grandi strategie a livello nazionale, sia città per città, regione per regione, sul territorio con i Comitati regionali per la preparazione di eventi e schede di rilevazione per l’Expo 2015. Referente MAB il Presidente del CER.

La prima uscita in pubblico è stato un seminario a Milano al Convegno delle Stelline 2012 “MAB si presenta. Professionalità e patrimoni integrati in Lombardia” (16 marzo 2012). Il seminario affrontava il tema della convergenza tra musei, archivi e biblioteche sia in senso progettuale (la condivisione di funzioni e spazi), sia per quanto riguarda la fruizione (l’integrazione di risorse bibliografico-documentarie, le modalità di mediazione). L’incontro è stato l’occasione per confrontare professionalità ed expertise, nonché presentare due realtà lombarde quale testimonianza delle sinergie attivate per la valorizzazione e la conservazione di diverse tipologie documentarie: MUST – Museo del Territorio Vimercatese, Museo Martinitt e Stelline: un archivio, un museo, una biblioteca. A fine giugno (29 giugno – 1° luglio 2012) MAB Lombardia partecipa alla prima riunione nazionale dei MAB promosso dal Piemonte a Torre Pellice (TO) “Oltre i confini. MAB a due anni dall’inizio”, per confrontarsi sullo sviluppo di questo progetto, anche in vista degli Stati generali di novembre. Il ricco dibattito sintetizzato in un documento, disponibile sul sito MAB Italia, ha costituito una solida base di riflessione e di confronto per il futuro delle attività di MAB. Durante gli Stati generali dei professionisti del patrimonio culturale (Milano, 22 e 23 novembre 2012) MAB Lombardia promuove una riunione con i MAB regionali costituiti o in via di costituzione. L’esigenza di incontrarsi nasceva dalla necessità di presentare il sito MAB Italia http://www.mab-italia.org e di darsi delle procedure comuni soprattutto per quanto riguarda la comunicazione e la creazione di rapporti di rete non solo territoriali ma anche trans regionali. Nove i Comitati territoriali già costituiti presenti sul sito. All’interno del Convegno delle Stelline 2013 (giovedì 14 marzo 2013) il seminario “Esporre la letteratura. Musei Archivi Biblioteche si confrontano” che ha invitato a confrontarsi su una questione estremamente attuale: i luoghi dell’esporre e le modalità per instaurare con il pubblico un dialogo che dia piena visibilità al patrimonio letterario conservato e, al tempo stesso, all’attività di ricerca e interpretazione svolta su di esso da curatori, bibliotecari e archivisti. È del 16 settembre 2013 la Giornata di studio e aggiornamento per dirigenti, responsabili d’area, operatori dei beni culturali, volontari e amministratori pubblici: “Carte in tavola: per un futuro sostenibile dei beni culturali” tenutosi a Concesio (Brescia). In programma per marzo 2014 ma rinviato a fine anno il Seminario sul fund raising dei beni culturali a Vimercate.

Pubblicazioni
Dopo il lavoro di un anno insieme al precedente responsabile editoriale AIB, Piero Cavaleri, ottobre 2012 ha visto la stampa e la presentazione ufficiale al pubblico milanese del primo volume, edito AIB, nella nuova collana Sezioni Regionali, Lombardia: “Leggere in digitale” di Cinzia Mauri.

Dopo il Convegno di inizio 2013, a fine settembre è andato in stampa il secondo volume, edito AIB, della collana Sezioni Regionali: “Il bibliotecario carcerario: una nuova professione? Atti del 4° Convegno Nazionale sulle biblioteche carcerarie” a cura di Amelia Brambilla, Emanuela Costanzo e Cinzia Rossi.

Altre attività
Il 2012 ha visto inoltre l’accreditamento di AIB Lombardia alla Consulta regionale lombarda e la successiva partecipazione alle riunioni del Colap. Nei tre anni di mandato sono proseguiti i lavori dei referenti regionali per l’OF e l’OL. Diversi i patrocini richiesti alla Sezione dalle biblioteche del territorio e le partecipazioni del Presidente a convegni o incontri, o inaugurazioni di biblioteche, per diffondere la visibilità e la presenza di AIB sul territorio regionale.

Bilancio e attività amministrativa
Grazie all’impegno profuso nell’attività di corsi anche per conto terzi e promozione delle vendite di pubblicazioni AIB oltre che agli introiti da quote sociali, il bilancio della Sezione è sempre rimasto in attivo e l’attuale mandato si chiude sostanzialmente con un buon budget da reinvestire per le attività future.

Per una scelta ben precisa di inizio mandato, l’attuale CER si è avvalso di collaborazioni gratuite per le attività di tesoriere e segretario, delegate a membri esterni al CER. Il redattore web è invece membro CER.

Sezione Marche

Il Comitato esecutivo regionale delle Marche, insediatosi nel maggio 2011, si è dato in questi tre anni l’obiettivo strategico di sostenere le politiche di sviluppo per la rete bibliotecaria regionale. Le iniziative proposte hanno puntato a coinvolgere le biblioteche marchigiane di ogni tipologia, mantenendo alla base del programma della Sezione la volontà di promuovere il ruolo della biblioteca come istituto della democrazia, del confronto culturale, della libertà d’informazione in quanto servizio pubblico essenziale per gli individui e per le comunità di riferimento.
Il CER ha puntato fortemente a instaurare un rapporto di dialogo con la Regione Marche, in particolare con il Settore cultura, per consolidare il ruolo dell’AIB quale interlocutore privilegiato in tema di politiche bibliotecarie regionali. Pur non avendo raggiunto l’obiettivo di stipulare una convenzione che ne riconosca il ruolo a tutto campo, il rapporto tra AIB Marche e Regione va avanti proficuamente.
Il CER è riuscito a porre anche le basi di un confronto con altre professionalità: insegnanti, editori, educatori, pediatri, operatori dell’amministrazione carceraria e, in particolare, con le comunità degli archivisti e degli operatori museali. In quest’ottica di collaborazione hanno ricevuto un notevole successo in ambito regionale:

  • le numerose attività legate al progetto Nati per Leggere, che stanno conducendo all’imminente costituzione di un coordinamento regionale interistituzionale e multidisciplinare oltre allo stanziamento già decretato di cospicue risorse finanziarie;
  • le iniziative del comitato MAB – Musei-Archivi-Biblioteche (come ad esempio i Grand Tour Cultura delle Marche).

Per quanto riguarda il numero delle iscrizioni, la Sezione si era posta l’obiettivo di recuperare il lieve calo di iscrizioni del triennio 2008-2010, e vi è riuscita, superando sempre, nei tre anni di mandato, la soglia dei 100 soci. Il CER ha curato ha curato i rapporti con gli associati tramite un’intensa attività di comunicazione e assistenza e visitando frequentemente le sedi di lavoro.

I principali ambiti di intervento sono stati:

  • lo sviluppo di un progetto-pilota nazionale di misurazione e valutazione dell’impatto socio-economico delle biblioteche pubbliche, coordinato dal prof. Giovanni Di Domenico;
  • l’avvio di un progetto sperimentale e il successivo consolidamento di una rete regionale di biblioteche carcerarie;
  • la creazione di un coordinamento Nati per Leggere che in collaborazione con ACP, pediatri ed enti locali ha dato luogo dapprima ad un progetto di formazione diffusa sul territorio e da aprile 2014 a un vero e proprio “progetto regionale” sostenuto dai settori Cultura, Sanità, Istruzione, Politiche sociali;
  • lo sviluppo di sinergie e progettazione condivisa all’interno della rete MAB (Musei-Archivi-Biblioteche);
  • l’attività di formazione professionale continua, attuata attraverso numerosi e partecipati corsi di formazione e aggiornamento attenti alle più innovative questioni che interessano la professione bibliotecaria;
  • la promozione delle biblioteche, anche attraverso concorsi come “Storie da biblioteca”;
  • la partecipazione al tavolo di lavoro per la definizione dei requisiti del progetto regionale “Cultura Smart” per la realizzazione di un’infrastruttura digitale negli Istituti culturali marchigiani, grazie allo stanziamento di € 1.100.000 dell’Assessorato alla cultura della Regione Marche.

Sezione Molise

Obiettivi:

  • Sviluppo e valorizzazione nelle biblioteche, delle sezioni per ragazzi e del progetto “NPL”, in particolare con la formazione di lettori volontari;
  • sviluppo di corsi di aggiornamento professionale del bibliotecario e la promozione del nostro ruolo a sostegno alla legge nazionale sulle professioni non ordinistiche;
  • riorganizzazione dei servizi bibliotecari, con la modifica della Legge regionale 1981, e cooperazione bibliotecaria.

Il Comitato Esecutivo Regionale, insediatosi all’indomani delle elezioni dell’aprile 2011, è composto da Francesca Carnevale, Leda Ruggiero, Mariella Giordano, Rosanna Cifolelli e Antonia Di Mario.
Trovare i nominativi per le candidature non è stato facile, vigeva un generale scoramento per le travagliate vicissitudini del CER uscente tanto che il nostro impegno è stato di provare a rilanciare la professione e le professionalità sul territorio, con l’obiettivo di arrivare alla firma del protocollo d’intesa con la Regione e le Province, aumentando l’offerta dell’Associazione con corsi e incontri professionali per stimolare e amplificare la crescita professionale dei soci e interagire con le entità socioculturali del territorio di riferimento, sempre nel rigoroso rispetto dei budget.
Le biblioteche del nostro territorio, dalle dimensioni limitate, sono state, per anni, abbandonate a se stesse sia dal punto di vista finanziario che di personale; lo dimostra il numero di quelle che hanno risposto all’indagine della scorsa primavera, 23 e con le universitarie e le ecclesiastiche arriviamo circa a 50 biblioteche; pertanto quando è stato possibile, il Presidente regionale è andato a conoscere le biblioteche e i bibliotecari; così è cominciata l’avventura di Nati per Leggere.
La promozione di NpL sta procedendo, sia formando i lettori volontari attraverso specifici corsi di formazione, organizzati a Campobasso e Isernia con la collaborazione con l’ACP, sia organizzando gli incontri di lettura in alcune biblioteche, anche nei Comuni più piccoli; a Campobasso dove non c’è una biblioteca attrezzata per le letture ai bambini, ci appoggiamo alla Fondazione Molise Cultura, a Isernia, a Fossalto e Casacalenda nelle biblioteche comunali, negli altri centri nelle strutture disponibili che non sono le biblioteche. Grazie a donazioni di privati cittadini, inoltre, è stato possibile allestire una piccola raccolta di libri per bambini a disposizione delle biblioteche che organizzano le letture.
Per celebrare la Settimana NPL 2013, abbiamo dato vita a quattro intensi giorni di seminari, letture, incontri per piccoli e grandi, da Isernia a Termoli, passando per Fossalto, Campobasso e Casacalenda. In particolare, a Isernia è stato organizzato il seminario “Ogni bambino ha diritto alla sua storia. Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, con la partecipazione dell’Università del Molise, dell’Unicef – Provincia di Isernia, dell’Ufficio Scolastico Regionale, nonché dei lettori volontari, nell’entusiasmo generale delle classi di bambini presenti.
Nel novembre del 2011, sulla scia dell’attività politica nazionale a sostegno alle biblioteche pubbliche, l’AIB Molise ha organizzato una conversazione con Antonella Agnoli, i bibliotecari molisani, gli amministratori e i referenti culturali sul ruolo della biblioteca pubblica: un modo per mantenere viva l’attenzione degli amministratori dei nostri Enti locali sulle biblioteche, di cui va preservato il ruolo e ampliate la funzionalità e fruibilità, anche attraverso la formazione di personale bibliotecario competente, allo scopo di rispondere al meglio alle moderne sfide della società informatizzata. Altro momento dedicato al futuro delle biblioteche molisane, è stata l’Assemblea pubblica dell’ottobre 2012, l’incontro ha visto la partecipazione dei bibliotecari, dei politici ma sono mancati gli amministratori.
A marzo 2012, ci siamo occupati del bando per la gestione della biblioteca comunale di Castelmauro, attivando il CEN e in particolare il Presidente che inviava una lettera al Sindaco.
La Sezione, sebbene piccola, si impegna attivamente nell’organizzazione di corsi di aggiornamento professionale, tra i quali particolarmente apprezzati sono stati “Il reference: percezione della propria funzione e tecniche di comportamento”, Franco Mercurio, e “La digitalizzazione del materiale librario: metodi e strumenti”, con Maria Cassella, in fase di conclusione.
Infine, L’AIB Molise si sta battendo, oltre che contro l’eccesso di ribasso nelle gare di appalto per la gestione delle biblioteche, affinché sia riconosciuto come unico interlocutore qualificato a discutere con gli amministratori locali del futuro delle biblioteche molisane, e in particolare della biblioteca provinciale “P. Albino” di Campobasso e di quella di Isernia, biblioteca “T. Momsen” alla luce delle politiche di abrogazione delle Province, poiché la soppressione della Provincia di Isernia e la riorganizzazione di quella di Campobasso cambieranno la geografia amministrativa del Molise, proponendo modifiche alle leggi regionali in materia di biblioteche, di formazione professionale e soprattutto, in linea con quanto accade in altre Regioni, un Sistema bibliotecario regionale che consenta alle biblioteche provinciali di sopravvivere al pari delle biblioteche di Enti locali e alle biblioteche di Ateneo.

Abbiamo aperto un tavolo con l’Assessorato alla Formazione professionale per i corsi di qualifica professionale per bibliotecari e con l’Assessorato alla Cultura per la modifica alla Legge regionale del 1981, nonché per la riorganizzazione della rete dei servizi bibliotecari.
Criticità le stiamo incontrando con il direttore della Biblioteca provinciale di Campobasso nella promozione del progetto MAB, da tempo arenato, nello sviluppo e valorizzazione delle biblioteche scolastiche e carcerarie. Avevamo messo in cantiere altri due corsi ma data la mia indisponibilità a organizzarli, sono saltati.
L’auspicio è che con un CEN più giovane si possano riorganizzare gli incarichi e seguire le attività su tutto il territorio molisano e portare a termine sia i vecchi obiettivi che le nuove sfide, altrimenti la Sezione non avrà lunga vita.

Sezione Piemonte

Le linee di lavoro seguite dell’AIB nel triennio che si sta concludendo sono state le seguenti: formazione per gli associati e per tutti; consolidamento e ampliamento della base degli associati attivi; sviluppo di una politica per i bibliotecari e per le biblioteche; promozione di azioni a favore del territorio.

Per quanto riguarda la formazione sono stati effettuate le seguenti attività:
2011: 8 corsi e seminari di cui 5 a pagamento e gli altri gratuiti (temi: discovery tools, REICAT, e-book, Comunicazione, reference, e-learning, collezioni);
2012: 10 corsi di cui 6 a pagamento e gli altri gratuiti (temi: catalogo, lettura, stack managment, social library, Reference, intercultura, digitalizzazione, documentarsi in biblioteca);
2013: 12 corsi e seminari di cui 4 a pagamento e gli altri gratuiti (temi: lettura per ragazzi, attività culturali, reference, valutazione della ricerca, RDA, e-book, digitalizzazione, ecc.).

In tema di politica bibliotecaria:
Attivati tre gruppi di lavoro (normativa, sistemi, servizi integrati) che hanno lavorato alla redazione del documento programmatico Manifesto delle biblioteche del Piemonte http://www.aib.it/struttura/sezioni/ piemonte/manifestodelle-biblioteche-del-piemonte/ e a fare il punto sui sistemi e i servizi integrati fra reti.

È stata avviata una collaborazione con l’Osservatorio culturale del Piemonte. Risultato: Le Biblioteche in Piemonte tra innovazione e trasformazione. Una ricerca che si svolgerà nel corso del 2014 e che coinvolgerà tutte le biblioteche.
Avviato un tavolo interistituzionale con le reti e i sistemi bibliotecari del Piemonte. Si sta lavorando alla redazione di un protocollo d’intesa fra i diversi soggetti.
Istituzione della Giornata delle biblioteche (svolte le prime tre edizioni, sempre a febbraio).

Per quanto riguarda le attività MAB:
2011-2013: organizzati i seguenti seminari: Facciamoci in tre, La certificazione Professionale, Museo archivio e biblioteca si integrano nella Città, Oltre I confini; Viaggi studio: Ivrea e Saluzzo.
MAB Piemonte ha organizzato il primo incontro del MAB nazionale al Salone di Torino 2012. L’AIB Piemonte sta curando l’organizzazione del Satellite meeting di Torino per IFLA 2014 dal titolo: Theory and research on the convergence of professional identity in cultural heritage institutions (Libraries, Museums, and Archives) beyond technology. Promotori: Library Theory and Research Section with ALISE, EUCLID e Città di Torino, Biblioteche civiche Torino, 13-14 agosto 2014.
La Sezione ha organizzato corsi (svolgendo attività di consulenza scientifica) per i Comuni di Verbania, Novara e Cuneo, per l’Università del Piemonte orientale e per l’Università di Torino. Ha collaborato con i Sistemi del Pinerolese, del Canavese, con la Biblioteca di Mathi, con la Biblioteca di Dogliani in diverse occasioni pubbliche (anniversari apertura biblioteca e altri eventi di sensibilizzazione pubblica sul servizio bibliotecario).
La Sezione ha partecipato a tutte le edizioni del Salone del libro di Torino con uno stand, con incontri dedicati ai bibliotecari e alla filiera del libro e collaborando con l’incubatore degli editori. È stato promosso un maggiore coinvolgimento dell’AIB attraverso l’organizzazione dell’assemblea nazionale per l’approvazione della relazione annuale e del bilancio consuntivo.
Nel 2013 si è sciolto il CER Valle d’Aosta. Si è avviata una fase dicommissariamento e un tentativo di ricostituzione di una base associativa. Primo incontro il 22 febbraio 2014. In programma ad aprile un incontro sulla biblioteca pubblica. Un impegno per il prossimo triennio.
L’andamento del numero dei soci nel triennio è stato sostanzialmente stabile (169 nel 2011, 172 nel 2012, 168 nel 2013).
Il CER uscente ha lavorato per consolidare il ruolo dell’AIB fra le biblioteche, i propri associati e i decisori politici. Sono stati tenuti rapporti costanti con il Settore Biblioteche, archivi ed editoria della Regione Piemonte. Si sono avviati rapporti con gli Assessorati competenti e la Commissione cultura del Consiglio regionale.

Sezione Puglia

Nell’assemblea degli associati del 23 settembre 2011 sono state approvate le “linee programmatiche 2011-2014” della Sezione, a cui si è attenuta l’attività di mandato dell’AIB Puglia, con le integrazioni resesi volta a volta necessarie.
Gli obiettivi programmatici principali decisi dalla Sezione hanno pertanto consentito di focalizzare numerose azioni operative che hanno riguardato nel corso del triennio:

  • Lo sviluppo e valorizzazione delle biblioteche per ragazzi e del progetto NPL, in particolare con la formazione di numerosi lettori volontari
  • Lo sviluppo e valorizzazione delle biblioteche del ciclo dell’istruzione formale: biblioteche scolastiche e biblioteche universitarie
  • La promozione di convegnistica di grande qualità, a cominciare da quella posizionata ogni anno nella giornata del 23 aprile celebrata dall’UNESCO come giornata del libro e del diritto d’autore
  • Lo sviluppo di sinergie fra biblioteche, archivi e musei, che ha consentito la nascita del MAB Puglia
  • Lo sviluppo di indagini conoscitive e statistiche sulla consistenza quali-quantitativa del sistema bibliotecario pugliese, che ha portato alla realizzazione del primo vero censimento delle biblioteche pugliesi
  • Lo sviluppo e valorizzazione dei Poli SBN della regione, anche con azioni di affiancamento formativo
  • Lo sviluppo delle azioni a favore della valorizzazione della caratterizzazione professionale dell’attività del bibliotecario, concretizzatasi nel sostegno alla legge nazionale sulle professioni non ordinistiche
  • Lo sviluppo di un programma di azioni di formazione e aggiornamento dei bibliotecari, avendo attenzione anche per i “futuri” bibliotecari, cui è stato dedicato un apposito ciclo di seminari formativi
  • Lo sviluppo di un’azione di collaborazione con le istituzioni politiche, in primo luogo la Regione Puglia e le Città capoluogo, ma anche intervenendo in tutte quelle situazioni in cui si è reso necessario tutelare i bibliotecari e stornare il pericolo di chiusure o ridimensionamenti delle biblioteche: importante è stato l’apporto della Sezione per l’approvazione di due leggi regionali in materia di biblioteche e di promozione della lettura, nonché per il sostegno del progetto “In Vitro”, per il rilancio del ruolo della biblioteca nel capoluogo di Regione e per porre le basi della costituzione di una rete di biblioteche scolastiche aperte al territorio sempre nel capoluogo di Regione, infine per sostenere la campagna contro “la notte delle biblioteche” e per sostenere il Bibliopride. In questo quadro si possono collocare anche le azioni per sostenere le biblioteche emiliane colpite dal terremoto e per aiutare Paesi del Terzo Mondo a costruire biblioteche come il Bangladesh.

L’attività di funzionamento interno della Sezione ha totalizzato 20 riunioni di CER nel triennio e numerose assemblee. La Sezione ha provveduto altresì al restyling delle pagine regionali in AIB WEB e a curare con molta attenzione e costanza la presenza sui media. Tutto ciò si è anche tradotto in un positivo andamento del tesseramento.

Sezione Sardegna

L’attività realizzata dalla Sezione Sardegna nel periodo 2011-2014 è stata caratterizzata in primo luogo dalla composizione del CER: il 70% dei componenti era infatti alla prima esperienza in AIB, al contrario di quello che l’ha preceduto che contava solo il 10% dei componenti con le caratteristiche precedentemente descritte. Il passaggio di consegne non è stato del tutto indolore in quanto avvenuto in un momento in cui si iniziavano a intravedere i primi segnali della “crisi” che avrebbe interessato di lì a poco le biblioteche pubbliche e i bibliotecari della Sardegna che, come risaputo, devono la loro esistenza in vita alla Regione Autonoma della Sardegna. Infatti “La Legge Regionale 14 del 2006, accolta con favore e attenzione, ha trovato a oggi un’applicazione parziale, disattendendo di fatto le aspettative dei più. Il piano regionale per i beni culturali, gli istituti e i luoghi della cultura 2008-2010, previsto dall’art. 7 della citata L.R. 14/2006 e approvato con delibera 64/6 del 18.11.2008 è scaduto senza mai trovare applicazione; l’Osservatorio delle biblioteche, i cui componenti sono stati eletti nel marzo del 2010, non si è mai insediato; in ultimo la Convenzione tra La Sezione Sardegna e L’ufficio Beni Librari della R.A.S. è andata a scadere a luglio del 2012 senza essere rifinanziata.

La Regione, attraverso i propri organismi, pur mostrando – dato il succedersi e l’accavallarsi, a volte, di numerosi provvedimenti legislativi e proposte di legge – un particolare interesse per il mondo delle biblioteche, non ha ad oggi prodotto uno strumento in grado di regolare il settore introducendo innovazioni utili per mettere a sistema il patrimonio di beni e servizi che, a partire dalla fine degli anni Ottanta sulla spinta di un provvedimento legislativo urgente teso a favorire l’occupazione giovanile (ex L.R. 28/84), è considerevolmente cresciuto, fino a diventare una presenza capillare e qualitativamente importante in buona parte delle comunità dell’Isola”.

In questo complicato contesto si è inserita  l’azione politica della Sezione, concentratasi nel 2012 sull’animato dibattito sviluppatosi attorno al Testo Unificato n. 235-276-292/A “Istituzione della Fondazione Sardegna beni culturali e modifiche alla legge regionale 20 settembre 2006, n. 14 ”.

Il testo, che sarebbe dovuto arrivare in aula entro dicembre 2012 nasce, citando dalla relazione di minoranza dell’Onorevole Cuccu: “Con l’intento di porre fine alla fase di sperimentazione e aprirne una nuova nell’amministrazione dei beni culturali. In tale prospettiva appare opportuna l’istituzione di un’unica struttura di coordinamento che metta insieme tutte le realtà esistenti per dare continuità a servizi ormai essenziali, per far uscire dal precariato le centinaia di operatori e per generare economie di scala tali da impegnare al meglio le risorse per innalzare la qualità dei servizi di conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale”. Facile immaginare le aspettative dei circa 860 lavoratori (260 bibliotecari) impegnati nella realizzazione dei progetti di gestione dei luoghi della cultura e, di contro, i malumori delle Centrali Cooperative e delle cooperative loro associate destinate a un ridimensionamento storico quando non allo scioglimento.

Le azioni della Sezione si sono sostanziate nella partecipazione e/o organizzazione degli eventi riportati di seguito:

  • partecipazione alla riunione convocata dal Comitato “Nessuno a casa” tenutasi a Villanovafranca il 23 aprile 2012;
  • organizzazione del dibattito pubblico svoltosi il 5 maggio 2012 presso la biblioteca comunale di Norbello (OR);
  • partecipazione all’audizione dell’Ottava commissione consiliare tenutasi il 9 maggio a Cagliari presso la sede del Consiglio regionale;
  • partecipazione alla manifestazione “Difendiamo i nostri granai” svoltasi a Isili (CA) il 1 giugno 2012;
  • organizzazione di un dibattito pubblico: “La gestione in esterno dei servizi culturali: il caso Sardegna”, Isili 20 ottobre 2012.

Il 2013 è trascorso negli inutili tentativi di ottenere un incontro con l’Assessore alla Pubblica Istruzione che pareva intenzionato a portare all’approvazione della Giunta regionale un Disegno di legge di Istituzione di una Fondazione Sardegna beni culturali. La XIV legislatura regionale si è chiusa con un nulla di fatto o meglio con l’ennesimo taglio dei finanziamenti per il funzionamento delle biblioteche di ente locale e l’ennesima illegittima proroga dei progetti di gestione attivati nel lontano 2006.

Una breve storia dell’esternalizzazione in Sardegna (1987-2013) è stata prodotta dalla Sezione per l’Osservatorio lavoro e presentata in sintesi in occasione del Convegno Olavep ”Le esternalizzazioni in biblioteca criticità e prospettive“, Bari 10 giugno 2013.

Attività formativa
Nella realizzazione dell’attività formativa della Sezione si è cercato di tenere fede all’impegno assunto all’atto di accettazione del mandato, ovvero di organizzare appuntamenti formativi che prevedessero almeno due incontri. Il tentativo di spostare le iniziative fuori dalle solite sedi non sempre ha dato i risultati sperati. Di seguito il dettaglio delle attività realizzate e qualche cenno sui risultati ottenuti.

2011

  • Cagliari 11-12 ottobre 2011. Sassari, 13-14 ottobre 2011. Corso di aggiornamento professionale. Il servizio reference nella società della conoscenza: nuove sfide, standard,  strumenti e mappe. Docente: Laura Testoni.
  • Sassari 8-9 novembre 2011. Cagliari, 10-11 novembre 2011. Corso di aggiornamento professionale. Il bibliotecario di Ente locale oltre il 2012. Problematiche gestionali. Comunicazione e Marketing. Docente: Nerio Agostini.

2012
L’attività formativa del 2012 ha accusato un riscontro a fasi alternate nonostante l’impegno profuso dai responsabili della formazione.
Il primo appuntamento formativo “La biblioteca come ambiente formativo”. Cagliari-Nuoro- Sassari, 7-9 marzo 2012, tenuto dalla Dott.ssa Patrizia Lùperi ha registrato un’ottima risposta in termini di partecipazione nelle sedi di Cagliari e Sassari e ha rappresentato occasione per tentare la riattivazione dei contatti con gli istituti e con i colleghi  del territorio.
Gli appuntamenti successivi, ovvero “Il digital lending in biblioteca. Quando (se) il futuro non aspetta”. Tavola rotonda. Pula (CA), 20 aprile 2012 e “Dieci buoni motivi per andare in biblioteca”. Presentazione del libro. Nuoro, 21 aprile 2012 hanno incontrato il favore di pochi associati. La partecipazione è stata inferiore alle aspettative e non sono mancate le contestazioni sulla scelta delle rispettive sedi.
I successivi appuntamenti hanno registrato un buon livello di partecipazione nella sede di Sassari mentre non hanno trovato gli attesi riscontri nelle sedi cagliaritane: “L’Authority Control. Corso di aggiornamento”. Sassari, 13-14 settembre; Cagliari, 17-18 settembre 2012. “Le citazioni nel sistema della comunicazione scientifica”. Corso di aggiornamento. Cagliari, 1-2 ottobre; Sassari, 3-4 ottobre 2012.
Infine il corso “A mini survival kit of English for Librarians” previsto per giugno 2012 è stato annullato per il mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti.

2013
L’attività formativa realizzata nel 2013 ha probabilmente risentito dell’impegno profuso dalla Sezione in attività formative e di promozione della lettura realizzate per conto terzi. Sono inoltre da sottolineare le difficoltà legate all’insularità o meglio ai trasporti da e per la Sardegna. Non a caso i pochi appuntamenti formativi sono stati garantiti da docenti provenienti dalla Capitale o da altri che volontariamente hanno ritagliato degli spazi all’interno di interventi organizzati nell’isola da altre strutture e associazioni.

Di seguito il calendario delle attività:

  • Trasformazione e crisi della biblioteca pubblica: una riflessione sul ruolo della cooperazione. Seminario, Biblioteca comunale “Piero Sotgiu” Via Vittorio Emanuele 1, Norbello  (OR) 13 Aprile 2013. Relatori: Gianni Stefanini (Commissione Biblioteche Pubbliche); Rino Clerici (Responsabile dei servizi biblioteconomici del CSBNO)
  • REICAT e SBN. Corso di aggiornamento. Cagliari, Biblioteca Regionale, (Viale Trieste 137) Sala Conferenze, 16-17 aprile 2013 – Maria De Panicis, Commissione permanente per la revisione delle Regole Italiane di Catalogazione
  • Seminario: La nuova offerta formativa continua e a distanza dell’AIB di Patrizia Lùperi, CER Toscana- referente per la formazione.  Mediateca CSC Oristano, 11 maggio 2013
  • REICAT – 2. edizione . Corso di aggiornamento. 13-14 maggio 2013. Sassari, Ex Facoltà di lettere e filosofia, (Via Zanfarino, 52) Aula D – piano terra, 13-14 maggio 2013 – Maria De Panicis, Commissione permanente per la revisione delle Regole Italiane di Catalogazione.

Valutazione delle attività formative
Il Gruppo di lavoro sulla formazione ha avviato l’implementazione di una prassi di valutazione della qualità percepita attraverso l’elaborazione dei dati estrapolati dai questionari somministrati ai partecipanti ai corsi realizzati nella seconda metà dell’anno. I risultati parlano di una percezione di qualità medio/alta. L’unica criticità emersa è quella relativa ai costi di partecipazione. Costi che, pur essendo molto contenuti se confrontati a quelli applicati da altre Sezioni, possono rivelarsi insostenibili in un territorio in cui il 70-80% del personale interessato alla formazione è dipendente o socio di cooperative o società che, a causa di vincoli economici e contrattuali, non sempre riescono a garantire la copertura finanziaria dei costi formativi del proprio personale.

Attività formativa e di promozione della lettura realizzate per conto di terzi
Corso di catalogazione in SBN 1 – 3 novembre 2012
L’affidamento, da parte dell’Unione dei Comuni del Marghine, di incarico per la realizzazione di un intervento formativo rivolto al personale del costituendo Sistema bibliotecario del Marghine ha rappresentato, oltre che l’evidente occasione di risolvere almeno in parte l’insuccesso economico dell’azione formativa, occasione per il rinnovo di contatti con un territorio rimasto per troppo tempo fuori dai circuiti formativi. L’auspicio è che questi rinnovati contatti si consacrino attraverso il rinnovo del vincolo associativo.

Progetto Biblioteche carcerarie 2012. LiberaStorie
Nel corso di dicembre 2012 la Sezione Sardegna ha ottenuto, in affidamento dalla R.A.S., la realizzazione del Progetto regionale LiberaStorie il cui obiettivo è fornire alle biblioteche carcerarie dei dodici istituti regionali alcuni strumenti operativi al fine di migliorarne l’efficacia e di creare relazioni e contatti con le biblioteche e le associazioni del territorio per la promozione della lettura.

Il progetto formalmente avviato nel 2012 e conclusosi a settembre 2013 prevedeva la realizzazione di due distinte tipologie di intervento ovvero:

  • Informazione e orientamento – Incontri rivolti agli operatori degli istituti penitenziari.
  • Promozione della lettura.

L’azione di informazione e orientamento è stata realizzata attraverso l’attivazione di gruppi di lavoro territoriali, composti da educatori, detenuti, volontari, bibliotecari. L’obiettivo era quello di fornire alle biblioteche carcerarie dei dodici istituti regionali alcuni strumenti operativi al fine di migliorarne l’efficacia e di creare relazioni e contatti con le biblioteche e le associazioni del territorio per la promozione della lettura.
L’azione di promozione della lettura ha visto la realizzazione di 11 presentazioni dei volumi “La cella di Gaudì – Storie di galeotti e di scrittori” (Arkadia, 2012) e “Evasioni d’inchiostro. Racconti, favole e poesie di dieci prigionieri di seppia” (Voltalacarta Editrici, 2012) in biblioteche, scuole e altre istituzioni del territorio.
Il Progetto ha avuto la sua logica conclusione sabato 7 settembre 2013 con la Conferenza stampa di presentazione del Protocollo d’intesa per i servizi bibliotecari negli istituti penitenziari italiani, iniziativa inserita nel programma del festival “Pensieri e parole. Libri e film all’Asinara”.
Il resoconto dettagliato dell’attività è disponibile all’interno del n. 5/2013 di AIB Notizie: https://www.aib.it/pubblicazioni/aib-notizie/aib-notizie-2013-5/.

Corso di formazione rivolto al personale tecnico e amministrativo del Servizio bibliotecario dell’Università di Cagliari.
Il 2013 si è chiuso con l’attribuzione da parte dell’Università di Cagliari di un incarico di docenza per il corso di aggiornamento sull’utilizzo di Sebina/SOL.
L’attività formativa, organizzata in due parti – parte teorica in ambiente di prova e parte pratica in ambiente di produzione – per complessive 150 ore d’aula, è stata realizzata nel periodo 21 ottobre-15 novembre 2013 (parte teorica) e nel mese di gennaio 2014 (parte pratica), secondo il calendario concordato con la Direzione per il personale e sulla base del programma allegato al preventivo accettato in data 8.10.2013. L’incarico di docenza è stato affidato a Giuliana Claudia Bassi.

Bibliopride
2012. L’AIB Sardegna ha partecipato al primo Bibliopride insieme a “Liberos”, dando vita a un ponte che ha unito Napoli con Fordongianus dove erano riuniti autori, editori, librai, associazioni culturali e bibliotecari per il convegno Facciamo stile Liberos. Nel tardo pomeriggio, durante il Bibliofest condotto da Loredana Lipperini, in diretta dalla basilica di San Giovanni Maggiore, è stato realizzato un collegamento telefonico con la Sardegna.
La scelta di questa modalità di adesione al Bibliopride non ha mancato di suscitare dissenso da parte di alcuni soci a causa della posizione espressa dall’associazione Liberos in merito alla legge Levi in evidente contrapposizione a quella espressa dall’AIB. La questione è stata affrontata e chiarita nel corso dell’assemblea di approvazione del bilancio preventivo 2013 tenuta a Isili il 20 ottobre 2012.

2013. Con l’intento di favorire la partecipazione al Bibliopride, un viaggio di istruzione a Firenze e Pistoia per il 4-6 ottobre 2013. La totale assenza di adesioni ne ha decretato la cancellazione.

Gestione economica
Il risultato economico ottenuto nel triennio può considerarsi soddisfacente. Il prossimo CER erediterà una situazione di buona salute economica. L’unico rammarico è legato alle modalità di mantenimento del livello di salute. Infatti gli introiti maggiormente interessanti per la Sezione sono stati, soprattutto negli ultimi due anni, quelli derivanti da formazione e attività realizzati per conto terzi. La base associativa e le quote che da essa derivano hanno accusato una riduzione del 19% circa nel triennio.

2011. Il risultato economico registrato nel 2011 ha rispecchiato lo spirito di oculatezza che ha guidato, nel rispetto di una tradizione ormai consolidata, le scelte del CER. Tra le scelte più impegnative – che hanno avuto una ricaduta di spesa nel 2011- per la Sezione occorre sottolineare quella relativa al riconoscimento del compenso a Tesoriere e Segretario; e il rafforzamento della campagna associativa 2012. Tali spese valutabili circa € 2.800, non calcolate nel bilancio di previsione 2011, sono state stornate dalla voce Attività della Sezione, senza che questo causasse nessuna modifica dei saldi.

2012. Il risultato economico registrato in chiusura dell’anno rispecchia le difficoltà incontrate nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. Lo spirito di oculatezza che ha guidato, nel rispetto di una tradizione ormai consolidata, le scelte del CER non è stato sufficiente a garantire un attivo alla Sezione. Tra le cause più rilevanti emergono:

  • i risicati ricavi da formazione professionale. Questa condizione percepita già da settembre scorso ha guidato la mano del CER nella stesura del bilancio di previsione per il 2013.
  • la flessione del numero degli associati.

2013. L’andamento finanziario della Sezione nel 2013 può essere considerato senza dubbio positivo.
La realizzazione di attività per conto terzi ha permesso alla Sezione di evitare una perdita di bilancio, praticamente certa visti e considerati gli irrisori introiti da formazione e l’importante flessione del numero degli associati.

Sezione Sicilia

Il CER ha svolto la sua attività nella consapevolezza di dovere svolgere un delicato compito di sostegno, in termini di idee e proposte costruttive, a favore delle biblioteche siciliane, in un contesto segnato da fragilità istituzionale e progressivo depauperamento dei finanziamenti. A tal fine ha anche diffuso un documento che illustrava quanto l’AIB nel suo complesso e la nostra Sezione regionale in particolare stavano cercando di fare nell’interesse delle biblioteche e dei bibliotecari. Il documento si chiudeva riprendendo l’appello fatto dal nostro presidente Parise “Dateci forza, vi daremo voce” .

Per diffondere questo messaggio e illustrare il ruolo strategico che le biblioteche svolgono per la crescita delle comunità locali anche in ambito economico e le funzioni svolte dall’AIB, è stata effettuata nel corso del 2012 una campagna nelle varie Province siciliane insieme ad Antonella Agnoli, perché la sua idea di biblioteca è proprio quella che l’AIB vuole portare avanti con la sua azione. Gli incontri erano rivolti a bibliotecari, amministratori locali e cittadini.

Il CER ha rivolto innanzitutto la sua azione verso la conoscenza delle condizioni attuali delle biblioteche siciliane, per individuare i metodi e le strategie per migliorare la qualità delle prestazioni rese, in particolar modo la formazione e l’aggiornamento del personale, anche attraverso dei questionari distribuiti sul territorio.

Formazione. Ampio spazio è stato dato infatti alla formazione, da quella di base a quella specialistica. La programmazione dei momenti formativi e la loro realizzazione sono seguite all’indagine conoscitiva sui desiderata dei bibliotecari siciliani:

  • Principi basilari di catalogazione (in diverse edizioni, a cura del CER Sicilia)
  • Introduzione alla biblioteca digitale, con Anna Maria Tammaro, Messina-Palermo, novembre 2012
  • La lettura oggi: competenze professionali e ruolo delle biblioteche, con Patrizia Luperi, Catania-Palermo, ottobre 2012
  • La storia e le storie dei libri: proposte per la didattica dei libri antichi, con Adriana Paolini, Messina, maggio 2012
  • Le biblioteche di fronte alla crisi e allo sviluppo delle nuove tecnologie, con Antonella Agnoli, Catania-Palermo, gennaio 2013
  • I servizi per ragazzi in biblioteca, con Patrizia Lucchini, Palermo, aprile 2013
  • La gestione delle collezioni in biblioteca: dalla carta delle collezioni alla revisione, con Loredana Vaccani, Palermo, settembre 2013
  • Linked data al servizio della cultura, con Mauro Guerrini, Palermo, novembre 2013.

Sono stati realizzati anche degli incontri di approfondimento di alcuni temi: con il presidente dell’AIB, Stefano Parise, nel 2011 sul tema Le biblioteche italiane di fronte alle sfide del futuro; con Caterina Ramonda nel 2011 per la presentazione del suo libro La biblioteca per ragazzi raccontata agli adulti. Un viaggio in un mondo che non finirà di sorprenderti, e poi nel 2012 sul suo nuovo libro La biblioteca per ragazzi; con Nerio Agostini sempre nel 2012 sul suo libro Le 100 parole del bibliotecario di ente locale; con Mauro Guerrini nel 2013 sul suo libro La biblioteca spiegata agli studenti universitari.

MAB. In linea con quanto avvenuto in alcune Regioni tra le principali associazioni rappresentative delle biblioteche, dei musei e degli archivi (AIB, ANAI e ICOM), che hanno avviato forme di collaborazione scaturite nella loro formalizzazione, con la costituzione di MAB, anche la nostra Sezione ha costituito in data 28 gennaio 2012 con i referenti regionali delle associazioni suddette il MAB Sicilia, realizzando successivamente una apprezzata iniziativa espositiva presso la sede dell’Archivio di Stato di Trapani.

Biblioteca pubblica digitale – convenzione. Con l’intento di promuovere fra le biblioteche siciliane la cooperazione e la conoscenza delle nuove tecnologie, è stata stipulata una convenzione con il Consorzio sistema bibliotecario nord-ovest di Milano (CSBNO), e le società Horizons Unlimited di Bologna, Keyover di Tremestieri Etneo (CT) e Xsystems di Cagliari, attraverso cui sono stati organizzati nel corso del 2013 nove meeting provinciali sulla biblioteca pubblica digitale, destinati a bibliotecari, dirigenti, amministratori dei Comuni e di tutte le Istituzioni con biblioteche aperte al pubblico nella Regione. Il progetto ha avuto come focus il rinnovamento delle biblioteche pubbliche siciliane, e il ruolo della cooperazione tra le reti di biblioteche per lo sviluppo di un servizio bibliotecario pubblico moderno ed efficiente. Sono stati messi a disposizione, gratuitamente, fino alla fine del 2014 a tutte le biblioteche pubbliche siciliane software e strumenti organizzativi per consentire la sperimentazione di nuovi modelli di servizio per gli utenti delle biblioteche di pubblica lettura della regione Sicilia.

Il ciclo di appuntamenti dal titolo Il futuro delle biblioteche pubbliche, ha ottenuto il patrocinio dell’Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana. Gli incontri sono stati preceduti da un convegno di presentazione dal titolo: Biblioteche pubbliche e cooperazione: una proposta per la Sicilia svoltosi a Palermo.

Legge regionale sulle biblioteche. In continuità con l’attività precedentemente svolta dalla Sezione, particolarmente intenso è stato il lavoro volto a promuovere l’approvazione di una legge regionale moderna ed efficace che delinei il quadro dell’organizzazione bibliotecaria siciliana, ripartendo in modo razionale le competenze tra la Regione, i Liberi consorzi di Comuni, i Comuni e gli altri Enti titolari di biblioteche, con la chiara visione della centralità dell’utente finale. Sono continuati gli incontri con i politici e le istituzioni regionali per l’esame del disegno di legge da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea regionale.

Proprio nel corso del 2013 si sono visti i primi risultati: il disegno di legge dal titolo Sistema bibliotecario regionale integrato, elaborato dalla Sezione in collaborazione col Presidente nazionale Stefano Parise e col responsabile per le biblioteche degli Enti locali in seno all’Osservatorio lavoro e professione, Nerio Agostini, è stato presentato all’Assemblea regionale siciliana nel mese di aprile, e, ottenuta la firma di 29 deputati regionali, è stato depositato col n. 564 del 30 settembre 2013, iniziando il suo iter parlamentare, ed è attualmente all’esame della Commissione Cultura dell’ARS.

È stato effettuato altresì un intervento presso l’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, mediante un documento congiunto dei presidenti nazionale e regionale, in merito all’accordo sui profili dei professionisti del patrimonio culturale della Regione siciliana che univa indiscriminatamente i profili degli archivisti e dei bibliotecari.

Nati per Leggere. Tanto si è fatto per il progetto Nati per Leggere. È stato creato, grazie anche alla proficua collaborazione con alcuni pediatri dell’ACP della nostra Regione, un Coordinamento regionale NPL, composto dalle diverse figure che operano nell’ambito del progetto. Tra i suoi compiti principali vi è stata la diffusione del progetto mediante l’attivazione di rapporti di collaborazione con e tra le biblioteche, le istituzioni scolastiche, i pediatri, l’associazionismo, le librerie. Per creare questa rete e raggiungere capillarmente tutto il territorio regionale sono stati già creati alcuni coordinamenti provinciali: a Messina, a Siracusa e a Catania e altri ne stanno sorgendo in altre province.
È stato dato il giusto rilievo alla formazione degli operatori (bibliotecari, pediatri, lettori volontari, insegnanti, educatori) e anche dei genitori, per creare quelle competenze necessarie a una corretta applicazione dei principi di NPL:

  • un’attività formativa nel novembre 2011 e nel settembre 2012 per le biblioteche del Sistema bibliotecario di Siracusa con Tiziana Cristiani, Alfonso Cuccurullo e Milena Tancredi;
  • nel settembre 2012 a Messina il corso di formazione Ad alta voce tenuto da Isodiana Crupi, Milena Tancredi e Alfonso Cuccurullo.
  • nel maggio 2013 a Palermo il corso di formazione Il posto delle storie. Che cosa, come e perché leggere ad alta voce tenuto da Silvana Alberti;
  • nel febbraio 2014 a Messina il corso di formazione Il posto delle storie. Che cosa, come e perché leggere ad alta voce con Silvana Alberti;

Un grosso progetto NpL è stato avviato anche nel Distretto socio-sanitario D1 di Agrigento, che comprende undici Comuni, attraverso una convenzione col Comune di Agrigento, capofila del Distretto, per la realizzazione di un progetto NpL in tutti i Comuni del Distretto, da sviluppare in tre anni, comprendente corsi di formazione degli operatori coinvolti, letture animate, acquisto libri per le biblioteche e i punti di lettura che si creeranno e per il dono libri ai bambini fino a 6 anni. Sono stati realizzati nel corso dell’anno: un convegno di presentazione del progetto ad Agrigento e otto corsi di formazione, previsti nella Ia annualità, cinque dei quali tenuti da Alfonso Cuccurullo e tre da Silvana Alberti, con il coinvolgimento di tutti gli istituti scolastici, i pediatri e i bibliotecari dei comuni interessati e cinque letture animate per i bambini delle scuole dell’infanzia.

Sono stati avviati progetti NpL anche in altri Comuni della nostra Regione, in particolare nelle Province di Palermo, Messina e Siracusa, altri se ne stanno avviando nelle province di Catania, Trapani e Ragusa.

Si è lavorato anche alla realizzazione di diversi convegni e seminari di presentazione del progetto in diverse parti della Sicilia, in particolare, tra i più importanti:

  • nel maggio del 2011 a Messina il seminario Nati per Leggere. La voce delle storie con la partecipazione anche di Giovanna Malgaroli della segreteria nazionale NpL
  • il convegno Nati per Leggere, parliamone…, proposto nei comuni di Alcamo (TP), Favara (AG) e Patti (ME) nel giugno 2012 con la presenza, tra gli altri, di Silvana Alberti
  • il convegno Nati per Leggere, parliamone… nel maggio 2013 a Castelbuono (PA).

Vi è stata anche la partecipazione al convegno Trasmettere storie, dallo sviluppo cognitivo al progetto Nati per Leggere, realizzato dall’Università di Messina nel giugno 2012.

Giornata delle biblioteche siciliane. Sono state realizzate due edizioni della “Giornata”:

  • IX Giornata delle biblioteche siciliane, all’interno del convegno: Con un click in biblioteca: e-books ed altri media digitali nelle biblioteche pubbliche, Palermo, Goethe-Institut, 25-26 ottobre 2012. Gli e-book e i media digitali rappresentano una grande sfida per le biblioteche nel prossimo futuro. Quindi cosa significa questo in concreto per le biblioteche? Di questo si è voluto parlare in questo convegno realizzato in collaborazione con il Goethe-Institut, la Sezione Affari Pubblici a Roma dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, il Forum Austriaco di Cultura di Roma, l’Istituto Cervantes di Palermo, l’Istituto Svizzero di Roma, l’Istituto Francese di Palermo, l’Officina di studi medievali di Palermo e altri partner locali. Vi hanno partecipato una serie di relatori internazionali provenienti dall’Europa e dall’America.
  • X Giornata delle biblioteche siciliane: La professione bibliotecaria: riconoscimento e futuro, Palermo, Palazzo reale, 24 febbraio 2014. Si è voluto affrontare il tema della professione alla luce delle novità che hanno caratterizzato tale ambito nello scorso anno, l’iscrizione nell’elenco delle associazioni rappresentative delle professioni non regolamentate e la legge 4/2013 che ha determinato la trasformazione dell’AIB nell’Associazione dei bibliotecari professionisti italiani.

Il tema della professionalità del bibliotecario era stato posto dall’AIB Sicilia anche al centro del disegno di legge regionale sulle biblioteche.

Sono stati invitati, pertanto, a partecipare alla “Giornata” Enrica Manenti, vice presidente AIB, per illustrare la valorizzazione della professione bibliotecaria in Italia e il ruolo dell’AIB e Nerio Agostini per parlare della professione bibliotecaria nel DDL n. 564/2013 presentato dall’AIB Sicilia. Sono intervenute anche due deputate regionali, Marika Cirone, prima firmataria del ddl e Mariella Maggio, cofirmataria.

Il CER Sicilia è intervenuto anche per la questione relativa alla Biblioteca di Lampedusa. In seguito all’appello del sindaco di creare una biblioteca a Lampedusa e alla notizia dell’arrivo continuo di libri da tutto il mondo, è stato offerto al sindaco tutto il sostegno possibile, soprattutto in termini di suggerimenti relativi all’organico della struttura, di offerta di formazione per il personale e, grazie alla disponibilità della Soprintendenza ai BB.CC. e AA. di Agrigento, anche del software dell’OPAC della Provincia di Agrigento per la gestione della biblioteca.

La recente vicenda della minacciata chiusura della Biblioteca Fardelliana di Trapani ci ha visti impegnati nella redazione di un documento a firma dei presidenti nazionale e regionale che è stato inviato alle autorità competenti, e nella partecipazione all’organizzazione delle due giornate di iniziative denominate “Salviamo la Fardelliana” nei giorni 15 e 16 marzo 2014.

Ci si è impegnati anche per il risanamento delle finanze della Sezione che ha un grosso debito nei confronti dell’AIB nazionale. Si è riusciti a ridurre, anche se di poco, detto debito, grazie all’attività didattica prestata gratuitamente da alcuni componenti del CER, da docenti provenienti da altre Sezioni regionali AIB e da alcuni soci particolarmente vicini, alle entrate derivanti dalla convenzione con il CSBNO e le altre società e a quelle del progetto NpL del Distretto socio-sanitario D1 di Agrigento, ancora in itinere, che dovrebbero consentire, alla scadenza, di ridurlo ulteriormente.

Tanto è stato fatto in questi tre anni dal CER dell’AIB Sicilia in favore dell’Associazione, delle biblioteche e dei bibliotecari siciliani, investendo soprattutto in impegno personale, lavoro e dedizione. Non sempre purtroppo c’è stata la risposta dei bibliotecari, che si sperava di coinvolgere in numero maggiore nell’associazione, e a volte neanche degli stessi associati, che non sempre hanno partecipato attivamente alla vita associativa.

Era la più grande gratificazione che ci attendevamo. Ma questi sono sintomi della gravissima crisi in cui versano le biblioteche in Sicilia, causata anche dai tagli dei fondi regionali e comunali che stanno arrivando a percentuali inimmaginabili.

Sezione Toscana

Obiettivi. Nell’assumere l’incarico a seguito dei risultati elettorali, il CER Toscana ha definito come prioritari i seguenti obiettivi:

  • Contribuire alla crescita professionale dei bibliotecari dando ampio spazio all’aggiornamento e formazione. Il programma di corsi, seminari, incontri specifici realizzati è stato molto ricco e si è svolto attraverso iniziative organizzate in proprio dalla Sezione, o in collaborazione con Enti locali, in particolare la Regione (per conto della quale abbiamo svolto due corsi, dalla stessa finanziati), con le Università toscane o con altre Sezioni o organismi interni all’Associazione (nello specifico la Commissione Università Ricerca). I corsi hanno spaziato su vari argomenti, tenendo conto delle richieste espresse dai soci (rilevate anche attraverso un’indagine iniziale), dei nuovi indirizzi nell’attività delle biblioteche, delle esigenze del pubblico e nuove tendenze e modalità dell’uso delle biblioteche. Si è voluto anche dare alle occasioni formative un respiro internazionale con l’organizzazione di diversi seminari IFLA ciascuno dedicato ad uno specifico argomento.
  • Rafforzare il rapporto con le biblioteche e con i soci creando, ad di là delle iniziative di formazione, occasioni di incontro e discussione. Tali sono state la presentazione di libri editi dall’AIB o da case editrici specializzate nelle discipline bibliografiche; la partecipazione a Convegni e incontri organizzati dalle biblioteche toscane; il riconoscimento del patrocinio della Sezione alle iniziative ritenute conformi alle norme stabilite al riguardo (è stato redatto al riguardo un apposito breve Regolamento); la cura data alla diffusione e circolazione dell’informazione.
  • Comunicazione. Si è svolta attraverso: il sito web dove è stata data tempestiva pubblicità a tutti gli eventi organizzati dalla Sezione o a cui la Sezione ha partecipato o dato il suo patrocinio; la rivista trimestrale Bibelot, dove hanno avuto molto spazio gli interventi dei soci e l’informazione sulle biblioteche toscane.
  • Dare risalto alla professione e alla funzione delle biblioteche. Questo obiettivo ha trovato la sua massima espressione e realizzazione in Bibliopride nato da una proposta toscana e che a visto la sua seconda edizione a Firenze nell’ottobre del 2013. È stata un’operazione molto impegnativa e accolta con molto entusiasmo dalle biblioteche e dai vari partner pubblici e privati, svolta in costante collaborazione con il CEN.
  • Estendere la collaborazione anche ad Associazioni professionali con cui si condividono obiettivi, problemi, esigenze. A questo riguardo il maggior risultato è stata la costituzione del MAB toscano che ha già sviluppato e portato avanti un suo intenso programma di lavoro su formazione; interrelazioni tra i rispettivi “linguaggi”; progetti pilota che accomunino biblioteche, archivi e musei.
  •  Promozione della lettura e diffusione del progetto NpL in Toscana.

Valutazioni. Nel complesso il bilancio del triennio può considerarsi positivo e a questo ha certamente contribuito l’essersi fin dall’inizio suddivisi i compiti con la creazione di Gruppi di lavoro coordinato ciascuno da un membro CER e la cui attività è stata discussa e condivisa da tutti.
Si può con onestà ritenere che gli obiettivi di cui ai punti 1, 3, 4, 5 siano stati raggiunti. Con qualche lacuna invece relativamente al punto 3 dove sarebbe stato necessario dare maggiore risalto alle informazioni relative ai documenti formali (verbali delle riunioni CER; resoconti delle Assemblee). Una lacuna che non dipende da assenza di consapevolezza al riguardo, ma dal fatto che tutto il lavoro viene svolto all’interno del CER da persone che hanno già un forte carico di lavoro nelle rispettive biblioteche e anche all’interno della Sezione. Un rimedio potrà probabilmente trovarsi nel coinvolgimento in questo o altre attività di soci al di fuori del CER.

Relativamente all’obiettivo 2, nonostante l’impegno messo non si è riusciti a far risalire la curva delle iscrizioni (problema comune del resto al maggior numero delle Sezioni) e neanche a ottenere in tutte le occasioni (particolarmente le Assemblee, qualche volta anche a incontri e seminari) la prevista o auspicata partecipazione dei soci. Forse, quanto alle iscrizioni, qualcosa si è recuperato nel 2013, ma certo sono ben lontani i traguardi raggiunti dalla Sezione negli anni Novanta o anche nei primi anni del 2000. Le ragioni sono molteplici e credo tocchino proprio Sezioni, come la Toscana, dove lo sviluppo delle biblioteche è a un buon livello. La formazione e crescita delle reti ha consentito di rispondere a esigenze (di informazione, formazione, dibattito) dove in anni precedenti il principale interlocutore era l’Associazione. Un’altra ragione è rappresentata dallo scarso ricambio nel personale che caratterizza tutte le biblioteche, ma in particolare quelle dipendenti dal MIBACT che in Toscana hanno una notevole rappresentanza. In genere i pensionati non rinnovano l’iscrizione ed è da tempo che mancano nuove assunzioni. Riguardo alle statali influisce probabilmente anche la sensazione che si sentano meno rappresentati nell’Associazione rispetto al passato. C’è poi in generale l’esteso e gravoso problema del precariato che non può non influire sull’andamento di iscrizioni e partecipazione. Poiché, come detto, questo andamento non riguarda solo la Sezione toscana penso lasciamo al futuro CEN e ai futuri CER, l’impegno a una riflessione comune sul tema anche alla luce del nuovo ruolo e fisionomia che l’AIB assumerà come ente di certificazione della professionalità dei bibliotecari.

Sul punto 6. La promozione della lettura viene ampiamente svolta dalle biblioteche e la Sezione ne ha preso positivamente atto; qualche iniziativa in più dovrebbe forse indirizzarsi verso le situazioni più deboli e le reti che presentano ancora situazioni di marginalità rispetto agli standard della Regione. Relativamente a NpL, non può negarsi un netto progresso, ma stenta ad affermarsi quel coordinamento regionale che renderebbe più facile il recupero, la diffusione, la condivisione delle esperienze e quindi il lavoro di tutti.

*Per chi fosse interessato alle specifiche attività svolte rinvio al sito della Sezione consultabile all’indirizzo: https://www.aib.it/struttura/sezioni/toscana/

Sezione Trentino Alto-Adige

Premessa
Il Comitato Esecutivo Regionale del Trentino-Alto Adige ha svolto il suo mandato in continuità con i precedenti, soprattutto per quanto riguarda gli impegni assunti in materia di formazione in Provincia di Bolzano, territorio per il quale l’impegno profuso è notevole da diversi anni, poiché viene stilato entro fine gennaio il programma di massima dell’attività per l’intero anno solare. In Provincia di Bolzano è insediata la Delegazione provinciale con compiti di raccordo con il territorio di riferimento.

Struttura organizzativa del CER
Elena Corradini, Presidente; Maria Lunelli, Vice presidente; Diamila Righi, Segretaria; Morena Bertoldi, Tesoriere; Annamaria Maturi, Eusebia Parrotto, Ugo Scala (dimissionario; da agosto 2012 subentra la prima dei non eletti: Mariella Brugnolli). Membro aggiunto di diritto: Vanna Predelli, Coordinatrice della Delegazione provinciale di Bolzano.

Membri della Delegazione provinciale di Bolzano: Vanna Predelli, Coordinatrice; Ruben Cognola, Iolanda Cristaldi, M. Cristina Farina, Maria Gloria Manzini.

Referenti presso altri organi AIB
Paola Brocero (Osservatorio Formazione); Vittorio Carrara (Osservatorio Lavoro e Professione).

Formazione e aggiornamento professionale
Nel proprio mandato, la Sezione ha comunicato per voce della referente in OF Paola Brocero la propria disponibilità a effettuare una sperimentazione del modello di formazione a 4 fasi. Alla luce della sperimentazione in altre Regioni e del recente corso sull’e-learning, si valutano adatte alla situazione locale queste nuove metodologie formative, purché calibrate nei tempi e nelle modalità di fruizione alla realtà lavorativa degli operatori.

Fra il 2011 e il 2013 sono stati effettuati interventi di formazione suddivisi in vari ambiti:

  • 8 presentazioni di volumi di carattere biblioteconomico: “Che rivoluzione! Da Gutenberg agli ebook” con A. Paolini e R. Piumini (Bolzano, 15.04.2011; Trento, 05.10.2011); “Caro Sindaco, parliamo di biblioteche” con A. Agnoli (Bolzano, 08.02.2012); “La biblioteca rende” con R. Ventura (Bolzano, 24.02.2012; Trento, 25.10.2012); “Per libri e per scritture” con A. Paolini (Trento, 16.01.2013); “OPAC” con G. Frigimelica e A. Marchitelli (Bolzano, 15.04.2013); “Il momento sociale della biblioteca” con A. Passeri (Trento, 28.10.2013);
  • 5 incontri/dibattiti con gli autori: “Dieci buoni motivi per andare in biblioteca” con S. Parise (Trento, 06.03.2012); The Hollywood Librarian” con A. Pirola (Bolzano, 08.06.2012); “La biblioteca spiegata agli insegnanti” con C.I. Salviati; “Leggere in digitale” con C. Mauri (Bolzano, 04.11.2013); “La biblioteca spiegata ad una ragazza che viene da lontano” con C. Cognigni (02.12.2013);
  • 5 seminari base: “Le biblioteche del Trentino-Alto Adige: tipologie, organizzazione e servizi nelle biblioteche pubbliche, scolastiche e specialistiche” con vari relatori locali (Bolzano, 20.03.2013); ” L’iter del documento e delle risorse in biblioteca: dall’acquisto alla collocazione a scaffale” con F. Menini (Bolzano, 10.04.2013); “La gestione delle raccolte” con E. Corradini (Bolzano, 08.05.2013); ” Principi base di catalogazione delle monografie” con I. Cristaldi (Bolzano, 10-11.06.2013); “I servizi di reference e la mediazione informativa in biblioteca” con A. Lucianer (Bolzano, 20.09.2013);
  • 7 seminari di catalogazione e indicizzazione: “ISBD edizione consolidata” con C. Bianchini (Bolzano, 30.05.2011); “Le REICAT” con A. Petrucciani (Bolzano, 10-11-12.10.2011); L’applicazione delle REICAT in Aleph 500″ con Silvia Bonfietti (Bolzano, 17.10.2011); “L’Indicizzazione per soggetto della narrativa” con A. Lucarelli (Bolzano, 15.11.2011); “I principi internazionali di catalogazione (ICP): universo bibliografico e teoria catalografica all’inizio del XXI secolo” con M. Guerrini (31.05.2012); “Open data, Linked data” con M. Guerrini, T. Possemato (Bolzano, 16-17.09.2013); “La catalogazione del dvd e del materiale multimediale” a cura della Cooperativa Libriliberi (Bolzano, 21.11.2013);
  • 9 seminari sulle nuove tecnologie e il web sociale in biblioteca: “Il mondo degli e-book e le prime esperienze in Italia” con L. Cumino (Bolzano, 03.10.2011); “Social libraries: gli strumenti del web sociale per le biblioteche” con V. Gentilini (San Michele A/A, 22.05.2012); “Biblioteche fra crisi ed ebooks” con A. Agnoli (Bolzano, 14.11.2012); “Navigabilità basata sugli utenti: migliorare i siti web con la tecnica del card sorting” con M. Pérez-Montoro (Trento, 30.11.2012); “Il mondo di Wikipedia” con S. Giaccai (Cles, 08.05.2013); “L’esperienza di Extratime blog” con F. Pandini e R. Cirimbelli (Bolzano, 15.05.2013); “Strumenti per il reference management (RMS): panoramiche e prospettive” con E. Francese (Trento, 29.05.2013); “La biblioteca digitale e il suo sviluppo sul territorio” con A.M. Tammaro (Bolzano, 04.11.2013); “Atlante del visibile” con G. Latini (20.11.2013);
  • 9 seminari di carattere generale: “Il piano degli acquisti e la catalogazione centralizzati” con A. Zanon (Bolzano, 07.03.2012); “La divulgazione del libro per bambini e ragazzi” con F. Brunetti (Bolzano, 16.05.2012); “Il diritto d’autore in biblioteca nel mondo digitale” con A. De Robbio (Trento, 19.09.2012); “La saggistica adulti: quale selezione delle opere? – Sezioni Scienze pure e tecnologia” con E. Rossi, L. Pinna (Bolzano, 03.10.2012); “La collocazione a scaffale aperto. Workshop sulle esperienze delle biblioteche italiane specialistiche, pubbliche e scolastiche” con L. Marquardt e S. Lorengo (Ora, 13.12.2012); “La saggistica per adulti: chimica, fisica, ingegneria e matematica” con docenti UNITN (Bolzano, 02.10.2013); “Multiculturalità in biblioteca: fra teoria e buone pratiche” con vari relatori (Bolzano, 02.12.2013); “Il diritto d’autore per dvd e multimedia” con A. Sirotti Gaudenzi (04.12.2013); “Fundraising in biblioteca. Una sfida per gli operatori, gli amministratori, la comunità” (Trento, 20.01.2014);
  • 2 seminari legati a NPL: “L’importanza della lettura ad alta voce per bambini da 0 a 3 anni” con A. Dal Gobbo (Bolzano, 20.04.2012); “Libro, fammi grande!” con G. Paladin (Bolzano, 21.10.2013);
  • 5 seminari, convegni e incontri di carattere internazionale, anche in collaborazione con altre Associazioni, Istituzioni o Enti: “La biblioteca apprende / Die lernende Bibliothek” (Bolzano, 15-16.09.2011); “Resoconto di IFLA 2011 Puerto Rico” con E. Corradini (Trento, 28.09.2011); “Essere biblioteca, fare biblioteche. Spazi, servizi, risorse” (Trento, 20.05.2011); “Le memorie del mondo / Dalla memoria del mondo alla memoria della terra” con K. Kempf, M. Pérez-Montoro, A.I.Fontana (Trento, 29.11.2012); “Bibliohackathon: verso i beni comuni digitali” (Trento, 25-26.11.2013);
  • 1 mostra: “Biblioteche e centri culturali. Nuove piazze urbane” con AlterstudioPartners (Trento, 19-20.05.2011 e successivamente in altre biblioteche del Trentino);
  • 1 seminari, convegni e incontri esterni segnalati sul sito: “Tutela del diritto d’autore e diritto di leggere delle persone con disabilità visive” (Trento, 25.05.2011);
  • 3 viaggi di istruzione:  Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna (19.03.2012, 25.03.2013, 26.03.2014); Biblioteca civica di Cologno Monzese e Biblioteca di Meda (24.09.2012); Sarmede, Mostra internazionale dell’illustrazione per l’infanzia (Trento-Sarmede, 25.11.2012);

Già a partire dal 2012 si è avviata una collaborazione con la Biblioteca civica di Merano, Corraini Edizioni di Mantova e la Sezione AIB Emilia-Romagna per l’organizzazione di un convegno a Merano (BZ), programmato per il 3-4-5 giugno 2014, sul libro d’artista per bambini; al convegno parteciperanno anche altre istituzioni fra le quali il MART di Rovereto (TN).

Attività in raccordo con il CEN
Durante il mandato 2011-2014, la Sezione ha tentato di seguire le numerose attività messe in campo dal CEN e di diffonderle presso i propri associati. In particolare, ci si è impegnati per la promozione sul territorio di attività in concomitanza con il Bibliopride e con altre campagne informative lanciate a livello nazionale.

A livello politico, soprattutto in Provincia di Trento, si è trattato di un triennio particolarmente denso di attività, incontri e, in qualche caso, scontri di visioni e prospettive diverse fra tecnici e politici, specie in concomitanza con la pubblicazione del nuovo Regolamento sui requisiti di funzionamento delle biblioteche aderenti al Sistema bibliotecario trentino, che è stato oggetto di una spasmodica attenzione da parte della Sezione e di alcuni colleghi, riuscendo peraltro a dimostrare le carenze del documento iniziale e a far sì che venisse costituito un Gruppo di lavoro per la discussione di tematiche professionali; ci si è inoltre impegnati sul fronte della segnalazione di decurtazioni di risorse per il Sistema bibliotecario trentino (in primis destinate alla catalogazione centralizzata e al prestito interbibliotecario all’interno del sistema) e su altri temi legati alle esternalizzazioni, prendendo pubblicamente posizione con comunicati stampa (non sempre pubblicati sulle testate locali).

Difesa della professione bibliotecaria
In linea con gli orientamenti del CEN, una grande attenzione è stata rivolta alle tematiche della “professione” e alle attività di Olavep e Colap, dando voce alle posizioni di giovani soci operanti nelle cooperative di servizi che lavorano sul territorio. Nel corso del 2013, si sono avviati i contatti con i referenti locali per la costituzione del CoLAP Trentino-Alto Adige, avvenuta ufficialmente con riunione del 6 dicembre 2013.

Altre attività
Durante l’ultimo triennio si sono avviate importanti collaborazioni con:

  • il Club Unesco Trento e la presidente Marta Villa, grazie alla quale è stato possibile realizzare il seminario “Le memorie del mondo” e dalla quale si è ricevuta piena conferma della volontà di collaborare anche in futuro;
  • Wikimedia Italia, grazie alla quale il mondo di Wikipedia si è avvicinato alle biblioteche e i bibliotecari hanno iniziato a esplorarlo; si auspica in modo sempre più attivo e consapevole delle infinite possibilità di apertura e dialogo con il mondo dei Commons;
  • i delegati IFLA in Trentino-Alto Adige (Elena Corradini, presidente AIB TAA uscente, membro IFLA “individuale” e delegato nominato da AIB per la Sezione Literacy and Reading; Roberto Morelato, membro IFLA “istituzione” Coop. Libriliberi e delegato nella Sezione Multicultural Populations), che per statuto IFLA sono tenuti a intervenire gratuitamente nell’illustrare le attività della loro Sezione di appartenenza o le attività IFLA.

Non è stato ancora possibile attivare il MAB Trentino-Alto Adige, in quanto non esiste ancora in Regione un coordinamento per ICOM Italia, sebbene vi siano stati in passato delegati trentini al Comitato nazionale della medesima Associazione. Si ha comunque la soddisfazione, dopo la richiesta di collaborazione lanciata ad ANAI e a ICOM, di aver assistito alla rinascita del coordinamento regionale per ANAI e all’avvio di contatti proficui con la delegazione del Trentino-Alto Adige, la cui presidente è attualmente Anna Guastalla.

Prima del termine del mandato è in programma l’invio a ICOM Italia (che rinnoverà le cariche nazionali a maggio 2014) di una lettera congiunta AIB TAA – ANAI TAA per invitare i soci regionali alla costituzione di un coordinamento locale in modo da poter avviare la collaborazione fra le tre realtà associative. In assenza di risposta, si suggerisce al prossimo CER di iniziare a programmare attività congiunta di interesse per gli operatori di tutti i settori culturali interessati, sull’esempio delle altre Regioni nelle quali già sono attivi i coordinamenti MAB, prendendo spunto anche da recenti seminari effettuati a Ferrara (Salone del Restauro) e Milano (Convegno delle Stelline, sessione curata da IFLA).

Bilancio e attività amministrativa
Grazie al sostegno delle istituzioni (Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento) e agli introiti da quote sociali e iscrizioni, il bilancio della Sezione è rimasto in attivo e l’attuale mandato si chiude sostanzialmente con un buon budget da reinvestire per le attività future.

Per una scelta iniziale di principio, l’attività amministrativa è stata gestita con le sole forze del volontariato interno, incorrendo spesso in intoppi e ritardi. Il suggerimento per il futuro CER TAA, che peraltro sarà costituito da un numero inferiore di membri (5 anziché 7) è di delegare all’esterno queste funzioni.

Sezione Umbria

Aspetti positivi: la collaborazione con numerosi Enti, biblioteche, istituzioni; la collaborazione con la Regione (anche attraverso due contributi economici destinati a NpL e alla promozione dell’editoria locale), l’Università degli Studi di Perugia, Comuni; lo sviluppo e il consolidamento di NpL, di Leggere fa bene alla Salute e di In Vitro; la nascita di MAB Umbria.

Aspetti critici: manca un rapporto costante con tutte le biblioteche del territorio, per cui sembra necessaria un’attività di sollecitazione costante da parte di tutto il CER. Resta la difficoltà di intervento in situazioni critiche: la prevista chiusura della Biblioteca Villa Urbani e il “Progetto Arconi” a Perugia; la proposta di riuso del’ex carcere di Perugia, presentata al comitato Perugia 2019 insieme alla Deputazione Storia Patria per l’Umbria e non accolta; la situazione critica (mancanza di personale, finanziamenti, spazi) di numerose biblioteche pubbliche e private o legate a Enti.

L’andamento degli iscritti è positivo: 2010: 80 (53 persona, 25 ente); 2011: 75 (49 p, 24 e); 2012: 77 (58 p, 18 e); 2013: 84 (64 p, 20 e). Alla luce del perdurare della crisi economica, del pensionamento dei bibliotecari di ruolo, e con il nuovo regolamento iscrizioni, il 2014 sarà un banco di prova per la capacità di mantenere la tendenza positiva.

Programma triennale
Formazione professionale

  • Conoscere la situazione professionale dei bibliotecari umbri (in collaborazione con la Regione): situazione contrattuale, iter professionale, presenza di cooperative, lavoratori atipici, ecc. In parte, anche grazie ai sondaggi promossi dall’Associazione e in particolare dall’Osservatorio Lavoro e Professione. La nascita di un gruppo di lavoro regionale per un sistema bibliotecario regionale nel 2014 dovrebbe favorire questo tipo di monitoraggio.
  • Costruire un calendario di eventi formativi in collaborazione con le sezioni regionali limitrofe per contenere i costi e favorire la cooperazione. Si, in parte; dove possibile si sono coordinate le attività. L’attività di formazione è stata concentrata nei progetti NpL, Leggere fa bene alla salute, e nella seconda metà del triennio. Fra gli eventi di formazione: “corso Reicat” (con A. Petrucciani); “Valorizzare le collezioni del XV secolo. La banca dati MEI” (con AIB Libro Antico e CERL); “Introduzione ai linked data” (con M. Guerrini); “I social network in biblioteca” (con L. Palmieri); “Revisionando s’impara” (con L. Vaccani). È stata svolta formazione per i volontari/e di servizio civile a Perugia e Gubbio.
  • Presentare un documento sui requisiti minimi e gli standard ottimali per la stesura dei bandi di concorso (a tutela sia della professionalità sia degli utenti). Questo punto è stato superato dalle attività di Olavep a cui la sezione ha collaborato.

Rapporti istituzionali

  • Mantenere e sviluppare i rapporti con i referenti istituzionali territoriali; con le biblioteche; con archivi e centri di documentazione; con associazioni. Sì. In particolare le biblioteche di Gubbio, Terni, Foligno, Spoleto, Corciano; bibliomediateca del Consiglio regionale; Centro Servizi Bibliotecari dell’Università di Perugia; Deputazione di Storia Patria del’Umbria; Archivio di Stato di Perugia; CERL. Ricordiamo la nascita di MAB Umbria nel giugno 2013. Partecipazione al comitato Perugia 2019 (per la candidatura a Capitale europea della cultura).
  • Avviare, mantenere e sviluppare convenzioni e collaborazioni con enti, aziende, esercizi commerciali. Si, è un impegno da mantenere e ampliare.
  • Promuovere la partecipazione alle attività del Colap, di cui siamo soci fondatori. sì. Paola Attanasio è membro del coordinamento regionale di COLAP Umbria, che ha sede presso la Sezione.
  • Sottoporre alla Regione un documento in preparazione alla Nuova legge regionale (sulle biblioteche). In varie occasioni sono state avanzate proposte di modifica e miglioramento della L. 37/90
  • Promuovere attività di cooperazione tra biblioteche della stessa area geografica e dello stesso ambito (es. biblioteche a carattere ambientale, ecclesiastiche, ecc.), conferenze cittadine, ecc.

Promozione AIB

  • Migliorare l’informazione ai soci sia attraverso la posta elettronica sia attraverso il sito. Si
  • Attuare e favorire la partecipazione attiva alle iniziative e alle attività nazionali (congresso AIB, commissioni, ecc.) in modo da far crescere la ‘cultura associativa’ e la responsabilità condivisa. Si. Il CER è stato sempre presente in vario modo alle assemblee nazionali
  • Sviluppare e migliorare il concorso “A corto di libri”. Si. Il concorso adesso è patrocinato dall’AIB nazionale anche se va chiarita la modalità di gestione e finanziamento del progetto.
  • Promuovere l’edizione commerciale italiana di “The Hollywood librarian”, documentario ALA sui bibliotecari statunitensi. No
  • Far conoscere le attività AIB al di fuori della comunità bibliotecaria. Si
  • Progettare una campagna di comunicazione. No

Promozione/educazione della lettura

  • Promuovere e sostenere i progetti di lettura e di presenza in biblioteca come attività di inclusione sociale (per soggetti a rischio di esclusione: immigrati, detenuti, anziani, malati, ecc.). Si, anche attraverso l’inserimento delle biblioteche nel Piano sociale regionale, e il patrocinio a varie iniziative. È mancato invece l’avvio di un gruppo di lavoro per le biblioteche carcerarie nonostante alcuni tentativi. Per Olavep è stato realizzato un censimento delle biblioteche scolastiche regionali.
  • Verificare periodicamente l’andamento dei progetti e darne comunicazione sia ai soci che ai soggetti interessati; presentarne i risultati in un rapporto pubblico (questo permette inoltre di misurarne l’efficacia). No
  • Promuovere un progetto pluriennale di educazione alla lettura – comprendente le età dalla nascita all’età adulta – che permetta di valutare in un arco di tempo significativo. Si attraverso la partecipazione a In Vitro
  • Patrocinare, promuovere e collaborare a iniziative o “appuntamenti fissi” destinati alla lettura, fra cui:
  • Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore si, attraverso Maggio dei Libri
  • Nati per leggere si la sezione Umbria è una della più attive a livello nazionale; ha consolidato la collaborazione con ACP e ha ottenuto il riconoscimento dell’Coordinamento scientifico NpL da parte della Regione. Attualmente 45 biblioteche partecipano a NpL
  • Il maggio dei libri si sono state svolte o patrocinate numerose attività
  • Premio Insula Romana no (il premio Ragazzi a cui partecipavamo si è interrotto nel 2011)
  • Umbria libri si nell’edizione 2011 e 2012
  • Premio Nonna Rina si parzialmente (il premio ha cambiato veste dal 2013)

Sezione Veneto

In sintesi si espongono gli obiettivi programmatici che ci si era proposti all’inizio del mandato e una breve sintesi delle attività svolte.

Nonostante la buona volontà e l’entusiasmo di tutti componenti, fin da subito sono state evidenti le difficoltà di portare avanti un’attività ricca come quella di una Sezione con delle forze ridotte: il CER attuale, infatti, è composto da 5 elementi, contro i 7 che solitamente formano la squadra.

A questo, nel tempo, si è fatta sentire anche l’attuale crisi economica, che ha pesato sul lavoro di tutti portandoci ad avere sempre meno tempo e disponibilità da dedicare alle attività di volontariato.

Nonostante il contesto non del tutto favorevole, abbiamo cercato di fare del nostro meglio per offrire a tutti gli associati e colleghi del Veneto opportunità formative di qualità a costi contenuti, continua collaborazione con Enti e istituzioni vicine al mondo bibliotecario, informazioni aggiornate su eventi di rilievo regionale, risposte il più possibile esaustive a chi si è rivolto a noi per avere informazioni circa l’accesso alla professione del bibliotecario.

In linea di massima si era deciso di concentrale le attività su due livelli:

  • livello politico-istituzionale
  • livello associativo/professionale

Livello politico-istituzionale

  • ribadire l’importanza dell’AIB come Associazione volta alla valorizzazione della professione bibliotecaria e sottolineare l’impegno a favore di tutti i bibliotecari
  • programmaticamente: sostenere il ruolo delle biblioteche – come da Manifesto UNESCO per le biblioteche pubbliche – “forza vitale per l’istruzione, la cultura e l’informazione e come agente indispensabile per promuovere la pace e il benessere spirituale delle menti di uomini e donne”
  • promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale e la partecipazione alle attività dell’Associazione
  • promuovere le attività di progetti quali NPL
  • essere un soggetto attivo rispetto ai soggetti istituzionali (cfr. Regione – legge regionale, etc.): Regione, Provincie, Scuole, Università, altri soggetti legati al mondo della cultura (archivi, musei, etc.)
  • impegnarsi contro le campagne discriminatorie che hanno visto negli ultimi tempi la Regione Veneto protagonista di episodi da stigmatizzare.

Livello associativo

  • comunicazione con soci e non soci: obiettivo è aumentare i soci
  • tema della formazione: sarebbe opportuno riuscire a comunicare con gli altri Enti che si occupano di questo con continuità, per cercare di offrire opportunità diverse e distribuite sul territorio;
  • tema del precariato e delle modalità di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro: specificherei il nostro impegno per quanto riguarda i giovani, le modalità del loro ingresso nella professione, gli “atipici”, il precariato, confermando la disponibilità alla collaborazione con l’Osservatorio Lavoro e Professione (OLAVEP), presidiando i “fronti caldi” dei concorsi e delle gare d’appalto, queste ultime sempre più determinanti per chi si affaccia alla nostra professione in un’epoca caratterizzata dalla transizione dello status giuridico del bibliotecario da dipendente pubblico a operatore privato
  • dal programma nazionale: potenziare la presenza sulla stampa locale
  • arricchire di contenuti la pagina della regione e aggiornarla costantemente
  • prevedere una piccola newsletter per gli associati per le attività a livello regionale, chiedendo la collaborazione a tutti i soci

Alcuni obiettivi sono stati sicuramente raggiunti, mentre per altri le forze a disposizione non sempre hanno permesso di raggiungerli (ad esempio, il numero degli associati purtroppo non è cresciuto come si sperava, e la creazione della newsletter è stata rimandata per l’impossibilità di garantire una certa costanza nella sua uscita).

In particolar modo si considera strategica la costituzione di MAB Veneto, ed è stata di grande importanza la partecipazione alle audizioni della Commissione Cultura per commentare le bozze della nuova legge regionale sui beni culturali.

L’attività di formazione è stata costante e la partecipazione a giornate istituzionali e a incontri è stata proficua e stimolante.

In estrema sintesi, si elencano le principali attività:

2011

Corsi e seminari

  • corso di aggiornamento tenuto da Claudio Gnoli (in collaborazione con ISKO Italia) sul tema Organizzazione della conoscenza (- 31 marzo 2011, Mestre )
  • seminario di aggiornamento tenuto da Fiorella Pomponi e organizzato in collaborazione con la Regione  Veneto e la Fondazione Ugo e Olga Levi per gli studi musicali dal titolo La catalogazione dei dischi in vinile (27 settembre 2011).
  • corso La narrativa in biblioteca per adulti e ragazzi tenuto da Denise Picci(9-10 maggio 2011), e organizzato all’interno del piano di formazione della Regione del Veneto per i bibliotecari

È stato organizzato a Venezia (2 febbraio 2011) un incontro con Giovanni Solimine e Stefano Parise sul tema della lettura in Italia, dal titolo L’Italia che legge?

L’11 novembre, per promuovere l’appello pubblico a favore delle biblioteche italiane la Sezione ha organizzato un aperitivo con letture presso la Fondazione Querini Stampalia.

2012

Corsi e seminari

  • “Le licenze per l’accesso a periodici elettronici e banche dati”, Venezia, 4-5 giugno 2012
  • “Information literacy in biblioteca”, Treviso, 3 ottobre 2012
  • “Il servizio di reference”, Venezia, 04-05 ottobre 2012

Grazie alla collaborazione iniziata già da tempo con la Regione Veneto, la Sezione ha avuto il compito di organizzare e gestire alcuni corsi inseriti nel programma formativo regionale “La narrativa in biblioteca per adulti e ragazzi”, Verona, 26-27 marzo 2012 e “La catalogazione delle fotografie in SBN”, Vicenza, 17-18 maggio 2012.

Creazione MAB Veneto

A dicembre è stato organizzata a Venezia come MAB Veneto una mattinata di studi dal titolo “Il patrimonio culturale digitale: creazione e conservazione”: la conservazione e salvaguardia dei beni culturali è un tema trasversale alla tre professioni che si vorrebbe approfondire anche durante il prossimo anno.

Quest’anno ricorreva il 40° anniversario della Sezione, si è deciso di festeggiare offrendo ai soci un momento conviviale durante il quale ricordare alcune tappe importanti di questi anni, anche grazie alla presenza di alcuni ex-presidenti. La giornata è stata arricchita dalla presentazione dell’ultimo volume pubblicato dall’AIB “OPAC” con la partecipazione degli autori.

NPL

È stato svolto uno studio, per conto della Regione del Veneto, sull’impatto del Progetto NPL nella nostra Regione. In stretta connessione con il coordinamento nazionale, il Progetto NPL in Veneto si sta costantemente sviluppando e con l’indagine effettuata è stato fissato un affidabile punto di partenza per continuare una sistematica rilevazione di NPL in Veneto.

2013

Corsi e seminari

  • La narrativa in biblioteca – aprile, Belluno (in collaborazione con la Regione Veneto)
  • La valutazione delle collezioni – maggio, Verona (in collaborazione con la Regione Veneto)
  • Scrivere in biblioteca – aprile, Rovigo
  • Infoliteracy in biblioteca – giugno, Treviso (in collaborazione con la Fondazione Benetton)

A seguito del fortunato incontro sulla narrativa in biblioteca, sempre in collaborazione con la Regione Veneto, è stata realizzata la pubblicazione “La narrativa in biblioteca per adulti e ragazzi. Bibliografia e sitografia di orientamento” a cura di Denise Picci, disponibile sul sito della Regione.

Attività istituzionale

Partecipazione all’audizione pubblica della VI Commissione Cultura della Giunta Regionale del Veneto il 15 aprile 2013 presso la Fondazione Querini Stampalia.

Partecipazione all’incontro con i membri della Commissione cultura per dare un parere sui nuovi progetti di legge in materia di cultura nn. 350 e 364; il 29 luglio 2013 siamo inoltre intervenuti alla consultazione presso la VI Commissione Cultura della Giunta Regionale del Veneto.

Durante l’assemblea regionale di aprile abbiamo organizzato il convengo “Il lavoro volontario in biblioteca: un’opportunità da gestire?”, introdotto da Antonella Agnoli, che ha visto l’illustrazione di alcune esperienze di gestione consapevole del volontariato in biblioteca e come questo possa diventare un’opportunità per le nostre realtà, a patto che sia adeguatamente gestito e controllato da personale bibliotecario.

Segreteria e supporto a soci e colleghi

Le Sezioni regionali dell’AIB svolgono anche un preciso compito di supporto ai soci fungendo da intermediari con la Segreteria nazionale per tutte le attività legate all’iscrizione, modifica e aggiornamento dell’anagrafica, l’accesso alle pubblicazioni digitali.

Abbiamo cercato, inoltre, di essere un punto di riferimento per tutti i colleghi, soprattutto giovani, che hanno bisogno di capire come muoversi all’inizio della loro vita professione e si sono rivolti a noi per ricevere consigli e informazioni autorevoli e aggiornati.

Queste attività silenziose e, forse, un po’ nascoste, sono un valore aggiunto importante che rendono l’Associazione più vicina e utile a chi lavora sul territorio.

Leggiamo in carcere

i primi 10 anni di attività del Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale
venerdì 16 dicembre alle ore 9.00
presso la biblioteca La Fornace di Moie di Maiolati Spontini

 

“La cultura è tra le mura di un carcere, come la balena di Melville, capace di tirare fuori da una quotidianità fatta di vuoto e atemporalità i detenuti che vengono trascinati in esplorazioni relazionali e di scoperta di sé”

Il giorno venerdì 16 dicembre alle ore 9.00, presso la biblioteca La Fornace di Moie di Maiolati Spontini, si terrà il convegno dal titolo “Leggiamo in carcere, i primi 10 anni di attività del Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale”.

Istituzioni, operatori penitenziari, bibliotecari, volontari, si confronteranno su passato presente e futuro delle biblioteche degli istituti detentivi marchigiani. Il progetto SBCR si è da sempre rivolto a tutti gli ospiti delle attuali sei strutture detentive della regione, facendosi promotore non solo della riqualificazione delle biblioteche carcerarie, ma anche di progetti culturali rivolti alla popolazione detenuta quali: integrazione ed educazione interculturale, accesso all’informazione e promozione alla lettura, tutela della genitorialità, creazione di occasioni di scambio e confronto con le realtà culturali del territorio.

Disciplinato da un protocollo che ne determina il coordinamento e la realizzazione di progetti speciali e che verrà rinnovato con l’occasione, ha tra i sottoscrittori gli Ambiti Territoriali Sociali, il Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria per Emilia Romagna e Marche. Soggetto esecutore ne è la Cooperativa Coopculture, mentre la responsabilità scientifica è affidata all’Associazione Italiana Biblioteche.

Auspicando una nuova visione dell’ambiente detentivo, come contesto di opportunità concrete e di riscatto sociale in cui il tempo sottratto diviene tempo utile, scandito da momenti di connessione tra dentro e fuori, la data del 16 dicembre sarà occasione utile per rafforzare e rinnovare il coinvolgimento del territorio e della cittadinanza.

 

“Leggiamo in carcere” PROGRAMMA

LE ISTITUZIONI
introduce il dott. Valerio Valeriani – coordinatore Ambito Territoriale Sociale 18

Saluti istituzionali:
Dott. Gianluca Pasqui – Vice Presidente Assemblea Consiglio Regionale delle Marche,
Dott.ssa Gloria Manzelli – Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria per Emilia Romagna e Marche,
Dott. Giancarlo Giulianelli – Garante Regionale Marche dei diritti delle persone private della libertà personale
Dott. Alessandro Gentilucci – Presidente Ambito Territoriale Sociale 18
Dott.ssa Stefania Romagnoli – Presidente Regionale Associazione Italiana Biblioteche sezione Marche

Introduzione storica al protocollo
dott.ssa Daniela Grilli ex Dirigente Amministrazione Penitenziaria Marche

Firma nuovo protocollo
introduce dott. Marco Bonfiglioli – Dirigente Amministrazione Penitenziaria per Emilia Romagna e Marche

Le buone pratiche “Rompere le barriere con i libri”
modera dott. Lorenzo Sabbatini – coordinatore Sistema Bibliotecario Carcerario Regionale
Cosa succede nel resto dell’Italia
(collegamenti da remoto)

Dott.ssa  Francesca Cadeddu – segreteria nazionale AIB – componente Gruppo di studio sulle biblioteche carcerarie
Dott.ssa Nadia Guardiano – bibliotecaria
Dott.ssa Lina Di Maio – pediatra

Cosa succede nelle Marche
“Storie di biblioteche”
operatori penitenziari, bibliotecari, volontari, argomenteranno su:

  • familiarità attraverso il libro, attività di sostegno alla genitorialità per la persona detenuta
  • attività di gruppo di lettura e rapporto con il territorio
  • dal libro al murales, le emozioni trasformate in immagini
  • dal libro al film, le attività di cineforum
  • la parola ai giurati, collaborazione con il concorso “Storie da musei, archivi e biblioteche”

     

Conclusioni
Dott.ssa Maria Elena Tartari – Dirigente del Dipartimento delle Politiche Sociali, Lavoro, Istruzione e Formazione della Regione Marche
Pranzo

Per info:
Marialucia Faggiano, marialucia.faggiano(at)giustizia.it
Stefania Romagnoli, stefania.romagnoli(at)aib.it
Lorenzo Sabbatini, lorenzo.sabba(at)gmail.com

Per seguire l’incontro online il link è sulla pagina dei bibliotecari marchigiani.

Maratona di Lettura “Il Veneto Legge” ed. 2021

Maratona di Lettura 2021 – V edizione

Venerdì 24 Settembre si svolge la quinta edizione della Maratona Regionale di Lettura 2021 ‘IL VENETO LEGGE’

Venerdì 24 settembre appuntamento in tutto il Veneto con le molteplici iniziative organizzate nell’ambito della Maratona di lettura 2021 ‘Il Veneto legge’.
Giunta alla quinta edizione è promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione del Veneto, la sezione regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche AIB, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto – MIUR Veneto, in collaborazione con l’Associazione Librai Italiani – Confcommercio Veneto, il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrari SIL – Confesercenti Veneto, l’Associazione Editori Veneti, l’Associazione Italiana Editori e l’Associazione degli Editori.

La Maratona di lettura vede coinvolte prima di tutto scuole, biblioteche, librerie, ma si rivolge a tutti i cittadini che amano i libri. Si legge per bambini, ma anche per adulti, anziani e ragazzi.
E’ un segnale forte per ribadire l’importanza della lettura e della sua promozione: l’obiettivo è leggere ‘insieme’, ovunque e ad alta voce e condividere questa passione.

Si tratta di una manifestazione che mette insieme gli educatori e tutti gli attori della filiera del libro per promuovere la lettura, coinvolgendo le principali agenzie (scuole, biblioteche, librerie, case editrici, lettori professionisti) e rivolgendosi a tutti i cittadini con l’obiettivo di contribuire a rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa e riconosciuta.

Così l’Assessore alla cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari: “E’ un invito che ogni anno si ripete, a partecipare numerosi, ad organizzare eventi, a proporre contenuti, per dare spazio alla lettura, in tutte le forme possibili. Il ‘percorso’ così articolato, grazie alla sua ricca e diversificata offerta, se da una parte concorre a coinvolgere e a mettere in relazione tante realtà diverse e a disegnare un panorama del mondo del libro regionale, dall’altra alimenta la partecipazione alla Maratona di lettura che, alla sua quinta edizione, vede tra gli altri anche numerose amministrazioni comunali aderire e per molti è diventato un appuntamento ormai abituale e un’occasione di diffusione della cultura del libro e della lettura”.

Per informazioni dettagliate su come partecipare alla Maratona e promuovere le iniziative e su tutti gli appuntamenti in programma nel Veneto si veda www.ilvenetolegge.it #ilvenetolegge2021 è l’hashtag per condivedere attraverso i social, le tante, significative esperienze fatte.
La Maratona può essere seguita sui profili Facebook, Twitter, YouTube de ‘Il Veneto legge’.
Sul canale YouTube de ‘Il Veneto legge’ è anche possibile trovare materiale informativo e divulgativo fruibile nel tempo.

Con l’obiettivo di accompagnare i lettori all’appuntamento del 24 settembre, durante il periodo estivo e per tutto il mese di settembre sono stati organizzati in tutto il Veneto letture, dibattiti, approfondimenti e conversazioni, con la partecipazione di editori, operatori culturali, insegnanti, lettori professionisti e volontari, come ‘riscaldamento’: un susseguirsi di appuntamenti che ha coperto i sei mesi di avvicinamento alla Maratona.
Ricco per qualità e quantità il calendario degli eventi che ha accompagnato ‘verso la Maratona’: dagli ‘Approfondimenti – incontri’ proposti in diretta Facebook e Youtube da ‘Il Veneto legge’, a cura di Livio Vianello, Marina Zulian e Oreste Sabadin, alle letture in presenza dello ‘sprint finale’, con i lettori e le lettrici di ‘Leggere per Leggere’ distribuiti nelle sette province del Veneto. Molti inoltre i Gruppi di Lettura che si sono dati appuntamento il 24 settembre e nei giorni precedenti, in tutta la Regione, per discutere di libri.
Come sempre il focus della Maratona di lettura suggerisce autori veneti e libri che parlano del Veneto. Diversificati gli approfondimenti scelti per l’edizione 2021: dal tema dell’acqua, elemento vitale e insostituibile per la vita del pianeta, al ruolo di Venezia, tra passato e futuro, celebrato in occasione dei 1600 anni dalla sua nascita, senza tralasciare gli autori illustri che quest’anno vengono ricordati: da Dante a 700 anni dalla morte (il suo difficile esilio, durante il quale compone la Divina Commedia, lo porta anche in Veneto. Il ‘Paradiso’ è infatti dedicato a Cangrande della Scala, signore di Verona), al centenario dalla nascita di Andrea Zanzotto, Mario Rigoni Stern e Rodolfo Sonego.
‘Il Veneto legge’ nei luoghi deputati ma anche nelle case private, nei luoghi delle istituzioni e nelle case di riposo, in carcere o in un parco, negli esercizi commerciali o anche on line; si legge per chi già legge e per chi ancora non ha imparato, per i lettori forti e i non-lettori, per affermare il valore sociale della lettura.

La Maratona di lettura del 24 settembre 2021 sarà poi, come per le edizioni precedenti, un momento di grande visibilità per le biblioteche, scuole, librerie, lettori, gruppi di lettura e l’occasione per parlare di promozione della lettura tout court. Su questo fronte il lavoro delle biblioteche, delle scuole, delle librerie, dei lettori professionisti e volontari, degli editori, è un impegno quotidiano che si sostanzia in centinaia di attività organizzate nel corso dell’intero anno.

TEMI della ‘Maratona di lettura 2021 in dettaglio:

“Tu sei la vita e sempre sempre fuggi”, acqua
A due atomi di idrogeno legati da un atomo di ossigeno dobbiamo molto: dalla vita sulla terra per cominciare. Il 60% del corpo umano è composto da acqua, come il 70% della terra. Attorno all’acqua sono nate le prime civiltà, i primi commerci, l’agricoltura. Le vie dell’acqua sono infinite come le narrazioni che la cantano, dai miti delle origini alla nascita delle città, dalle grandi imprese ai giochi dei bambini, in un intreccio di geografia e storie che caratterizzano le vicende degli umani e della natura in cui sono immersi.

Venezia 1600 – Come la storia incrocia i destini degli umani
Venezia è stato un esempio di conservazione della laguna (deviazione dei fiumi per evitare l’interramento) e della cura e del mantenimento dei boschi necessari per la costruzione delle navi e per il consolidamento delle isole (ambiente e cura del territorio); l’Arsenale non è mai stato solo una fabbrica di imbarcazioni, ma un centro di studi per migliorare le tecniche di costruzione, la valorizzazione delle competenze, l’aggiornamento ai nuovi materiali, l’interazione tra i diversi campi di attività (le scienze applicate e l’organizzazione sociale e professionale).

“Lo primo tuo refugio e ‘l primo ostello” – Dante 700
Negli anni dell’esilio da Firenze Dante Alighieri ha trovato accoglienza nella nostra regione, da Verona dove visse ospite di Bartolomeo e poi di Cangrande della Scala, a Treviso dove fu ospite di Gherardo da Camino, a Padova dove, ma la storia scivola nella leggenda, incontrò Giotto. Anche la regione che lo accolse celebra il grande poeta nella sua maratona di lettura dedicandogli una giornata rivolta alle scuole secondarie.

100 Andrea Zanzotto, Mario Rigoni Stern, Rodolfo Sonego
I centenari di quest’anno ci permettono incursioni in territori diversi ma uniti da un filo che li lega. Con Zanzotto incontriamo la parola poetica e la riflessione costante sul paesaggio.
Rigoni Stern ci porta ad uno sguardo sulla natura attraverso i suoi vagabondaggi nei boschi i loro abitanti. Sonego attraverso le sue sceneggiature e alcuni libri dipinge un paesaggio umano che ha descritto gli italiani e i loro costumi.

Maggiori informazioni e bibliografia sul sito: www.ilvenetolegge.it